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Racconti Erotici Etero

la gonna

By 6 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

La gonna

Amo le donne che portano le gonne e sopratutto amo le donne che la sanno portare.
é una mia fissazione, lo so.
Forse mi limita anche, ma che ci posso fare, sono vecchio stile.
Per me, una donna con una gonna addosso &egrave erotismo puro.
Una potenza della natura, mista alla sensualità che può essere, quando, sotto mette della lingerie giusta.
LEI aveva chattato ore con me su quello che &egrave la vita .
Avendomi conosciuto su questo sito erotico, ovviamente si era parlato anche di erotismo.
Sapeva che io adoravo parlarne.
All’inizio era riluttante e sulla difensiva, poi, piano, si era rilassata.
Si era creato un feeling.
Si rideva, si litigava, si parlava di storie vissute… fino al punto di sentire il bisogno di vedersi, di conoscersi.
Era una esigenza fisica, dovuta alla curiosità e agli scambi di opinione.
Vi erano molte cose che ci univano..
Erano rimasti pochi giorni a disposizione, io dovevo partire per un lungo viaggio, uno di quei viaggi che sai quando parti, ma non quando torni.
Lei lo sapeva: sapeva molte cose di me, anche dove stavo e che avevo una barca in darsena.
Così quel giorno, mentre sono sulla mia barca a vela a sistemare gli ultimi dettagli per la mia imminente partenza, vedo una ragazza che mi fissa e sorride.
La guardo incuriosito, veste con una gonna nera e una camicia bianca, capelli corti, ma non troppo, alta circa 1,62, sui 40 anni, fisico giusto per la sua altezza, vedo un seno prominente che spinge sulla camicia, circa una terza e, delle calze scure su scarpe con tacco a spillo sempre scure.
Quell’ insieme, aggiunto a quel sorriso mi fa esclamare
“LISA”
Subito sorrido felice di vederla dal vivo per la prima volta e le allungo la scaletta.
– Ti &egrave piaciuta la sorpresa?
Ti avevo detto che sarebbe potuto succedere che venivo a trovarti.
– Dai levati le scarpe e dammi la mano, che ti porto a fare un giro con la barca e chiacchieriamo un po…
Lei si lascia prendere e trasportare a bordo, io sono tranquillo e nello stesso tempo contento d’ averla lì con me, si &egrave vestita come piace a me , quindi &egrave venuta sapendo cosa avrei pensato vedendola.
Il tocco della sua pelle mi elettrizza, subito sento un calore che ben conosco diffondersi per il mio corpo.
Il profumo che emana la sua pelle, &egrave decisamente gradevole.
Mollo gli ormeggi e esco dalla darsena, andando incontro al sole in quella splendida giornata.
Il mare &egrave calmo, metto le vele leggere.
Una piccola brezza mi porta al largo, chiamo Lisa che nel frattempo si &egrave sistemata a sedere nel pozzetto, a farmi compagnia al timone, le chiedo se vuole provare a portare un poco la barca, lei mi lancia un altro sorriso, mostrando dei denti bianchi veramente ben curati e si alza affiancandomi.
Le dico dove mettere le mani, cosa fare, le mie mani appoggiate alle sue cominciano a salire, sono dietro di lei, non parla, salgo ancora arrivando a accarezzare i suoi capelli, la mia bocca si avvicina al suo collo e un bacio leggerissimo si ferma sulla sua pelle.
Vedo la pelle d’oca sul suo corpo, mentre con la lingua gioco sui suoi lobi, &egrave veramente carina, come pensavo.
Il mio corpo si appoggia dolcemente alla sua schiena, il suo sedere spinge la gonna leggermente all’indietro mostrando forme e linee tutte da scoprire.
Mi stringo a lei facendole sentire il mio desiderio.
Il rumore dei vestiti che si toccano, viene celato dal fruscio del vento sulle vele, ma i sospiri languidi che adesso lei emette, sono come i miei.
Il preludio di un incontro amoroso, di quelli che non si dimenticano.
Le mie mani scendono sui suoi seni, sono floridi e duri come quelli di una ragazzina, le sbottono la camicetta, comincio ad accarezzare il suo reggiseno di pizzo nero trasparente.
L’altra mano sta accarezzando le sue labbra, che dolcemente si sono aperte per giocare con le mie dita.
Voglio baciarla, la desidero troppo, allora ansimando le dico di non muoversi, che devo mettere il pilota automatico, così la barca ci porterà al largo cullandoci, mentre noi potremo essere liberi.
Mentre faccio questa operazione le passo davanti.
&egrave posizionata con le gambe leggermente divaricate, quelle calze che spariscono sotto quella gonna, sono un desiderio fortissimo di scoprirla, ma so che lei ama la dolcezza e i preliminari.
Noi abbiamo un giorno tutto nostro.
Il suo sguardo, adesso più serio, emette una luce di erotismo che mi avvolge.
Torno da lei, le faccio lasciare il timone, la prendo tra le braccia e le do un bacio.
Un bacio incredibile…
Una scossa mi percuote tutto il corpo, quando sento che le nostre lingue si cercano e si trovano.
La sua bocca setosa e un porto sicuro e, se il resto &egrave all’altezza… e sono sicuro che lo sarà…allora forse finalmente anche io, avrò trovato il mio porto definitivo.
Le mie mani tornano sui suoi seni, non li vedo ma quello che sento &egrave veramente bello, al tocco delle dita.
Le sue mani di donna esperta, vanno a cercare i miei punti più erotici.
Lo scambio di carezze, unito ai nostri gemiti, diventano sempre più audaci, le alzo il reggiseno, liberando finalmente i suoi seni, che adesso, sono tra le mie dita.
Li accarezzo come fossero la cosa più importante per me, sento i miei calzoni che vengono slacciati e mi sento toccare il sesso con tocchi sensualissimi.
Le mie mani scendono a alzarle la gonna, sotto trovo delle autoreggenti e salendo sento un perizoma che presto vedrò.
Siamo ancora in piedi, quella situazione &egrave veramente eccitante, ci stiamo spogliando e conoscendo come mille volte abbiamo pensato.
Comincio ad accarezzarle il pube.
Sento che &egrave umida, lei ha tra le mani il mio sesso, da quello, capisce quanto la desidero.
I suoi seni sono tormentati dalla mia lingua e i suoi capezzoli sono allo spasimo, mentre le faccio scendere sulle caviglie il perizoma.
Le alzo una gamba e lo sfilo.
La camicetta bianca, adesso, sventola libera sopra la gonna.
La prendo e piano, l’appoggio al timone, con la lingua scendo tra le sue cosce, comincio a baciarla sui peli pelvici, vedo una strisciolina di peli a difesa di quel fiore così agognato.
I gemiti di piacere che sento, mi rendono ancora più bramoso.
La mia lingua si insinua tra le sue labbra vaginali a cercare il suo umore, il suo clitoride gonfio &egrave dolcemente leccato e succhiato dal mio piacere.
La sento scuotersi come una foglia al vento, sotto i colpi della mia lingua, le sue mani mi danno brividi intensi.
Sta giocando col mio membro, adesso più decisa.
La mia voglia di stare in lei, ormai &egrave allo stremo.
Sento il suo godimento sulle mie labbra.
Aspetto che finisca di assaporare, quel momento, poi, esco e mi appoggio a lei, la prendo e la porto nel pozzetto.
La faccio adagiare, lei schiude le sue cosce, mi allunga le braccia e mi trascina verso di se.
Il mio membro sente il calore della sua vulva.
Tutto &egrave così dolce, naturale, senza sforzo.
Mi sento risucchiato in lei…
I movimenti pelvici che lisa fa stringendo il mio sesso, sono eccitantissimi.
Mi lascio trasportare da quelle sensazioni, assaporo la sua esperienza e ne percepisco la passione e il desiderio.
Non vi &egrave niente di più bello che essere amati da una persona che ti mette al centro del mondo.
In quel momento io mi sento così.
Percepisco che tutto quello che sta facendo Lisa, &egrave per darmi il massimo del piacere.
Sento il suo bacino che si alza e mi viene incontro per avermi fino in fondo.
Il contatto della pelle nel momento di massima intrusione &egrave quanto di più eccitante posso sentire, le mie mani sono sulle sue natiche sode e, quando affondo in lei, la mia spinta unita alla sua, mi fa toccare il cielo con un dito.
Come quel dito furtivo che piano la tortura.
Sono al limite della resistenza, adesso lei comincia di nuovo a farmi sentire i suoi gemiti di piacere.
Il mio corpo &egrave uno solo col suo.
Siamo legati dai nostri sessi e ognuno cerca di dare il massimo, per piacere all’altro.
Sento crescere il calore sul mio membro, le vene pulsano forte per la voglia di liberarsi da quella stupenda tortura, la guardo negli occhi, capisco che mi vuole dentro di lei.
I suoi occhi mi parlano, esprimono quello che vuole e così, stringendola forte, emano il mio ruggito di leone felice e mi libero dentro di lei di tutto quel desiderio.
Il nostro piacere arriva all’unisodo e questo mi rende ancora più orgoglioso.
Tutte quelle parole e quelle promesse fatte tante volte in chat, sono diventate realtà.
Finalmente sono riuscito a fare l’amore per fare l’amore pensando a lei più che a me, come mi capita quelle poche volte che veramente sento, che una ragazza &egrave quella giusta per il mio destino.
I miei gemiti di piacere si placano nei baci che adesso ci scambiamo.
Le mie mani giocano di nuovo col suo corpo e assaporano le sue curve, comincio a baciarla di nuovo tutta, i miei desideri, le mie passioni, che lei ha letto e discusso con me tante volte, sono solo all’inizio di quella giornata.
Mi sdraio accanto a lei godendo del sole che ci scalda la pelle e già penso a come sarà delizioso ricominciare a fare l’amore con Lisa.
Ma adesso ho fame, ho voglia di ridere e scherzare con lei in quella splendida giornata e vedendola andare in cuccetta, guardo il suo bellissimo fondo schiena e subito sento i brividi ripercorrermi la schiena, pensando a quello che faremo nel continuo della giornata…

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