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OrgiaRacconti Erotici Etero

La nostra prima volta con un altra coppia….

By 8 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa e la nostra prima esperienza con un’altra coppia….Un esperienza a dir poco meravigliosa….Un giorno sono entrato in casa tornando dall’università, ho visto la mia ragazza che stava preparando la cena. Quel giorno aveva un aspetto particolarmente eccitante con un top succinto ed un paio di pantaloncini che le circondavano il culo e mostravano le mutandine. Ho attraversato la stanza, mi sono messo dietro di lei, l’ho circondata con le braccia, le ho posato una mano su una tetta mentre con l’altra le accarezzavo il culo e le davo un piccolo morso sul lobo dell’orecchio. “Cosa c’è per cena?” Ho domandato mentre facevo scendere la mano dalla tetta per strofinarle allusivamente la fica. “Abbiamo compagnia” ha risposto. Ho sentito una voce che gridava “Vieni ho aggiustato la televisione” Sono entrato nella stanza e Antonio, un nostro amico, si stava alzando da una poltrona con un drink in mano ed una protuberanza nella parte anteriore dei pantaloni. “Vecchio bastardo eccitato” ho detto “cosa diavolo fai qui?” “la sua ragazza aveva avuto un contrattempo dove lavorava, ed era da solo, così gli ho detto di venire da noi per la cena.” ha detto la mia ragazza entrando nella stanza per portarmi un drink. Ho calciato via le scarpe e mi sono seduto sul divano, ho centellinato il mio drink e ho guardato la mia ragazza che tornava in cucina, il suo culo si muoveva come due palloni in un sacco. Mentre pensavo a quello che avrebbe potuto essere, il mio cazzo ha cominciato a gonfiarsi e ho capito che Antonio  probabilmente stava pensando alla stessa cosa quando sono venuto a casa. A cena Antonio non riusciva a tenere gli occhi lontano dalla mia ragazza, ogni volta che lei si chinava sulla tavola le tette si gonfiavano sotto il top ed i capezzoli spingevano contro la stoffa. Mi sono accorto che girando intorno al tavolo faceva in modo di sbattere il culo sia contro Antonio che contro me ed una volta ha strofinato la fica sulla spalla di Antonio. Dopo cena abbiamo preso il caffè e siamo andati in salotto. Seduta sul pavimento di fronte alla televisione, la mia ragazza ha steso le gambe e ha fatto correre lentamente una mano su e giù all’interno della coscia. Antonio ed io eravamo seduti ai suoi lati con i nostri caffè e guardavamo la televisione, io pensavo a quanto avremmo potuto divertirci se solo lui non fosse stato lì. Ad un certo punto, ho circondato con un braccio le spalle della mia ragazza e ho lasciato cadere la mano sul suo davanti; lentamente le strofinavo e impastavo il capezzolo di una tetta e ho visto che Antonio le fissava il monte e si strofinava la protuberanza nei pantaloni. Ho incrociato il suo sguardo e ho accennato col capo al top della mia ragazza ed alla mia mano. La porcella ha inclinato indietro la testa e ha chiuso gli occhi, Antonio ha messo una mano sotto il suo top e ha cominciato a carezzarle l’altra tetta. Dopo che alcuni minuti lei ha cominciato a lamentarsi sottovoce ed a muovere il culo avanti ed indietro sopra il tappeto. Io ho aperto la cerniera posteriore del top, l’ho lasciato cadere, mi sono chinato e ho cominciato a succhiare e leccare il capezzolo della tetta di cui mi ero impossessato mentre Antonio ha cominciato a succhiare il capezzolo su cui stava lavorando. La mia azione ha fatto diventare il mio cazzo più grosso e più duro tanto che ho pensato che avrebbe rotto la lampo dei pantaloni. Alzando lo sguardo ho visto che la toietta strofinava la protuberanza di Antonio e quando l’ho guardata, lentamente gli ha aperto la cerniera e ne ha usciva il cazzo da venti centimetri più duro che avessi mai visto. “Lasciami vedere cos’hai qui.” ha bisbigliato la troietta girandosi verso di me e cominciando ad aprirmi i pantaloni. Infilò la mano dentro e tirò fuori il mio cazzo palpitante. Tornata a sdraiarsi sul divano ha preso il cazzo di Antonio con l’altra mano ed tenendo le due uccelli ha cominciato lentamente a stringerle e massaggiarle muovendo i pollici intorno e sopra le cappelle. Quando le nostre verghe sono diventate più dure e più grosse, ha ruotato il suo piccolo culo attraente seducentemente e ha detto con voce filo di voce “Che bel paio di joy sticks, non ne posso più di vedere quello che voi ragazzi ci farete.” Continuando a succhiarle lentamente il capezzolo, ho infilato la mano nei suoi pantaloncini scendendo alla sua fessura, strofinando e carezzandole il monte ed il clitoride. Ho fatto scivolare un dito nella sua fica calda e sdrucciolevole e ho cominciato a farlo scorrere dentro e poi farlo scivolare fuori passando sul clitoride. “Oh merda, come mi tocchi bene.” si è lamentata la porcella cominciando a masturbare sia Antonio che me. Tolta la mano della mia ragazza dalla sua verga, Antonio le ha preso la testa con ambedue le mani e le ha dato un bacio con la lingua lungo e profondo, scandagliandole profondamente la bocca, poi lentamente le ha fatto chinare la testa al suo cazzo gonfio e palpitante. “Vieni, bimba, fammi un bel pompino, fai lavorare quelle belle labbra sul cazzo del tuo amico Antonio.” Ha supplicato. Mentre guardavo, la porcellina si è messa in ginocchio, ha fatto correre la lingua intorno alla testa del cazzo leccandone ogni centimetro, lentamente ha preso quel grosso cazzo in bocca e ha cominciato a succhiarlo lamentandosi e spostando il culo avanti ed indietro. Mi sono messo in ginocchio dietro alla troietta e mentre la guardavo succhiare il cazzo di Antonio, che si era appoggiato allo schienale ad occhi chiusi e faceva passare le mani nei suoi lunghi capelli neri, pompando la verga dentro e fuori della bocca, lentamente ho cominciato a masturbarmi con una mano mentre con l’altra le abbassavo pantaloncini e mutandine alle ginocchia. Comprendendo quello che stava per accadere la porcella ha cominciato a succhiare sempre più velocemente alzando il culo in aria e lamentandosi. Strofinando su e giù la testa del mio cazzo nella fessura del suo culo, ho messo l’altra mano tra le sue gambe e ho cominciato a massaggiarle la piccola fica calda e bagnatissima, infilandole lentamente un dito e poi tirandolo fuori un po’ spingendone leggermente la punta contro il clitoride, accarezzandolo avanti ed indietro finché non è stato ritto come un piccolo cazzo in miniatura. Lamentandosi e gemendo come una cagna ha spinto il culo sempre più velocemente in aria e ha attaccato il cazzo di Antonio come una furia. Più velocemente gli succhiava il cazzo, più le strofinavo il culo con il mio cazzo e con più forza il clitoride. Antonio ha cominciato a roteare le anche, ha afferrato la testa della troietta con ambedue le mani e gridando “Buon Dio, che bello” ha cominciato a fotterle la bocca mentre io le accarezzavo la fica sempre più velocemente. Nel frattempo la mia verga era diventata così dura che un gatto non sarebbe riuscito a graffiarla e pulsava per il desiderio. Le ho afferrato il culo con le due mani, le ho allargato le chiappe, le ho aperto la piccola micia e ho spinto venti centimetri di cazzo gonfio tanto profondamente nella sua fica che le mie palle le hanno colpito il culo. Ha alzato la testa dal cazzo di Antonio e ha implorato “Fottimi, fottimi forte, dannazione, dammi tanto cazzo” prima che Antonio l’afferrasse per i capelli e bloccasse la verga nella sua bocca. “Succhiami!” ha implorato Antonio “Succhiami il cazzo, cagna.” Mentre cominciavo ad accarezzare la piccola fica stretta coi miei venti centimetri di cazzo, lei lavorava sulla cappella di Antonio come se volesse far durare il succhiotto per tutto il giorno. Lo faceva scivolare dentro e fuori dalla bocca mentre gli muoveva lentamente le dita sopra le palle, si lamentava “Dammi più cazzo” e spingeva il culo contro il mio stomaco. Antonio ha cominciato a muovere freneticamente le anche, spingeva la verga dura come la roccia sempre più velocemente nella bocca della porcella mentre grugniva “uuhhh… uuhhh sto venendo, oh merda sto venendo.” Ha tirato fuori dalla bocca il cazzo palpitante, l’ha afferrato, l’ha pompato e ha eruttato schizzando lo sperma sul viso della mia ragazza, poi ha dato una scossa alle anche avanti ed indietro strofinando la verga sopra le labbra e le guance della mia troietta che ne ha leccato il fianco succhiando le ultime gocce di sborra. Mentre guardavo Antonio sparare il suo sperma sul viso della mia ragazza, spingevo con forza i miei venti centimetri di carne nella sua fica, spingendoli così profondamente che le mie palle le schiaffeggiavano il culo ad ogni colpo che facevo. La porcella improvvisamente ha seppellito il viso nei peli pubici di Antonio, il suo corpo si è teso e mentre roteava selvaggiamente il culo ha urlato ” sto venendo. , dammelo, dammelo, spingimelo dentro forte” Mentre scuoteva il culo, la piccola micia ha cominciato a contrarsi intorno all’asta del mio cazzo, si contraeva e allentava come se cercasse di mangiarmi il cazzo con la fica. Ho spinto sempre più velocemente il cazzo dentro di lei fino a che con un grande spasmo la mia schiena si è irrigidita e l’ho spinto dentro completamente sino alla radice mentre si contraeva ed espandeva schizzando sborra nella sua pancia. Dopo molti spasmi lo sperma era tutto intorno al mio cazzo, gocciolava dalle labbra della figa e le scendeva per le cosce. Con un sospiro finale mi sono abbattuto sul pavimento mentre la porcella, col viso ancora seppellito nell’inguine di Antonio, si è lasciata cadere sulle ginocchia e la sborra cadeva sulla mia faccia. Ad un tratto sentimmo un telefonino squillare,era quello di Antonio. Era la sua ragazza che aveva finito di lavorare, e tra un po’ ci raggiungeva, dopo un pò sentimmo suonare la porta andò la mia ragazza nuda e ricoperta di sborra ad aprire.”Così questo è quello che succede quando sono a lavoro!” ha detto una voce. Ho alzato gli occhi e ho visto Rosanna, la ragazza di Antonio, che stava sulla porta con le mani sui fianchi. “Avrei dovuto sapere che voi sporchi bastardi stavate festeggiando.” ha detto. “Bene, vi ho scoperti ed ora si riprenderà a festeggiare, anche con me questa volta.” ha ripreso dirigendosi verso di noi, aperti i bottoni ha lasciato scivolare il vestito dalle spalle facendolo cadere sul pavimento. Sotto portava collant neri senza mutandine e reggiseno di pizzo nero, ha abbassato una mano alla fica e ha cominciato a far correre la punta di un dito sul clitoride mentre con l’altra mano si strofinava ed accarezzava le tette. Il clitoride è diventato più duro, la figa è diventata gonfia di passione ed il caldo, scivoloso succo fluiva attraverso le labbra della fica i collant e giù per le cosce. Rosanna lamentandosi di piacere, ha bucato i collant e ha fatto scivolare un dito nella fessura e ha cominciato lentamente a fottersi mentre guardava gli altri in azione. Quando il dito è stato coperto del suo succo, l’ha alzato alla bocca e vi ha fatto scivolare intorno la lingua leccandone via il liquido prima di farlo ritornare nella fica e continuare a fottersi. Improvvisamente Antonio ha tolto il cazzo dalla bocca della troietta della mia ragazza e le ha sborrato nuovamente sul viso mentre Rosanna rantolava e pompava il dito dentro e fuori della sua fessura Antonio ha gridato e ha cominciato a pompare sperma nella fica della mia ragazza mentre Rosanna rantolava; la sua fica era contratta e contorta ed un brivido tremendo le ha percorso il corpo, un orgasmo violento. I tre sul pavimento sono crollati in una massa di corpi aggrovigliati e Rossanna continuava nel suo ditalino, appoggiata allo stipite. , il biondo cespuglio pubico si stagliava contro la cornice nera dei collant; la piccola fica brillava di umidità e desiderio. Con un seducente movimento delle anche si è avvicinata a me che seduto sul pavimento, e ha messo le gambe sopra le mie spalle ponendo la piccola fica scivolosa e calda davanti al mio viso viso. Ha preso i suoi lunghi capelli biondi e li ha avvolti intorno alla mia testa che lentamente ho appoggiato la bocca alla fessura. Poi mi disse “Ho visto la tua ragazza fare un terrificante pompino al mo ragazzo. Come posso rendere il favore col mio piccolo culo eccitato?” Mentre bisbigliava ha cominciato a muovere le anche facendo scivolare la figa sopra il mio viso, imbrattandomi di succo d’umore le labbra. Vogliosamente la mia lingua si è scagliata fuori a solleticare il clitoride eretto e ha penetrato la fessura avvolgendole e succhiandole e labbra. il mio cazzo, gonfio ed eretto, pulsava di desiderio; ho messo un braccio intorno al culo di Rosanna, ha tirato la sua fica più vicino alla mia lingua, mentre con l’altra mano ha cominciato a strofinare e massaggiare la verga. Osservando Rosanna che veniva leccata da me, Antonio si è seduto dietro a alla mia ragazza e le ha tirato la schiena tra le sue gambe, l’ha abbracciata e ha cominciato a strofinarle e carezzarle le mammelle gonfie con una mano mentre con l’altra le scandagliava delicatamente la fica; il suo cazzo ha cominciato ad indurirsi e crescere spingendo contro la schiena della troietta. Palpitante di passione ha inclinato le anche e ha fatto scivolare l’erezione sulla spina dorsale della porcella. Sentendo quell’attizzatoio al calor rosso sulla schiena, la troietta ha alzato le anche per permettergli di far scivolare più in profondità della figa le dita avide. “Oh Dio, come mi tocchi bene” ha detto contraendo i muscoli della figa intorno alle dita di Antonio. “Sono una cagna!” ha esclamato Rosanna spingendo la fica sulla lingua rigida che lavorava dentro di lei e tirando il mio viso di sempre più vicino al suo inguine, torcendosi e dimenando il culo per prendere tutta la lingua. Rosanna gli scopava il viso con la fica,io ho cominciato a far correre una mano sopra il mio cazzo  rigido, quindi, incapace di resistere, ho incominciato a masturbarmi e senza smettere di leccare e succhiare tutti gli umori che uscivano dalla fessura di Rosanna, con un’eruzione enorme ha sparato per aria la mia sborra. Contemporaneamente la mia ragazza ha emesso un gemito, si è voltata sulla schiena e ha tirato Antonio tra le sue cosce tremolanti alzando le gambe sulle sue spalle; Antonio ha preso il suo uccello duro e ne ha passato la testa gonfia sui peli della fica ed intorno al clitoride. Sentendolo la mia ragazza gli ha afferrato il culo e ha tirato il cazzo nella calda fica bagnata; è scivolato tanto in fondo alla figa e lei ha gemuto “Oh merda, mi piace questo cazzo. Dio, mi piace fottere, per favore dammelo, per favore.” Quando Rosanna ha sentito la mia sborra sul suo culo, lentamente ha tolto la figa dalla mia bocca e, spintolo sulla schiena, ha fatto scivolato in giù il suo corpo finché non è riuscita a prendere in bocca il cazzo che stava ancora masturbando. L’ha leccato e succhiato e la verga ha cominciato a diventare più grossa nella sua bocca, si è gonfiata completamente finché non ha raggiunto i venti centimetri di lunghezza. Facendo scivolare le labbra giù per l’asta è arrivata a leccargli le palle gonfie e delicatamente le ha prese in bocca, facendoci rotolare intorno la lingua mentre con le dita carezzava la cappella. Ad un tratto Rosanna si è alzata e si è messa a cavalcioni sul mio uccello duro, abbassandoci sopra la fica bruciante. Penetrata la fessura, io ha tirato a me Rosanna e, presagli in bocca una tetta, ho cominciato a succhiare e mordicchiare un capezzolo rigido mentre il mio cazzo le devastava la fica. La mia ragazza stava ancora col culo in aria, le gambe sopra le spalle di Antonio che aveva una tetta per mano; quando le ha schiacciate facendo rotolare i capezzoli, ha sbattuto il cazzo nella figa con tanta forza da farla grugnire di passione e scivolare sul tappeto ogni volta che lui spingeva. “Dammene di più, dammi altro cazzo!” implorava sgroppando ed agitando il culo. “Oh, ti fotto!” ha gridato Antonio spingendo la verga in fondo alla figa, le ha schiacciato le tette con le due mani e ha sparato un carico di sborra nella fica. A quel colpo la porcella, con un lungo gemito, ha cominciato a scuotere selvaggiamente il culo e contrarre la figa intorno alla verga rigida. “Oh merda, sto venendo, sto venendo!” ha esclamato tirando Antonio verso di se e spingendo la lingua nella sua bocca per baciarlo appassionatamente mentre l’orgasmo eruttava dentro di lei. Udito che la mia ragazza era venuta, Rosanna ha mosso la fica sul mio cazzo sempre più velocemente fino a che, con un forte rantolo, ha dato una scossa al culo bruciante facendolo scendere e seppellendo il mio cazzo  sino alla radice e contraendo la fica calda e scivolosa, quindi ha spasimato e ha cominciato a contorcersi violentemente. Sprofondata nell’estasi di un orgasmo Rosanna muoveva lentamente le anche, io non c’è la faceva più, ha cominciato a pompare freneticamente. Con un’eruzione enorme, li ho versato un carico di sperma nella  fica pulsante, che si è contratta e ha spremuto le ultime gocce di sborra. Rosanna si è lasciata cadere sopra il mio torace, scivolando al mio fianco, mi prese in bocca il cazzo e ha cominciato a succhiarne lo sperma; mentre puliva la verga Antonio e la mia ragazza si sono avvicinati e lui ha messo la testa tra le cosce di Rosanna leccandone dalla fessura tutta la sborra che gli avevo scaricata dentro. La mia ragazza ha fatto altrettanto fece scivolare la fica sul mio viso facendomi leccare la sborra di Antonio, intanto Rosanna evidentemente ancora non era sazia di cazzo amorevolmente prese la mia  cappella e quella di Antonio e iniziò di nuovo a pomparci le verghe. Alzata la testa dai cazzi, Rosanna disse “La prossima volta sarà meglio che aspettate che finisca di lavorare.” E da quella sera molte volte siamo andati a prendere Rosanna sul lavoro……

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