Skip to main content
OrgiaRacconti Erotici Etero

La trasgressione di una moglie perbene

By 3 Settembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Il racconto si riferisce ad una esperienza vissuta anni fa mentre vivevamo all’estero. Avevamo 38 e 32 anni, sposati da due ed arrivati nel paese straniero da pochi mesi. Io ero andato per lavoro e mia moglie mi ha seguito.

Lei ‘ (anzi era, gli anni passanoé) una bella donna, bionda, occhi azzurri, terza di seno, carnagione chiara, non molto alta ma ben proporzionata. Io allora avevo tutti i capelliébiondi e gli occhi azzurri come lei, alto e snello.

Come sempre succede, all’arrivo si fanno nuove amicizie, soprattutto con italiani e ci si invita per passare il tempo. Abitavamo in un paese in via di sviluppo senza tante possibilit’ di distrazioni.

Un giorno una coppia conosciuta da poco ci invita a una cena dove saranno presenti altri italiani che ancora non conoscevamo. Ovviamente accettiamo con piacere, eravamo in cerca di amicizie.

La coppia ci passa a prendere ed andiamo alla casa dove si svolge la festa. Non ci aspettavamo tanta gente, c’erano una ventina di persone, quasi tutte coppie e qualche singolo. Tutti della nostra et’, tra i 30 ed i 45.

Essendo in tanti la cena si svolge in piedi e si chiacchera piacevolmente.

L’abbigliamento dei presenti era elegante e qualche donna indossava abiti sexy ma non volgari. Mia moglie era elegante, gonna e camicetta, molto seria.

Durante la cena veniva offerto spesso da bere e mia moglie ha cominciato ad essere particolarmente allegra ma sempre attenta e sveglia.

Ad un certo punto il padrone di casa ci invita in un’altra sala dove ci sono tante sedie quante le persone presenti e dice di accomodarci perch’ ha organizzato un gioco di societ’.

Tutti ubbidiscono ed aspettano con curiosit’ le indicazioni.

òEcco il primo gioco: io dico una parola ed il mio vicino deve dirne una che si collega a quella che ho detto io, esempio io dico legno ed il mio vicino dice albero. Chi sbaglia deve eseguire una punizione a scelta del suo vicino’.

Sembra divertente, ai primi errori le punizioni sono: fai quattro salti al centro della sala, fai delle flessioni, ecc.

Quando sbaglia la vicina del padrone di casa lui le dice: per punizione togliti la camicetta. Lei, anche se sorpresa, ridendo la toglie e rimane in reggiseno. Mia moglie mi guarda con aria preoccupata, io le dico che non succeder’ nulla, sono persone serie. Da quel momento le punizioni (sempre pi’ frequentiéforse sbagliavano apposta) consistono in togliersi gli indumenti. Mia moglie cerca di non sbagliare mai mentre parecchi altri cominciano a rimanere in biancheria. Ad un certo punto mia moglie sbaglia e mi guarda spaventata, il suo vicino le dice di togliersi la camicetta, lei diventa rossa ma io le dico di giocare. Titubante la toglie e rimane con il reggiseno e si copre con le braccia. Il gioco prosegue e cominciano ad esserci persone nude. Mia moglie sbaglia e si toglie i pantaloni, ma quando, dopo un errore, deve togliersi il reggiseno, fa resistenza. Tutti gli altri cominciano ad applaudire gridando ònuda, nuda’. Io le faccio cenno di farlo e lei lo toglie. Quanto ‘ il turno dei pantaloni non fa storie, l’alcol ha tolto un po’ di resistenza. Il problema ‘ togliere tutto, al prossimo errore cՏ lo slipé.

Ahim’ (per lei) sbaglia ed ‘ costretta dalla gente a sfilarle, rimane nuda, come tanti altri. Poco dopo siamo tutti nudié

A quel punto il padrone di casa dice che da quel momento le punizioni diventavano azioni da svolgereé.

Mia moglie sbaglia per prima ed ‘ il padrone di casa che sceglie la punizione: prendere in mano almeno quattro cazzi e tenerli ognuno per 30 secondié

Io sono in tiro e le chiedo di cominciare con me, appena me lo prende rischio di eiaculareé.

Poi passa al vicino e ne prende altri due.

A quel punto si avvicina a me e mi dice: òbasta, andiamo via, non mi piace questo gioco’. Le chiedo di rimanere ancora un po’, andremo via alla prossima tua punizione che non eseguirai. Lei accetta ma, quando le punizioni diventano pompini, vere masturbazioni, ecc, non resiste e si alza per andare via. Io sono costretto a seguirla ed abbandonare la festa.

Poi ho saputo che la festa ‘ terminata in un’orgia e che era loro abitudine organizzare quel tipo di feste. Non ci siamo pi’ andati (ahim’).

Leave a Reply