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Racconti Erotici Etero

La mia Angela

By 16 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ buffo non c’è che dire. A volte non mi capisco proprio.
Sono in questa classe da due anni, unico ragazzo dato che è un indirizzo linguistico.
La maggior parte delle mie compagne sono piuttosto carine, da farci anche qualche fantasia.
Ma ormai mi sono fissato su di lei, Angela.
Non rientra affatto nei miei canoni di bellezza e non ci parlo molto, voglio dire, è bassa, un po’ robusta..
No, non rientra nei miei preferiti.
Ma quei riccioli che distrattamente le ricadono sulle spalle, quell’enorme felpa blu che le sta grande e le maniche che coprono quelle piccole mani.. quegli occhi troppo dolci ed allegri dietro gli occhiali..
Cristo, mi eccitano incredibilmente!
E’ stupefacente come mi sento quando incontro il suo sguardo distratto, il calore che mi assale e raggiunge il basso ventre ed io che mi trattengo più che posso.
Perché girare in una classe di cui sei l’unico ragazzo con un’erezione piuttosto evidente non è il massimo..
In certi momenti il mio sguardo resta fisso sulla sua felpa che nasconde le curve del suo corpo, compreso il bel seno che si ritrova e che nasconde più che volentieri.
Ingenua, ma non troppo. Sembra che cada dalle nuvole a volte. E’ bizzarra. Troppo allegra, troppo gentile, troppo eccitante per il mio corpo’
La bramo. E’ più forte di me.
Gliela vorrei togliere io quella verginità che si tiene tanto stretta.
-Daniele?-
-Eh? Che c’è?-
-Ti eri incantato-
Si, mi ero di nuovo incantato a fissarla, a fissare le sue labbra carnose che si muovevano, per me, in modo molto eccitante e continuavo a guardarla mentre si era alzata per andare alla lavagna. Distrattamente mi ero leccato le labbra mentre tenevo gli occhi fissi sulle sue natiche, meno male che non mi hanno visto!
E’ uno dei vantaggi dei banchi in fondo all’aula.
Scuoto la testa cercando di non pensarci ma era difficile dato che il giorno dopo saremmo dovuti andare a teatro con altre classi, sempre quinte, sempre tutti maggiorenni, a vedere un’opera in francese, che palle..
Solo che, quando l’opera comincerà, sarà tutto buio e’
Cazzo no, che tentazione!

. . . . . .

Ed eccoci qui, seduti su queste comode poltroncine rosse. E lei è davanti a me, con una felpa rossa.
Le luci calano, la mia eccitazione sale..
Tento di scacciare via tutti i pensieri ‘sconci’ ma è praticamente impossibile.
Una sola fievole e nascosta luce c’è, al lato destro della sala, il bagno. Ad un certo punto la vedo alzarsi e dirigersi lì ed io, attratto come l’ape dal miele, istintivamente subito mi alzo e la seguo, non potendo resistere. Scosto la tenda aprendo la porta e la chiudo a chiave’
Deve essere mia, ora, o potrei impazzire!
Rimango nel piccolo atrio dove vi erano due porte: bagno per donne e a bagno per uomini.
Ed io, per non farmi vedere, entro nell’altro, aspettando che esca. Appena sento la sua porta aprirsi apro leggermente la mia per guardare dov’è e la vedo che mi da le spalle.
Esco, mettendomi dietro di lei e poggiando le mani sui suoi fianchi e la vedo sobbalzare.
Nello specchio mi vede e si tranquillizza.
-Oh Daniele sei tu.. che spavento!-
Tenendo lo sguardo fisso sullo specchio per guardarla in viso, sposto le mie mani sotto la sua felpa, sui suoi seni.
-D-Daniele m-ma che fai..??-
Le alzo il reggiseno ed afferro i suoi seni, sono ancora più grandi e morbidi di quanto pensassi. Subito comincio a stuzzicarle i capezzoli con le dita, sentendola rabbrividire e vedendo le sue guance rosse tramite lo specchio.
..Dio! Vederla così timida mi eccita di più!
Le mordo piano il collo mentre lascio scendere una mano giù per la pancia fin dentro ai suoi jeans, sfiorando con le dita l’orlo delle sue mutandine.
Lei ansima, ma continua a scacciarmi.
-F-Fermo! Fermati..!-
Ma non la sento. Non la voglio sentire in questo momento. Desidero solo sentire la carne bollente e umida sotto le dita. Supero l’elastico sfiorando i piccoli riccioli e struscio un dito sul suo clitoride. Mentre lei è distratta da quella nuova sensazione io le sgancio i jeans e li abbasso mentre insinuo un dito tra le sue labbra umide e calde, non avvicinandomi ancora alla sua stretta fessura.
-D-Daniele.. t-ti prego.. fermati’-
-Non voglio fermarmi.. ti bramo..-
Le lecco il collo mentre ora muovo in cerchio un dito sulla sua entrata sentendola bagnare e fremere sotto al mio tocco. La libero anche della tortura delle mutandine ormai bagnate mettendo subito un dito dentro di lei, muovendolo.
-A-Ahh..-
Ansimo anche io, l’erezione che ormai reclamava di essere liberata in fretta, le tolgo definitivamente jeans ed intimo facendola sedere sul lavandino ed allargandole le gambe, osservando quel suo rosso e bagnato fiore.
-N-Non guardarmi!-
Mi dice diventando rossa e chiudendo subito le gambe, ma io gliele apro di nuovo ad affondo il viso nella sua femminilità, baciandola e leccandola.
Il suo odore ed il suo sapore sono inebrianti..
La sento sciogliersi in dolci mugolii e gemiti bassi, cosa che mi eccita maggiormente.
Mi accorgo solo ora che la sto preparando per la penetrazione, per non farle provare troppo dolore.. dovrei solo prenderla e farla finita..
Ma io voglio sentirla gemere. Voglio sentirla urlare il mio nome. Voglio sentirla chiedermi di più, di non smettere!
Alzo la testa col viso davanti al suo, la vedo rossa sulle guance, le labbra schiuse, ansante.
Mi approprio con impeto delle sue labbra soffici insinuando la lingua tra di esse, toccando e sfiorando la sua. Intanto mi ero già abbassato pantaloni e boxer sospirando di sollievo quando liberai il mio membro, ed ora lo stavo strusciando su di lei, strappandole altri ansiti e mugolii.
In poco tempo il mio sesso fu completamente bagnato dei suoi umori. Inizia ad inserire la punta in lei, muovendomi in su e in giù, e non resistendo più la penetrai del tutto con un’unica spinta, tappandole prontamente la bocca se avesse urlato.
Oh cristo! E’ anche meglio di quanto avessi immaginato!
E’ così stretta.. calda..bagnata..
Lei si è aggrappata alle mie spalle,respirando con affanno, mentre alcune lacrime rigavano le sue morbide guance.
Ed io istintivamente la consolo.. carezzandole la testa appena vedo delle gocce di sangue colare dalla sua intimità..
Già, sono stato io a toglierle la verginità, ed ora quasi me ne sento in colpa.
Attendo un po’, ormai il guaio è fatto tanto vale finirlo ma che almeno provasse piacere. Quando la sento rilassare inizio a muovermi in lei, piano, poi sempre più veloce mentre entrambi ci facciamo avvolgere da quella sensazione. Cominciamo a gemere entrambi, uno nell’orecchio dell’altra, mentre le mie spinte si fanno più veloci e profonde.
Ancora… ancora’
Non voglio smettere di possederla.
Ancora..! Ancora..!
E nel momento in cui tutti e due raggiungiamo il limite, esco prima da lei, evitandole gravidanze spiacevoli.
Lei resta abbracciata a me..
Stanca.. scossa.. indifesa e dolce…
Non diciamo niente.. io sono ancora pervaso dai brividi, le mie fantasie sono state realizzate, sono soddisfatto..
Mi aggiusto i vestiti e rivesto anche lei, delicatamente, per non farla agitare dato che la vedo molto scossa..
La tengo tra le mie braccia, senza neanche sapere perché, sarei già dovuto andarmene e lasciarla lì.
Ma niente, le mie gambe non si muovono’
Le mie braccia non possono fare a meno di stringerla’
Non riesco a rinunciare al calore che provo tenendola stretta al mio petto’

. . . . . .

Non riesco a dormire. Penso solo a quello che è accaduta questa mattina a teatro, con Angela. Ed il solo ripensarci mi fa eccitare e mi tocco pensando a lei.. pensando alle sue guance rosse.. alle sue labbra schiuse.. alle sue dolci espressioni di godimento..
Ma fare da solo non mi basta più. Voglio sentirmi stritolare dalle sue pareti calde..
La mia mano non mi stringerà mai in quel modo..
Voglio lei.. ancora.. e ancora.. e ancora..
La mia mano si ferma, ma stavolta non sono affatto soddisfatto..
-Angela’-

. . . . . .

Decisamente non lo avrei mai detto! Quella ragazza mi sorprende ogni volta..
E’ tanto dolce quanto perversa.. e mi piace! Oh se mi piace!
Mi fa impazzire.
Ormai devo fare il conto di quanti sono i posti in cui non l’abbiamo fatto..
Alla fine ci siamo messi insieme.
E sono’ felice? Si, direi di si.
Il mio corpo si è accorto di ciò che il mio cuore non aveva ancora capito.
Non mi immagino con un’altra, non mi darebbe quello che mi da lei, non quelle sensazione forti..
E nessuno si deve azzardare a toccarla, le è mia, è la mia ragazza!
Il primo ragazzo che osa toccarla con un dito o anche solo sfiorarla con lo sguardo lo uccido.
-Dany a che pensi?-
-A quanto è carina quella ragazza-
Lei mi mette il broncio mentre la sto abbracciando da dietro, ed io intenerito la bacio.
-Sto scherzando..-
-Sisi.. tanto non ti amerebbe mai quanto me e né tanto meno ti farebbe provare le stesse cose!-
-Questo lo dici tu-
Ancora un broncio e la giro, baciandola ancora mentre la stringo amorevolmente a me.
Si, ha ragione lei.. ma mi diverto a prenderla in giro..
Ma lo so, nessuna sarà mai come lei.
Ed io voglio solo lei.
La mia Angela.

>Ritsuko<

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