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La prima esperienza 2

By 26 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo la prima esperienza con la zia Tana, è la volta della zia Pata che, probabilmente aveva parlato con la sorella di quello che era accaduto nel pomeriggio…

La zia Pata è qualche anno più grande della zia Tana, fisicamente molto diversa; snella, poco formosa e più alta, ma cmq calda come tutte le donne del sud…

Quella sera andai prima dei miei genitori a casa dei nonni, impegnati nel preparare la cena, andai in camera per cercare la zia Tana che mi accolse con un bacione sulla fronte dicendomi che stava per uscire con il suo ragazzo… io ci rimasi un pò male, ma lei, con un sorrisetto malizioso mi rasserenerò dicendomi che ci saremmo visti il giorno dopo per fare il solito riposino pomeridiano e, mentre stavo per uscire dalla stanza, mi chiese di andare a vedere a che punto stava la zia Pata in bagno che ci doveva entrare lei. Attraversai il corridoio e bussai alla porta, la zia chiese chi fosse ed io le rivolsi la domanda che mi aveva detto di farle la zia Tana. La zia Pata mi chiese di dirle di usare l’altro bagno e poi mi disse di tornare da lei che le servivo… Così feci…

Tornato davanti la porta del bagno e bussato di nuovo la zia Pata mi fece entrare, cosa che non mi aspettavo, ma che non mi dispiaceva affatto…Entrai e chiusi la porta,si vedeva solo la testa spuntare dalla vasca da bagno, era completamente distesa in una posizione molto rilassata;lei mi disse di girare la chiave perchè prima aveva dimenticato di farlo  e di avvicinarmi… Ora potevo intravedere il resto del corpo nudo tra la schiuma, i seni con i capezoli rigidi, le cosce semipiegate appogiate su di un lato e il nero del pube sotto l’acqua…

Ero teso ma iniziavo ad eccitarmi, il profumo del bagnoschiuma, il tepore di quella stanza e quella visione… Non ebbi però il tempo di pensarci su troppo che la zia mi chiese se la potevo aiutare a lavarsi, di inginocchiarmi la vicino e tirarmi su le maniche… Non me lo feci ripetere due volte… Presi la spugna e mentre stavo per metterci il sapone, la zia mi disse che lei non la usava perchè le irritava la pelle, dicendomi di usare solo le mani… A questo punto, la mia eccitazione era al massimo e la sentivo tutta nei pantaloni… Iniziai a lavarle le spalle e, visto che con la schiena era appogiata alla vasca, iniziai a scendere verso i seni…Lei aveva gli occhi chiusi e non parlava più… Io passai la mano molto vicino hai capezzoli senza però toccarli, ci girai intorno per un pò poi scesi sulla pancia… Scorsi un suo leggero sorriso r continuai a lavare le parti del suo corpo che non erano sommerse nell’acqua… dalla pancia passai alle cosce, le ginocchia ed i polpacci…A quel punto lei si destò dal suo stato di relax, prese delicatamente la mia mano e, risalendo dalle cosce, la fece sparire sotto l’acqua tra le sue gambe… Sentivo i peli pubici sulle mie dita, la pressione della sua mano sulla mia si fece più forte fino ad affondare due dita tra la peluria… Chiuse gli occhi e si morse il labbro, continuando a sfregare la mia mano con insistenza… Dopo un pò, tirato un sospiro profondo, mi fece risalire lungo la pancia fino ai seni; ora teneva la mia mano aperta e con il palmo lambiva il capezzolo duro come il marmo… prima uno e poi l’altro, una dolce carezza che le doveva far provare molto piacere… Passato qualche minuto, mi liberò la mano da quella presa decisa, e alzandosi mi chiese di passarle l’accappatoio… Uscì dall’acqua, io mi alzai di fronte a lei, mi abbracciò ringraziandomi e, mi chiese se quella notte sarei voluto rimanere a dormire con lei… Senza esitazione le risposi di si, mi salutò, dicendomi che lo avrebbe detto a mia madre e che ci saremmo rivisti più tardi….

La prossima volta vi racconterò come andò quella notte di etremo piacere….

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