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Racconti Erotici EteroTrio

La prima volta in tre

By 5 Dicembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella sera eravamo usciti io, il mio fidanzato Angelo e il suo migliore amico Sergio.
Lo scopo era di distrarre Sergio dall’aver litigato con Marianna, la sua, ora, ex fidanzata.
Eravamo usciti spesso in quattro, ci trovavamo bene tutti insieme, ma si vedeva che il loro rapporto aveva alti e bassi continui, un po’ perché Sergio era un farfallone sempre pronto a flirtare con la prima gonnella che gli passasse davanti, un po’ perché Marianna era molto gelosa. Sapevamo che Sergio ‘abbaiava ma non mordeva’ perché era innamorato, ma il suo modo di fare irritava continuamente Marianna che non riusciva a farsene una ragione. Praticamente si fidava solo di me, perché aveva visto come tenevo a distanza Sergio. Non sapeva che lo facevo perché conoscevo la sua gelosia e quindi a scanso di equivoci.
Sergio era un bel ragazzo, alto, fisico sportivo (giocava a calcio insieme a Angelo), occhi azzurri e ciuffo sempre mosso. Inoltre era simpatico, sapeva stare in mezzo alla gente, l’unico suo difetto era il non saper resistere le volte che, e non erano poche, qualche ragazza lo avvicinava. Si fermava sempre per tempo, ma intanto ci scherzava, ci flirtava. E Marianna andava in ebollizione.
Il programma prevedeva una cena a tre, in un ottimo ristorante sul lago, e una successiva visita alla discoteca vicina. Quella sera ero stata trattata come una regina, Angelo e Sergio facevano a gara a soddisfare ogni mio desiderio, mi corteggiavano e riempivano di complimenti. Anche in discoteca avevamo fatto un gruppetto a tre, dove io ballavo circondata da loro due, abbracciando ora l’uno ora l’altro, strofinandomi sempre più spesso tanto che poteva sembrare uno spettacolino erotico. E erotico lo era, sentire i ‘bozzi’ di quei due ‘stalloni’ che rivolgevano le loro attenzioni solo a me mi aveva fatto eccitare. Con Angelo ci andavo giù pesante, baciandolo e stringendolo mentre sentivo Sergio aderirmi dietro. Poi mi voltavo e praticamente ripetevo la scena, senza baciare Sergio ma magari allungando la mano dietro per ‘sentire’ bene Angelo. Qualche cocktail aveva contribuito all’allegria generale e solo quando Angelo approfittò del buio per infilarmi la mano sotto la mini e mettermi un dito dentro mi staccai da loro. Non perché fossi stanca, ma per evitare di avere un orgasmo lì, davanti a tutti. Mi diressi al divanetto seguita dai miei due cavalieri e mi ci buttai sopra, cosce all’aria. Lo spettacolo doveva essere notevole viste le occhiate che vidi rivolte verso di me ma non ci feci caso. Ero accaldata ma soprattutto ‘calda’ e mentre Sergio andava a prendere una bibita fresca che gli avevo chiesto ne approfittai per parlare con Angelo.
‘Non ce la faccio più, voglio stare sola con te’
‘Quando vuoi amore, Sergio capirà, magari vuole anche lui ‘sfogarsi’ ‘ Alludeva all’evidente gonfiore dei pantaloni e ci ridemmo su.
Detto e fatto, quando Sergio tornò bevvi un po’ della bibita e annunciai di essere stanca.
La faccia di Sergio si annuvolò un poco, si stava divertendo parecchio, ma fece buon viso a cattivo gioco e acconsentì senza problemi.
Cercando l’auto nel parcheggio, sottobraccio a entrambi, ridevo e mi dimenavo. Angelo non era da meno e solo Sergio, se pur sorridente, non partecipava molto.
Sull’auto, nel sedile posteriore, non diceva nulla e io mi sentii un po’ in colpa. In fondo gli avevo troncato una bella serata, per di più lasciandolo ‘gonfio’ e insoddisfatto, senza nemmeno la possibilità di cercarsi qualcuna visto che era in auto con noi.
Piano piano maturò l’idea e avvicinando le labbra alle orecchie di Angelo che guidava gli sussurrai:
‘Senti, mi dispiace che Sergio ci stia rimanendo male, che ne dici di rimandare un pochino, giusto per un bicchiere della staffa a casa tua? ‘
Ci ritrovammo tutti e tre a casa di Angelo, seduti sul comodo divano, io come sempre al centro, tra loro due, sorseggiando un whisky e chiacchierando.
Il discorso andò quasi subito a finire su Marianna e sui problemi con lei che aveva Sergio.
Cercammo di consolarlo al meglio con le solite frasi del tipo: ‘non ti merita, ne troverai un’altra ecc.’ ma rimanemmo stupiti quando Sergio rivelò il vero blocco che aveva con una frase:
‘Non ne troverò un’altra così, la verità &egrave che Marianna mi piaceva soprattutto perché”” era porca’
Dietro le nostre insistenze Sergio ci confessò che quel che gli mancava di più era l’andare a letto con Marianna con la quale, a suo dire, faceva ‘cose turche’ rimanendo ogni volta preso e soddisfatto e che si stava bloccando nel timore di rimanere deluso cercando in altre le emozioni che Marianna sapeva dargli.
Fu la frase successiva che decise la serata:
‘Non so se potete capire, tu Anita (cio&egrave io), sei una ragazza seria, non penso che abbiate provato le cose che abbiamo fatto io e Marianna.’
Si fermò guardandomi negli occhi, si stava rendendo conto di essere vicino a commettere una gaffe.
‘Non fraintendermi, ognuno vive la sessualità come vuole, non sto giudicando ma Marianna”’ &egrave selvaggia, gli piace provare cose nuove, riusciva a stupirmi ogni volta’
Sergio non poteva sapere che io e Angelo non ci facevamo mancare nulla. Apparivamo tranquilli davanti agli altri, ma dal punto di vista sessuale eravamo molto disinibiti, da alcuni mesi avevamo iniziato a frequentare club privati, senza arrivare allo scambio di coppia ma soddisfacendo il nostro esibizionismo e divertendoci parecchio. Da un po’ stavamo pensando di provare un trio ma eravamo ancora titubanti, temendo di non riuscire a trovare qualcuno affidabile e non mettendoci d’accordo se cominciare con una lei o un lui.
Quelle parole mi suonarono come una sfida, e vidi l’occasione che attendavamo, di Sergio potevamo fidarci ciecamente. Bastò un’occhiata con Angelo per intuire che anche lui stava pensando la stessa cosa.
‘Ti sbagli Sergio, comportarsi – a modo – in pubblico non significa essere – seri -, e te lo posso dimostrare’
Mi alzai avvicinai allo stereo scegliendo un cd di Sade e appena la musica soft risuonò nella stanza cominciai a muovermi sensualmente, portandomi davanti a loro due. Cercando di imitare Paz Vega che avevo visto qualche tempo prima in un film, presi a spogliarmi lentamente. Non avevo molto addosso, lanciai la camicetta a Angelo e mi voltai per togliermi il reggiseno, sculettando. Mi girai coprendomi con un braccio e lo lanciai in faccia a Sergio che stava con gli occhi sbarrati, incredulo.
Mi voltai ancora e mi abbassai, tirando giù le mutandine e lasciando loro vedere il mio culetto ancora parzialmente, poco, nascosto dalla mini. Raddrizzandomi le lasciai cadere a terra per poi scalciarle verso di loro che mi guardavano, soprattutto Sergio, sbalorditi e eccitati. Tornai a voltarmi e mi slacciai la mini usandola come nella scena del film per massaggiarmi il sedere. Mi girai, tenendola davanti a coprirmi e mi avvicinai. Giunta a un paio di metri la lasciai cadere, rimanendo completamente nuda davanti a loro, le mani sui fianchi.
‘Allora Sergio, ti sembro abbastanza seria’?’ gli dissi con tono ironico.
Lui era rimasto con la bocca semiaperta, spostava gli occhi da me a Angelo il quale sorrideva eccitato.
Avanzai ancora e mi sedetti tra loro due sporgendomi verso Angelo per baciarlo. Non vedevo Sergio ma sentivo alle mie spalle il suo respiro. Mi ero quasi alzata in ginocchio sul divano e lo spettacolo che gli mostravo, mentre baciavo Angelo, non lo lasciava indifferente.
‘Posso amore?’ Sussurrai a Angelo, e lo sguardo eccitato che mi rese mentre annuiva mi diede un sussulto al basso ventre.
Mi girai verso Sergio e lo vidi che si era portato la mano sul pacco, per massaggiarsi. Mi sporsi verso di lui e lo baciai, andando con la mia mano a spostare e sostituire la sua. Lo sentivo rigido, e non mi sembrava tanto piccolo. Lo accarezzai piano mentre Angelo, da dietro, mi fece inginocchiare sul divano per potermi leccare la passerina.
Lo stimolo della sua lingua mi fece quasi avere un primo orgasmo. Mi abbassai verso il ventre di Sergio mentre gli aprivo i pantaloni per tirarglielo fuori. Non mi ero sbagliata, era grosso, almeno quanto quello di Angelo. Me ne riempii la bocca e gli dedicai il meglio della mia arte pompinara. Lo ingoiavo fin quasi alla base e poi, tenendo le labbra serrate, risalivo lungo l’asta succhiandolo. Contornavo il glande di colpetti di lingua, insalivandolo bene, e poi lo riaffondavo nella mia gola per ricominciare. Avevo portato la mano sinistra sull’asta, segandolo mentre gli tenevo solo la cappella in bocca, succhiandolo con forza, quando sentii arrivare il mio orgasmo. Angelo aveva continuato a leccarmi da dietro, usando due dita per scoparmi mentre si concentrava sul clito. Mi scossi nel piacere, mugolando a bocca piena e all’improvviso me la sentii riempire da uno schizzo caldo e violento. Sergio non aveva resistito e mi stava venendo in bocca. Non mi staccai e continuai a serrarlo tra le labbra, ricevendo tutto il suo piacere dentro, cercando di ingoiarlo man mano che mi sentivo riempire il cavo orale. Non ce la feci, era troppo. Fui costretta a lasciarne uscire una parte a colare lungo l’asta quasi accasciandomi su di lui.
Angelo era rimasto a secco per il momento, ma sapeva che ero pronta per lui non appena mi fossi ripresa.
Mi fece stendere sul divano, le gambe che sporgevano, e mi penetrò fino in fondo prendendo a scoparmi.
L’eccitazione tornò a salire in me e allungai la mano per afferrare il cazzo di Sergio, ancora molle, masturbandolo e sentendolo riprendersi. Angelo mi scopava con metodo, sapeva quanto mi piacessero i colpi lenti e profondi. Mi stava portando piano a un nuovo orgasmo.
A un tratto si fermò e uscì da me alzandosi.
‘Sergio, vuoi provare a scopare Anita? E’ calda come l’inferno’
Sergio non si fece pregare e prese il suo posto. Il suo cazzo mi riempiva bene come quello di Angelo, ma aveva un modo diverso di scopare. I suoi colpi erano rapidi, a volte superficiali a volte profondi. Anche con lui cominciai presto a godere quando venimmo interrotti da Angelo.
‘Aspetta Sergio, lasciami il posto e intanto spogliati’ lui si era già tolto tutto e aspettava.
Un po’ a malincuore Sergio si tolse e mentre Angelo mi faceva mettere a pecorina riprendendo a scoparmi lo vidi togliersi gli abiti.
Quando fu nudo Angelo si fermò ancora.
‘Mettiti a sedere Sergio, e tu Anita vai sopra di lui’
Cominciavo a capire cosa avesse in mente, e non mi dispiaceva affatto, era una delle curiosità che avevo intenzione di togliermi.
Mi misi sopra Sergio e cominciai a muovermi su e giù, con un movimento ondulatorio.
Sentii il palmo di Angelo spingermi giù, attaccata a Sergio e poi un dito puntare deciso verso il mio ano. Una sensazione di fresco, quel porco mi stava lubrificando sicuramente col gel che usavamo nei rapporti anali.
Il dito entrò fino in fondo e io cominciai a mugolare. Sergio si muoveva colpendomi dal basso in alto e Angelo, ora con due dita, affondava dentro di me nel mio culetto. La sensazione era forte ma pregustavo quando sarei stata riempita completamente. Dovetti attendere solo due secondi, Angelo tolse le dita, si accostò e cominciò a premere con la cappella contro il mio buchino. Come se fossero d’accordo Sergio si bloccò agevolandolo. Sentii il cazzo di Angelo entrare senza esitazioni. Un pochino di dolore e poi la sensazione di essere piena come non ero mai stata.
‘Siiiiiiii, che bello. Scopatemi, scopatemi, &egrave magnifico sentirsi piena dappertutto’
Presero a muoversi all’unisono, quando uno si tirava indietro l’altro sprofondava fino alla radice, sentii un calore nascere nel mio ventre e propagarsi fino alla testa e non capii più niente.
‘Più forte, più forte, scopatemi più forte. Che bello, che bello, sto godendo come una troia’
E troia mi sentivo in quel momento, avvertivo il mio orgasmo salire in maniera prepotente, più forte di tutti gli altri passati. I colpi di Angelo mi squassavano il culo e mi ritrovai con la bocca attaccata a quella di Sergio, sbavando, leccandogli le labbra, succhiandogli la lingua mentre dicevo frasi senza senso.
Staccai la bocca solo per urlare il mio orgasmo, inarcando la schiena contro il petto di Angelo che ora accasciato sopra di me colpiva più velocemente.
‘Sto godendo, sto godendo, dai amore, riempimi il culo ”. E tu Sergio sborrami nella fica. Voglio sentirvi godere voglio’.. Ahhh ahhhh AAAAAHHHHHHHHHH’
Forse svenni per qualche secondo, le sensazioni erano troppo forti. Senza forze stavo accasciata sopra Sergio e sentii distintamente il loro seme riempirmi l’ano e la vagina procurandomi un’ultima fitta di piacere.
Come un sandwich umano restammo un paio di minuti sopra il divano, bambole disarticolate dal violento piacere appena provato. Poi Angelo si tolse e mi permise di alzarmi.
Sergio era ancora sdraiato, con un’espressione felice e incredula.
‘Alzati Sergio’ disse Angelo, ‘andiamo a farci una doccia, tutti insieme, c’&egrave spazio. La notte non &egrave ancora finita’

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