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Racconti Erotici Etero

La mia donna (6° parte)

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Io ed il mio caro amico restammo a guardare in trance quel film.

Il primo cazzo che le finì in bocca fu di uno dei due ‘amici’. Con le mani, la mia Eva accarezzava il petto muscoloso del giovane, capendo probabilmente con chi aveva a che fare iniziò subito ad allargarlo di saliva ed ad ingoiarlo oltre la lingua. Lui in pochi istanti dovette tirarsi indietro; vidi la saliva della mia donna scorrerle dalle labbra e l’asta del ragazzo sul punto di esplodere, ma si tirò indietro in tempo. Il commentatore aggiunse ridendo:- ci sa fare la troia, stava per farsi schizzare in gola dopo nemmeno due minuti! Vediamo come se la cava ora!- I tre cinquantenni si tirarono giù i pantaloni. Ognuno di loro aveva fra le cosce un cazzo semifloscio di dimensioni imbarazzanti (per me ovviamente, il mio amico era come ho detto molto meglio dotato di me). Il biker disse:- Eva, voglio vedere se hai lo stesso successo con questi miei simpatici amici!- Notai che la mia donna restò sorpresa. Capì di non essere solo con tre persone, come forse immaginava, ma non parlò, forse per non tradire la sua identità, restò ferma finché non sentì le mani di uno dei tre prenderla per i capelli ed infilarle in gola il cazzo semifloscio. Da quel momento in poi la mia cara donna perse il controllo della situazione. Si ritrovò in mezzo ai tre che la costrinsero a turno a succhiargli i cazzi, cercando più di una volta di infilargliene due in bocca, senza grosso successo, date le dimensioni. Intanto le strapparono via il costume. Due di quelli che sembravano attori porno professionisti tenevano occupata la bocca, un altro iniziò a leccarle figa e culo. Dopo qualche minuto la mia donna era lì a mugolare al ritmo della lingua tra le cosce, mentre i due cazzi che si spartivano la bocca iniziarono a crescere ed indurirsi. Ora ogni volta che uno dei due glielo infilava in bocca, i mugolii diventavano meno evidenti, ma molto più eccitanti perché erano i mugolii della mia donna soffocata da un cazzone enorme. Credo che nel primo quarto d’ora l’unica a venire sia stata lei a furia di leccate di figa.

La scommessa era persa, ma l’unico che se ne occupava era il presentatore biker. La mia donna aveva altro cui pensare.

Allo scadere dei quindici minuti i tre si fecero di nuovo da parte e lasciarono la mia donna carponi e con culo e figa ben lubrificati. I due ragazzi le si fecero sotto con i cazzi in fase di esplosione, assieme a loro si fece avanti anche il presentatore, che fu il primo a scoparsela. Mentre se la scopava i due ragazzi, evidentemente non professionisti le vennero in bocca uno dietro l’altro.

Guardavo e restavo a bocca aperta. Sei uomini avevano messo in mezzo la mia donna e le stavano facendo tutto quello che volevano, ripresi da una telecamera. La mia donna eseguiva tutto da brava troia; aveva manifestato sorpresa ed indecisione solo per un breve istante, poi si era lasciata trasportare nell’orgia liberando tutti i suoi istinti e le sue voglie. Ormai era evidente che ero stato al fianco di una ninfomane per tanto tempo senza rendermene conto. Solo una ninfomane avrebbe fatto quello che stavo guardando, senza pensare a come avrei potuto reagire, senza pensare al fatto che suoi conoscenti (il nostro amico D.) avrebbe potuto raccontare tutto a tutte le persone che frequentavamo, senza pensare al suo futuro di brillante laureata.

Ma la cosa più pazzesca era che mi stava esplodendo il cazzo nelle mutande. Mi piaceva! Mi piaceva vederla succhiare e scopare altri e non erano solo fantasie era la realtà. Non ero geloso, almeno finché ero in quello stato di eccitazione, e più la trattavano da troia più speravo facessero qualcosa in più, qualcosa che le tirasse fuori la troia che era in lei.

I due ragazzi, dopo esserle venuti in bocca si tirarono indietro per gustarsi il prosieguo dell’orgia.

I tre professionisti allora si fecero avanti per prendersi la loro parte di soddisfazione. Le rimisero a turno i cazzi in bocca mentre la scopata del presentatore continuava furiosamente. La mia donna penso sia venuta ancora, anche se ora non riuscivo più a capire molto; sembrava godesse continuamente, almeno miagolava come un felino, e si lasciava fare di tutto. Non era molto attiva, si limitava a tenere aperta la bocca ed a mantenere la posizione carponi. Ad un certo punto con un urlo gutturale il presentatore le venne dentro. Vidi che le si spingeva dentro con foga e la sentii distintamente urlare dal piacere. Stavolta il suo orgasmo fu evidente. Le era sempre piaciuto farsi venire dentro. Diceva che sentiva il cazzo pulsare ed indurirsi più del solito prima dell’esplosione.

Appena uscitole da dentro il presentatore la lasciò ad i tre ritraendosi a commentare con i due ragazzi che incitavano gli altri con frasi del tipo: rompiamo il culo di questa troia, riempiamola di sborra, vediamo quanto tempo resiste. E ricoprendola di insulti, inoltre incitavano gli altri.

Era giunto il momento dei veri professionisti; uno si stese a terra, gli altri due sollevarono la mia donna e la impalarono sul cazzone dell’altro che entrò nella pancia della mia donna senza alcun attrito, aiutato dal fatto che dalla figa della mia donna scorreva un fiume in piena di sborra appena riversatole dentro dal biker.

Il secondo dei tre le punto il cazzo al buco del culo e glielo spaccò facendola urlare dal dolore. Incurante di tutto questo il terzo le infilò il cazzo in bocca urlandole di succhiarlo e di stare attenta a non serrare le mascelle; le urlava:- succhiamelo troia! puttana che non sei altro! Ti credevi tanto furba ed irresistibile per lanciare quella scommessa oppure hai voluto giocarti la tua bella faccina sapendo che così ti saresti ritrovata a prendere cazzi per tutto il resto della tua vita?- E poi aggiunse:- il tuo uomo ti ha mai scopato così?- Ovviamente la risposta non era necessaria, anzi non ero certo che lei stesse ascoltando quello che le dicevano, era troppo presa a gemere dal dolore, che evidentemente stava lasciando spazio a qualcosa d’altro, e poi non credo sia possibile emettere alcuna sillaba con un cazzo di 20 cm infilato in gola fino alle palle.

La scena durò quasi 20 minuti, ancora una volta non capivo quando la mia donna raggiungeva gli orgasmi, ma godeva, eccome se godeva. Dopo la tripla cavalcata si diedero il cambio. Per più di un’ora, si alternarono solo loro tre. Dopodiché invitarono uno dei due giovani a stendersi a terra e gli misero sopra la mia donna, ormai sfinita, il presentatore le si piazzò dietro e le scivolò agevolmente nel culo sfondato, dopo avere fatto indugiare la telecamera sul buchetto, fino a poco tempo prima vergine, del culo della mia donna. Era una cosa da non credere, dilatato come tanto che era possibile infilarle dentro un pugno chiuso di un ragazzo di 10 anni.

Mentre il due continuavano a trombarsela ed incularsela i tre e l’altro giovane iniziarono a menarselo intorno producendo quattro mostruose sborrate che la ricoprirono dalla testa ai piedi.

Grondava sborra sul ragazzo che era sotto e che le venne di nuovo dentro, mentre il presentatore ora schizzava quel po’ che ancora contenevano le sue palle nel suo culo.

Era uno spettacolo che qualcuno potrebbe ritenere disgustoso, ma ai miei occhi era invece magnifico.

La mia donna stesa in terra che mugolava; non c’era un centimetro di pelle che non fosse ricoperto di sborra. Le riprese continuarono per qualche istante, poi uno dei tre professionisti le si avvicinò e la baciò sulle labbra sussurrandole:- Benvenuta nella GANGBANG!- Aveva un inconfondibile accento americano. La tirarono su e le ridiedero il costume, chiedendole di indossarlo. Lei lo fece, poi le diedero una tuta da jogging e la fecero rivestire così com’era. Le misero su un paio di scarpe da tennis e le legarono i capelli grondanti sborra con un nastro. Ora sembrava si fosse spalmato in testa del gel. Le tolsero la maschera da sub e con un cucchiaino le fecero ingoiare tutta la sborra che aveva in faccia e sul collo, le dissero che poteva ripulirsi con le mani la sborra che colava dappertutto per poi ripulirsi le mani a sua volta con la lingua.

Uno spettacolo impressionante, fece tutto come le fu ordinato e dopo le misero un paio di occhiali da sole, le tolsero la benda e la fecero salire su un auto.

Il film terminava col gruppo che girava per le strade del centro con la mia donna ancora visibilmente scossa, che camminava tra la gente, con ancora addosso tutti gli schizzi del giorno. I titoli di coda scorrevano sull’immagine di Eva, come la chiamavano loro, che prendeva un affollato autobus che l’avrebbe riportata a casa. Ridendo il presentatore diceva:- mi raccomando, sta attenta che sugli autobus c’&egrave brutta gente!-

Continua’

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