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Racconti Erotici Etero

La prof universitaria – In Slovenia – Prima parte

By 1 Febbraio 2024No Comments

Salve a tutti.

Quell’anno, il secondo da quando eravamo insieme, oltre a passare l’estate al mare in barca, decidemmo di prenderci, a fine estate, una vacanza di tutto riposo.
Prenotammo, così, due settimane all included, in un resort in Slovenia, più precisamente in un villaggio vicino Portrose.
La sera precedente c’imbarcammo sul traghetto che ci avrebbe portato, l’indomani mattina a Zara e da lì, in auto, fino a Portrose.

Arriviamo al resort verso l’ora di pranzo.
Alla ricezione, oltre a consegnarci le chiavi, ci spiegano quali sono le regole e le attrazioni del villaggio; apprendiamo, così, cosa che non era spiegata nelle descrizioni, che una parte della spiaggia è riservata ai naturisti.
Il villaggio, oltre ad una costruzione centrale con le camere, è composto, anche, da una serie di bungalows sulla spiaggia ed è ad uno di questi che veniamo accompagnati.
Un po’ provati dalla traversata notturna, decidiamo di saltare il pranzo e di riposarci un po’.
Nel pomeriggio, dopo aver mangiato qualcosa al bar, scendiamo in spiaggia e ci sistemiamo al posto ombrellone a noi riservato.
Nell’ombrellone accanto, distesa sulla sdraio, c’è una bella signora sulla quarantina.
-“Bonjour” – dice in francese volgendosi verso di noi.
-“Bonjour” – risponde Cristina.
Lei si alza, tendendo la mano per salutarla.
-“Je suis Sophie”.
-“Au plaisir, Cristina”.
-”Bonjour” – dice, poi, a me porgendomi la mano.
-“Buongiorno” – rispondo in italiano
-“Ah, siete italiani?” – dice in un italiano un po’ stentato e con un forte accento.
-“Sì, siamo appena arrivati” – fa Cristina in un francese fluente.
Grazie alla madre svizzera, oltre all’italiano e all’inglese, Cristina parla perfettamente anche francese e tedesco.
-“Lei… parla francese? – mi domanda.
-“Purtroppo no, solo un po’ d’inglese. Mi chiamo Mauro, piacere” – rispondo.
Cristina mi guarda sorpresa e con aria interrogativa.
Sa benissimo che, dopo tre anni passati in Belgio per lavoro ed aver avuto per molti anni una compagna francese, parlo benissimo la lingua, ma da donna intelligente e di spirito non dice nulla, stando al gioco.
Poi attaccano a parlare fra di loro e nel giro di pochi minuti chiacchierano amabilmente in un francese sciolto.
Io, intanto, mi guardo la bella Sophie; non tanto alta, mora, con grandi occhi celesti ed un nasino all’insù tipicamente francese, un seno prorompente che, anche se seminascosto dal ridottissimo bikini nero, posso indovinare rotondo e sodo, ventre piatto ornato da un piercing all’ombelico, fianchi ad anfora e gambe affusolate e lisce.
È molto bella!!
Dopo un po’ che parlano lei va a chiamare il marito, che è sul bagnasciuga, per fare le presentazioni.
Ritorna con un bell’uomo,che mi da l’impressione di essere più giovane di lei; biondo, palestrato e con un bel “pacco” tra le gambe, appena coperto da un succinto slip azzurro.
-“Mio marito Alain” – ce lo presenta nel suo italiano.
-“Bonjour” – fa lui alzando una mano in segno di saluto per entrambi.
Salutandolo, Cris lo squadra dalla testa ai piedi, soffermandosi, un po’ più del necessario, a guardare il “pacco”.
La conversazione tra le signore riprende e lui partecipa restando in piedi e mettendo, così, in mostra tutti i suoi muscoli.
Mentre parla, Cris ogni tanto lo guarda e non posso certo biasimarla, oltre ad essere un bell’uomo, quello che ha tra le gambe sicuramente attira la sua attenzione più dei suoi muscoli.
Dopo un po’ Sophie si alza e dice che vuole fare il bagno per rinfrescarsi.
Invita anche noi, ma gentilmente Cris declina e loro si avviano verso il mare seguiti dai nostri sguardi.
-“Mi dici perché hai detto che non conosci il francese? – mi chiede voltandosi.
-“Perché così posso ascoltare quello che vi dite senza dare nell’occhio.” – rispondo – “È la mia anima di spione che me l’ha suggerito d’impulso” – aggiungo ridendo.
-“A volte sei proprio scemo!!” – mi dice, ridendo anche lei.
-“Ti piace Sophie, eh?” – aggiunge – “Ho notato come la guardavi”.
-“Non posso negarlo, è una bella donna ed ha charme. Ed io ho notato come tu guardavi Alain, anzi, come guardavi quello che ha tra le gambe”.
-“E come facevo a non guardarlo ? Era sempre davanti a me” – risponde un po’ imbarazzata.
La prendo un po’ in giro, poi le spiego che non sono per niente geloso e anche lei non deve esserlo, siamo troppo uniti e, poi, non sarebbe la prima volta che ci togliamo uno sfizio senza compromettere la nostra relazione.
Il pomeriggio volge al termine e decidiamo di rientrare per fare una doccia e prepararci per la cena.
Scopriamo, così, che Sophie ed Alain oltre che essere vicini di ombrellone, occupano il bungalow affianco al nostro.
Sulle porte decidiamo di rincontrarci per cenare assieme.
Dopo cena, noi stanchi del viaggio e della prima giornata di mare, andiamo subito a dormire.

La mattina, dopo colazione, ci ritroviamo sulla spiaggia.
Sophie indossa un bikini, ancora nero, ma a striscioline, molto sexy.
-“Oggi abbiamo deciso di prendere un po’ di sole integrale sulla spiaggia nudista.” – ci dice subito Sophie – “Venite anche voi?”.
Cris finge di tradurre per me e mi chiede se sono d’accordo.
Acconsento al volo e prese le nostre borse da spiaggia c’incamminiamo verso la parte naturista.
Qui non ci sono ne ombrelloni, ne sdraio, quindi cerchiamo un pezzo di sabbia libera e stendiamo i teli.
Le donne si liberano subito dei costumi ed io, da dietro gli occhiali da sole, mi beo gli occhi con i corpi di queste due ninfe.
Sono diverse, ma entrambe bellissime!!
Pressappoco della stessa altezza, Cristina bionda, i capelli casatani un po’ schiariti dal sole, seni sodi a pera e con i capezzoli rosa e l’aureola appena visibile, ventre bombato, ornato da un piccolo piercing all’ombelico, pube depilato sopra le gambe lunghe e snelle; Sophie i capelli scuri, lunghi alle spalle, le tette piene e sode, con aureole e capezzoli scuri, il pube ornato da un cespuglio scuro e curato, le cosce piene e sode.
Due meraviglie!!
Intanto anche Alain si è tolto il costume, mettendo in mostra un membro monumentale: forse una quindicina di centimetri, ora a riposo, sormontato da un riccio cespuglio biondo!!
Io non posso lamentarmi della mia dotazione, ne del mio fisico, considerata l’età, ma non posso certo competere con lui.
È, quindi, con un certo imbarazzo che mi denudo anch’io.
Ci stendiamo e Alain si piazza davanti a noi a pancia in giù; così può gustarsi appieno lo spettacolo delle due fighe davanti ai suoi occhi.
Dopo un po’ si alza ed invita tutti ad andare in acqua.
La vista delle intimità delle donne, o forse il calore della sabbia, hanno fatto effetto; ora il suo membro è in mezza erezione e subito attira l’attenzione delle donne.
Ci tuffiamo ed io, forse spinto dal desiderio di dimostrarmi all’altezza di lui, mi allontano nuotando vigorosamente.
Quando sono al largo mi fermo per riposare un po’, mi giro verso la spiaggia e vedo il trio che gioca nell’acqua bassa.
Alain solleva ora una, ora l’altra e le fa ricadere in acqua tra una miriade di spruzzi, poi le solleva, una su ogni braccio, e giù di nuovo; anche da qui posso sentire le loro risa.
Ritorno lentamente a riva e mi stendo al sole, mentre loro continuano a giocare.
Il gioco diventa sempre più spinto; Sophie mette una mano sott’acqua e, credo, afferra il membro del marito, lo tira dietro di se e si fa sollevare da lui sopra la testa, mettendo la figa sul suo collo, poi si lascia andare all’indietro e cade in acqua.
Quando riemerge va verso Cris e, ridendo, la prende per un braccio e la tira verso il marito.
La vedo scuotere la testa e opporre resistenza, ma lui si tuffa sott’acqua e riemerge tra le sue cosce sollevandola.
Cris ride e si agita ed io immagino le labbra della sua figa che accarezzano il collo dell’uomo e… mi eccito.
Dopo un po’ di questo gioco, stanchi, escono dall’acqua.
Di sicuro il gioco è molto piaciuto ad Alain che ora sfoggia un’erezione statuaria.
Per il pranzo decidiamo di andare a prendere qualcosa al self service e mangiare sulla spiaggia, sotto gli ombrelloni.
Il dopo pranzo passa pigramente sdraiati all’ombra degli ombrelloni.
Verso le cinque, di comune accordo, andiamo di nuovo nella parte nudisti per fare il bagno.
Via i costumi e tutti in acqua; questa volta, però, resto con loro.
Sophie propone subito di giocare a cavalli e cavalieri, dove le coppie sono uno, di solito le donne, sulle spalle dell’altro e nella battaglia si cerca di disarcionare l’avversario.
Dopo un paio di scontri, Sophie decide di cambiare coppie.
Mi abbasso nell’acqua e lei sale a cavallo delle mie spalle.
La sua figa, a contatto con il mio collo, nonostante l’acqua, è caldissima e sembra bruciarmi la pelle.
Lei, per sistemarsi meglio, fa dei movimenti, che a me sembrano fatti apposta per farmi sentire meglio la morbidezza delle sue labbra.
Intanto anche Cris si è sistemata sulle spalle di Alain, il quale per tenerla meglio, ha piazzato le mani sotto le sue natiche.
Il primo scontro lo perdiamo noi e Sophie piomba in acqua.
Mentre è sotto e cerca di risalire, sento la sua mano che afferra il mio cazzo, ormai quasi completamente duro, e lo masturba velocemente.
Secondo scontro ed è ancora Sophie a finire in acqua; questa volta, oltre alla mano, sento la sua lingua guizzare sulla cappella.
-“Basta ora.” – dico affannato – “Sono stanco, vado a sdraiarmi”.
-“Vengo anch’io” – fa Cristina e usciamo dall’acqua, mentre Sophie e Alain rimangono a giocare tra loro.
Ci sdraiamo ed io ho ancora il cazzo dritto dopo i maneggi di Sophie.
-“Vedo che la bella francesina ti ha fatto effetto” – dice sorridendo Cris, guardando il mio membro svettante.
-“Eh già, devo ammettere che è molto sensuale.” – rispondo, omettendo, però, i maneggi subacquei della francese – “E a te, il bel Alain, non ha fatto nessun effetto?”.
-“Certo.” – ribatte – “Che credi che lui sia rimasto passivo, mentre sua moglie ti stuzzicava sott’acqua? Lui approfittava” – continua – “per accarezzarmi le chiappe e con il dito mi titillava il buchetto, in più, con il collo si muoveva in modo da accarezzarmi la figa. Insomma non sono rimasta indifferente, senti” – ed allarga le cosce invitandomi.
Allungo la mano e con un dito la penetro; dentro, la sua figa è bollente ed umida e non è acqua.
-“Tu, però, non puoi rimanere così” – ed allunga la mano a circondarmi il pene.
Dopo un paio di su e giù, si china sul mio ventre ed avvolge la cappella con le labbra.
-“Dai. Ci possono vedere” – dico, mentre m’inarco per il piacere.
-“Guarda che anche loro si stanno dando da fare” – mi bisbiglia sollevando la testa, per poi rituffarsi sul cazzo.
Guardo verso il mare; Sophie ha messo le braccia al collo del suo uomo e, credo, le gambe attorno ai suoi fianchi e sta muovendosi su e giù ritmicamente.
Quei due stanno scopando nell’acqua, fregandosene di tutti!!
Cris si solleva dal mio cazzo e si spalma su di me.
-“Ora, però, ho voglia anch’io” – mi sussurra all’orecchio e aprendo le cosce calde dal sole, fa scivolare il cazzo in mezzo.
Inizia a strofinarlo con le labbra bollenti, sento i suoi umori bagnarmi la cappella; non ne posso più!!
Dopo i maneggiamenti di Sophie, il mezzo pompino di Cris, ora questo, sono al limite della resistenza.
-“Se continui così, non ce la farò a resistere ancora per molto” – le dico baciandole il collo.
-“Allora provvediamo subito” – ed allungando una mano sotto di noi, afferra il cazzo e se lo fa scivolare dentro.
Il calore della sua figa, unito al massaggio delle sue carni interne, mi danno il colpo finale.
-“Non resisto… Sto per venireee” – mugolo, soffocato dai sui capelli.
-“Daiii… Vieni… vieni che godo anch’iooo…”.
Sento lo sperma risalire prepotentemente dai coglioni e fuoriuscire come un geyser, allagandole la figa.
-“Sììì… Ti sentooo… Vieni, vieniiii… Godo anch’iooo…” – mi urla nell’orecchio ed affonda i denti nella mia spalla.
Rimaniamo così’, spossati dall’orgasmo, uno dentro l’altra.
Nella foga del piacere, non ci siamo accorti che Sophie e Alain, usciti dall’acqua sono accanto a noi e ci stanno guardando.
-“Che belli che siete.” – fa Sophie, in francese, rivolta a Cris – Veramente eccitanti”.
Cristina si scioglie dal nostro abbraccio e rotola di fianco a me.
-“Anche voi non avete scherzato laggiù” – ribatte sorridendole.
Sophie ride di gusto, si siede accanto a lei e le due iniziano a chiacchierare.
Io, intanto, mi guardo Alain che, rimasto in piedi, non stacca gli occhi dalle due donne e il cazzo gli si agita tra le gambe.

Passano altri due giorni senza episodi degni di nota.
Al quinto giorno decidiamo, con i nostri nuovi amici, di prendere a noleggio una barca del villaggio per visitare una serie di isolette proprio davanti alla costa dove siamo.
Appena ci allontaniamo, Alain si sfila il costume e va a prua a prendere il sole, le due signore, nude anche loro, si sistemano a poppa; io, invece, che conduco l’imbarcazione, dignitosamente, mantengo il costume, anche se mi sento alquanto fuori posto.
Arrivati al piccolo arcipelago, girovaghiamo tra scogliere e calette ammirando la bellezza di queste coste ancora selvagge.
Scoviamo una piccola baia con una lingua di sabbia e decidiamo di fermarci per fare il bagno.
Quando siamo prossimi alla riva, Cristina si alza.
-“Ci vediamo a riva” – dice e si tuffa.
Due secondi dopo, Alain la segue tuffandosi anche lui.
Sophie ed io rimaniamo a bordo e lentamente accostiamo alla spiaggetta.
Finito di ormeggiare la barca, mi giro verso il mare e vedo i due che ridono e parlano vicinissimi uno all’altra; non posso vedere cosa accade sott’acqua, ma posso immaginarlo.
-“Non pensare loro…” – mi dice Sophie nel suo italiano – “Ci sono io e tu… Pensa noi…” – e così dicendo aggancia l’elastico del mio costume e lo tira giù fino alle caviglie.
S’inginocchia e mi accarezza l’uccello col palmo della mano e quando lo sente diventare abbastanza consistente se lo avvicina alle labbra.
Inizia a leccarlo, cominciando dal frenulo e risalendo alla cappella e, poi, giù, lungo tutta l’asta.
Mi lecca le palle e poi, una alla volta, le prende tra le labbra succhiandole.
Il mio cazzo reagisce a quel trattamento indurendosi ancora di più; lei, allora, apre la bocca e se ne fa scomparire una buona metà dentro.
Inarco la schiena sentendo il suo calore avvolgermi e con una spinta lo affondo fino alla gola.
-“Ehi, siamo qui” – è la voce di Cristina, lei ed Alain, nuotando, si sono avvicinati alla barca.
Con mia grande frustrazione, Sophie si sfila il cazzo dalla bocca con un risucchio, si alza e li saluta.
Decidiamo di fermarci lì a mangiare; ci siamo fatti preparare dei cestini al villaggio.
Dopo mangiato, mentre i due sono in acqua che giocano, Cris ed io siamo distesi sulla sabbia.
-“Che avete fatto, tu ed Alain in acqua?” – domando curioso.
-“Oh, niente di che.” – risponde – “Lui ha provato più volte a mettermi una mano tra le cosce per accarezzarmi, ma io non l’ho lasciato fare. Poi, mi nuotava attorno strusciandomi il cazzo duro ora sulle chiappe, ora sulla pancia, ma non siamo andati oltre”.
-“E voi, cosa facevate voi due sulla barca?” – mi chiede sorniona.
-“Beh, la francesina aveva cominciato a farmi un pompino coi fiocchi, quando ci avete interrotto” – rispondo sinceramente.
-“Sei un gran porco.” – mi fa ridendo e dandomi uno schiaffo sulla spalla – “Io mi trattengo e ti resto fedele e tu te la fai con la moglie”.
-“Guarda che io non ho fatto niente, ha fatto tutto lei”.
-“Sì, sì, bella scusa” – e si ridistende al sole.
Quando torniamo è tardo pomeriggio; ci vediamo a cena tutti assieme e poi stremati dalla giornata in mare andiamo a dormire.

Leggete il seguito di questa storia.

I commenti e i suggerimenti sono ben accetti, scrivetemi pure a miziomoro@gmail.com

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