Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti Erotici EteroRacconti Erotici Lesbo

la nuova azienda – quarta parte

By 15 Novembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo che si furono sfogati sui grossi culi delle nostre donne si ritirarono per
riposarsi e noi
facemmo altrettanto:Simonetta e Renato si lavarono nella propria stanza e
Marina ed io facemmo
altrettanto. L’appuntamento era per le 9 e mezza di sera e con delle
sorprese.
Le donne dovettero anche sopportare le nostre ispezioni ma rifiutavano di
parlare,
Cenammo presto, verso le sette e alle 8 e un quarto eravamo già in camera.
Fu come era accaduto prima Renato a riportarci sulla terra.
Renato: “Cosa succederà ancora a voi due?”
Nessuno aveva chiesto se il buco del culo faceva male ma passando un po’ la
mano mentre aiutavo
Marina nella doccia e poi quando le diedi una mano nell’asciugarsi, percepii
con le dita la notevole dilatazione.
Non c’era niente da fare, si vedeva che le avevano sfondato il culo, i globi
erano più distanti.Immaginavo che per
Simonetta fosse anche peggio ma,essendo più in carne forse l’effetto era meno
visibile ma sotto sotto le dita avrebbero
trovato un varco.
Io:”Lo sanno bene cosa succederà o potrebbe succedere, vero?”
Simonetta: “Verremmo prese da due cazzi:punto e basta!”
Marina: “Allora spero di avere quei due che c’erano stamattina e non certo
Luigi ed Enrico o anche Alex , sennò
mi sfondano” e si girò verso l’altra coppia abbassandosi il pantalone e lo
slip e facendo vedere il danno.Mi avvicinai
morbosamente per osservare anch’io. Era vero, Luigi le aveva fatto un bel
lavoro nel culone.Simonetta più pudica non aveva voluto mostrare il lavoro di
Enrico ma potevamo immaginare.
Marina e Simonetta: “Andiamo a prepararci” e si ritirarono per vestirsi a
modo.
Renato ed io eravamo spiazzati perch&egrave in cuor nostro avevamo sperato di
prendere parte alle danze, di poter almeno
chiavare le nostre mogli, anche senza scambio: invece eravamo,come si usa
dire, cornuti e mazziati, becchi e bastonati.
N&egrave Renato n&egrave io avevamo voluto commentare anche le tracce di sangue che si
intravedevano nelle gambe e intorno all’ano, forse per rispetto verso le
nostre
mogli.
Come sempre il tempo non si può fermare e quindi l’ora fatidica arrivò:
puntualmente Luigi bussò e questa volta toccò a Renato il ruolo di
maggiordomo.
Questa volta Luigi era seguito da Alex e da una donna : in tutto tre persone.
Meno male pensai, vuol dire che il peggio sarebbe arrivato il giorno seguente.
Era chiaro che per le nostre compagne si sarebbe trattato di una prima
esperienza saffica: almeno questo &egrave quello che ipotizzavo mentre studiavo la
nuova arrivata.
Di Luigi e Alex sapevo come erano fatti, potevo stimare i centimetri di cazzo
ma vedere quella donna mi aveva messo una strana eccitazione.
Però quasi subito mi ricordai che non ero certo che in futuro quella donna
avrebbe partecipato ad altri amplessi: i nostri creditori potevano anche aver
studiato la cosa in modo tale da salvaguardare alcune persone così da non
avere rapporti con Renato e il sottoscritto. Colpa del famoso veto.
Luigi: “Vi presento Michela, la moglie di Alex, il nostro ormai vice direttore
che
ci onora della sua presenza in azienda in qualità di vice ma sopratutto di
consulente.”
Michela:”Buonasera a tutti”
Luigi: “Il programma prevede dei giochi tra voi donne : poi Alex e io daremo
il nostro apporto mentre gli altri, come previsto in questo primo weekend,
non vi prenderanno parte.”
Alex:” Se voi due signore volete cominciare a spogliarvi…e anche tu, Michela
&egrave bene che faccia altrettanto”
Michela era una donna vicina ai sessanta ma col fisico asciutto, cio&egrave poca
pancia, nel complesso magra e con ancora i muscoli allenati di chi fa se non
palestra ,almeno una sana corsetta mattutina o serale con esercizi di
ginnastica.
Cominciò a togliersi la giacca di panno beige che porse ad Alex, mentre potevo
notare una bella camicia bianco perla che, una volta tolta, rivelò un reggiseno
a balconcino contenente una seconda abbondante. Il seno mostrava dei capezzoli
con delle belle areole larghe e invitanti.
Gli occhi azzurri vispi, i capelli a caschetti, la carnagione chiara, il bel sederino alto,
erano particolari colti velocemente nell’attesa che accadesse l’inevitabile.
Il rapporto saffico pensavo che avvenisse coinvolgendo, da subito, le tre donne.
Invece una volta che furono tutte e tre nude, ecco che Michela estrasse dalla borsetta
un grosso fallo di lattice, di quelli che si legano alla vita, e un frustino.
Michela: ” Iniziate a toccarvi e a stimolarvi a vicenda”
E le nostre mogli iniziarono , timidamente, a toccarsi: per loro era la prima volta e
credo che non sarebbe stata neanche l’ultima.

Leave a Reply