Erano passati alcuni giorni dalla mia avventura nelle docce del campo e una leggera eccitazione nel ricordare quei momenti mi faceva leggermente bagnare. Decisi che nemmeno quel giorno sarei tornata a casa e che mi sarei lanciata in qualsiasi cosa il destino avesse per me oltre l’angolo!
Arrivate le 13.30 chiudo i cancelli del centro e mi dirigo ad una specie di tavola calda, uno di quei locali che servono piatti pronti. Quel giorno faceva molto caldo così optai per un vestitino leggero beige con intimo bianco e ballerine ai piedi. Entro, prendo da mangiare e mi siedo ad un tavolino, mentre mangio mi guardo intorno, c’è un po’ di gente, molte come me mangiano sole, altri in gruppo o i coppia. C’è un uomo però che attira la mia attenzione, non certo per la sua prestanza fisica, un uomo normale, ma perché ha fisso il suo sguardo sulle mie gambe lasciate scoperte dal vestito che è salito un po’. Io faccio finta di non averlo notato e continuo a mangiare mentre ogni tanto prendo il cellulare in mano. Sento comunque il suo sguardo su di me e questo mi piace. Il tipo finito di pranzare, si alza e va via poggiando il vassoio sul bancone. Io rimango quasi delusa mi piaceva che quell’uomo mi guardasse. Finisco anche io il pranzo e vado via, guardo l’ora e ho un’ora libera, andrò a ripararmi nel parco penso. Esco e con mio grande stupore mi trovo di fronte l’uomo che mi fissava. Si accorge della mia sorpresa e sorride compiaciuto. Mi offre una sigaretta, ma la rifiuto dicendogli che non fumo. Poi parte diretto e mi dice che mentre ero seduta non ha potuto togliere gli occhi dalle mie gambe, io lo ringrazio arrossendo un po’. Lui mi chiede se ho da fare adesso ma io gli dico che devo tornare a lavoro alle 15.00. Mi invita a seguirlo e mi porta nel suo ufficio poco distante da noi.
Appena dentro mi salta addosso mi alza il vestito, me lo sfila e mi palpa il culetto e tette! Le mie vani vanno sulla sua patta liberare un cazzo di dimensioni normali, abbasso i suoi jeans e i boxer e mi avvicino al suo cazzo! Il caldo ha effetti anche sul suo cazzo e l’odore è forte e acre ma lui mi spinge la testa e io apro comunque la bocca e inizio un pompino! Cerco di ingoiarlo tutto, lui me lo toglie dalla bocca e mi fa leccare le palle gonfie e lo scroto. Mi dice che sono una dea con la bocca e questo complimento mi fa sorridere continuo a leccarlo e ci metto sempre di più per farlo eccitare ancore di più! Ma lui mi fa alzare, mi fa sedere alla scrivania, mi abbassa il reggiseno leccandomi i capezzoli durissimi facendomi gemere per il piacere! Poi scende verso il basso, mi sfila le mutandine, continua a scendere e mi toglie le ballerine, inizia leccarmi ed annusarmi i piedi, e mi dice che facevo tanto la schizzinosa ma anche i miei piedi puzzano e sono sudati, io gli chiedo di smettere perché mi vergognavo di quello che mi diceva, ma lui continuava a leccarli e a dire che puzzavano. Questo trattamento mi faceva bagnare moltissimo così ho iniziato a toccarmi e a dire di continuare a leccare i miei piedi lerci!
Dopo essersi dedicato ai miei piedi inizia a leccarmi la fica, con la bocca mi succhia il clitoride simulando un pompino facendomi impazzire, infilava la lingua nella mia fica facendomi godere come una matta, per questo non ci misi molto e fui travolta da un orgasmo fantastico!
Mi si avvicina e mi bacia facendomi assaggiare il mio sapore, che trovo buonissimo!
Mi fa scendere dalla scrivania mi gira e mi fa piegare, appoggia e spinge il suo cazzo nella mia fica che cola umori come una fontana! Mi sbatte davvero forte e io godo, la sua mano scorre lungo la schiena risalendo verso la testa, infila la mano tra i capelli e li tira facendomi alzare la testa come si tirano le redini ad un cavallo, non sento dolore ma solo piacere, per questo inizio a godere e a chiedergli di spingere sempre di più!
Lui aumenta le pompate e mi dice che sono una gran troia, questa volta sorrido e gli rispondo che si sono troia ma i piace da morire, queste parole lo eccitano da morire e infatti inizia a scoparmi in un modo assurdo, io gemo e alla fine l’orgasmo arriva travolgente, io mi lascio andare e allora lui mi spinge la testa sulla scrivania continuando a pompare, sono a bocca aperta per recuperare aria che il piacere mi ha portato via, rivoli di bava colano su un lato e lui che continua a scoparmi, fino a quando non me lo sfila e con dei grugniti animaleschi sento gli schizzi del suo sperma che colpiscono la mia schiena.
Lui con la mano spalma la sua crema su tutta la mia schiena!
Io mi giro e mi siedo sulla scrivania, lui mi accarezza il seno giocando con il mio capezzolo!
Guardo l’ora, ormai le tre sono passate da un po’!
Gli dico che devo andare via, mi rivesto, gli schiocco un altro bacio sulle labbra e vado via. Mentre mi allontano sento la sua voce che mi dice che sono una dea! Vado via con il sorriso!
Il racconto nasce dall'unione di alcune esperienze sessuali e relazionali che ho vissuto. Celeste esiste, ma non è quello il…
Pazzesco..sarebbe bellissimo approfondire la sua conoscenza..
Mi piace pensare sia un racconto reale..se ti andasse di parlarne scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Molto interessante, è realtà o finzione? Dove è ambientato?
Felice che le piaccia. Le lascio il beneficio del dubbio…