Skip to main content
Racconti Erotici Etero

La magia del metrò

By 22 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Stazione. Aspetto sulla banchina il treno che dovrebbe essere qui a minuti.
Il fragore dei binari e la corrente che esce fuori dal tunnel mi preannuncia il suo arrivo.
Eccolo! Rallenta, si ferma. Si aprono le porte ed io entro dentro. Il cicalio di avviso, le porte che si chiudono: il treno riparte.

Il vagone è semivuoto, pochi passeggeri che sonnecchiano per via del caldo.
Improvvisamente scorgo te: lo sguardo distratto fissa un finestrino semiaperto, mentre una mano stringe saldamente il sostegno per evitare che i movimenti del treno ti scaraventino a terra.

Mi avvicino lentamente a te, attirato dalla tua bellezza: pochi passi e ti sono accanto.
Afferro il sostegno a cui ti stai reggendo. Finalmente mi noti e il tuo sguardo comincia a fissare il mio.

E’ un momento magico: il treno si è fermato, le persone nel vagone sembrano essersi trasformate in statue, il tempo sembra aver smesso di correre.

Nessuna parola tra me e te: l’istinto guida i nostri movimenti in questa atmosfera surreale.
Avvicino la mia bocca alla tua. Non ti tiri indietro, chiudi gli occhi e ti prepari ad assaporare il contatto con le mie labbra.

Nell’istante in cui le nostre bocche si un’iscono una dolcissima musica riempie il vagone bloccato nel tempo.

E’ una magia incredibile quella che sta accandendo.

La mia mente si svuota di ogni pensiero, mi abbandono al piacere della tua bocca, al tocco della tua lingua, all’odore che emana il tuo corpo.
Chiudo gli occhi e lascio che le mie labbra giochino con le tue: si rincorrono, si sfiorano, giocano come farebbero due innocenti bambini sulla spiaggia.

Di tanto in tanto il contatto tra le nostre lingue mi provoca una serie di piacevoli scosse lungo tutta la schiena.

Porto istintivamente le mie mani sui tuoi fianchi. Rispondi al mio gesto buttandomi le braccia sul collo e stringendomi ancora di più a te.

Il contatto dei nostri due corpi è la scintilla che scatena il fuoco della passione: il bacio tenero e innocente si infiamma di desiderio.

Le nostre labbra si uniscono saldamente mentre adesso sono le nostre lingue a essere lo strumento del piacere.

Vorrei fare all’amore con te, qui, davanti a tutte queste statue immobili, vivere la passione fino in fondo, scoprire che sei l’anima gemella che cerco da una vita.

Apro per un istante gli occhi per ammirare i tuoi.

Scopro che anche tu hai fatto lo stesso: i tuoi occhi nei miei mi raccontano un sogno che sta per finire.

Le nostre bocche si staccano e la musica termina.

Allontano le mie mani dal tuo corpo mentre il vagone comincia nuovamente a dondolare.

Infine le tue braccia mi abbandonano per ritornare ad afferrare il sostegno.

Il treno torna a correre sui binari sferragliando di tanto in tanto nel tunnel.

Infine i nostri sguardi si dividono, torniamo ad essere due sconosciuti, due anime che vagano nel caldo afoso e nell’indifferenza di questa città: è il risveglio da un sogno che avrei voluto essere eterno.

Il treno s’è fermato in stazione, si sono aperte le porte e tu sei scesa.

L’istinto di seguirti viene subito soffocato dalle porte che si chiudono.

Il mio sguardo prova a seguire il tuo corpo mentre il treno riparte: ormai ti ho persa, per sempre.

Leave a Reply