Si lascia ricadere disteso sulla panca mentre io mi accuccio per terra lì accanto e reclino la testa sul suo petto. Mi diverto a osservare le goccioline di sudore che imperlano come rugiada la sua rada peluria, allungo la lingua per leccarle via, soffio per asciugarle. Lui lascia vagare le dita a mo’ di pettine tra i miei capelli sudati.
Rilassati, tranquilli, appagati da quella folle cavalcata restiamo così per un po’. E’ lui a rompere il silenzio: “Allora? Com’è andata la lezione? Me la sono cavata?”, e alla mia risposta affermativa prosegue: “E un premio non me lo merito, allora?”
Certo che se lo merita… anzi, ce lo meritiamo tutti e due, e siccome è stato davvero bravo, e intanto l’ora di pranzo è passata da un po’, il premio lo lascio scegliere a lui: “Cosa preferisci? Sauna o carbonara?” E scopro così che anche lui sta morendo di fame…
E allora eccoci qui, frettolosamente rivestiti, a fare irruzione in cucina e a dividerci i compiti. Al guanciale e alle uova ci penso io, a lui lascio il compito di mettere l’acqua sui fornelli e di apparecchiare la tavola. Poi gli dico di andare pure a farsi una doccia. Protesta… dice che la doccia se la vuol fare con me…
Sì, e poi la carbonara ce la mangiamo a colazione domattina… se mi ficco dentro a quella cabina con lui, non ci vuole molto a immaginare come andrà a finire. Meglio, molto meglio, che io predisponga tutto per la carbonara e poi, mentre lui sorveglia la cottura della pasta, vada a mia volta a farmi una bella doccia rigeneratrice… da sola.
E infatti ci diamo disciplinatamente il cambio, anche se lui, mentre finalmente ci avventiamo sugli spaghetti, mi confessa di essersi dovuto violentare per non masturbarsi pensando a me mentre era sotto la doccia. Lo capisco… oh se lo capisco, visto che anch’io mi sono ritrovata a far scivolare due dita birichine nel mio sesso insaponato immaginando che al posto loro ci fosse quel suo membro svettante.
Che faccio? Glielo dico o non glielo dico? Ma sì, dai… glielo dico, e glielo dico volgare e spudorata: voglio vedere la faccia che fa. “Io invece mi sono ficcata due dita nella fica pensando al tuo cazzo” E a momenti si strozza con la pastasciutta che stava ingoiando…
Oddio quanto mi eccita vedere le reazioni che, con i miei 48 anni, riesco a suscitare in questo ragazzo. Sto scoprendo un lato di me che non avrei mai sospettato, ed è un lato che mi piace. Solo 24 ore fa non avrei mai creduto di essere capace di dire cose del genere, anzi… per essere più precisa, fino a 24 ore fa non avrei nemmeno potuto immaginare di essere in grado di fare quello che invece ho fatto, e con piena soddisfazione, col ragazzo Leonardo.
Sto diventando un po’ troia? Lo ero già e non lo sapevo? Non lo so, la risposta a questi interrogativi non ce l’ho, e se devo essere sincera, non mi importa nemmeno di averla. So soltanto che quello che è successo mi ha fatto scoprire una donna nuova, desiderabile e desiderata, capace di dare e ricevere piacere solo per il gusto di farlo, e di questo devo anche ringraziare la spontaneità, l’allegria e l’impeto con cui il ragazzo Leonardo mi ha preso e si è a sua volta fatto prendere.
E’ la sua voce a strapparmi a queste riflessioni: “Non mangi? Guarda che si fredda! E’ un peccato, perché è proprio buona. Ma dove l’hai trovato ‘sto guanciale? Oh, se non ti va più la finisco io…” Col cavolo che gliela faccio finire, ho anche più fame di lui… e poi mi devo rimettere in forze: c’è ancora da fare la sauna…
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono