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La mia bellissima vita coniugale

By 9 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Come ogni sera.
Come ogni sera, torno a casa qualche minuto prima di mia moglie.
Come ogni sera, approfitto del piccolo vantaggio per preparare la tavola per la cena e farle trovare tutto pronto.
Come ogni sera, nonostante i tanti anni passati insieme, sono emozionato prima di rivederla.
Come ogni sera mi perderò nel suo sorriso, resterò ammaliato dai suoi capelli d’oro, mi ecciterò ammirando il suo seno, la morbidezza dei suoi fianchi e la bellezza delle sue gambe lunghe e snelle.
Come ogni sera, lei mi avvisa al citofono di essere arrivata ed io le apro la porta, mi inginocchio e mi preparo per accoglierla.

Appena entra, mi lancio ai suoi piedi per salutarla come merita: le sussurro ‘ciao amore, bentornata a casa’ mentre le mie labbra sfiorano, baciano ed adorano i suoi bellissimi piedini.
Qualche volta si lascia baciare un po’ e poi mi ordina di leccarla fino a farla godere, ma non questa sera ‘ciao cucciolo, scusami ma oggi non ho nessuna voglia di giocare con te: ho avuto una giornata davvero pesante. Voglio solo cenare, vedere un film in TV e poi andare a letto’.
Poi si volta e apre lentamente le braccia. So bene cosa vuole: mi alzo velocemente e mi metto alle sue spalle per sfilarle il soprabito e metterlo sul porta abiti, poi le tolgo anche la giacca del tailleur e resto imbambolato ad osservarla mentre, ondeggiando sui tacchi alti, raggiunge il soggiorno con la sua camminata sensuale ed elegante ‘certo amore mio, hai tutto il diritto di passare una serata tranquilla in casa’.

L’accompagno in soggiorno dove scosto la sedia e la faccio accomodare a tavola e poi le servo la cena. Le riempio il calice di vino e il bicchiere d’acqua, poi porto l’arrosto preparato dalla nostra cameriera, due contorni e le affetto il pane. Solo dopo essermi accertato di averle portato tutto quello che possa desiderare, mi siedo anch’io. Purtroppo il mio amore questa sera non ha molta voglia di parlare e nemmeno di mangiare; difatti dopo soli pochi minuti si alza da tavola per andare sul divano a vedere la TV. La seguo subito, lei si ferma a metà percorso per abbassare la zip della gonna e lasciarla sfilare fino a terra dove la raccolgo velocemente per posarla su una sedia.
Mia moglie rimane solo con l’intimo, una camicetta bianca, le calze e i sandali con i tacchi a spillo: meravigliosa e sexy.
Si sdraia sul divano e corro subito a porgerle il telecomando ‘Bravo cucciolo, sono davvero una donna fortunata ad avere te. Portami anche un po’ di vino, grazie’.
Corro a prendere il calice e mi inginocchio ai suoi piedi per porgerglielo e lascio che il mio amore si rilassi un po’ guardando un film e sorseggiando vino.

Mi siedo sul tappeto ai suoi piedi ed inizio ad accarezzarle le gambe e di tanto in tanto le do anche qualche tenero bacetto. Noi guardiamo quasi sempre così la TV, lei comoda sul divano ed io sul tappeto come se fossi la sua cagnolina. Forse non &egrave corretto dire che per lei mi comporto ‘come se fossi una cagnolina’, sarebbe più giusto dire che sono, e mi piace essere, la sua cagnolina e ne sono felice, come &egrave felice lei di avere un marito sempre ai suoi piedi. Ci amiamo tanto e, nella mia sottomissione, la nostra coppia ha trovato il suo equilibrio perfetto.

Mentre le bacio i piedi cerco di ripensare al momento abbiamo iniziato a vivere come una padrona e la sua cagnetta obbediente, senza però ricordare un episodio particolare. Probabilmente era già tutto scritto nel nostro destino e non poteva finire diversamente. Ci conoscemmo in facoltà durante il primo anno di università e, nel mio restare imbambolato a guardarla per ore, nonostante le risate dei miei compagni, era già scritta la mia sottomissione a lei. Anche quando lei, nonostante i mille pretendenti, decise che voleva me, l’unico che non riusciva nemmeno a parlarle, probabilmente assecondava la sua natura dominante.
Poi scoprimmo che tra noi c’era un’intesa perfetta, stessi valori, stessi interessi, stesse ambizioni: eravamo tra i migliori studenti del corso:studiando insieme ci laureammo in fretta e con il massimo dei voti ed avviammo le nostre carriere lavorative di successo che, oggi, ci garantiscono un invidiabile benessere.
Era tutto perfetto ed ovviamente ci sposammo nonostante un piccolo problemino iniziale: non riuscivo quasi mai a farla godere. Mi eccitava talmente tanto la sua bellezza che venivo quasi subito e poi non riuscivo ad eccitarmi di nuovo. Normalmente mi bastava pensare a lei per eccitarmi e invece in quei momenti…

Poi scoprimmo che mi eccitavo da impazzire se le baciavo il sesso e allo stesso modo anche Stefania godeva tanto quando lo facevo. Praticamente, già dopo i primissimi tempi della nostra storia, smettemmo di fare l’amore senza che prima mi inginocchiassi tra le sue gambe per leccarle la figa.
Fu per me una scoperta bellissima sapere che avevamo un’altra cosa in comune: lei prova orgasmi soprattutto quando viene stimolata sul clitoride e la sua indole dominante la portava ad apprezzare un uomo in ginocchio ai suoi piedi. Di contro io impazzivo solo all’idea di potermi sottomettere a lei per leccarle il mio più grande oggetto di desiderio: il bellissimo fiore che ha tra le gambe.
La nostra intesa sessuale fu (e continua ad essere) perfetta. A entrambi piaceva talmente tanto il cunnilingus che pian piano uscì dalla sfera del sesso per entrare nella vita di tutti i giorni. Mia moglie, in qualsiasi momento e in qualunque luogo, basta solo un minimo riparo da occhi indiscreti, solleva la gonna e me la fa leccare. Dal suo guardaroba sparirono completamente i collant per essere sostituiti da calze e autoreggenti più pratiche per farsi baciare quando non siamo in casa. Le nostre gite erano solo la ricerca di mete in cui farla godere con la lingua: al mare mi chiedeva se volevo leccarla sul pattino o sul pedalò, in montagna se volevo leccare nel bosco o nel rifugio. L’unica costante, in qualsiasi luogo ci trovassimo, era la sua mano che spingeva la mia testa tra le sue cosce.

La cosa assurda &egrave che, nonostante sia lei a provare mille orgasmi nel modo che le &egrave più gradito, di solito sono io ad impazzire dalla voglia di baciarle la farfallina. Mi basta vederle le mutandine per impazzire di desiderio e supplicarla di lasciarsi baciare. Ovviamente dal supplicarla in ginocchio di farmi anche solo sentire il profumo della sua fighetta, all’iniziare a baciarle i piedi e adorare le sue gambe il passo fu abbastanza breve…

Questo cambiò anche i nostri rapporti fuori dal sesso.
Siamo sempre andati d’accordo ma i primi anni di matrimonio ci capitavano piccoli battibecchi sulla gestione della nostra vita. In questi casi io mi irrigidivo sulle mie posizioni cercando di fare il macho e anche mia moglie non voleva mai darmela vinta. Poi fu lei che trovò la soluzione: quando iniziavo a discutere, Stefania sollevava la gonna e me la sbatteva in faccia sicura che non potevo fare altro che leccarle le mutandine. Mi metteva una mano sulla testa e la spingeva giù tra le sue cosce ed io ovviamente smettevo subito di discutere e alla fine accettavo passivamente ogni sua decisione. Per le discussioni più accese, lei arrivava a sedersi sul mio viso godendomi in faccia. Credo che Stefania qualche volta mi contraddicesse di proposito proprio per vedermi cambiare idea, per sentire la mia voce che, da forte e risoluta nel dichiarare le mie ragioni, diventava docile e lamentosa per supplicarla di farmela anche solo annusare, fino ad accettare ogni sua decisione e farla godere della mia totale sottomissione.
Tutto questo lentamente mi portò ad accettare senza più discutere ogni sua decisione e continuai a essere sempre più sottomesso alla sua bellezza fino a diventare la cagnolina obbediente che sono oggi.

Stefania scoprì anche che, quando non mi faceva venire, ero molto più servizievole con lei e, nonostante il pisello quasi mi esplodesse ogni volta che la leccavo, smise di farmi godere.
Ormai mi concede solo poche masturbazioni ai suoi piedi e, in rare occasioni speciali in cui adora femminilizzarmi, mi permette di scopare. Ma anche di questo in fondo sono felice, non desidero fare sesso con nessun’altra e non desidero altro che servirla e farla godere con la mia lingua. Nel nostro rapporto non esistono fruste, catene o punizioni che trovo nei racconti, pubblicati in rete, sulla sottomissione. Io e mia moglie facciamo solo ciò che più ci piace senza mai ricorrere ad alcuna violenza, eccetto qualche schiaffetto sul viso o qualche leggera sculacciata.

‘Cucciola ti vedo distratta. Che succede?’ Mia moglie mi riporta subito alla realtà. Le baciò un piedino e le rispondo ‘Perdonami amore, stavo ripensando alla nostra storia e mi sono distratto’.
‘Dai posa questo calice che ho finito di bere, poi prendimi una camicia da notte e inizia a spogliarmi. Ho voglia di andare a letto’.

Obbedisco subito e torno ai suoi piedi per servirla. Inizio baciandole il piedino con deferenza e le le slaccio l’allacciatura del sandalo alla caviglia per sfilarlo. Poi le prendo tra le mani il piede e lo bacio come se fosse la cosa più preziosa del mondo (e in fondo per me lo &egrave davvero). Salgo lentamente lungo la sua gamba senza smettere di baciarla: la caviglia, la gamba, il ginocchio e la coscia fino a raggiungere il pizzo dell’autoreggente. Quasi impazzisco di desiderio con il viso vicino alla sua passera ma non mi permetto di sfiorarla. Poi le prendo la calza delicatamente tra le mani e la sfilo ‘Amore mio, sei bellissima, meravigliosa, ti adoro…’ ‘Dai cucciola fammi sentire il film, continua in silenzio…’. Con lo stesso procedimento le tolgo anche l’altra scarpa e l’altra calza.
Poi le sbottono la camicetta e gliela tolgo con l’aiuto di Stefania che solleva le braccia e si sposta un po’ dallo schienale del divano. Ne approfitto anche per slacciarle il reggiseno e toglierlo.
Mi avvicino con la bocca ai suoi capezzoli sussurrando ‘ti supplico, vorrei tanto baciarti… Solo un bacetto… Ti prego…’. Stefania mi spinge con la testa verso il suo seno ‘va bene, porcellina ma in silenzio’. Le bacio il capezzolo, poi lo lecco delicatamente e lo prendo in bocca per ciucciarlo e baciarlo pieno di desiderio. ‘Ora basta che ho freddo, mettimi la camicia da notte’.

Obbedisco ancora e poi vado a posare in camera tutti gli indumenti che le ho tolto. Lascio tutto su una cassettiera eccetto le scarpe. Ai vestiti ci penserà domani la nostra cameriera, le scarpe invece le devo mettere a posto io, &egrave un mio compito tenerle in ordine e pulite. Le ripongo nell’armadio che contiene le centinaia di scarpe di mia moglie, quasi tutte con tacchi da 10 o 12 cm, tutte meravigliosamente belle. In realtà ho anch’io un piccolo ripiano con le mie scarpe con tacchi a spillo che uso in vacanza, soprattutto all’estero, dove mia moglie adora portarmi in giro facendomi indossare solo minigonne e tacchi a spillo…

Torno da lei per accucciarmi ancora ai suoi piedi proprio mentre sta finendo il film. Stefania spegne la TV e si incammina verso la camera da letto. Poi si sdraia e solleva la camicia da notte ‘vieni cucciola, vorrei godere un po’ prima di addormentarmi’.
Non vedevo l’ora di sentirglielo dire ‘Grazie amore mio’ e, senza dire altro, le do un bacetto sulle mutandine prima di sfilarle. Mi metto supino tra le sue gambe ed inizio a baciarle la figa.
Come sempre il pene mi diventa durissimo e devo fare attenzione a non sfiorare il lenzuolo per non venire, non esiste nulla che mi faccia eccitare come vedere mia moglie tra le cosce. Mi avvicino lentamente con le labbra alla sua passerina ansimando per l’eccitazione ‘Che bella che sei, amore mio. Ti adoro, ti amo. Impazzisco dalla voglia di baciarti e di sentire il tuo profumo di femmina. Ti amo’. Mi avvicino ancora fino a respirare il suo dolce profumo e le do qualche rispettoso e devoto bacetto, poi inizio a leccarle le labbra ma non &egrave quello che vuole lei. Mi afferra la testa tra le mani e porta la mia lingua sul suo clitoride ‘Ti ho detto che sono stanca ed ho bisogno di dormire. Domani ti faccio giocare con la mia farfallina ma non questa sera. Dai cucciola, fai la brava e fammi godere in fretta che ho sonno…’
Obbedisco come sempre e con la punta della lingua inizio a sfiorarle il clitoride fino a sentire il suo respiro sempre più corto ‘Brava cucciola, così mi fai godere subito. Lo vedi che quando vuoi sei una cagnolina fantastica? Che brava che sei, continua dai, fammi godere tanto…’
La lecco sempre più forte fino a stuzzicarla con le labbra e la lingua.
Stefania inizia a gemere e mugolare di piacere e capisco che &egrave il momento di portarla all’orgasmo: le prendo il clitoride tra le labbra e lo ciuccio forte continuando a leccarlo in punta.
I suoi mugolii si trasformano in fretta in grida soffocate di piacere ed il suo corpo &egrave scosso da brividi forti. Lentamente le sue grida vengono interrotte da una risata sincera e soddisfatta e le sue mani mi allontanano dal suo piacere. Mi congedo dalla sua figa con un casto bacetto e sollevo la testa per ammirare i postumi del suo orgasmo. &egrave meravigliosa!

Mentre mi lecco le labbra per riassaporare il suo piacere le rimetto le mutandine e le do un ultimo bacetto sul monte di Venere.
Lei si sta addormentando soddisfatta ed io provo un forte dolore ai testicoli gonfi e sul pene turgido: avrei tanto bisogno di venire ma lei non ha voglia di giocare con me. Mi viene quasi da piangere mentre mi infilo nel letto al suo fianco. In questi momenti mi piacerebbe anche avere un rapporto più equo, vorrei poterla svegliare per scoparla ma non posso e questo mi rende un po’ frustrato. Stefania sembra leggermi nel pensiero: semi addormentata mi abbraccia da dietro e mi stringe forte ‘Brava la mia cucciola, avevo proprio bisogno di godere. Sei bravissima e ti amo tanto. Non ho mai desiderato un marito diverso da te, rendi la mia vita ogni giorno più bella. Dai resisti un po’ che sabato ci prendiamo l’intera giornata tutta per noi e ti faccio godere tutte le volte che lo desideri…’ ‘Grazie amore mio, davvero?’ ‘Certo tesoro, magari, prima di concedermi a te, ti inculerò un pochino…’ Stefania accenna una risata e insiste ‘lo vuoi?’ ‘Si amore mio, non vedo l’ora. Ti amo’ ‘Ti amo tanto anch’io cucciolotta mia, domani andiamo insieme dall’estetista per ritoccare entrambe la depilazione e sabato ti farò impazzire’ ‘Ti amo tanto, Stefania’

Il pene continua a scoppiarmi nelle mutande ma ora posso addormentarmi felice e sereno al fianco della migliore moglie che possa anche solo sognare.

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