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Racconti Erotici Etero

La visita di leva

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano ormai i primi di settembre:l’estate volgeva al termine e io mi accingevo a fare la visita di leva con la speranza che mi trovassero qualcosa che non andasse(niente di grave ovviamente)ma che mi consentisse di essere riformato e di evitare l’odiosa naia.
Mi recai un lunedi’ mattina all’ospedale militare:ero nervoso,volevo escogitare qualche stratagemma,ma la mia mente era annebbiata ,confusa.
Dopo una attesa di circa un’ora entrai nella stanza,ma con mia enorme sorpresa invece di trovare un dottore militare,mi ritrovai una splendida dottoressa!
Alta circa 1,75 occhi neri capelli lunghi corvini ,quarta misura di seno messo ben in evidenza dal camice bianco,sulla quarantina d’anni.Mi salutò cordialmente spiegandomi di essere la psicologa del distretto e che prima delle visite fisiche avrei dovuto fare un colloquio con lei per verificare l’idoneita’psicologica al servizio militare.
Inizio’ da domande banali:nome ,cognome,eta’,malattie infettive
infantili,etc.;poi sorridendomi maliziosamente mi chiese se avevo gia’ fatto l’amore;io gli risposi di no;lei mi disse:”ne avresti voglia?”;”tanta “risposi io imbarazzato.”Perche’ fin’ora non l’hai fatto”?replico’ lei.Io le spiegai la mia timidezza con le ragazze causata dalle ridotte dimensioni del mio pene gia’ causa di ridicoizzazione da parte degli amici negli spogliatoi.lei mi chiese quanto piccolo…io le dissi 13 cm.Lei scoppio’ in una risata che per me fu interminabile e imbarazzante.Poi disse :”e allora vediamolo questopisellino”..;e con tono autoritario mi ordino’ di abbassarmi pantaloni e mutande.Vuoi per l’imbarazzo della discussione,vuoi per la solita timidezza, abbassatomi le mutande scoprii il mio minuscolo pene:cosi’ piccolo non ricordavo di essermelo mai visto!Si perdeva tra i peli pubici,era raggrinzito,impaurito,era sicuramente piu’ piccolo di uno gnocco!Lei si alzo’ dalla sedia ,si avvicino’ a me e disse che per vederlo bene doveva prendere la lente di ingrandimento.E cosi’ fece!Inizio ad esaminarlo accuratamente;poi inizio a toccarmelo,strofinarlo con il manico della lente,me lo scappello piu’ volte;io avevo la cappella sensibilissima,ed emisi un grido do dolore quando mi ci poggio’ sopra i polpastrelli delle dita.Nessuno mi aveva mai violato in quella maniera!

Poi avvicino’ la bocca al mio gnocchetto e me lo insalivo’ tutto,anche le palle anch’esse minuscole,una leggermente piu’ grande dell’altra!
Poi disse”questo e’ il cazzo piu’ piccolo che abbia mai visto,Complimenti.E sei anche fortunato perche’ sul mio referto scrivero’ che sei sessualmente inadeguato,ed una commissione forse esprimera’ parere favorevole affinche’ tu possa evitare la naia”.Poi incoraggiante ,disse:”ho capito che sei un ragazzo timido ,con dei problemi,e voglio aiutarti,….ti sverginero’ io”!!!
Detto questo con fare materno,mentre io ero ammutolito da cio’ che stava accadendo mi aiuto’ a spogliarmi completamente ed io ero nelle sue mani come un bambino indifeso; mi fece stendere sul lettino dell’ambulatorio.Io fissavo il soffitto come in uno stato di ipnosi:improvvisamente sentii un fuoco al sesso,una sensazione di umido,abbassai lo sguardo e vidi che lei mi si era accovacciata sopra e me lo avava preso in bocca.La sua lingua mi penetrava fin
quasi dento il piccolo pertugio della cappella.Nessuno mi aveva mai spompinato,e il dolore era tremendo:ma il piacere immenso.Dopo pochi minuti quel microbo,quell’insignificante appendice comincio’ a tirarmi e sentii che cresceva sotto i colpi ritmati di quella bocca affamata.Allora lei sorridendomi disse:siamo pronti!Mi salii sopra e si sedette su di me,con il volto davanti al mio,prese dolcemente il mio cazzo(minuscolo per lei ma per me era ormai un cazzone super,grossimo,gonfio ,esplosivo)e lo mise nel suo buchetto vaginale che sentii umido,e inizio a cavalcarmi:su e giu’ con una foga incredibile!Dopo
una quindicina di colpi sentii un bruciore enorme e mi liberai del mio copioso seme nella sua vagina omai infuocata…ero esausto e svenni!Mi risvegliai in sala d’attesa come se nulla fosse accaduto.
………Giorni dopo tornai in caserma e ritirai la mia domanda di esonero:ero ormai un uomo e un anno di vita militare in fin dei conti non mi avrebbe fatto male.Ma non dimentichero’ mai quella mattina…..e probabilmente se non mi fosse accaduto nulla oggi non sarei il caporal maggiore Francesco….;da quella mattina non la rividi piu’,ma non smettero’ mai di ringraziarla;grazie aquell’atto di amore ero diventato un uomo!

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