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La terribile umiliazione

By 20 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

– John sei pronto?
– Si , tranquilla Alicia non ho intenzione di fare tardi all’appuntamento. Hai preso tutto?
– Si certo!

John squadrava la compagna dalla testa ai piedi, pantalone attillato nero, scarpe con il tacco ed un top di raso verde che lasciava intravedere le sue forme armoniose; &egrave una davvero una bella donna pensò, osservandola nei particolari.

Scesero in garage salirono in macchina ed Alicia accese la radio.

– Ti vedo nervosa cos’hai?
– Niente di particolare ma lo sai che andare dal ginecologo mi mette un po’ d’ansia.
– Ahhahahaha, ma dai, tranquilla ci sono io e poi Mark &egrave un amico, vedrai che sarà una cosa interessante.

Iniziarono a chiacchierare d’altro e poco dopo arrivarono in un piazzale dove c’era un enorme parcheggio vuoto, scesero dalla macchina e John indico un portone poco lontano;

– Ecco &egrave lì
– Ok leviamoci il pensiero

John prese il cellulare dalla tasca compose un numero’.

– Ciao Mark sono io &egrave tutto pronto? ‘.. Bene stiamo salendo

La porta dell’ascensore si aprì al secondo piano con un rumore metallico ed il pianerottolo era ben illuminato da una luce al neon fredda. ‘Studio ginecologico Dott. M. Forsigth’, la placca in oro risaltava sulla porta di noce scuro, John suonò ed un uomo in camice bianco aprì. I due si sorrisero abbracciandosi amichevolmente

– Ciao Mark
– Ciao John che piacere rivederti
– Lei &egrave Alicia, la persona di cui ti ho parlato, spero che la visita dia l’esito sperato, non ho intenzione di sposarmi una donna che potrebbe nascondermi qualcosa o che potrebbe avermi mentito.
– Certo, capisco, proprio per una maggior accuratezza ho convocato degli altri colleghi per ottenere una risposta all’esame più precisa possibile.

Entrarono nello studio e Mark li fece accomodare nella sala d’aspetto su di un divano di pelle nera.

– Scusa John ma non ho capito, cosa significa tutto questo?
– Alicia, voglio esser sicuro che tu non mi abbia mai mentito e che io sia stato davvero il primo a prendersi il tuo culo’.. la tua verginità, quindi ho organizzato tutto per averne la certezza, se vuoi raggiungere il tuo obiettivo, se vuoi diventare mia moglie ho bisogno di certezze, quindi quando ti chiameranno andrai nello studio e farai tutto quel che ti dirà Mark, senza se e senza ma, mi sono spiegato?

Appena finì di parlare, la porta della sala visita si aprì e Mark riapparve sull’ingresso
– Prego Alicia vieni pure

Alicia si alzò dal divano, volse lo sguardo verso John in attesa di un cenno

– Alicia vieni!… Mark, serviti pure da bere, alla fine ti chiameremo e potrai constatare tu stesso.

Il tono di Mark era calmo ed allo stesso tempo deciso ed Alicia notò un cenno d’intesa tra i due uomini, quindi si girò ed andò verso la sala, entrando si accorse della presenza di altri due uomini appoggiati alla scrivania, ‘Sono i colleghi di Mark’ pensò per un attimo; i tre uomini iniziarono a guardarla i loro occhi si soffermavano sulle gambe, sui seni, nell’inguine, poi Mark le si avvicinò:

– Spogliati e poi mettiti sul lettino, togliti tutto devi rimanere completamente nuda, vogliamo vederti la fica ed il culo.

Alicia iniziò a spogliarsi poggiando gli indumenti nulla sedia bianca posta accanto al lettino, Mark si girò ed andò verso il lavabo, dandole la schiena le disse:

– Sali sul lettino, apri le gambe, appoggia i polpacci sui sostegni ed aspettami li ferma, io mi preparo.

Mark iniziò a lavarsi le mani, le asciugò con calma e si voltò per controllare che Alicia avesse fatto ciò che le aveva detto.

– Sei troppo chiusa, allargale un po’ di più e sporgi il bacino così possiamo vederti meglio, sono sicuro ci divertiremo con il tuo culo.
– Troietta vogliamo vedere anche noi, allarga bene le cosce

Lei era proprio nella posizione adatta per esser guardata, totalmente nuda con le braccia lungo il corpo, le cosce divaricate e la testa leggermente sollevata.
I tre uomini la guardavano commentando tra di loro la larghezza della fica e del buco del culo poi Mark le si avvicinò, si mise di fronte alla fica completamente depilata sistemando meglio i supporti sui quali erano appoggiate le gambe e di colpo li allargò al massimo, facendo si che la fica di Alicia fosse ancora più aperta, totalmente esposta al suo sguardo ed a quello degli altri due uomini presenti.

– Così &egrave meglio, adesso ti scoperemo ed inculeremo, qualsiasi cosa accada dovrai rimanere ferma e non rifiutarti altrimenti dovremo costringerti e ‘potrebbe esser meno piacevole.

Alicia capì, non rispose chiuse gli occhi e rilassò tutti i muscoli fino a quel momento tesi come corde di violino. Le mani di Mark iniziarono a muoversi sul suo corpo, poi le chiese di allargare le natiche con le mani ed iniziò per prima cosa ad aprire le grandi labbra tastandone lo spessore, dopo, ognuna delle due labbra venne presa tra il pollice e l’indice e tirata leggermente verso l’esterno per saggiarne l’elasticità, in seguito passò al clitoride, lo fece uscire dal cappuccio di pelle quindi stringendolo tra le grandi labbra iniziò a farle strusciare una contro l’altra intrappolandolo nella stretta.

– La preparo e poi ce la scopiamo tutti insieme che ne dite?
– Ho proprio voglia di farle il culo

I tre uomini risero scambiandosi segni d’intesa e Mark riprese a palparle la fica allargandola con le dita, esplorandola in ogni millimetro di pelle, infilando due dita all’interno facendole roteare; in quel momento uno degli altri due uomini si spostò dalla scrivania e si avvicinò al lettino, mise una mano sulla testa di Alicia e la girò nella sua direzione.
Si prese il cazzo in mano tirandolo fuori già duro dai pantaloni ed iniziò a sbatterglielo sulle guance lentamente, ascoltando il rumore che veniva prodotto; l’uomo alternava lo schiaffeggio con il cazzo a dei movimenti di struscio della cappella violacea su tutto il viso poi, scese ed iniziò dare dei colpetti con la cappella sulle labbra della donna che le aprì tirando fuori la lingua, l’uomo la guardò attese qualche secondo poi con il cazzo riprese a colpirla sulla bocca.

– Bagnalo di saliva e succhialo troia, altrimenti quando te lo punto nel culo faccio fatica ad infilarlo.
– Fai come ti dice, ha un cazzo piuttosto largo

Mark smise di toccarle la fica e facendo un passo indietro si rivolse all’uomo rimasto nei pressi ed intento a gustarsi la scena

– Guarda, adesso la inculo

Aprì la zip dei pantaloni di lana grigi, prese il cazzo tra le mani e lo scappellò, poi avvicinandosi infilò le mani sotto le natiche , sollevandola leggermente e con i pollici le divaricò mettendo in vista completamente il buco; avvicinò ulteriormente il bacino fino a che la cappella non si appoggiò sul culo della donna spingendo lentamente fino ad allargarlo in modo tale che la cappella entrò per metà, e rimase fermo forse per lasciare ai muscoli del culo il tempo di abituarsi.

L’altro cazzo continuava a strusciarle sulle labbra e sulla lingua ed il movimento aveva provocato delle sbavature di saliva sul mento di lei.
Di colpo, con una spinta forte Mark le entrò in culo fino alle palle, togliendole il respiro, la penetrazione fu agevolata dalle natiche di lei tenute larghe dalle dita in una presa forte.

– Adesso ce l’hai tutto dentro nel culo’.e tu cosa aspetti a riempirle la bocca?

Disse rivolgendosi all’altro’e tenendola ferma per le natiche diede due affondi veloci e profondi poi indietreggiò facendo uscire tutto il cazzo dal culo rimanendo con gli occhi fissi sul buco largo che lentamente si richiudeva. La posizione dell’altro uomo era cambiata, si era spostato dalla sinistra della donna, ed era salito sul lettino, appoggiandosi con il culo sulle sue tette le sbatteva la cappella frontalmente sulle labbra.
Mark senza alcun avviso spinse nuovamente il cazzo nel culo di Alicia fino alla radice, che per la forza della spinta emise un gemito aprendo la bocca, fu proprio in quel momento che Phil, l’uomo che era a cavalcioni le schiacciò le palle sulla bocca spingendole dentro.

– Succhiami i coglioni troia
– Fai contento il mio amico, leccalo bene, puttana

Mark tirò fuori il cazzo dal culo lasciandolo aperto e si spostò per guardare l’opera che la donna compiva succhiando i coglioni di Phil

– Ehi Phil questa succhia come una vampira ahahahaha
– Si hai ragione, prova anche tu

Phil scese dal lettino lasciando il posto a Mark che salì sopra di lei e ponendole un cuscino sotto la nuca la alzò quel tanto che bastava per avere la bocca nella giusta posizione, quindi si pose perpendicolare al corpo della donna e sostenendosi con le braccia le spinse il cazzo in bocca iniziando a pomparla, il movimento era lento e regolare ed il cazzo entrava dalla cappella fino alla metà dell’asta; Phil vide che il culo di Alicia si era richiuso.

– Stai ferma troia, non ho intenzione di spaccarti il culo, ma se proverai a muoverti allora sarò costretto a farlo.

Il cazzo di Phil era più corto di quello di Mark ma era di gran lunga più largo così come le palle erano più grosse pronte a scaricarsi di sborra. L’uomo senza tentennamenti diede una spinta forte penetrando nella carne rosea di lei, era veramente largo e la riempiva totalmente, arrivato in fondo rimase fermo per qualche istante mentre Mark continuava a scoparle la bocca velocemente, facendo si che producesse molta saliva che le colava dai lati delle labbra sul mento e sul collo.

La scena era carica e il terzo uomo fino a quel momento rimasto in disparte ad osservare si avvicinò al trio, poi decise che era il momento di entrare in gioco,si pose sul lato destro del lettino estrasse il cazzo moscio dai pantaloni e lo poggiò sulla mano destra di Alicia.

– Mettilo in tiro troia che tra poco tocca a me fotterti

La mano della donna iniziò a segare l’uccello che prese subito ad inturgidirsi, Phil attese che la presa della mano sul cazzo si fece sicura poi cominciò a stantuffare il culo di Alicia, alternando dei movimenti rapidi ad affondi più calmi per gustarsi il buco che si allargava, di tanto in tanto estraeva totalmente il cazzo per poi sbatterlo dentro in un colpo solo riallargandola.

– Perché non la riempite in ogni buco questa troia?

La voce di John si udì all’interno della sala visita, era entrato e si stava gustando la scena. La risposta di Mark non si fece attendere.

– Bella idea, mettiamola a pecora e riempiamola in bocca culo e fica.

La fecero scendere dal lettino ed Edgard, il terzo uomo di sdraiò supino con il cazzo che svettava duro verso l’alto.

– Sali sul lettino a pecora!

Appena salita sul lettino Phil la sistemò per bene poi si scambiò di posto con Mark

– Tira su il culo troia così possiamo scoparti meglio
– Io glielo infilo in fica
– Si ma fallo nello stesso momento che le entro in culo’disse Mark.

I due uomini accostarono le cappelle al culo ed alla fica di Alicia poi con un cenno d’intesa spinsero i due cazzi dentro nello stesso istante facendo sbattere le palle l’une contro le altre, Mark le teneva le mani sulle reni spingendola verso il basso, in modo che il culo per via del movimento fosse spinto verso l’alto allargandosi automaticamente e facilitando la sua penetrazione.
I due cazzi le entravano alternativamente ora quello in fica ora quello nel culo in perfetta sincronia.

– Phil infilale il cazzo in bocca
– Era proprio quello che stavo pensando John voglio schizzarle sul viso da troia
– Non farà obiezioni

Phil con la mano sinistra afferrò Alicia per i capelli costringendola ad alzare la testa, la donna aprì la bocca ed il cazzo largo dell’uomo le si introdusse tra le labbra.

– succhiamelo troia ho voglia di venirti in faccia
– Mark trombala in fica, io voglio incularla

Mark ed Edgard invertirono le loro posizioni ma appena entrati cambiarono il ritmo della scopata, questa volta entravano simultaneamente nei buchi ormai larghi della donna, muovendosi ad un ritmo sostenuto con dei colpi veloci e profondi tanto da far si che il corpo di Alicia ad ogni spinta si muovesse verso il cazzo di Phil ben piantato nella sua bocca

– Bravi, fottetela forte che mi sta mangiando il cazzo, sto per sborrare.
– Dai spruzzale tutto in faccia.

Phil spinse ancora più profondamente il cazzo fino in fondo alla gola della donna e quando senti la sborra che stava per sgorgare, tirò fuori l’uccello e menandoselo a poca distanza del viso di Alicia iniziò a sborrare.

– Apri la bocca e tira fuori la lingua voglia schizzarci sopra.

Il primo schizzo, piuttosto corposo, colpi la lingua di Alicia colando dondolante per via dei colpi in culo e fica degli altri due sul suo mento, seguirono altri schizzi che la colpirono sugli occhi e sulle guance mentre lei rimaneva con la bocca aperta; appena finito di schizzare l’uomo infilò nuovamente il cazzo nella della donna e se lo fece succhiare mentre lentamente si ammosciava. Quando fu completamente moscio lo tirò fuori e si rivolse agli amici dicendo che lui aveva finito

– Visto che hai chiuso me lo faccio succhiare un po’ anch’io

Disse Edgard tirando fuori il cazzo dalla fica di Alicia, quindi scese dal lettino ed andò a scopare la bocca della donna tenendole la testa ferma tra le mani e spingendole il cazzo dentro.

– Dai riempitela di sborra tutti e due, schizzatele insieme in faccia
– No io preferisco sborrarle in culo anzi ci sono proprio vicino’.disse Mark aumentando il ritmo dell’inculata

Il cazzo in gola uscì dalle labbra e la schiaffeggiò un paio di volte

– Leccami la cappella troia che ti schizzo in faccia’.leccala tutta intorno
– Io sto per riempirti il culo

La lingua della donna si muoveva in cerchio intorno la cappella gonfia dell’uomo che dopo poco indietreggio per una decina di centimetri e segandosi sborrò in faccia ad Alicia, i primi due schizzi entrarono in bocca il terzo le finì sulla fronte ed iniziò a colare sul naso. La faccia della donna era bagnata della sborra dei due cazzi che aveva succhiato mentre il terzo stava per sborrare.
Mark spinse ancora di più le mani sulla schiena di Alicia facendola inarcare, accelerò la velocità dei colpi e la potenza delle spinte poi di colpo lo tirò fuori, la giro supina tenendola per le caviglie e riprese ad incularla, facendo entrare ed uscire il cazzo una decina di volte, forzando l’elasticità del culo, successivamente prese a stantuffare il buco posteriore velocemente, godendosi della larghezza del buco fino a che non scaricò tutto il suo carico di sborra dentro, mentre John non aveva mai smesso di guardarla.

– Adesso sei pronta per diventare mia moglie’disse John.

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