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La gravidanza

By 3 Settembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Da quando lei aveva detto al marito che era incinta, lui aveva cambiato radicalmente l’atteggiamento nei suoi confronti; infatti lei non era più l’amante ideale per le sue fantasie sessuali. Anche se fino ad allora l’attrazione sessuale che provava nei suoi confronti era stata sempre fortissima; ora quest’attrazione era diminuita.
Ogni volta che vedeva il suo bel pancione non poteva fare a meno di accarezzarlo ed ogni istinto sessuale scompariva per lasciar il posto a un sentimento di riguardo verso la sua donna.
Il non avere più rapporti sessuali la rendeva triste e pensierosa; Nn capiva perché lui la trascurasse e le era venuto in mente che lui potesse avere un’amante.
Lei era sempre stata fiera del grande desiderio sessuale che suscitava in lui.
Quando lui le diceva che aveva il cazzo sempre duro, lei gli rispondeva che qualsiasi donna gli avrebbe fatto questo effetto. In fondo le piaceva e il suo uomo la faceva sentire molto sensuale ed erotica.
Ora con la pancia grande riteneva di essere poco attraente e se ne era convinta perché il suo uomo non le rivolgeva più alcuna attenzione sessuale; pensava di non piacerle più.
Ciò era strano perché lei è stata sempre longilinea, magra, con una muscolatura tonica e di figura slanciata. I suoi capelli color grano erano mossi e lunghi, li raccoglieva in una coda sopra la nuca lasciata libera di abbellirla. Vestiva sempre con una salopette e maglietta o canottiera in cui era facile arrivare con le mani a toccare le mammelle. Le gambe nude e scarpe con zeppa di sughero e tacco che la sollevavano di 10 centimetri.
Ogni volta che lei sfogliava una rivista, guardando le foto di tutte quelle modelle alte e magre delle pubblicità, non poteva fare a meno di confrontare se stessa alle ragazze delle foto, inoltre guardandosi allo specchio le pareva di essere diventata una vera e propria botte. Si vedeva sformata e non più in grado di soddisfare il suo maschio e in lei si stava generando un senso di gelosia.
Ma all’indifferenza di lui si opponeva il desiderio che la gravidanza le aveva fatto aumentare il desiderio sessuale. Si rendeva conto che anche sulle riviste si parlava di questo e trovava normale che il desiderio aumentasse, mentre per lui era assente sessualmente.
Mai prima d’ora aveva avuto e desiderava fortemente scopare col suo uomo. Il solo pensiero di poter avere il sesso dell’uomo nella vagina e il figlio di lui nell’utero la faceva eccitare così tanto che non poteva fare a meno di masturbarsi. Lo faceva spesso e sognava di essere scopata e di essere leccata. Aveva anche sognato di essere montata da un trans e di lesbicare con una delle ragazze viste nelle foto dei giornali di moda.
Di tutto ciò con lui non ne aveva mai parlato per la paura che lui potesse pensare male di lei e la considerasse una ninfomane, inoltre si era convinta che il suo maschio non la trovasse più appetibile sessualmente e quindi non desiderasse più accoppiarsi con lei.

Per sua fortuna la situazione cambiò dopo una visita ginecologica.

Lei era distesa sul lettino ginecologico con le gambe divaricate inguainate da delle calze scure sorrette da un reggicalze molto erotico a fascia alta con tre bretelline per gamba. La sua figura di donna senza nessun indumento ma indossante calze e scarpe era uno dei massimi per poter stimolare i sensi erotici e la voglia di un maschio.
Durante la visita pensò che potesse eccitarsi al tatto del dottore mentre lui faceva il controllo della vagina e dell’utero, così avrebbe realizzato finalmente uno dei suoi sogni inconfessati e tanto desiderati.
Le dita e la mano del dottore inguainati dal lattice la stavano esplorando ed allargando. Lei era attenta alle sensazioni che ne derivavano e sentiva qualcosa che poteva essere uno stimolo per poter godere. L’ispezione lenta ed accurata la stava facendo arrapare. Nonostante la sua sorpresa ed anche imbarazzo si lasciava manipolare con molto piacere.
Quando il dottore con l’indice arrivò vicino al collo dell’utero si accorse che si stava realmente eccitando. Il pudore femminile tentò di opporsi al piacere che aumentava sempre più ma fu sovrastato perché il desiderio aumentava e le fantasie erotiche già correvano nella sua mente.
A quel punto era inutile reprimere quel piacere crescente e in silenzio godette di ogni più piccolo movimento delle mani del ginecologo.
Dovette sforzarsi a reprimere sospiri di piacere ma l’abbondante lubrificazione della sua vagina la tradiva ed era un chiarissimo segno del suo stato di eccitazione. Il dottore non poté fare a meno di notarlo a causa dall’afflusso del sangue nella regione pelvica ed il conseguente rigonfiamento dei genitali esterni e il loro colorito più acceso, oltre alla grande dilatazione della vagina,
il dottore approfittò della dilatazione per poter disporre di lei e giocare inconsciamente con le sue zone erogene.
In effetti dal momento in cui aveva cominciato a godere lei aveva chiuso gli occhi. Il piacere che provava la stordiva e le impediva di guardare il dottore ma la donna molto curiosa di vedersi manipolata e godente era curiosa di vedere il suo addome.
Il dottore nel suo lavorio le aveva infilato l’intera mano nella sua vagina e anche lui, nonostante l’aspetto professionale si godeva quella figa aperta disponibile e profumata.
La mano era dentro e la ruotava muovendo anche le dita per sensibilizzare le parti interne e farle sentire quanto è bello avere qualcosa di grosso nella vagina.
Lei osservò il trattamento e ne restò affascinata ed incredula.
Quando tutto finì, lei restò muta. Ciò che era accaduto le procurava un grande imbarazzo. Si sentiva una donna decaduta nella morale ma allo stesso tempo in calore. Alla fine della visita si rivesti in modo sensuale come lei era solito fare.
Lei non aveva mai tradito suo marito ed ora era assillata dai sensi di colpa.
Il dottore le prescrisse una nuova visita dopo una settimana.
Durante quei giorni sognava la mano del dottore che la apriva e soddisfava il desiderio di sesso. Dal dottore voleva di più.
Quando tornò dal dottore era ancora combattuta tra l’imbarazzo e il desiderio anche se quest’ultimo era maggiore.  Il coraggio di mettersi nelle sue mani era tanto e la libidine la convinse a darsi a lui non avendo altri che la vedessero come femmina in calore.
Il dottore anche stavolta la trattò molto dolcemente. Assistette al suo spogliarello e l’idea di farle ciò che aveva fatto la scorsa settimana le passò in mente.
Si presentò in calze più velate e sempre con il reggicalze ma di colore blu. Un piccolo e striminzito perizoma completava il suo abbigliamento intimo.
Le si avvicinò e si fregò s di lui per fargli capire che era predisposta a fare sesso.
Lui le tolse con estrema delicatezza il perizoma e la vide depilata e profumata, con le grandi labbra gonfie e già umide.
Lei si stese sul lettino ginecologico e le offrì la figa che anche questa volta era ben liscia e depilata.
Il dottore la mise a suo agio creando un’atmosfera familiare e sicura raccontandole qualche storia divertente e dandole del tu.
Le raccontò di quando andò da lui una donna con una melanzana infilata nella vagina.
“Una cosa incredibile, da film comico. Lei aggrappata al lettino con le gambe aperte e io che tiravo la melanzana. Non sono riuscito subito a toglierla ma alla fine dopo qualche taglio con il bisturi, ovviamente della melanzana, sono riuscito ad estrarla. Era veramente gigante. Mi chiedo come abbia fatto ad inserirla senza lubrificante!”
Lei disse “Cose da film porno! “
“Senti quest’altra. Un giorno si presenta una mia paziente dicendomi che aveva strani malesseri. La faccio stendere sul lettino e la visito. Stenterai a crederlo, ma nella vagina di questa ho trovato il tappo della bomboletta della schiuma da barba del marito”
“Non mi dire che c’era anche l’etichetta del prezzo!?”
“Esatto! era ancora attaccata”.
Poiché ridere l’aveva fatta rilassare molto lei si era azzardata a dargli del tu e lui per ricambiare provò a baciarla. Lei non fece alcuna resistenza, ma quando le mani di lui passarono su quei fianchi tanto desiderati e morbidi istintivamente si era ritratta.
“Non mi toccare!”
“Perché?”
“Perché sono grossa come una palla, se mi tocchi mi fai sentire ancora più orribile”
” Ma tu sei bellissima”
“Non è vero! Perché vuoi scoparmi? Che c’è, non hai nessun’altra migliore da farti?”
“Te lo ripeto: sei bellissima. Non ti accorgi che sei al top della femminilità, con le tue dolci curve, col tuo bel seno e il tuo bel pancione”
“Non è vero!  Sono una palla e basta. Non prendermi in giro. Sai che sono eccitata e ti piaccio per questo”
“Vuoi dar retta agli stilisti, che ci propinano donne androgine, alte 1 metro e 80 e tutte pelle e ossa?”
Lei continuava a non fidarsi delle sue parole; voleva capire dai suoi sguardi e dal suo comportamento se era stato sincero.
Si concentrò sullo sguardo del dottore che sembrò ricordarle qualcosa. Quando poi sentì il suo corpo oggetto di appassionate e lascive carezze, la sua riluttanza svanì e capì che lo sguardo del dottore le ricordava lo sguardo adorante che aveva il suo maschio prima che restasse incinta.
Data la sua competenza in materia, il dottore sapeva bene che la parte più interna della vagina è sensibile soprattutto alla tensione e alla pressione mentre la parte più esterna è più sensibile al contatto. Infatti durante il dialogo lui aveva continuato a toccarla ed a fare ciò che voleva cioè esattamente quello che lei inizialmente faceva finta di non desiderare.
Alla fine anche lui si spogliò e le appoggiò il sesso alla vagina inserendolo lenta,nte. Lei era ancora larga dalla manipolazione precedente e con il clito ben duro ed esposto.

Il medico la scopava e la montava affondando il suo cazzo nella vagina, poi lo estraeva lentamente in modo che potesse toccare bene la parte vicina all’ingresso.
Appena notò che l’eccitazione della donna stava giungendo al culmine aumentò la forza e il ritmo delle penetrazioni che continuarono anche quando lei cominciò ad essere preda di un fortissimo orgasmo.
Con grande sorpresa la donna si accorse che ad un orgasmo seguiva un altro orgasmo senza soluzione di continuità.
Non aveva mai provato una simile esperienza.
Quel cazzo che continuava a penetrarla con vigorosi colpi le stava procurando continue ondate di piacere sempre più intense.
Per un attimo pensò che il suo corpo non avrebbe potuto sopportare tanti orgasmi di seguito e le sembrò di essere sul punto di perdere i sensi.
Da quel giorno prese a recarsi dal dottore almeno due volte a settimana per curarsi con ripetuti orgasmi e ogni volta si meravigliava della grande capacità di godere del suo corpo.

Al ritorno a casa lei cedette alla tentazione di rivelare tutto al consorte.
“Puttana !!” fu la reazione immediata del marito al sentire le parole della sua donna.
Lui la spintonò e cadde sul divano. Fu una fortuna; se fosse caduta a terra ci sarebbe stato il pericolo di interruzione della gravidanza e l’interruzione delle visite dal ginecologo.
Per tutto il resto della serata il suo uomo non disse più niente ma l’espressione del viso era più che eloquente. Non riusciva a darsi pace e capacitarsi dell’accaduto. Non era tanto la gelosia che lo faceva soffrire, piuttosto l’aver scoperto che la moglie l’avesse tradito preferendolo ad un altro e che oltretutto avesse dato libero sfogo alle sue voglie nonostante i dolci sentimenti che la gravidanza avrebbe dovuto generare in lei. Il comportamento era stato da vera troia.
Il disprezzo per la moglie aveva annichilito ogni sentimento di dolcezza e di tenero affetto che avevano riempito il suo animo. Era arrivato a pensare di andare via di casa e divorziare per manifesto adulterio.
Nonostante il turbinio di sentimenti traditi e di disprezzo che provava sentì il desiderio di scopare la moglie.
La moglie non era più la incarnazione della maternità ma solo una donna con la quale poter soddisfare ogni desiderio e sogno sessuale.
Quando la rabbia diminuì, lui fu preso da quei desideri sessuali così a lungo repressi che ora riaffioravano e non si fece più scrupolo per lo stato e le conseguenze che si sarebbero avute nella gravidanza della donna.
Andò dove la moglie si era rifugiata a piangere e riflettere, si slacciò i pantaloni e ordinò alla moglie di succhiargli il cazzo.
I modi erano decisamente rozzi e brutali e quelli delicatie teneri erano un ricordo; aveva deciso di usare le maniere forti.
Nella donna era nato un sentimento di colpevolezza e il piacere di essere umiliata e punita era forte.
Lei prese il cazzo di lui in bocca. Non era bello come quello del dottore ma lo faceva per quietare il suo stato di perenne eccitazione e voglia di fare sesso.
Mentre lui teneva nella bocca di lei il pene, lei lo leccava e succhiava come se fosse il più dolce oggetto del mondo.
Lui, soddisfatto dalla bocca della moglie, la fece mettere a quattro zampe e senza lubrificazione la penetrò con tutta la violenza che poté. In effetti lei stava già da un bel po’ sbrodando e la vagina e le labbra esterne erano ben bagnate.
La potenza delle penetrazioni e il piacere di sentirsi umiliata come fosse una puttana  la fece godere incredibilmente. Il cazzo nella figa faceva partire calde e sconvolgenti ondate di piacere che raggiungevano ogni centimetro del suo corpo.
Lui venne abbondantemente nella figa e lei raccolse lo sperma con le dita mettendosi la mano quasi tutta dentro. Le dita le passò nella bocca e con la lingua gustò il suo piacere misto alla cremina di lui.
Il marito guardò estasiato i gesti della sua femmina e ancora in parte eccitato pensava che l’avrebbe voluta nuovamente pregna.
Ogni giorno, lui la scopava e lei era sempre pronta darsi in ogni sua parte. La voglia di fare sesso non scemava.
Per due settimane lei non andò più dal dottore ma lo consultò per telefono e gli disse che appena possibile si sarebbe fatta rivisitare.
In quei giorni era completamente appagata dagli orgasmi multipli che grazie al marito provava oramai tutte le notti.
Il ricordo della scopata e le leccate del dottore erano sempre molto vive e quando il marito la scopava lei sognava il dottore dentro di lei ed il suo piacere erano i sogni di quel che desiderava fare con il ginecologo.
Il marito si accorse di ciò e il desiderio in parte diminuì.
In effetti l’uomo continuava ad essere un po’ freddo nei confronti della moglie, ma la notte la prendeva con una tale foga e un tale trasporto che tutto il resto sembrava passare in secondo ordine ma non era sufficiente a far dimenticare il dottore.
Lentamente il marito tornò a provare per la moglie quel tenero affetto che aveva inibito la sua libido e cessò la combinazione di forte voglia sessuale e senso di rivalsa che gli permetteva di scopare la moglie.
La donna  decise di tornare dal dottore sia per riaccendere le voglie del marito sia per godere ancora delle manipolazioni e scopate che non riusciva a togliersi dalla mente.
Per lei andare dal dottore era diventata una voglia irrefrenabile; con lui si era trovata bene e voleva continuare ad essere la sua amante.
Ogni volta che scopava con il dottore lo riferiva al marito il quale ogni volta aveva gli stessi atteggiamenti che sfociavano in scopate di grande impeto e violenza perché in quei minuti considerava la moglie una puttana di infimo ordine.
Per il marito i ripetuti tradimenti della moglie erano diventati un vero e proprio afrodisiaco al quale si abituava facilmente tanto che non fu più sufficiente sapere che la moglie si faceva scopare da un altro: per eccitarsi voleva che la moglie gli raccontasse ogni particolare degli incontri con il dottore.
Anche questo non fu sufficiente a ristabilire rapporti sessuali costanti e soddisfacenti.
Sentire come la moglie venisse inculata dopo che era aveva avuto innaffiata la figa di sperma lo lasciava indifferente; aveva bisogno d’altro e fu accontentato.
“Amore, guarda queste foto, l’ha fatte il mio medico. Come puoi vedere questa l’ha scattata mentre gli succhiavo l’uccello. Sapessi quanto mi piace il suo cazzo e quanto godo nel vedere il suo sperma colare sulle mie mammelle. Guarda questa. E’ la mia preferita. Si vede bene come il suo cazzo entra nel mio culo. Vedi come me lo apre. Sapessi che bello quando me lo sento dentro e quanto sbrodo al solo pensiero che sono la sua troia che ogni volta riempie di sperma. Lo sai che non fossi già gravida vorrei che ci pensasse lui ad ingravidarmi?”
Il marito nel vedere quelle foto si eccitò e lei ne fu soddisfatta. Aveva capito che il desiderio di essere scopata dal marito lo si poteva avere solo con alla rabbia provocata dal tradimento.
Anche le foto nelle settimane successive non fecero più effetto, allora non restò altro da fare che invitare il dottore a casa e farsi scopare davanti al marito
.
“Scusate il ritardo, ma ho trovato un po’ di traffico. Ho pensato che questa torta gelato sia di vostro gradimento”
“Ma non si doveva disturbare, dottore” disse lei
In tutte e tre c’era molto imbarazzo ed erano tutti e tre imbarazzati perché sapevano lo scopo della dell’invito
Poiché nessuno si decideva ad affrontare il motivo dell’invito a cena, la donna pensò che avrebbe dovuto fare il primo passo.
Prese coraggio e vincendo l’imbarazzo prese per mano gli uomini e si diresse in camera da letto.
Si denudò e si distese sul letto.
Il dottore già eccitato per il vino ingurgitato e anche per i profumi di lei nonché dalla meravglia della donna distesa nel letto davanti al marito consenziente, le accarezzò il seno. Le sue mani si muovevano lentamente e delicatamente. Dal seno scesero sulla pancia già parzialmente piena  e si soffermarono su di essa.
Per il medico non c’era niente di più sexy e affascinante di una donna incinta.
In presenza del marito la baciò mentre con le dita descriveva dei cerchi intorno all’aureola di un capezzolo.
Finito il bacio poggiò le labbra sulle mammelle che erano già gonfie e pronte per la lattazione succhiandole. Passava da una mammella all’altra assaporando ogni goccia di latte che usciva.
Lei ora riusciva a spiegarsi come le donne potessero godere nell’allattare visto che questo era ciò che le stava accadendo. Più sentiva quella bocca stringersi intorno ai suoi capezzoli più il suo piacere aumentava.
Sentendo poi che l’orgasmo era vicino, incitò il dottore a succhiare con maggior forza.
Lei si strizzò il capezzolo libero mentre il dottore la leccava. Ciò le fece avere un orgasmo fortissimo che la lascio stordita.
Per ringraziarlo del bellissimo orgasmo ricevuto, masturbò il dottore col suo seno e lo sperma andò a confondersi col po’ di latte che inumidiva i capezzoli.
Il marito nel vedere la moglie godere mentre allattava le era apparso qualcosa di ripugnante eppure il fatto che lei fosse capace di godere di una cosa del genere aveva avuto l’effetto di eccitarlo all’inverosimile.
Ancora una volta la moglie si era trasformata nella peggiore delle donne e aveva così perduto quell’aurea di purezza e dolcezza che le conferiva la gravidanza.
Il dottore ora assisteva all’accoppiamento tra moglie e marito seduto su una sedia masturbandosi silenziosamente..
Il marito volle che la moglie si mettesse sopra
“Dai puttana, muoviti fammi godere. Muoviti ti ho detto!”.
Dopo aver goduto con un altro uomo davanti al marito, lei non aveva più pudore e inibizione.
Provava quell’inebriante sensazione di essere libera di fare e dire qualsiasi cosa senza alcuna remora.
Appoggiò le mani sul petto del suo uomo e iniziò a muoversi proprio come lui voleva.
“Sì, così va bene. Dimmi che sei la mia puttana e che farai tutto quello che voglio per farmi godere.”
” Sì sono la tua puttana e godo tantissimo a farti tutto quello che vuoi.”
Mentre sentiva il piacere aumentare stringeva il petto del marito sempre più forte fin quasi a fargli male.
Al marito quella stretta procurava una grandissima eccitazione. Lui percepire benissimo il piacere che provava la moglie nell’essere scopata ed anche vista dal suo amante che segandosi aveva reso il suo sesso nuovamente duro e dritto, pronto a sborrare.
 Per quasi tutta la notte i due uomini si alternarono nel soddisfare la donna.
Così si andò avanti per qualche mese fino a alle settimane precedenti al parto

Il risultato fu che nacque un bel bambino di 4kg e fu chiamato Eros.

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