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La nostra storia: un soldato e la sua puttana

By 4 Febbraio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo una giovane coppia, molto affiatata, soprattutto nella sfera sessuale. Abbiamo due caratteri quasi completamente opposti ma che, come si suol dire, si completano. Il punto in cui vanno a collimare è proprio il sesso. Lì non abbiamo tabù di alcun genere, anzi, ci piace sperimentare gradualmente di tutto, senza vergogna e senza remore. ma veniamo a noi.

 

Lui:

Sono Antonio, ho 26 ed ho un carriera già avviata nell’esercito. Fisicamente sono uno come tanti, alto circa 1.75m e con un fisico semplicemente tonico dovuto all’allenamento e all’adestramento previsti per il mio lavoro. Sono una persona determinata e, forse anche per via della gerarchia militare alla quale sono abituato, ho doti da leader che mi portano a prendere il controllo di ciò che accade in qualsiasi occasione. Ho un carattere dominante e forse un po’ sadico e sentire che qualcuno è veramente sottomesso a me, mi eccita davvero molto. Sarà anche per questo che ho praticmente un’ossessione per il sesso orale, impazzisco nel vedere e sentire la lingua e le labbra di una donna che giocano e si soffermano sul mio membro. Amo guardarla inginocchiata davanti a me, che muoia dalla voglia di prendere il mio cazzo in bocca e che attenda che le dipinga il volto con il mio seme. Amo uscire dagli schemi e mi piace mettere in difficoltà la mia donna, ogni momento è buono. Un esempio lampante è ciò che accade quando pranziamo dai suoi: spesso cerco di attirarla in un’altra stanza e, al suo arrivo, tiro fuori il mio cazzo, dovreste vedere la sua espressione, un misto di paura ed eccitazione, con quale foga comincia a succhiarlo provando e sperando di farmi venire il prima possibile per evitare di esser sorpresa, per poi farsi sborrare in bocca ed ingoiare fino all’ultima goccia, quindi tornare in cucina con un sorriso a 32 denti. Oppure, nei momenti in cui sono lontano per lavoro, adoro farmi mandare delle foto in cui mostra le sue parti intime. Che sia al supermercato o al lavoro, in macchina o con delle amiche, deve farlo subito. altrimenti sa che sarà punita. Il come lo vedrete più avanti.

I miei canoni di bellezza non sono propriamente “standard”, non mi interessano le donne col fisico da modella, anzi. Mi piacciono le donne di piccola statura, generalmente più basse di me e che siano carnose e con un seno abbondante. Mi piacciano con poco trucco, che sia fine e poco appariscente, le classiche “facce d’angelo”, quelle donne un po’ insicure che vogliono essere guidate, per poi rivelarsi delle gran porche, un po come la mia donna insomma. Non sono il tipo da scopate che durano una notte intera, come nella vita, sono un tipo da “tutto e subito”, quindi amo le sveltine, soprattutto se fatte in posti nei quali fare in fretta è un requisito indispensabile. Mi piacciono le situazioni di stress, quel  tipo di stress eccitante dato dal pericolo di essere beccati, questo eccita anche la mia donna, quindi è facile che accada. In fine, a volte lascio sia lei a dettare i ritmi nel nostro rapporto ma senza mai perdere le redini della situazione. il resto la capirete da voi nei prossimi capitoli.

 

Lei:

Mi chiamo Laura, sono una donna calabrese di 25 anni. Mi piace definirmi donna, e come tutte le donne non é di certo la semplicità a contraddistinguermi. Ho mille sfaccettature, che piano piano conoscerete. Sono la tipica brava ragazza, calma , timida ma che sa trasformarsi al momento giusto. Non sono una donna appariscente, non mi piace attirare l’attenzione, sono più io quella che osserva. Mi piace descrivermi come una donna burrosa, morbida, con le forme al punto giusto. Dicono che i miei occhi scuri , con il taglio un po orientale, parlano da soli e che le mie labbra carnose siano molto sensuali. Sono una donna mediterranea, capelli castani (anche se a volte li tingo di rosso scuro per il mio uomo, che ne va matto), non molto lunghi, un po’ ondulati e di carnagione abbastanza chiara. Sono un po’ piccola di statura, per questo amo indossare tacchi di ogni genere , sono l’accessorio più provocante. Cosa c’é di più sexy di una donna in lingerie di pizzo nero, autoreggenti e tacchi? Amo mettere in mostra , ma non troppo, quello che gli uomini definirebbero il mio punto forte, il mio seno abbondante e rotondo. Nel mio guardaroba non mancano le camicette da poter abbottonare o sbottonare in base alle occasioni. Da questa mia piccola descrizione, forse , sembra che io sia una donna molto sicura, che sa bene cosa vuole. Ho avuto degli obiettivi ben precisi nella mia vita, sono laureata in scienze biologiche e sono una ricercatrice. Camice bianco , cartellino e , inevitabilmente, i miei tacchi. Come ho detto all’inizio amo essere donna in tutti i sensi e la fantasia e provare emozioni nuove mi ha sempre contraddistinto nel modo di rapportarmi, soprattutto con gli uomini. Mi piace giocare e sperimentare nel sesso, mi piace l’uomo che prende iniziativa e che sa come possedermi. Nel sesso non ci devono essere regole, bisogna essere un Po incoscienti e fare pazzie. Mi spiego meglio: la possibilità di essere scoperti mentre si fa l’amore mi intriga moto e insieme al mio compagno abbiamo rischiato tante volte di essere visti da conoscenti e non, a volte quasi di proposito. Amo il rischio nel sesso. Mi piace essere sensuale e provacante per il mio uomo e i completini sexy non devono mai mancare. Mi piace che lui mi spogli anche con gli occhi, bisogna farsi desiderare, ma non troppo. A letto il mio uomo deve possedermi, conoscere i miei punti deboli e deve saper farmi godere.  Nel sesso ogni cosa é consentita… ed io ne sono la dimostrazione…

E’ tempo di addestramento. Il reggimento al quale appartiene Antonio è in procinto di partire per l’ennesima missione all’estero che lo separerà per qualche mese dalla sua donna. Generalmente, per partecipare a queste missioni è previsto un duro addestramento della durata di quasi un’anno e si conclude con un campo d’arma che, in quest’occasione, è stato fatto in uno dei poligoni più grandi d’italia: in sardegna. Sono stati 20 giorni durissimi, ma Antonio non ci pensa più, adesso deve solo godersi il suo meritato riposo prima di partire per questo nuovo impegno in medio oriente. Lui è un sognatore, passa l’ora di volo che lo separa dalle terra ferma assorto nei suoi pensieri, guarda fuori e pensa a cosa farà appena tornato a casa, a come prenderà la sua donna dopo ciò che si erano scritti e detti per telefono e intanto il gonfiore nei suoi pantaloni si fa sempre più visibile, dunque cerca di rinsavire per evitare le classiche battute dei colleghi.

Intanto Laura è a casa, sa che ha ancora del tempo per farsi bella per il suo uomo, ci tiene molto. Una volta che sarà atterrato l’aereo avrà ancora qualche ora per gli ultimi ritocchi, ma il grosso è fatto. Ormai conosce bene Antonio e sa come farlo eccitare anche solo nel vederla e gli ha preparato una sorpresa. Ha le chiavi di casa sua, innanzitutto ha preparato l’atmosfera come piace a lui, ha acquistato delle candele profumate da mettere nella sua camera da letto, una stanza semplice di un colore rosso che, illuminato dalle luci soffuse che Antonio ha fatto montare, quasi ti toglie il respiro per la carica sessuale che lascia trapelare. Lei le sistema con cura in alcuni angoli della stanza e le accenderà poco prima del suo arrivo. Ha delle sorprese per lui. Per prima cosa si è tinta i capelli di un rosso scuro che, a detta del suo uomo, le dona e la rende più porca ed ha comprato per lui un nuovo completino intimo, molto semplice, reggiseno e tanga neri, molto velati ed ovviamente tacco 12 d’ordinanza. Sopra indosserà solamente un babydoll, anche questo nero e trasparente. Al solo pensiero di cosa potrà accadere è già eccitatissima, i suoi capezzoli sembrano voler bucare il reggiseno, senta la sua figa calda e già bagnata, inizia a sfiorarsi con la mano, prima i seni, poi la figa. La sua eccitazione è davvero tanta, ma vuole riservarsi per lui, per il suo arrivo.

L’aereo di Antonio è atterrato all’aeroporto di Reggio calabria, ad aspettarlo fuori c’è la sua auto. Non vede l’ora di arrivare a casa è strapparsi di dosso quei panni da lavoro e poter stringere la sua donna. Casa sua è poco lontana dall’aeroporto, in nemmeno 20 minuti è già sotto casa, sta parcheggiando quando Laura lo scorge dalla finestra e corre dentro per accendere le candele, per poi piazzarsi dietro la porta d’ingresso, che lascia socchiusa.

Antonio sale di corsa le scale lasciando il suo pesante borsone nell’androne del condominio e si tuffa dentro casa. Apre la porta e la sa donna è uno splendore, proprio come la stava immaginando. Nota subito il suo nuovo colore di capelli, chiude la porta alle sue spalle e in un attimo la afferra per la chioma e la porta con forza, se pur senza alcuna resistenza, a  poggiare le proprie labbra sulle sue, per lasciarsi andare ad un bacio appassionato come forse non si davano da tempo. La lingua di lui entra a fondo nella bocca di lei, quasi ad esplorarne ogni angolo, intanto lei gli toglie la giacca e, staccando le labbra gli sfila via la maglia. Antonio allora la prende in braccio e la porta in camera trovando l’atmosfera che preferisce e il cazzo sembra quasi esplodergli nei pantaloni.

La mette seduta a bordo del letto e le sfila il babydoll, le slaccia il reggiseno lasciando rilassare il suo seno rotondo e perfetto, mentre lei ha già abbassato i suoi pantaloni e si accinge a prendere il suo sesso in bocca. Antonio allora le ordina di alzarsi, di mettersi di fronte a lui e di spogliarsi completamente: vuole ammirarla e godere un po’ di quello spettacolo mentre lui finisce di spogliarsi. E’ davvero stupenda, adesso è rimasta  davanti a lui, con addosso solo i tacchi e le autoreggenti, lui si anlza di scatto e la spinge verso il basso, lei sa già cosa dovrà fare, si inginocchia e lo prende subito in bocca senza usare le mani e, dopo un paio di affondi lenti, mette le mani dietro le cosce del suo lui e inizia a fare degli affondi più repentini e profondi, quasi a soffocarsi, e un rivolo di saliva inizia a colarle dal bordo della bocca. Lei adora prenderlo fino in fondo alla gola, anche se a volte le fa male date le dimensioni prorompenti di Antonio, ma sa che questa cosa lo fa impazzire, quindi continua, alternando movimenti veloci e lenti, più o meno profondi, a spompinare il suo Re.

Lui ancora una volta la prende dai capelli, la fa sollevare e le affonda la sua lingua in bocca, poi la volta e la spinge con la faccia sul muro, mantenendo il suo corpo un po’ distante dal muro stesso e le fa divaricare un po’ le gambe per far si che, con l’aiuto dei tacchi, il suo culo sodo si apra e metta in mostra la sua figa ormai fradicia di umori e il suo buchino, già esplorato ma ancora molto stretto. Senza pensarci due volte Antonio le infila il cazzo, zuppo di saliva, nella figa ed inizia a scoparla con forza, la sbatte e lei da subito comincia a gemere, con un mano le comincia a toccare i seni fino a torturarle i capezzoli e con l’altra la trattiene dall’incavo sopra l’anca per poterla scopare con ancora pià forza. Lei tiene gli occhi chiusi e gode come desiderava da quando lui era mancato, lui allora sposta la sua mano dai capezzoli e, inzuppandola prima nei suoi umori, prende a toccarle il clitoride con movienti lenti e circolari, che si fanno sempre più veloci. Lei viene e i suoi gemiti si fanno ormai delle urla.

Antonio allora si ferma, le fa sfilare le scarpe e le autoreggenti e si fa dare quest’ultime. Una la appallottola e gliela mette in bocca, con l’altra le lega le mani dietro la schiena e la porta al bordo del letto, sul quale lei si mette a pecorina, con la faccia poggiata al materasso, mentre con le mani si allarga il culo per essere scopata ancora. In questa posizione i movimenti di Antonio si fanno meno rapidi ma più cadenzati, i colpi sono profondi e forti, sembra volerla letteralmente aprire in due sotto i suoi colpi e, approfittando della posizione la sculaccia. Gli schiaffi sul suo culo sodo fanno un ruomore sordo, eccitante per lei ed appagante alle orecchie di lui. Laura sta per venire ancora, allora i colpi di Antonio si fanno nuovamente rapidi e nel momento in cui lei raggiunge nuovamente l’orgasmo, lo raggiunge anche lui e la inonda del suo seme.

Entrambi sono stremati sul letto, Antonio è sdraiato a pancia in su, lei libera la sua bocca e le sue mani da quei legacci improvvisati e si sposta su di lui, il suo cazzo è ancora duro, lei lo inizia a leccare e lo prende ancora un paio di volte fino in gola per pulirlo del tutto e, guardandolo negli occhi, con un sorriso disarmante e gli sussura “amore mio, mi mancava essere le tua puttana”.

É una domenica d’estate, Laura e Antonio sono liberi dal lavoro e decidono di trascorrere una giornata al mare lontani da casa per non incontrare i soliti scocciatori che inizieranno a chiedere di della partenza di Antonio, aumentando così il nervosismo e le ansie di Laura.

Essendo un periodo abbastanza caotico decidono di prendere l’autobus per andare a Palmi, una bellissima località di mare vicino Reggio Calabria. Sole, caldo, costumi, scollature e l’ odore delle creme abbronzanti creano un clima di allegria e di spensieratezza quindi la mattina trascorre con calma e all’insegna del relax.

Verso l’ora di pranzo i due decidono di spostarsi al bar per mangiare qualcosina. Rimangono seduti un po’ al chioschetto ed inevitabilmente iniziano a chiacchierare del più e del meno, con le immancabili battute peccaminose e ricche di doppi sensi di Antonio. Laura, scherzando, dice vorrebbe un cono gelato con tanta panna e lui, ovviamente, le diche che il suo glielo darebbe volentieri anche lì. Allora lei si alza e con aria di sfida gli dice “ok, allora vieni con me”. Antonio la segue, lei si dirige verso il bagno. Fortunatamente non c’é fila e velocemente entrano. Lei non gli da il tempo di chiudere la porta che già gli tirà giù il costume. Il cazzo di Antonio é già duro e Laura se lo mette tutto in bocca fino alla gola, subito, senza esitazione, ripetutamente. Lei é eccitatissima e golosa di quel gran cazzo e non riesce a smettere di leccarlo. Poi si alza, si toglie il costume di sotto, si allarga con le mani il culo e la figa e dice ad Antonio a bassa voce: “adesso scopami, ti prego”. Lui la prende in braccio, la poggia sul bordo del lavandino e la inizia a scopare. Le sbatte il cazzo dentro con movimenti veloci e decisi che la fanno godere, tanto da non riuscire a trattenere le sue urla di piacere. Allora lui le tappa la bocca e continua a scoparla con forza. Lei adesso gode come una troia sentendo quella sorta di costrizione nel non poter urlare e, togliendo la mano di Antonio dalla bocca, sottovoce gli dice: “fammi sentire troia, sborrami dentro”. Con questa frase lui si eccita ancora di piú, è una cose che lui adora quindi le da dei colpi veloci e decisi e le sborra dentro. Dopo esser venuto lui si appoggia alla parete in legno del bagno, completamente zuppo di sudore e la guarda mentre raccoglie ciò che le cola dala figa con la sua mano e lo porta alla bocca, ingoiando tutto perchè, come si accingeva a dire, “una troia non spreca nulla del suo padone”.

Si rivestono velocemente ed escono dal bagno, fuori ad aspettare che si liberasse c’era già la coda e loro, con lo sguardo basso ma ancora eccitati, tornano all’ombrellone. Erano ancora eccitati, era una delle sveltine più belle che avessero avuto e aveva aumentato in loro la voglia di sesso e di provare di nuovo quell’eccitazione di poter essere scoperti da un momento all’altro.

Tornati all’ombrellone, si accorgono che ci sono degli amici di Antonio, si salutano e decidono di andare a fare il bagno insieme. Ci sono tante persone in acqua, ma il gruppetto riesce tranquillamente a trovare una zona più tranquilla. Si parla , si scherza , Laura é l’unica donna ma questo non la imbarazza, anzi, l’idea che gli altri potessero invidiare Antonio le piace, quindi resta attaccata a lui strofinandogli addosso i suoi seni. Naturalmente iniziano i soliti discorsi da maschi, sulle storielle estive degli amici e sulle taglie di reggiseno delle donne portate a letto. Allora Antonio palpa il seno di Laura facendolo quasi schizzare fuori dal costume e dice che lui non si può di certo lamentare. Gli altri ragazzi ridono, lei lo rimprovera un po’ imbarazzata, ma allo stesso tempo é compiaciuta ed eccitata. Antonio per farsi perdonare l’abbraccia e la stringe davanti a lui e le continua a toccare il seno, ma questa volta hanno il corpo completamente sott’acqua. Lei diventa rossa, perché sta ricominciando ad eccitarsi sempre di più, si sente come una cagna in calore ma cerca comunque di intervenire nei discorsi dicendo la sua per non far insospettire gli altri. Mentre parla, la mano di Antonio scende verso la figa. Lei si blocca per un attimo ma poi continua a parlare ed inizia a balbettare e la voce inizia a cambiare timbro. La mano di Antonio si muove sulla sua patatina, scivola dentro il costume e inizia a toccare il clitoride lentamente, proprio come piace a lei. Dietro di lei, Laura sente che il cazzo di Antonio é durissimo e allora gli sussurra all’orecchio “tu devi soffrire ancora un po” e lui le risponde a bassa voce : “zitta puttana e godi”. Allora Antonio muove le sue dita sempre piu in profondità fino a metterne due nella figa e uno dentro il suo buchino per poi masturbarla con forza e dedizione. Laura gode in silenzio, le dita di Antonio esplorano la sua figa, lei inizia a toccarsi il clitoride. Sono coordinati e la figa di Laura sarebbe ormai gondante di umori se non fossero in acqua, finchè non ha praticamente degli spasmi, la sue parole le si bloccano in gola e chiude gli occhi, Antonio capisce che la sua troia é venuta e lo capiscono anche i suoi amici che loguardano con un sorrisetto ebete sul viso.

Lui adesso la lascia, si continua a parlare tranquillamente, ma Laura e Antonio decidono di uscire per asciugarsi, perché a breve avrebbero dovuto prendere il pullman.

Una volta asciutti, vanno alla fermata e aspettano. Nell’attesa si baciano appassionatamente. Antonio non ama molto i baci, ma adora quando la sua donna gli sorride in modo malizioso. Arriva il pullman, sale poca gente, tutti si mettono davanti o a metà, loro due invece si mettono in fondo, all’ ultimo posto. Lui si mette lato finestrino e lei accanto a lui.

Appena imboccata l’autostrada Laura si gira verso  Antonio e si abbassa il pezzo di sopra, il suo seno era bianco rispetto al resto del corpo, i suoi capezzoli turgidi, con qualche granello di sabbia a fargli da cornice. Lui non resiste e inizia a leccarle i capezzoli e a morderli, a lei viene spontaneo aprire leggermente le gambe e allora Antonio le inizia a massaggiare il clitoride, i suoi capezzoli si inturgidiscono ancora di più ma, nonostante lei stia godendo da impazzire, gli toglie la mano e dice:”No, ora tocca a me. Voglio dimostrarti quanto sono puttana”. Si ricompone riallacciando il costume e tirando su il vestitino, lega i capelli a coda e si abbassa lentamente verso il suo cazzo, lo inizia a massaggiare con le mani e a poco a poco gli abbassa il costume. Il cazzo di Antonio é pronto a godere fino in fondo. Lei inizia a leccargli il glande con movimenti circolari, con la lingua scende giù e continua a leccarlo da sotto verso la punta. Sa di mare e di sesso. Mentre ce l’ha in bocca guarda il suo soldato che fa la guardia. Lei muove la sua bocca sul suo gran cazzo con delicatezza e sensualità.

La saliva di Laura cola sul cazzo e sulle palle di Antonio, bagnandolo tutto e rendendo ancora tutto più sensuale ed eccitante. Adesso Laura afferra il suo cazzo con entrambe le mani ed inizia a fare su e giù mentre con la bocca lecca la punta e la succhia. É una vera troia quando fa i pompini. Muove le mani con forza e decisione. Antonio gode, e spinge il suo cazzo fino alla gola di Laura e le viene dentro la bocca. Lei si affoga ma da brava puttana ingoia tutto e lo pulisce bene. Si sistemano, sono quasi arrivati. Si guardano ed Antonio le dice :”altro che giornata di mare… io ho ancora voglia” e lei “tempo al tempo, non finisce quì, non sottovalutare la tua troia”.

Il giorno della partenza per la missione all’estero di Antonio si sta avvicinando. Saranno per lui tempo duri, sarà spedito in una FOB a Bakwa, nell’ovest dell’Afghanistan. È una delle sedi più isolate per l’esercito italiano e quasi priva di collegamenti telematici con l’Italia.

Laura tra il lavoro in laboratorio ed altri impegni vive con inevitabile malinconia  e tristezza questi ultimi giorni.

Antonio, invece, é preso dagli ultimi preparativi, deve destreggiarsi tra documenti e bagagli che gli saranno di vitale importanza nei prossimi 8 mesi.

Laura decide di organizzare una serata di sesso e di spensieratezza mettendolo al centro dell’attenzione prima della sua partenza. Lei vorrebbe che tutto fosse perfetto per questa serata, anche perché, finalmente, si realizzerà un sogno erotico di Antonio.

In lei ci sono tante emozioni, é curiosa, eccitata, ma anche impaurita. Non é stato semplice organizzare questa serata ma per far godere e far star bene il suo soldato sarebbe disposta a tutto, in fondo sa di essere lei la sua puttana. Laura dice ad Antonio di farsi trovare sotto casa sua alle 23, che sarebbe passata a prenderlo In auto.

All’orario concordato lui, da buon soldato, è già pronto ma non immagina ancora cosa accadrà.

Lei arriva con qualche minuto di ritardo e, come di consueto scivola sul sedile dal lato del passeggero per lasciar guidare il suo uomo.

Appena Antonio entra in macchina i due si guardano, si mangiano con gli occhi. Lui camicia di lino azzurra, jeans ed ha quel profumo che fa impazzire Laura, che la eccita solo a sentirne l’odore. Lei, un vestitino rosso corto, stretto sul seno e morbido  giù, sandali alti neri che lasciano il suo piede scoperto. I due si baciano velocemente e lui prende a guidare e, mentre chiacchierano del più e del meno, lui poggia la sua forte mano sulla coscia di Laura. Ha una pelle liscissima, la mano di Antonio é curiosa ed eccitata e si avvicina alla figa. Non ha le mutandine, ed é tutta bagnata, smettono di parlare e Lui la inizia a toccare. Laura diventa tutta rossa , inizia a respirare profondamente, a gemere, si slaccia la cintura, arrotola il vestitino sul ventre e, allargando le gambe, si ruota verso di lui per offrirle la miglior visuale possibile. Mentre lui continua a toccarla, lei mette la mano sui jeans, e sente Il suo enorme cazzo caldo e durissimo , e gli dice con uno sguardo malizioso: “….e ancora non hai visto niente”.

Arrivano a destinazione. Si trovano su un molo e, prima di scendere dall’auto Laura benda Antonio.  Lui si lamenta un po’, non ama le sorprese, ma la lascia fare.

Arrivati in fondo al molo lei lo guida lungo una passerella, Antonio capisce di essere su una barca di discrete dimensioni, ma non sospetta ancora nulla.

Appena entrati in cabina lei lo fa sedere su un divanetto e lo lascia li dicendo “il tuo sogno si sta per realizzare”.

Antonio é seduto e il gonfiore nei suoi pantaloni qumenta rapidamente, stanno per esplodere di quanto ce l’ha duro. Quasi non resiste alla tentazione di sbendarsi finchè non si sente toccare il cazzo non da due ma da quattro mani.

Laura si è accordata con Adele, la sua dirigente. Adele è una ragazza della stessa età di Laura, facoltosa e molto elegante che ama dar sfoggio delle sue forme. È un po’ più alta di Laura, ma hanno due fisici molto simili eccetto per il fatto che Adele ha i capelli molto lunghi e neri, la carnagione scura ed una sesta di seno.

Antonio si fa toccare, le due ragazze iniziano a leccagli le orecchie ed il collo e a sbottonargli i pantaloni. Laura gli sfila le scarpe mentre Adele, con un unico movimento, gli toglie pantaloni e slip, liberando il suo cazzo ormai di marmo. Adele inizia a leccargli il cazzo, iniziando dalle palle per poi arrivare alla punta. Laura gli toglie la benda e gli dice: “per stasera siamo due le puttane a tua completa disposizione”.

Antonio era compiaciuto ed eccitato e la voglia di godere si faceva sempre più forte. La bocca di Adele stava scopando il suo cazzo. Antonio l’aveva vista già altre volte ed era rimasto colpito dal suo culo da brasiliana e dal suo seno mozzafiato. É in ginocchio di fronte a lui ed ha addosso solo un perizoma nero e i tacchi, e mentre gli lecca il cazzo lo guarda negli occhi. Laura si avvicina, si inginocchia, ed inizia a leccargli Il cazzo anche lei. Le lingue delle due puttane sono così calde, così esperte, conoscono bene i punti erogeni di lui. Antonio non resiste si alza,e le prende dai capelli e le fa alzare. Le due troie iniziano a baciarsi tra loro, mentre Antonio inizia toccarle, prima il seno poi il culo di entrambe, mentre loro con le mani continuano a toccargli il cazzo. Le fa inginocchiare a terra, l’una accanto all’altra e Antonio inizia a scopare la bocca prima di Laura e poi di Sdele, da dei colpi secchi e profondi, il suo cazzo arriva fino alla gola di entrambe. Le troie godono e si toccano tra di loro, i loro seni abbondanti e le le loro fighe bagnate vorrebbero essere sbattute. Antonio, allora, le fa mettere a pecorina sul divano ed inizia a sculacciarle, loro urlano dal piacere. Inizia a scoparsi Adele, dando dei colpi lenti ma decisi, mentre la scopa prende dai capelli Laura e la bacia appassionatamente. Antonio toglie il suo cazzo dalla figa di Adele grondante di umori e lo sbatte dentro alla sua puttana, ancor più bagnata. La sdraia sul divano ed inizia a scoparla con forza e possessione. L’altra troia si da fare ed inizia a toccare il clitoride di Laura mentre il loro magnaccio la sta scopando. Laura gode , non riesce a smettere di gridare dal piacere e viene ripetutamente. Antonio ordina adesso di cambiare posizione: Adelle si metterà a pancia in su sul divano, con la testa sporgente e raclinata verso il basso, in modo da favorire l’ingresso in gola del cazzo di Antonio mentre Laura si metterà in una sorta di 69, per poter leccare la figa di Adele e poter essere masturbata da Antonio. Loro obbediscono e mentre Antonio lecca e tocca la figa di Laura scopa com forza la gola di Adele che, a sua volta, spinge la testa di Laura che le sta leccando il clitoride. È un’intreccio fantastico, Adele viene e, poco dopo, Antonio si svuota nella sua gola. Le due si inginocchiano davanti a lui e si passano la sua sborra baciandosi, poi la ingoiano e leccano ancora un po’ il cazzo del loro padrone per pulirlo.

Finito tutto si salutano, e Antoniono e Laura vanno via.

Appena in macchina lui la bacia e le dice: “piccola, so quanto dev’essere stato difficile per te e lo apprezzo, grazie”

Lei risponde sorridendo “pensavo peggio, in realtà mi è piaciuto tantissimo” e poi, con un filo di voce, rotta dall’emozione, continua “So quanto sarà difficile per te da quella parte del mondo e voglio che parta sereno, farò di tutto per compiacerti”.

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