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La Schiava

By 26 Dicembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

“Vai in bagno, voglio che mi mandi una foto di te in intimo, adesso.”

Sei in università, e questo comando ti manda fuori di testa, come sempre. So bene che dovrai darmi del tuo tempo, che adori darmi del tuo tempo e mandarmi foto di te mezza nuda mentre dovresti essere a Lezione.

“Porta anche gli evidenziatori, sai già cosa fare.”.

E’ un po’ il nostro marchio di fabbrica, mentre ascolti le lezioni non ti faccio usare palline da Geisha, nemmeno altri oggetti che dovresti comprare ma attraverso la quotidianità ti faccio impazzire. L’evidenziatore che segna tutte le pagine di appunti che ti devi infilare in testa per studiare, lo usi anche per darti piacere tutto il giorno. Lo infili uno nella figa e l’altro nel culo, brucia, me lo ripeti sempre, ma ti eccita, ti eccita perch&egrave ti fa ricordare che sei in mio potere. Che sei mia.

“Come sempre sono sua Padrone. Quello nel culo brucia un po'”.

Appare una tua foto nella mia casella, ci sei tu completamente nuda nel bagno delle donne. Mi mostri la tua figa nel dettaglio mentre ti sei penetrata con i due evidenziatori. Mi eccito, non posso non negarlo. Sei davvero una bellissima ragazza e averti per le mani mi dà alla testa. Ma adesso non &egrave il momento, ci sarà tempo per divertirsi, per renderti mia.

“Torna in classe, ci sentiamo pù tardi Anna. Sei ancora agli inizi, voglio che tu mi stupisca prima di poterti concedere di essere una mia schiava.”

“A dopo Padrone.” Sono passati venti minuti.

“Schiava come ti senti?”

“La ragazza che &egrave seduta vicino a me continua a chiedermi se stia bene, non riesco a stare seduta decentemente. Mi muovo tuto il tempo e più mi muovo più godo. Sembra una tortura infinita. Però non godo così tanto da venire Padrone.”

“Beh allora ho raggiunto il mio scopo. Sono proprio curioso di sapere cosa proveraiqundo scenderai le scale e quando andrai in bicicletta per tornare a casa Schiava. Voglio che mi scrivi cosa provi. Ah, ovviamente non puoi toccarti”

Mi immagino te che ti dimeni sulla sedia mentre provi ad ascoltare un professore che spiega qualcosa che non riesci a focalizzare. Ti pulsa tutta la tua vulva, stai godendo, senti come un ronzio dal tuo basso ventre che continua a distoglierti completamente dalla lezione. Non riesci ad essere lucida, vuoi toccarti, sei un lago. Eppure sai che non puoi, Io non ti ho dato il permesso di farlo. Non sai quando e come potrai godere, e non vedi l’ora di potero fare.

Aspetto varie ore e poi ti scrivo:

“Allora, mi sembrava di averti chiesto qualcosa, ogi sono di buon umore, devo trattarti da cagna?”

“Padrone mi scusi! Nel ritorno ho avuto problemi con il cellulare, e poi a casa mi hanno fermata e non sono riuscita a scriverle in tempo. Spro che questo possa placarla”

Un’altra foto di te nuda mentre si vedono ancora gli evidenziatori dentro le tue intimità.
Mentre sto per rispondere relichi più velocemente di me:

“In ogni caso Padrone &egrave stata un pomeriggio infernale!”

“…Spiegati meglio”

Non sai bene cosa pensare, hai paura e dalle tue parole trapela questo sentimento. Non hai ancora provato alcuna punizione, al massimo hai scritto 500 volte -Non devo disobbedire al mio Padrone- o ti sei pinzata i capezzoli per un pomeriggio intero.

“Padrone, mi scuso, non volevo farla arrabbiare, sono disposta a fare qualsiasi cosa per placarla, la prego.
Il pomeriggio &egrave stato fantastico ma terribile. Le scale sono state eccitantissime. Ogni volta chemi muovevo, facevo scale, andavo in bicicletta il sedere mi bruciava, &egrave vero. Però nonostante tutto mi ricordavo di Lei, Padrone, e questo mi eccitava tantissimo. Inoltre gli evidenziatori nella figa, si ne ho messi due Padrone, ci entrano facilmente, mi facevano bagnare tantissimo. Per non sono venuta. Avrei tanta voglia…”

“Bene. Era quello che volevo. Adesso togliti gli evidenziatori, lavati e mandami una tua foto di nudo integrale. Domani ti darò istruzioni per vederici, voglio iniziare ad approfondire la nostra conoscenza. Se avessi avuto più attenzione non ti saresti meritata una punizione e magari ti avrei potuto far venire. Chissà, quando ci vedremo forse. Per ora NON devi venire.”

Mi mandi la tua foto cui seguono mille scuse, quasi ti prostri e mi chiedi di essere clemente almeno per la punizione, non sai cosa aspettarti perch&egrave tu stessa sai di non averne mai ricevuta una vera. E tu stessa sai che, alla fine, non sei ancora una schiava e che la nostra conoscenza &egrave molto superficiale.

“Buonanotte Anna, spero che domani tu possa cercare di mettere più impegno a diventare una mia schiava. Se no ci metterai secoli.”

“Assolutamente Padrone, non vedo l’ora di essere sua.”

…Continua…

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