La sexy scrittrice
Il cielo era terso, nell’aria si respiravano profumi e odori, soprattutto, tipici dell’imminente arrivo della stagione primaverile. Il mare come sempre incantevole, trasparente, dai colori che sembravano sempre più assumere le sembianze di quelli caraibici.
Nei volti e negli sguardi delle persone che si potevano incontrare per strada in molti si percepiva serenità, buon umore, voglia di divertirsi e di stare bene anche in virtù dell’arrivo della bella stagione, delle giornate sempre più lunghe e di tanti turisti come auspicavano gli operatori economici.
In quel delle Cinque Terre, tra borghi e paesaggi marini incantevoli vivevano anche Antonio e Barbara. Antonio web disegner con la passione per i romanzi storici, il calcio e la commedia italiana degli anni Sessanta. Barbara, scrittrice con la passione per la cucina, i cantautori italiani e i viaggi.
Antonio e Barbara, pur essendo concittadini si erano conosciuti casualmente online perché ella avrebbe voluto realizzare un blog nel quale presentare i suoi racconti erotici, pubblicare i suoi futuri lavori e farsi conoscere ad un pubblico più vasto da quello che tradizionalmente la seguiva.
Barbara era rimasta affascinata dai modi gentili di Antonio, dalla sua competenza anche in materia di romanzi pur essendo maggiormente incuriosito e coinvolto da quelli storici, un genere decisamente diverso da quello seguito e prodotto da lei.
Antonio era rimasto sostanzialmente indifferente a Barbara, al momento la considerava come una delle tante persone che si rivolgevano a lui per la realizzazione di siti web.
Per qualche settimana i due non ebbero occasione di rivedersi ma ciò avvenne nel corso di una domenica pomeriggio quando si incrociarono lungo le vie centrali di Manarola. Dopo qualche incertezza iniziale i due scambiarono qualche parola e nel momento in cui erano prossimi a salutarsi, Antonio invitò ad un caffè Barbara, la quale accettò volentieri la proposta.
Le due ore che trascorsero assieme filarono via come se nulla fosse, la conversazione fu piacevolissima per entrambi, spaziarono dalla scrittura alla cucina, dal cinema alla musica ed anche a parlare delle rispettive vite, dei propri progetti e sogni che avrebbero voluto realizzare. Un incontro vissuto in totale serenamente ed armonia dai due e con la “ciliegina sulla torta” rappresentata dall’invito di Antonio a Barbara a trascorrere con lui qualche ora al mare la domenica successiva.
Barbara arrossì, e timidamente ma soprattutto un po’ goffamente rispose positivamente ad Antonio. Non si aspettava questo invito in questo momento e in questa circostanza però a dire il vero ci sperava in cuor suo.
La settimana per Antonio trascorse con i consueti impegni lavorativi, con un uscita con gli amici e con la visione di uno dei film cult della commedia all’italiana degli anni’60 “Il Sorpasso”, simbolo
dell’Italia del boom e dell’Italia che si stava o cercava di riscattarsi dal conflitto bellico che per diciotto lunghissimi mesi aveva interessato il proprio suolo.
Barbara, a sua volta, procedeva nella stesura del suo nuovo romanzo erotico ambientato questa volta nell’Italia degli anni’50. A questo si alternava la preparazione di manicaretti tipici della tradizione ligure e no, in particolare per quest’ultimi aveva seguito le numerosissime rubriche di cucina che affollavano e affollano i palinsesti televisivi regionali e nazionali. Così i due trascorsero la settimana che li avrebbe condotti al loro nuovo incontro.
Si giunse a domenica 25 maggio e anche il cielo, dopo una settimana incerta e con qualche scroscio di pioggia, volle “salutare” con favore l’appuntamento che Antonio e Barbara si erano dati dalla settimana precedente.
Un cielo cristallino, azzurro e con un sole quasi estivo fece da cornice al loro incontro. Il mare una tavola da colori trasparenti e con un acqua che niente aveva da invidiare alle principali località esotiche del pianeta. Il paesaggio tipico della zona assieme ai profumi, ai suoni e ai colori che lo caratterizzavano rendevano e avrebbero reso magico la giornata che trascorsero insieme.
Sorrisi, risate più o meno fragorose, discorsi più o meno impegnati, tuffi in mare, sguardi intensi e profondi caratterizzarono la loro giornata.
Attesero il tramonto, attesero la sera per fare ritorno alle loro case e diversamente da quanto accaduto durante il giorno restarono per lo più in silenzio nel viaggio che li avrebbe condotti alle rispettive abitazioni. Ogni tanto qualche battuta e qualche risatina interrompeva la “monotonia” che contraddistinse il ritorno verso casa anche se in entrambi vi era il desiderio di concludere la domenica con passione esagerata.
Sopraggiunti alla dimora di Barbara la stessa invitò Antonio a salire e nonostante le sue iniziali incertezze e titubanze questi accettò. La casa di Barbara non era particolarmente grande, arredata con gusto e semplicità, ricca di una fornitissima biblioteca che spaziava dalla letteratura erotica, ai gialli, alla storia, alla saggistica. In qua e là si trovavano appunti, fogli battuti al PC che però presentavano varie cancellature. Il disordine si percepiva non solo nel suo studio ma anche in cucina dove vi erano numerose stoviglie da lavare che facevano pensare ed immaginare lo svolgimento di una cena la sera precedente.
Antonio rimase sorpreso dalla confusione e dal disordine presente nell’appartamento di Barbara e nel mentre proseguiva la sua ricognizione, improvvisamente, come un angelo sceso dal cielo, apparve Barbara, così maledettamente sexy e sensuale.
Per pochi attimi Antonio restò senza parole ma la voglia di accarezzare quel corpo così sinuoso, formoso e morbido era tanta.
Barbara indossava un completo nero, che la rendeva decisamente sexy, una sexy, sensuale e affascinante scrittrice. L’abito che indossava evidenziava un corpo da far “perdere la testa” a chiunque. Antonio rimase stupito e piacevolmente sorpreso dal fascino e dall’eleganza di Barbara che desiderava averlo tra le sue braccia e ciò si poteva percepire dallo sguardo seducente e ammaliante della stessa.
Dopo i primi ammiccamenti, i primi abbracci e le prime carezze, la camera da letto arredata con un tocco romantico, con petali di rose, candele e lenzuola rosse come la passione, attendeva i due innamorati.
I loro corpi e le loro anime in brevissimo tempo si posarono su quel morbido letto e da quel momento fu passione e piacere intenso, assoluto, infinito.
Antonio “impazziva” di fronte a quelle forme così sinuose e a quelle curve ed ovviamente non perse tempo e in pochissimo tempo iniziò a sfiorarla con dolcezza e amore prima i capelli, poi il naso, le labbra, infine iniziò a baciarla con purezza, semplicità ed innocenza. Lo stesso fece Barbara con lui. Ma il tutto in breve tempo si sarebbe trasformato in un meraviglioso concerto di archi, violini e chitarre. Da una musica classica a una più rockeggiante o comunque più ritmata e suonata con passione eccezionale, esagerata, enorme.
La voglia e il desiderio reciproco aumentavano secondo dopo secondo, minuto dopo minuto e raggiungevano livelli esponenziali. Antonio iniziò a spogliare Barbara e lo stesso fece lei. Non appena tolse il corpetto di Barbara, Antonio rimase estasiato dal seno prosperoso e armonico di lei ed immediatamente si tuffò su quelle tette enormi che accarezzò e bacio più volte ma soprattutto non voleva e non avrebbe voluto staccarsi dai capezzoli sempre più turgidi sinonimo dell’eccitamento e del piacere che stava aumentando minuto dopo minuto in Barbara.
Barbara si sfiorava i capelli e le labbra in continuazione, era completamente in estasi, intensi brividi attraversavano il suo corpo, sensazioni bellissime, uniche che non provava da tempo.
Immensa la voglia e il desiderio di amare con passione sentimento Antonio, immensa la voglia e il desiderio di assaporare ogni cm della sua pelle, di vivere intensamente ogni attimo di questo travolgente ed inaspettato amore carnale.
Barbara aveva sete di piacere, di passione, di coccole, di baci e abbracci ma anche di erotismo allo stato puro. Voleva eccitarsi, voleva perdersi nei labirinti del peccato, voleva “ubriacarsi” di amore e follia, voleva perdersi nel “girone” della lussuria.
E così fu per due ore, che ad entrambi sembrarono un eternità, si lasciarono travolgere dall’amore e dalla passione
Barbara, seppur già eccitata dai sensuali ed erotici massaggi al seno, interruppe per poco il gioco che da diversi minuti stava divertendo Antonio e si avventò sulla “preda” come una pantera ed in effetti lo era.
Formosa con un decolleté che lasciava ben poco spazio all’immaginazione e con lunghi capelli rossi, occhi celesti e con unghie lunghe ma non troppo, pronte a “graffiare” il suo partner non appena si fosse presentata l’occasione.
La “panterona” lo coprì nuovamente di baci non troppo appassionati quasi casti ma che minuto dopo minuto diventavano sempre più calienti. Le rispettive bocche si cercavano a vicenda e cercavano le zone erogene dell’uno e dell’altro in modo da dare e ricevere piacere.
Dai baci ad un qualcosa di più coinvolgente il passo fu breve, Barbara nell’estasi di amore che stava vivendo assieme ad Antonio percepì che il suo membro stava acquistando volume e si induriva sempre di più.
Rapidamente le tolse i boxer e iniziò ad accarezzarle il genitale, poi lo baciò più volte ed infine lo avvicinò alla sua bocca con dolcezza e con tanta e tanta passione si produsse in un sublime rapporto orale.
Antonio impazziva di piacere, emetteva gemiti che ancor più amplificavano le sensazioni e le emozioni che stava vivendo in quei momenti.
Se da un lato raggiungeva l’apice del piacere dall’altro colse il momento propizio per togliere il perizoma a Barbara sotto il quale nascondeva una intimità che sembrava fosse stata dipinta da uno dei massimi esponenti dell’arte rinascimentale.
L’intimità di Barbara si presentava carnosa e vogliosa di essere penetrata a dovere e come effettivamente desiderava la nostra protagonista.
Antonio non perse tempo e colse subito l’essenza del frutto proibito adagiando delicatamente la sua lingua nella zona clitoridea e tra le labbra che caratterizzavano la medesima.
La fragola di Barbara si presentava caldissima, umida e bagnata come un prato dopo una pioggia di autunno e ciò fu confermato non soltanto dalle costanti sollecitazioni linguistiche di Antonio ma anche dalle dita che ogni tanto inseriva in quel paradiso.
Ad essa sembrava di impazzire, riscopriva piaceri sopiti e inoltre la voglia di essere posseduta e penetrata non conosceva limiti. Anche Antonio aveva una spasmodica voglia di non lasciare l’opera a metà visto che stava assaporando il clitoride di Barbara da tanti e tanti minuti. Iniziò a penetrare la sua amata lentamente e dolcemente ma tutto questo a lei non bastava.
Più volte esortò, con voce che esprimeva il suo senso di piacere, Antonio affinché fosse amata con maggiore energia, con maggiore sentimento, con maggior partecipazione e trasporto ed il suo amato accontentò i suoi desideri. Da quel momento in poi l’amore, la passione e l’eccitazione raggiunsero livelli indescrivibili, il suo membro penetrava quel paradiso di piacere con maggior vigoria di prima, anzi ne aumentò la velocità stando attento a non terminare troppo presto.
Barbara gemeva e gridava per l’intensissimo piacere provato, la sua intimità non era più calda bensì bollente, i loro corpi caldi, caldissimi, intrisi di sudore ma con una voglia esagerata, immensa e smisurata di amarsi fino allo sfinimento.
Ebbri di amore e di passione non si risparmiarono le principali posizioni del kamasutra. Entrambi volevano godere ogni attimo di questo momento e quindi era normale e scontato che l’amplesso fosse fin troppo appassionato e così il loro desiderio di amore e di erotismo sfrenato. E così fu.
Bel racconto, complimenti. Aspetto i prossimi capitoli, perché prosegue, vero?
Sono assolutamente d'accordo: sarebbe bello poter avere uno spazio per disquisire di questi aspetti senza necessariamente scriverli qui. Un sistema…
Grazie di nuovo per l'apprezzamento! Non manca molto per la conclusione (con un capitolo pubblicato alla settimana, manca esattamente un…
Sì, diciamo che c'è stata una piacevole conclusione della vicenda, Onestamente attendo con immenso piacere il proseguire di questa tua…
Molto belli i tuoi racconti questo in particolare mi piace moltissimo , il marito dopo aver sollevato il"polverone" sono curioso…