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La moglie dell’ingegnere – 16. Fame

By 18 Maggio 2022No Comments

Si lascia ricadere disteso sulla panca mentre io mi accuccio per terra lì accanto e reclino la testa sul suo petto. Mi diverto a osservare le goccioline di sudore che imperlano come rugiada la sua rada peluria, allungo la lingua per leccarle via, soffio per asciugarle. Lui lascia vagare le dita a mo’ di pettine tra i miei capelli sudati.

Rilassati, tranquilli, appagati da quella folle cavalcata restiamo così per un po’. E’ lui a rompere il silenzio: “Allora? Com’è andata la lezione? Me la sono cavata?”, e alla mia risposta affermativa prosegue: “E un premio non me lo merito, allora?”

Certo che se lo merita… anzi, ce lo meritiamo tutti e due, e siccome è stato davvero bravo, e intanto l’ora di pranzo è passata da un po’, il premio lo lascio scegliere a lui: “Cosa preferisci? Sauna o carbonara?” E scopro così che anche lui sta morendo di fame…

E allora eccoci qui, frettolosamente rivestiti, a fare irruzione in cucina e a dividerci i compiti. Al guanciale e alle uova ci penso io, a lui lascio il compito di mettere l’acqua sui fornelli e di apparecchiare la tavola. Poi gli dico di andare pure a farsi una doccia. Protesta… dice che la doccia se la vuol fare con me…

Sì, e poi la carbonara ce la mangiamo a colazione domattina… se mi ficco dentro a quella cabina con lui, non ci vuole molto a immaginare come andrà a finire. Meglio, molto meglio, che io predisponga tutto per la carbonara e poi, mentre lui sorveglia la cottura della pasta, vada a mia volta a farmi una bella doccia rigeneratrice… da sola.

E infatti ci diamo disciplinatamente il cambio, anche se lui, mentre finalmente ci avventiamo sugli spaghetti, mi confessa di essersi dovuto violentare per non masturbarsi pensando a me mentre era sotto la doccia. Lo capisco… oh se lo capisco, visto che anch’io mi sono ritrovata a far scivolare due dita birichine nel mio sesso insaponato immaginando che al posto loro ci fosse quel suo membro svettante.

Che faccio? Glielo dico o non glielo dico? Ma sì, dai… glielo dico, e glielo dico volgare e spudorata: voglio vedere la faccia che fa. “Io invece mi sono ficcata due dita nella fica pensando al tuo cazzo” E a momenti si strozza con la pastasciutta che stava ingoiando…

Oddio quanto mi eccita vedere le reazioni che, con i miei 48 anni, riesco a suscitare in questo ragazzo. Sto scoprendo un lato di me che non avrei mai sospettato, ed è un lato che mi piace. Solo 24 ore fa non avrei mai creduto di essere capace di dire cose del genere, anzi… per essere più precisa, fino a 24 ore fa non avrei nemmeno potuto immaginare di essere in grado di fare quello che invece ho fatto, e con piena soddisfazione, col ragazzo Leonardo.

Sto diventando un po’ troia? Lo ero già e non lo sapevo? Non lo so, la risposta a questi interrogativi non ce l’ho, e se devo essere sincera, non mi importa nemmeno di averla. So soltanto che quello che è successo mi ha fatto scoprire una donna nuova, desiderabile e desiderata, capace di dare e ricevere piacere solo per il gusto di farlo, e di questo devo anche ringraziare la spontaneità, l’allegria e l’impeto con cui il ragazzo Leonardo mi ha preso e si è a sua volta fatto prendere.

E’ la sua voce a strapparmi a queste riflessioni: “Non mangi? Guarda che si fredda! E’ un peccato, perché è proprio buona. Ma dove l’hai trovato ‘sto guanciale? Oh, se non ti va più la finisco io…” Col cavolo che gliela faccio finire, ho anche più fame di lui… e poi mi devo rimettere in forze: c’è ancora da fare la sauna…

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