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L’amico di mio padre …

By 26 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era il classico pomeriggio di Agosto. Io ero in ferie mentre Marco, bhè lui non aveva avuto nessun tipo di svago, visto che i suoi lo tenevano incatenato in azienda della famiglia. Io ero nel letto ricordavo come ieri mi aveva lasciata quando sua madre, mentre ci stavamo quasi per dare da fare l’ha chiamato.
Ero annoiata, non sapevo cosa fare quando la voglia di scopare, mi assale. Prendo il telefono mi dirigo in bagno mi spoglio per una doccia veloce, doccia che si prolunga un po’. Visto che le mie mani sono scese fra le mie gambe per un po’ di piacere. Esco dalla doccia e guardando il telefono scatto una foto della mia figa bagnata, la voglio inviare a Marco. Quando quel maledetto telefono tuch si blocca!
Ho inviato la mia foto nuda al migliore amico di mio padre. Questi sono cavoli, che cosa penserà adesso Luca? Per me è come se fosse un secondo padre mi conosce da quando ero piccola. In quei minuti spero che pensi solo che sono sciocchezze che si compiono a 20 anni. Spero non chiami subito mio padre ‘ e se lo fa? Che giustificazione potrei dare a mio padre? E poi ripenso a quello che ho scritto.

” Amore guarda cosa ti stai perdendo, perché non vieni i miei non ci sono in casa ‘ ho voglia di te! ‘
Sa che sono fidanzata, ma sa che chiamo tutti amore, dai penso che capisca che non è per lui.

Alcuni pensieri su Luca li ho avuti è un uomo affascinante di 39 anni, bel fisico e sa tenersi in forma. Odio sua moglie mi suscita antipatia a pelle, tutte le volte che l’ho vista a casa mia con i miei a cena. Si è sempre avvertito quest’attrito. Ma con Luca è diverso ci ho sempre scherzato, lui mi ha sempre saputa apprezzare rimanendo sulle sue. Certo a volte a cena mi sono accorta di qualche occhiata, quando io magari ho indossato una magliettina un po’ più provocante. Con il mio seno prosperoso non è molto difficile catturare l’attenzione. Quella sera a cena ricordo che lo facevo apposta mi piaceva stuzzicarlo, occhiate maliziose quando la moglie si girava, giocare a succhiare le carotine come se gli stessi facendo un pompino, mordermi le labbra e poi leccarle. Chissà se arrivato a casa si sarà scopato la moglie, con la voglia con cui avrebbe voluto scopare me. Quando ad un tratto il rumore della vibrazione del telefono che ho in mano mi risveglia da quei pensieri.

Un foto di un cazzone duro nella sua mano, dritto e tutto scappellato. ” Questo è l’effetto che mi fai da sempre il tempo di inventare una scusa a mia moglie è sono da te ‘ ”

Non smettevo di fissare quella foto, continuavo a bagnarmi, mi sentivo una troia, ma volevo scopare con l’amico di mio padre. Volevo scoparmi quel bellissimo cazzo che mi aveva fatta uscire di testa. Il mio ragazzo è normalmente dotato. Volevo provare quello, volevo far impazzire quel uomo che sono certa, non lo fa da tempo con quella moglie sofisticata che si ritrova.

Suonano, apro è lui. Si fionda sulla mia bocca chiude la porta violentemente e mi porta nel letto della mia stanza, ho il tempo di dirgli ma c’è quello dei miei libero che mi risponde ” la tua stanza mi ha sempre fatto arrapare, non hai idea delle volte che ho sognato di scoparti in questo letto”

Io sono nuda su di lui. Sulle sue gambe sento il suo cazzo premere sulla patta dei pantaloni vuole essere liberato e io troia continuo a muover mici su. A fargli scendere i baci sulla camicia sbottonata e fermarmi sulla cintura quando lui non resiste più. ” non pensi di avermi torturato abbastanza? ”

Slaccio la cintura. poi il bottone dei pantaloni, poi la cerniera abbasso i pantaloni nelle sue mutande nere c’è un erezione che mi fa impazzire. Il tempo di soffiare un po’ di aria calda sulle sue palle e sulla sua asta attraverso le mutande che lo sento già fremere dalla voglia. Quando abbasso le mutande il cazzo di Luca si rialza è svetta impetuoso verso la mia bocca. Sono pronta a prenderlo tutto a sfondarmi con quel cazzo.

Prima gli lecco le palle e le bacio, poi impugno l’asta e la sego un po’. La mia bocca prende la sua cappella la lecca e la bagna con la punta della lingua. Gli do dimostrazione di quello che facevo con le carotine. I suoi gemiti mi fanno capire che gli piace.

” Ooooohhh ma sei una pompinara nata ‘ continua così ”

Capisco che la sua voglia di godere è tanta ma non voglio che venga subito e magari perdere la mia scopata se questo vecchietto in fin dei conti non riesce a riprendersi velocemente. Allora gli dico.

” Dai adesso tocca a me! Vediamo che sai fare ‘ ”

Mi stendo sul letto aprendogli le gambe ed offrendogli la visione completa della mia fighetta tutta depilata e bagnata. Lui non resiste si fionda di lingua leccandomi ed ingoiando tutti i miei umori, tralasciando il clitoride. Quando una mia mano nella sua testa lo guida verso il clitoride, lui devia. Lo fa apposta ma poi con la lingua e con le dita lo va a cercare io riesco a raggiungere i miei orgasmi ma lui smania nel possedermi.

Ben presto gli riapro le gambe e gi dico ” dai sfondami adesso con questo bel cazzone ‘ che lo desidero da quella sera a cena ” In lui da quelle parole scatta qualcosa che gli fa perdere completamente il controllo prende il suo cazzo con la mano, lo impugna verso il mio caldo buco che è tutto pronto ad accoglierlo. Lo affonda piano godendosi centimetro per centimetro, tutto di me. Ma poi il ritmo aumenta cosi come la voglia, il suo cazzone mi spacca, mi fa urlare, mi allarga tutta, lo sento sbattere con vigore impazzisco e ad anche lui impazzisce ben presto uscendo e sborando tutta la mia faccia.

Da buona pompinara lo lecco, lo pulisco e lo faccio ammosciare per bene. Osservo lui rivestirsi quando mi dice

” Com’è stato scopare con un vecchietto come mi chiami tu ‘ ”

Per un minuto ci penso mi ha scopata come nessuno ha mai fatto e gli rispondo ” spero che questo non sia il nostro primo ed ultimo incontro ‘ ”
Non avevo detto assolutamente nulla a Marco della mia avventura con Luca. Non capirebbe lui non è uno di quei ragazzi a cui piace vedere la propria troia scopata da un altro uomo. Ciò che è suo, è solo suo.

Pochi giorni dopo come spesso accadeva mi ritrovo a cena Luca e sua moglie, ma io stavo per uscire con Marco e mi preparavo per uscire. Mio padre insisteva che rimanessimo a cena, non convincendo me prova con il mio ragazzo che alla fine cede con un si. Poi girandosi verso di me mi dice
” amore usciamo a prendere qualcosa dopo da bere se proprio vuoi uscire”

Per non macchiare il vestitino, risalgo nella mia stanza a cambiarmi. Marco esce fuori in giardino con mio padre. Luca invece si divincola con la scusa di cui era a conoscenza. Il bagno del primo piano è fuori uso ed aspettiamo ancora l’idraulico, ma è pur sempre agosto. Una scusa semplice ed efficace per ritrovarmelo che apre la porta della mia camera. Io lo guardo gli sorrido allo specchio e lui entra. Io lascio cadere il mio vestitino rimanendo solo in perizoma bianco. Lui si avvicina contro di me mi fa sentire la sua erezione che ha nei pantalone sul mio culo. Io mi bagno, penso a quel cazzone che mi ha sfondato con godimento l’altro giorno. E poi mi eccita la cosa che sotto ci sono i miei genitori, il mio ragazzo e soprattutto sua moglie.

” lo senti quanto è duro vero? Non riesco più a scopare con mia moglie da quando ho scopato con te ”

Mi sussurra questo all’orecchio, mi provoca brividi lungo tutto la schiena. Le sue mani sul mio seno nudo. Quando mi giro con la bocca afferra i miei capezzoli. Uno con le dita e l’altro con la bocca ci gioca, li morde, li gusta e li fa suoi. Io impazzisco vorrei sbatterlo sul letto e scoparmi quel uomo come mi ha fatto godere l’altro giorno urlando facendo sentire tutto a sua moglie. Ma non posso. Una cosa posso farla.

Mi inginocchio davanti a lui’ che ha la mia visione completa anche davanti allo specchio. Gli slaccio la cintura ed i pantaloni velocemente lui non se lo aspettava è quasi impaurito.

Io dico ” prima godi meglio è per entrambi per non destare troppi sospetti, tranquillo so come farti impazzire in poco tempo ”

Libero il suo meraviglioso cazzo dalle mutande, è duro. Apro le gambe raccolgo i miei umori nella mia mano e poi arpiono l’asta segandolo su è giù. Aveva visto questa cosa l’aveva già mandato in estasi. Quando la mia bocca da pompinare raccoglie tutte la sua capella spompinandolo un tantino a fatica riesce a respirare silenziosamente. La mia punta di lingua lecca la sua punta rotea come un mulinello. La mia mano scivola ogni tanto raccogliendo di nuovo i miei umori dalla mia figa bagnata, e torna a segarlo con forza. Una mano gli massaggia le palle mentre la mia bocca e tutta occupata. Mi arriva in gola mi sfonda a fatica riesco a respirare, quando la sua mano mi spinge la testa sempre più velocemente e sempre più in fondo capisco che sta per venire. Bordate di sperma potenti invadono la mia bocca. Godo di quel gusto sublime, mentre continuo a ripulirlo.

” Vai dalla tua mogliettina adesso, vai a dirle che ti ho fatto il pompino più bello della tua vita ” Sono io che non resisto a non dirgli questa frase.
Lui mi guarda sorride e mi risponde ” Mia moglie non mi ha mai fatto un pompino, non è troia come te ”

Un ultimo bacio fugace che sa ancora di lui che sento Marco venirmi a cercare. Luca finta di uscire dal bagno mentre io sono nuda e lo aspetto in camera.

Quando apre la porta Marco impazzisce ” Amore ma che fai? ” Mi avvicino baciandolo, gli tocco con una mano la patta dei jeans è duro, per un istante ripenso al cazzo di Luca. Ma devo accontentarmi di questo. Sbatto Marco sul letto che continua a dirmi

” Amore ci sono i tuoi sotto, e se ci scoprono? ”

Arrapata dalla situazione rispondo ” Dirai che hanno una figlia troia, che si eccita a scopare con i suoi sotto ”

Anche lui ha smesso di parlare perché ho liberato il suo cazzo e lo preso nella mia bocca, se sapesse che ho appena finito di far un pompino meraviglioso a Luca. La mia lingua lecca anche questo cazzo lo fa suo. Ma ormai ad impazzire sono io. Mi posizione sul quel cazzo, che so già che non mi darà piacere come quello. Lo sbatto dentro lo scopo, non penso neanche a trattenere i respiri per non farmi sentire dai miei. Marco è impazzito dal mio comportamento e non gli resta altro che accontentarmi. Orgasmo arriva, eccone un altro non smetto di cavalcare quel cazzo, ancora un altro e Marco esplode dentro di me sborrandomi tutta. Lo sento scendere dentro. Quando mi libero lo ripulisco, e ricomponendoci velocemente ci prepariamo per scendere a cena.

Mio padre non perde occasione per mettermi in imbarazzo Marco. ” Ehi piccioncini che avete fatto tutto questo tempo sopra? Mia moglie vi ha chiamato diverse volte”

Marco non sa fingere. Quando Luca risponde a posto suo ” Io non sentivo mia moglie che mi chiamava prima, Gianni la casa è grande!

Luca mi strizza l’occhio e noi ci accomodiamo a tavola.

Mio padre continuava a parlare di calcio, tirando in discussione sia Luca che Marco. Io mi annoiavo, mia madre continuava a parlare con quell’antipatica di pettegolezzi e cose varie.

Gli sguardi nella magliettina di Luca davanti a Marco, mi arrapavano. Continuavo a pensare ad una cosa in tre, ma di certo scopavo con Luca nella mia testa. Ho completamente rimosso che fosse un amico di mio padre, anzi a dire la verità la cosa mi eccitava. Mentre pensavo, sotto il tavolo lasciando l’infradito a terra allungo la gamba destra verso i pantaloni di Luca.

Lui beveva un po’ di vino, mentre mio padre continuava a parlare di calciomercato, il suo sguardo mi fulmina. Mi eccita, lo sento risvegliarsi in me la mia figa. Sento qualcosa in lui crescere anche a lui la situazione lo eccita. Allungo la mano su una bottiglia vuota ammiccando sul collo della bottiglia, il movimento di una sega. Ovviamente stando attenta al resto dei componenti della tavola. Mi sento troia, la cosa mi piace. Dopo aver catturato l’attenzione su quella mano, e sento i suoi occhi seguirla, sensualmente la porto sotto il tavolo verso i pantaloni di Marco. Il mio ragazzo sbianca guardandomi, lui sapeva benissimo cosa stavo facendo e cosa continuavo a fare con il mio piede.
Se avessi continuato per molto non si sarebbero potuti alzare dalla tavola, la coscienza mi ha un po’ impaurito. Quando sento Marco dire

”Amore perché non ti cambi i ragazzi ci aspettano ”’

Non avevamo nessun appuntamento l’avrei saputo, capisco che il suo cazzo mi desidera e salutando mi alzo dal tavolo. Nella mia testa continuo a pensare a Luca che eccitato, arriverà a casa e si scoperà la moglie. Vorrei essere al suo posto ‘ mi spiace lasciarlo lì, soprattutto i suoi sguardi. Quando vengo interrotta proprio dalla sua voce.

” Erika prima che vai, scarica a tuo padre nel suo computer le foto della mia digitale, va a finire che poi lo dimentico e le cancello ” nella mia testa ha trovato un’altra scusa per stare da soli spero che Marco non mi venga dietro. Fortunatamente è cosi.

” si Luca dimmi dov’è la tua digitale che lo faccio subito” mio padre in sottofondo si lamenta che se mi avesse chiesto qualcosa lui, non l’avrei fatto subito. In effetti avrei lasciato passare del tempo.

”Si, è nella mia macchina aspetta che la prendo, anzi facciamo cosi a chi va il gelato? ”

Tutti rispondono con un si più o meno ‘ ” Fammi compagnia al bar prendiamo il gelato per tutti, cosi poi dalla macchina prendo la digitale. A tutti sta bene non è la prima volta che Luca fa un gesto simile, tante volte gli ho fatto compagnia visto che andiamo nel bar dove lavoro io. Nessun sospetto. Estrae le chiavi dalle macchina dalla tasca e mi fa cenno. Quando siamo dentro la sua mano e subito sul mio culo, mi tiene dai fianchi e mi fa sentire il suo cazzo duro contro. Impazzisco lo bacio in modo passionale, lui mi sbatte contro il muro per pochi istanti. Ci eccita da matti quella situazione.

Quando siamo in macchina la mia mano slaccia la cintura. Lui mi dice di aspettare che ci allontaniamo da casa mia io non resisto. Ho voglia, me lo voglio scopare. Fortunatamente abito in una zona di villette isolate. Troviamo subito una via deserta, dobbiamo fare presto. Slaccio i suoi pantaloni il suo cazzo è durissimo non resisto a non prenderlo in bocca ‘ piegata sul sedile passeggero la sua mano mi sculaccia quando scende sente che sono fradicia.

” Devi essere scopata subito ‘ ho voglia di sfondarti ! Ma puoi essere cosi troia anche davanti mia moglie e tuo padre ”

Ho smesso per un attimo di spompinarlo per farlo parlare e soprattutto per capire cosa diceva. La sua cappella richiamava le mie labbra carnose, era un gioco che faceva impazzire me, ma lui soprattutto.

Non resisto lui abbassa un po’ il sedile guida e io gli monto su. Posiziono il cazzo verso la mia figa e lo accolgo tutto lui è sdraiato a le mani sul mio seno, le lascia scivolare lungo i miei fianchi, quel cazzo mi spacca mi fa godere come nessuno mai l’ha saputo fare, mi completa sfondandomi, quel male che mi portava sempre più a spingerlo dentro di me, a desiderarne ancora ed ancora ‘ Impazzisco, lo cavalco lui continua a dirmi piano, ma io voglio l’orgasmo, lo voglio subito, voglio sfondandomi ancora ed ancora sento lui che sta per cedere, quando arriva anche il mio grido. Come una troia urlo dal piacere scaricando tutto, a lui la cosa lo eccita sa che mi sta scopando con dolore e voglia.

Sfiniti crolliamo per pochi secondi e poi velocemente ci rechiamo al bar per il gelato. Quando rientriamo a casa nessuno si accorto di qualcosa e la serata procede tranquillamente se non fosse che Marco si accorge di una macchia ‘

” Questo è sperma! Riconosco quelle macchie!

”Cazzo mi invento adesso? Non posso mica dirgli che ho scopato con Luca. Quello andrebbe di là a spaccargli la faccia, e poi gli altri chiederebbero perché l’ha fatto ‘ Cosi come poi potrà rispondere si è scopato sua figlia e scatenare una 3’ guerra mondiale ‘

” Amore è gelato! Non ho saputo resistere a mangiarlo al bar! ” baciandolo appassionatamente smette con le sue seghe mentali, mi spoglio rimanendo nuda e buttando subito a terra quel vestitino. Lui smette di pensarci e mi sbatte sul letto. Nella mia testa o mamma si ricomincia, io che ho un po’ di dolore visto il modo violento in cui Luca mi ha scopata, mi viene in mente un idea.

”Amore è tanto che non mi scopi da dietro, sai che ho una certa voglia ” raramente gli concedevo il mio culo, non ha un cazzo da farmi cosi male. Ma pur di non sentirlo sbattere ancora sulla mia figa indolenzita e farlo felice. Mi metto a 4 zampe sul letto, lui si sbottona i pantaloni e impugna il suo cazzo, mi ci frusta, i miei umori colano, lui li lecca, sento la sua lingua scorrere, mi fa godere. Poi mi allarga le natiche sento la sua lingua roteare sul mio buchetto, brividi violenti investono tutto il mio corpo. Lascia della saliva, sento che si prepara ‘ Non si è fatto pregare 2 volte, per scoparmi il culo!

Si avvicina impugnandolo, non resiste lo sega sbattendolo forte e poi si avvicina, lo poggia, lo sento premere delicatamente ed affondare dentro mi faccio male ma continuo a spingermelo dentro, dopo aver superato la cappella con un colpo secco, lo lascia entrare tutto!

” Oooooooohhhhhhhhhh Siiiiiiiiiiiii ” voglio gridare ma non posso, soffoco le mie urla nel cuscino, Marco non si ferma è un cavallo, continua a stantuffarmi quel cazzo nel culo, dentro è fuori io impazzisco stringendogli il culo, catturando il suo cazzo in quella morsa che ben presto lo fa esplodere dentro di me. Lo sento caldo, quando lui esce mi cola, lo colgo con le dita e ne mando giù un po’.

” Ma quanto sei troia! Puliscimi il cazzo dai che devo andare! ”

Non sono ancora sazia penso a come il cazzo di Luca mi avrebbe fatto gridare molto di più. Gli lecco ormai il cazzo moscio e si riveste. Con un bacio poi mi lascia.

Appena mi lascia guardando fuori dalla finestra vedo che lo sguardo di Luca è rivolto verso la mia finestra, sposto un po’ la tenda gli faccio vedere che sono nuda, impazzirà ne sono sicura. Ma non mi basta prendo il telefono mi rimetto come Marco mi aveva scopato aprendo completamente il mio sedere e mi faccio una foto.

Nell’oggetto scrivo: leggilo da solo ‘

Poi la foto del mio buco del culo tutto sfondato con la figa ancora bagnata è la foto di quel messaggio con scritto ” Tu avresti fatto di meglio sicuramente, quando me lo dimostri? ”

Sbircio dalla finestra la sua reazione, ma avrà letto l’oggetto e non lo apre. Rimette velocemente il telefono in tasca ed ancora una volta riguarda la mia finestra. Io mi metto a letto è crollo.
Un messaggio nel cuore della notte dopo diversi giorni mi sveglia, Luca.

” non smetto di guardare quella foto, mi eccito come un maiale e sono costretto a scoparmi mia moglie. Lei pensa che sia il nuovo taglio di capelli a farmi questo effetto ‘ Se sapesse che è per una tua foto!! Ho voglia di prenderti quel culo da troia ‘ che ne dici di sparire per un giorno? ”

Leggo con un occhio chiuso ed uno aperto e gli rispondo ” il tuo cazzo è solo mio smetti di scoparti tua moglie, o non mi concedo più! ”

Luca risponde subito ” ma sei pazza come faccio a non scopare con mia moglie? Immaginerebbe subito tutto, visto che io vorrei scopare tutte le notti ma lei me la concede massimo 2 volte a settimana.”

Rido e poi rispondo ”sto scherzando! Mi eccita sapere che la fai cornuta con me, guarda il risultato! allego una foto di qualche giorno fa, l’avevo inviata a Marco quando ero eccitata, la situazione è la stessa tanto. La mia figa è bagnata come la foto.

Pochi istanti è ricevo la foto del cazzo di Luca tutto eccitato. Lo impugna possente nella sua mano, la sua cappella è rossa l’asta è rigida e tutto da scopare insomma.” Posso chiamarti? Ho voglia di toccarmi con te”

Gli rispondo con uno squillo e subito mi chiama. La prima domanda mi sorge spontanea

” Ma tua moglie? ”

”Ha preso le gocce dorme, io mi sto segando pensandoti, mi aiuti? ”

Inizio subito rispondendogli ”Mmmmm com’è eccitante tutto questo ‘ Sai che la mia mano e proprio quella che hai sul tuo cazzo? A differenza che se fossi li lo prenderei in bocca, darei qualche piccolo colpo di lingua, e poi lo leccherei e succhierei forte”

Sento i suoi respiri aumentare, penso che si stia segando forte gli ordino di aumentare il ritmo di pensare che anche io mi sto toccando perché non resisto. Fingo qualche respiro più affannoso, mentre mi masturbo con le dita, sono completamente tutta bagnata ‘

” Amore ti scoperei e ti farei gridare come una troia ”

La voce di Luca dopo una leggera pausa.

” Chi ti ha detto di fermarti voglio sentirti godere per telefono ‘ pensa di sborrarmi in faccia. Segalo forte per me, segalo amore dai fallo per la tua troia vieni ‘ ”

Luca non resiste più ‘ sento il suo orgasmo al telefono, lo sento impazzire, mi prega di non fermarmi come se fossi davvero li a segarglielo io quel cazzo. Vengo anch’io concedendomi qualche respiro per far sentire a Luca che sono impazzita anch’io con lui.

Quando si riprende mi dice ” Ma ti rendi conto cosa mi fai fare? Sei la mia troia! Fammi sapere se riesci a liberarti per venerdì che prenoto in un posto fuori città, voglio passare tutto il giorno a sfondarti. ”

” Sei appena venuto e pensi già a rifondarmi, ti faccio l’effetto del viagra! Quasi sicuramente venerdì sarò libera e Marco lavora. Cancella la foto non spararti più seghe perché ti voglio in tiro per venerdì! ”
Luca ride annuisce e con una dolce buonanotte mi lascia chiudere ed addormentate nel mio letto.

Arriva venerdì ci diamo appuntamento in un hotel isolato fuori città. Mi aveva mandato un messaggio per andare avanti io e farmi trovare nella camera 207. Chiedo la chiave alla reception, salgo in camera mi spoglio c’è un caldo pazzesco accendo l’aria, una doccia veloce e mi rilasso nel letto nuda. Ordino una bottiglia di champagne, delle fragole, della cioccolata e della panna. Tanto paga Luca! Ed io ho voglia di giocare con gusto.

Il cameriere bussa non curante del fatto di essere nuda apro, tanto non mi vedrà più qui. Vedo il cameriere sgranare gli occhi si imbarazza e distoglie lo sguardo ” Mi scusi non pensavo di disturbare ”

” Non si preoccupi metta tutto sul conto della stanza poi ci penserà il mio amante ”’ mi piacere pronunciare la parola amante, mi fa sentire troia nel dirlo e anche pensare che sua moglie è a casa, mentre io mi scopo il cazzo di suo marito.

Il cameriere imbarazzatissimo si divincola subito, mi sa che ancora era vergine questo! Aspetto con ansia l’arrivo del mio amante. La mia figa freme di voglia ‘
Quando sento bussare la porta, per un attimo ripenso al cameriere forse si è fatto coraggio ‘ Ma la sua voce possente ” Piccola sono Luca apri ” afferro il fular rosa che avevo preparato. Voglio bendarlo voglio fargli perdere un senso, amplificando tutti gli altri.

Quando apro lentamente la porta gli faccio notare che sono completamente nuda. Si fionda dentro mi solleva di peso e baciandoci passionalmente le nostre lingue si intrecciavano, le mie gambe intorno alla sua vita, lo sento che è arra patissimo. Quanto mi piace sentire l’uomo possente, ed in Luca lo sento, lo sento eccome se non fosse per i pantaloni. Dopo mi aveva confidato di non aver mai tradito sua moglie e il fatto che io fossi già in albergo glielo aveva reso duro da pazzi.

Quando riesco a frenare un po’ quel bacio frenetico, mordendogli le labbra, baciandogli il collo e sussurrandogli all’orecchio di rilassarsi, che non c’era fretta e che volevo fare un gioco mi mise giù. Lo giro di schiena e lo bendo con quel fular leggero, gli lascerà intravedere qualche luce ma niente di che.
Vicino al carrello che aveva portato il cameriere avevo preparato una sedia e un altro fular.

” Dammi le mani, vediamo se riesco a farti passare la voglia di scopare con tua moglie ”.

Gli sbottono la camicia mentre i miei baci accompagnano bottone per bottone le mani, gli lecco un po’ il petto, lo bacio e poi soffio un po’ per rabbrividirlo. Quando ho sfilato la camicia le sue mani cercavano il mio seno, me lo faccio palpare un po’, poi lo avvicino verso la sua bocca. I miei capezzoli sono inturgiditi lui lo sente, ne afferra uno tra le labbra ci gioca con la lingua, mi lascia godere, ma ben presto ricordo che il gioco devo condurlo io. Gli afferro le mani e le lego dietro la schiena nella sedia. Lui non voleva

” Dai non vedo almeno lasciami toccare ”

Prendo una fragola e levando il cespuglietto verde, la immergo nel cioccolato. Mi avvicino verso le sue labbra e ne disegno un contorno, lui non capisce inizialmente, era stupito di come avessi pensato al gusto e da dove avessi preso come per magia le fragole. La mia lingua scorre sul cioccolato, sulla sua bocca un bacio sulle sue gambe continua a farmi sentire la sua voglia nei pantaloni. Voglio ancora farlo soffrire, lo baciavo fingevo di scoparlo con movimenti di bacino che mi facevano bagnare, ho bagnato anche i suoi pantaloni. Quando poi mi rialzo passo alla panna, la spalmo su petto e sui capezzoli. Faccio roteare la mia lingua, la bacio la lecco, faccio la porca ed a lui questa cosa lo fa impazzire. Risalgo spesso verso la sua bocca per dargli sapore anche a lui. Quando è arrivato il momento, lui aveva perso anche le speranze, pensando che lo volessi far impazzire di voglia è basta.

Slaccio la cintura, gli lecco l’ombelico nel frattempo continuo a fargli scendere i baci più giù. Sbottono i pantaloni ha le mutande bianche, il suo cazzo è tutto in tiro imprigionato dentro quella prigione. Gli metto una mano nelle palle, come sono calde, mi avvicino con la bocca e soffio aria calda. Lo fa impazzire questa cosa l’ho scoperto la volta scorsa. Seguo l’asta del suo cazzo attraverso le mutande, continuando a soffiare aria calda con le labbra poggiate, lui cerca di spingermelo contro ma non riesce a fare, essendo legato da dietro. Impazzisco anch’io da morire, quel cazzo mi fa morire, non ho mai visto un pene più grosso e bello di quello.

Quando lo libero non resisto a non leccarlo subito, poi mi fermo sulla cappella metto della cioccolata, impazzisce non sa c’è e capisce che di certo non è la mia saliva. Lungo l’asta la panna e poi esclamo

” Voglio succhiartelo con gusto ”

” Dai almeno però liberami le mani ” per un momento ci penso, e poi lo faccio almeno mi tocca mentre gli scopo il cazzo con la bocca.

La mia lingua parte dalle palle, risale verso l’asta leccando la panna e poi la unisce con la cioccolata sulla cappella. Con un colpo secco quasi mi soffoca mi aveva afferrato la testa e spinto il cazzo in gola.

” hai finito adesso di giocare con gusto! ”

Mi solleva, mi sbatte al letto mi apre le gambe. Prende la mano e la passa sulla mia figa ordinando poi di leccargliela, lo faccio ma poi gli dico

” La mano dove c’è la fede a più sapore veramente ”

Lo fa impazzire questa frase. Si alza su di me puntando la cappella verso la mia figa, lo struscia un po’ e poi finalmente lo lascia scivolare dentro, godo, mi godo ogni singolo movimento, ogni volta che sbatte contro di mi sento scombussolare tutto dentro, ma godo come una troia. è uno stallone, mi monta senza pietà, continua a spaccarmi, le mie mani si aggrappano alla sua schiena, lo vorrei sempre più, e lui e come se mi capisse. Continua ad aumentare il ritmo quando i brividi dell’orgasmo arrivano. Stringo le gambe su quel cazzo che vorrei non uscisse mai.

Continua a galoppare il mio stallone quando mi procura il secondo orgasmo di fila, sento il suo piacere crescere, fin quando non accolgo dentro di me bordate di sperma caldissimo. Un piacere indescrivibile. Come quello di leccargli il cazzo dopo questa bellissima scopata.

Una doccia veloce e poi crollo fra le sue braccia e il suo cazzo moscio, contro il mio sedere ‘

” A si, mmmmm così ti prego non ti fermare ‘ ” La testa di Luca e fra le mie gambe mi fa impazzire sa leccare una donna nei punti giusti. Con tutta la lingua ingoia tutti i miei umori poi con le dita mi penetra, la lingua la lascia roteare sul clitoride. Come mi fa impazzire, vorrei che la sua bocca non smettesse mai di leccarmi. Aumenta le dita è deciso a farmi godere. Io non voglio di certo negargli questo piacere. Non resisto i miei movimenti vanno verso la sua testa, roteo il bacino le mie mani gli bloccano la testa. Lui e la sua lingua. Lui e le sue dita pochi secondi è sono in paradiso. Poi mi giro di pancia verso il letto, per stendermi un po’.

” Vienimi a svegliare tutte le mattine cosi ti prego ! ” Alla mia battuta Luca ride. Sicuramente mi sta fissando il culo. Gli ho chiesto l’altra sera di sfondarmelo e penso proprio che non l’ha dimenticato.

” Piccola hai portato un qualcosa per lubrificarti? ”
Cazzo l’ho tolto completamente dalla testa, non sono abituata ad usare lubrificanti anche perché Marco non mi fa cosi male una volta che mi spacca il culo. Ma il cazzo di Luca ha la circonferenza di una lattina di coca. Non volevo avere problemi nei giorni a seguire, ma di certo non potevo negarmi il piacere di essere sfondata nel culo da Luca.

” Non ci ho pensato ‘ ” Luca ride divertito vorrà dire che tutto l’albergo ti sentirà.

Non mi lascio sfuggire questa frecciatina ” Soprattutto tua moglie a casa, mi sentirà gridare per il cazzo di suo marito nel culo ”

Luca impazzisce inizia a smanettarsi il cazzo,seduto sul letto. Me ne accorgo l’ho fatto impazzire. Bagno la mano nella mia figa e mi accosto alla sua mano, lo seghiamo in due e poi gli sussurro all’orecchio
” è duro duro, pensi che mi sentirà tua moglie adesso? ” Mi sollevo in modo tale da sbattergli il culo per incularmi quasi da sola.

Sento la sua cappella scivolare nelle natiche. ” Dai fammi sentire quanto è duro sculacciami con il cazzo
Amore ” Luca non se lo fa ripetere due volte lo impugna e mi sculaccia con il suo grosso pene.

Continuavo a fare la troia ” Mmmmmm, farai piano vero quando mi sfonderai? ” Volevo tutto tranne che facesse piano.

Luca non resiste prende il cazzo e lo punta verso la mia bocca ordinando di lasciare parecchia saliva.

Sento la sua cappella sul mio buco, psicologicamente mi preparo al dolore più assoluto. Ma Luca fa piano, sa che è grossissimo, solo la cappella mi fa gridare, mi fa impazzire, mi sfonda allargandomi il culo in modo pazzesco. Quando mi rilasso un po’ abituandomi alla sua cappella Luca procede, questa volta lo fa con un colpo secco.
Le mie urla, le avranno sentite seriamente tutto l’albergo. Continuavo a godere ed avere un dolore pazzesco. Luca si fermava a sputare alcune volte. Ma sentivo lo stesso tutto, il suo cazzo mi sfondava, non mi avrebbe fatto camminare per giorni sicuramente. Ma godevo, godevo con lui. Stringevo i glutei quando il suo cazzo usciva un po’, facendogli sentire la mia presa. Mi scopava il culo con la stessa violenza di prima, i miei orgasmi ormai non li contavo neanche più, ma uno lo ricordo particolarmente. Luca stava quasi per venire, io continuo a godere ed urlare come una pazza, il suo cazzo ormai si era fatto strada nel mio sedere, quando lui ad un certo punto esce completamente e mette quattro dita dentro per farmi sentire quanto era dilatato. Impazzisco, lui anche si rifionda dentro ed esplode con bordate di sperma. Sento nel mio intestino lo sperma. Luca crolla baciandomi, mentre io sento defluire fuori il suo sperma. Quando mi tocco con una mano sono tutta dilatata, spero si richiuda velocemente e a Marco non venga la felice idea di prendermi il culo. Non resisto e lecco lo sperma di Luca dalle dita, poi lo faccio fare a lui e continuiamo a baciarci stesi sul letto.

Non siamo sazi per nulla sono le 20 di sera ed entrambi dobbiamo rientrare è un giorno che scopiamo e ci intratteniamo con pompini, leccate, docce. Luca sembra essere un ragazzino e non un uomo, sembra essere carico a pallettoni che quasi ho paura che abbia preso una mega dose di viagra. Riesce perfettamente a starmi dietro.

” Ma lo sai che mia moglie parte con tua madre tra un paio di giorni? ”

Lo sapevo da tempo, ma non pensavo che la situazione con Luca diventasse così . Ci lasciamo con baci passionali e la promessa che se gli fossi mancata mi avrebbe chiamata. Riaccendo il telefono quando vedo solo un messaggio di Marco

” Amore io sono a lavoro tutto il giorno, questa sera non posso venire non sai quanto mi manchi ”

Sia ringraziato il cielo! Posso arrivare a casa e crollare dopo un’ennesima doccia.
Mio padre urla come sempre ” Erikaaaaaaaaaa ”

” Dimmi papà! ”

” Visto che mamma non è con la moglie di Luca, lo sto invitando a trascorrere i giorni restanti qui. Così non è solo, mi raccomando prepara il letto della camera degli ospiti e poi qualcosa per pranzo, ok? ”
Impazzisco di gioia al pensiero di avere Luca in casa, ma non lo lascio trapelare dalla mia faccia.

” Certo papà almeno non sta da solo porello! ” accennando un sorriso, anche mio padre ride. Non immagina minimamente che il suo migliore amico, cazzone super dotato si scopa sua figlia.

Mi metto a cucinare e dimentico di rifare la stanza, Luca arriva con un borsone. Gli sorrido anche lui sorride. è mio padre a fargli strada per mostrargli la sistemazione temporanea. Lo sento lamentare per la stanza ancora disfatta, Luca lo tranquillizza e vengono in cucina per il pranzo. Nella mia mente un pensiero fisso, saranno 15 lunghi giorni di puro piacere.

Consumando uno accanto all’altro il nostro pranzo ricevo gli apprezzamenti di Luca. Mio padre continua a guardare la tv, è applicato a sentire parola per parola del calcio mercato e delle possibili cessioni delle varie squadre. Faccio scendere la mia mano sinistra sulla coscia di Luca, poi rivolgo lo sguardo verso mio padre per vedere se mi sta guardando. è sempre immerso nel suo mondo, decido di continuare. Accarezzo la sua coscia in modo sensuale. Il suo sguardo è eccitato e spaventato allo stesso tempo della presenza di mio padre, lo eccita di brutto ne sono certa. Quando la mia mano arpiona la sua patta dei pantaloni, lo sento già duro, poggiato sulla coscia destra, caldo e volenteroso di voler essere liberato. A mio padre improvvisamente suona il telefono come sempre, anche a pranzo. Si scusa che deve scappare in ufficio.

” Luca fai come se fossi a casa tua, Erika rifai la stanza, io prima di cena penso di tornare. è una questione urgente, purtroppo devo andare ”

Papà ma chi se ne frega della tua urgenza levati dai coglioni! Lasciami scopare con Luca’ Vai nel tuo fottuto ufficio, avrei voluto dire questo ma mi accontento di un ”Dai papà tranquillo, vai! Chiama per la cena cosi io preparo e ceniamo tutti insieme! ”

Sapevo perfettamente cosa mi aspettasse tutto il pomeriggio con Luca in casa e non volevo avere brutto sorprese, con un ritorno in aspettato.

Papà va a vestirsi. Io e Luca consumiamo quel pranzo continuando quel giochino perverso sotto il tavolo, anche lui mi toccava sotto quella vestaglietta, arrivando diretto alla mia figa, spostando un po’ il tanga. Usciva le dita bagnate dei miei umori li annusava, socchiudendo gli occhi immaginando e poi le leccava. Mi faceva bagnare come una matta, tutta questa situazione. Appena andrà via il suo migliore amico nonché mio padre, si scatenerà un uragano di piacere.

Buuum. è il rumore della porta d’ingresso, papà è fuori sentiamo il garage e la macchina, poi chiudere il cancello, già sono su di lui. Le nostre lingue si cercano, si intrecciano, i miei morsi e l’eccitazione è alle stelle. Luca è insaziabile sposta la tavola apparecchiata, sparecchiandola con un braccio, fortunatamente la tavola e di legno massiccio e lunga 12 posti nessun piatto si rompe. Sono seduta sul tavolo, le sue mani sembrano tanti tentacoli me li ritrovo ovunque. Sul seno, dietro il collo quando mi bacia, alza il mio vestitino, sono bagnata, il tanga è fradicio, lo prende lo odora e poi mi bacia. Le mie gambe lo stringono, sento la sua erezione nei pantaloni premere contro la mia figa bagnata. Aveva dei pantaloni beige. I miei umori avevano completamente bagnato i pantaloni e si potevano chiaramente vedere ogni macchia. Slaccio tutto. Lo voglio libero il suo cazzo, voglio impazzire ed essere scopata su quel tavolo, dove un secondo prima pranzava mio padre. Lo sego, lo sbatto lo sto quasi per puntarlo dentro di me. Siamo presi dalla foga, dalla passione, sappiamo entrambi come lo vogliamo e quanto. Ma una telefonata inaspettata ci interrompe.

Il telefono nei pantaloni di Luca sta suonando è sua moglie, gli dico di rispondere mi eccita da morire e poi ho un idea in mente. Luca risponde e si mette seduto nella sedia cercando di tranquillizzarsi un attimo.

Sento tutta la telefonata ”Pronto Amore, io sono arriva, tu che fai? ”

Luca tranquillo risponde ”Ma niente amore prendo un digestivo, Erica ci ha preparato un ottimo pranzetto ‘ ”

” Amore sono felice che non sei solo, ma sei andato a stare a casa con Gianni ”

” Si Amore, Gianni ha insistito cosi tanto, ci teneva parecchio. Mi sembrava così male poi dargli una risposta negativa ‘ voi? divertitevi mi raccomando ooo ooo ooo”

” Amore che è successo? ”

” Niente stavo, rischiando sai, perché io stavo ‘ prendendo il ‘ caffè e e e”

” Amore ma non stavi prendendo un digestivo? ”

” Cioè si Amore tranquilla, c’era la tazzina a a a che stava per cadere e e e però l’ho presa ”

” Amore sei strano tutto ok? ”

Ero io, gli succhiavo l’uccello con una potenza assurda. Gli segavo l’asta, lasciavo che la saliva sulla cappella gli scendesse lungo l’asta, continuando a lasciarla colare ‘ fin quando la saliva gli arriva al suo buco. L’avevo insalivato tutto e quando gli leccavo le palle morbide le sentivo diventare sempre più dure. La mia lingua di troia giocava con la saliva che colava, la riportavo su e poi lasciavo che riscendesse. Quando mi viene in mente una cosa che con Luca non ho mai fatto. La mia lingua va a picchiettare delicatamente il suo buchino. Lascio un po’ di saliva ancora. E poi spingo l’indice dentro. Luca voleva ansimare, voleva esplodere, ma sua moglie al telefono continuava a tempestarlo di domande. Il mio dito rotea dentro il suo ano mentre la mia mano gli sega il cazzo. Decido di alzarmi, lo strofino nella mia figa e poi lo accolgo tra le mie tette. è caldo, lo stringo e accingo a stringerlo tra i miei seni. Luca sgrana gli occhi non crede a quello che sto per fare.

” Si amore e e e è tutto ok ” continuavo a sbattergli il cazzo tra il mio seno su e giù. Lo facevo arrivare in bocca, leccavo la cappella, a volte la succhiavo, a volte la leccavo semplicemente. Fin quando Luca mi afferra la testa e mi scopa la bocca. è incredibile ‘ è al telefono con la moglie e riesce a scoparmi in silenzio.

Luca ”Allora amore raccontami del viaggio, dai su u , da brava a a ” parlava con me, ma la moglie non capiva nulla. Voglio farlo esplodere, continuavo a far roteare la lingua e a succhiargli il cazzo in modo pazzesco. Fin quando ” eccolo, eccolo sta arrivando
” Gli scappano dalla bocca queste parole. Sua moglie interrompe il racconto e gli risponde

” cosa sta arrivando Amore? ”

” Gianni Amore Gianni è qui! Oooo oooo ooooo ‘. ”

Mi aveva sborrato completamente in bocca al telefono con la moglie. Ingoiavo il suo sperma, con la cornuta della moglie al telefono e mia madre accanto. Mi sentivo troia.

La fortuna è forse stata che c’era un gran baccano, e lei continuava a non capire nulla.

” Amore purtroppo devo andare, Gianni allora è tornato salutalo. Ciao, Ciao! ” e riattacca io scoppio a ridere non resisto. Luca non crede a ciò che è appena successo, anche lui ride.

Adesso ho voglia io di scopare però! Luca mi sbatte sul tavolo mi apre le gambe e mi lecca. Vuole farmela pagare quasi. Il suo cazzo si riprende subito, tanto da gustarmi una discreta scopata con un cazzo semi duro, ma sempre ben potente come prestazione.

Siamo a letto, Luca dorme ma io ho voglia, lo sveglio prendendo il cazzo moscio e sbattendolo nella mia mano, lo sento crescere mentre Luca si sveglia.

” Ma non sei mai sazia ”

” Come potrei essere sazia di un cazzo simile ” Mi piace tutto di Lui. Sa scoparmi, il suo odore, il suo gusto e soprattutto il suo cazzo. Realizzo per un momento il perché sua moglie è gelosa e del perché si sia sposato un uomo simile.

Ho voglia di cavalcarlo e sentirlo crescere dentro di me. Lo tengo in pugno e lo punto dentro la mia vagina. Mi penetro lasciandolo scivolare dentro, alzandomi sulle gambe e riscendendo molto lentamente. Ho tutto il cazzo di Luca piantato nella figa. Mi spacca, continuo a fare tutto da sola. Luca sembra prendersi una pausa, ma allo stesso tempo mi lascia scopare il suo cazzo come se fosse un giocattolo. Poi decide di attivarsi, mi tiene per i fianchi guidandomi verso il piacere. Mi sfogavo con urli che dovevo trattenere se ci fosse stato qualcuno in casa. è lui che si scopa la mia figa con la visione completa del mio corpo, delle mie tette che ballano su e giù. Mi sfondo ne voglio sempre di più, sempre più giù e sempre più insaziabile cavalco Luca. Vengo assalita da un forte orgasmo, Luca sente la morsa della mie gambe stringersi sul suo cazzo anche il suo orgasmo è esploso riversando ben presto tutto la sua sborra dentro di me.

Girandomi e dando vita ad un 69 lo costringo a leccare tutto quello che ho combinato. Mentre io ripulisco il suo cazzo, sento il mio telefono suonare. è Marco. Non rispondo e poco dopo arriva un messaggio.

” Amore 10 minuti e sono a casa tua. Ho una voglia di scopare assurda, preparati ad essere spaccata ‘ ”

Lo leggo ad alta voce. Luca si riveste, fa il geloso e mi dice che visto che sta per arrivare Marco lui usciva per un po’. Non perdo tempo lo risbatto nel letto e lo rimonto

” Marco non mi scoperà o spaccherà mai come fa il tuo cazzone, e poi non dirmi che non ti eccita essere il mio amante, ti piacerà sentirmi gridare per qualcuno che non sei tu”

Luca mi guarda sono perversa sono una troia e lo sa. Solo perché sto sul migliore amico di mio padre, che potrebbe essere tra l’altro anche mio padre per l’età. Continuo a scoparmelo tutte le volte che mi viene in mente senza sosta.

Accolgo Marco che mi chiede se c’è mio padre, gli spiego che c’è Luca. Ma non immagina nulla. Poi se ne viene fuori dicendo ” Amore una sveltina però, perché devo tornare a lavoro ”’.

Siamo già in camera mia infatti quando Marco ha già il cazzo duro e me lo spinge verso di me, per farmi impazzire a modo suo. Non mi fa nessun effetto. Marco in poco tempo è nudo. A suo modo mi scopa la bocca, violentemente e riempiendola. Non ha idea che quello di Luca è il doppio. Mi gira subito lo lascio fare, non mi importa di trattenerlo più di tanto, anzi ho il pensiero di tornare quanto prima da Luca. Marco affonda velocemente il cazzo dopo una breve leccata, non mi fa godere moltissimo, ma fingo di impazzire.

Il suo cazzo me lo infila dolcemente, quando ormai sono abituata ad essere scopata con vigore. A lui basta poco per impazzire e venire mentre io non accenno resistenza, ma alla fine godo veramente. Mi bacia si riveste velocemente promettendomi forse di tornare dopo cena mi lascia. Fingo di essere interessata ma non mi importa.

Cerco Luca, è uscito io ne approfitto per una doccia rilassante e per pensare alla cena ‘

La chiamata di papà che non rientrerà per cena è un ennesimo momento tra me e Luca’

Capitolo 10

I giorni passano, ed io e Luca continuiamo ad avere i nostri momenti in qualsiasi istante. La presenza in casa di papà ci eccita da matti, una notte addirittura
Luca mi fece urlare cosi tanto che l’indomani papà mi chiese di non intrattenermi più di tanto con Marco fino a tarda notte. Un altra volta avevo appena fatto un pompino a Luca e poi sono corsa a salutarlo con un bacio. Avevo appena pulito il cazzo del suo migliore amico e non immaginava nulla. Con Luca a volte ci ripensavamo e ridevamo, stavamo bene.

Fin quando l’avvicinarsi del ritorno della moglie ci rendeva tristi, ma non meno vogliosi. Ogni occasione veniva colta perché sapevamo che da un momento all’altro ci saremmo privati del nostro piacere costante.

Luca era appena venuto dentro di me, quando il campanello suonava ininterrottamente. Ci svestiamo non avendo neanche il tempo di ripulirci. è mio padre ad aprire. Mamma è tornata e con lei anche la moglie di Luca!

” Sorpresa!!! Abbiamo deciso di anticipare il volo di qualche ora per tornare e farvi una sorpresa ‘ ”

Luca la stringe e la bacia, con il mio sapore. Fin pochi secondi prima aveva leccato con gusto tutti i miei umori per concedermi ogni tipo di piacere. Lo trovava sciupato e dimagrito. Non perdo tempo per una battuta delle mie.

Mi sono scopata tuo marito ininterrottamente per 15 giorni di fila, non esiste nessun buco del mio corpo che lui non abbia penetrato sfondandomi. Mi sembra più che logico che è dimagrito e lo trovi diverso!!! Al mio solito mi accontento però di un ‘

” Li ho tenuti in forma li ho fatti mangiare correttamente, senza abusare dei loro soliti liquori ‘ ”

Luca sorride anche papà lo fa ma non immagina minimamente il perché.

Le cose tornano come prima io mi concedo a Marco, senza godere più di tanto. Quando può Luca si masturba al telefono con me. Non è lo stesso, mi manca da morire. Anche io manco da morire a lui tanto da decidere di darci appuntamento nel hotel della volta scorsa, per passare una giornata di vero godimento. Luca era strano però, non capivo cosa non andasse dalla sua voce e non lo immaginavo neanche.

Come quel venerdì passato rifaccio strada per quel albergo. Quando arrivo vedo già la macchina di Luca, sarà eccitatissimo tanto da arrivare addirittura in anticipo penso. Alla reception c’è il cameriere del servizio in camera si ricorda di me, ed arrossisce fornendomi la chiave. Arrivo nella stanza, sento borbottare ma non capisco.

Percorro il piccolo corridoio della stanza che porta verso il letto. Non credo ai miei occhi, non posso crederci minimante. La moglie di Luca è in quella stanza, stesa sul letto senza scarpe ed un vestitino bianco che lascia molto poco all’immaginazione. Guardo Luca è di spalle verso la finestra si gira e mi tranquillizza.

” Ha scoperto tutto, le ho confessato tutto quello che è successo in questi giorni a casa tua.”
Ero stranita non volevo credere a quello che stava succedendo. Lei che spettegola con mia madre. Pensai per un momento che le avesse confessato il tutto, magari in lacrime. Ma le parole di Luca ancora una volta mi riportano in quella stanza con i piedi per terra.

” Ha giurato di non dire nulla ai tuoi genitori, a costo che questo sia l’ultimo nostro incontro e che ‘ ” Luca non riesce a finire la frase che viene interrotto da sua moglie.

” A costo che scopate come avete fatto in questi giorni, e soprattutto tu gli faccia un pompino come quello che l’ha fatto godere al telefono con me.”

No mi sembrava vero continuavo a non capacitarmi di quella situazione. Una richiesta simile da parte di quella donna che mi era sempre stata sulle scatole. E pensare che mi scopavo suo marito anche per ripicca.

” Luca mi ha parlato cosi bene, del modo in cui lo fai godere, del modo in cui lo fai sentire uomo ‘ è mio marito non so se riuscirò a perdonarlo, ma voglio essere presente e capire tutto quello che c’è da capire ‘ Altrimenti con faccia tosta mi presenterò a casa tua a raccontare tutto a tuo padre! ”

A quel punto la domanda mi sorge spontanea ” e chi mi dice che tu nonostante io possa accettare questa situazione, non vai lo stesso a raccontare tutto ai miei genitori? ”

Letizia mi risponde ” parola di donna, ti prometto che non lo farò ”

Decisi di accettare. Anche perché se fosse andata da mio padre a raccontare tutto, io l’avrei sputtanata dicendo che mi aveva pure costretta a scopare con suo marito con la sua presenza nella stanza. Però c’era un non so che, che mi faceva fidare di quelle parole. Solo per questo e per l’eccitazione accettai.

” Luca puoi cominciare … dai sfogo a le voglie che hai avuto nei messaggi di questi giorni che non vi siete visti ‘ ” Sua moglie lo provocava alzandosi dal letto e mettendosi a sedere in una sedia di fronte al letto. Era a conoscenza dei messaggi di Luca. Lui che mi aveva giurato di volermi sfondare, come la volta scorsa in hotel il culo. Lui che mi giurava di aprirmi in due. Lui che ancora mi diceva di riempirmi di sborra calda.

Luca è bloccato ma io no. Prendo in mano la situazione, mi dirigo verso di lui. Sono alle sue spalle quando gli sussurro ”dai mi fa impazzire questa situazione, scopami come non hai mai fatto in questi giorni e mostragli a questa zoccola, chi sono io per farti impazzire.”

Luca si gira, mi afferra il volto, mi alza su di lui portandomi verso il letto. Mi ci butta mi apre le gambe e si mette su di me. Siamo ancora vestiti ma mi scopa come se stesse senza. Sento il suo cazzo pulsare e sbattere contro la mia figa tutta bagnata. Ho smesso di pensare a sua moglie che continua a fissarmi, anche se mi fa arrapare tantissimo quando ci ripenso. Mi sento la sua troia. Quando decido di interrompere quei baci passionali, con le nostre lingue che non smettevano di intrecciarsi.

” Il gioco lo dirigo io lo sai, stenditi ” Con la voce autoritaria gli ordino di ascoltarmi, Luca si stende mi siedo sulle sue cosce gli sbottono i pantaloni e li lascio passare sotto di me, cosi come anche le mutande.

” Amore non sai quanto mi è mancato il tuo favoloso cazzo ” dicendo questo lo segavo, lo scappellavo fin quando non resisto a prenderlo in bocca. Sento il gusto della sua cappella calda, sento quel favoloso gusto che non sento da molto. Scendo a leccare le palle, sono morbide, continuo a leccarle baciarle per poi concentrarmi sulla cappella. Lascio cadere la saliva come piace a me per poi prenderlo in bocca, continuando a segarlo lentamente con la mano. Lo sento impazzire, tanto impazzire che non è da lui, lo sento già arrivare, mi pompa nella bocca con voglia sta già scopando. Decido di farlo impazzire tanto c’è molto tempo per scopare. Penso che la presenza della moglie ,il fatto che non ci vediamo da giorni, l’ha portato a non potermi resistere molto. è anche un punto a mio favore nel farlo venire velocemente, cosi Letizia capisce che sono una brava pompinara.

Aumento il ritmo sbattendolo e affondandolo quasi in gola a soffocarmi. Mi inonda, bordate dense di sperma esplodono nella mia bocca. Guardo sua moglie quando lo gusto e lecco la cappella tutta sborrata, mi guarda schifata, ma io continuo sono eccitata come una gatta in calore.

” ora leccami da bravo ” Ordino a Luca puntando la mia figa contro la sua faccia. Luca con lingua piatta comincia a leccarmi, gli piace il mio sapore me lo ha sempre detto. Impazzisco sono troppo eccitata, quando le sue labbra afferrano il clitoride esplodo nel mio primo orgasmo urlando. ” Non ti fermare continua continua’ ” Luca mi scopa con le sue dita, la sua lingua veloce non mi da tregua, mi tintilla il clitoride, impazzisco di nuovo i brividi mi assalgono mi godo ancora qualche istante la sua lingua e le sue mani dentro, per poi svenire sul letto.

Un applauso improvviso interrompe quel momento di pausa. è sua moglie ” Bravo, brava soprattutto tu troia, avete finito di già? Con me mezza volta il tuo stallone era stanco.”

Vado in bagno, li sento parlottare ma non comprendo granché . Quando torno trovo Luca steso sul letto con le braccia dietro la testa ed il suo cazzo eretto.

” Amore sei pronto per il secondo raund? Cosi mi piaci, mostra a tua moglie come mi scopi il culo” Mi posiziono a quattro zampe sul letto, con la faccia rivolta verso sua moglie. ” ti ho detto sfondami ”

Luca si alza si smanetta il cazzo con vigore è duro. Mi sculaccia, mi fa male sento le sue mani pesanti ma mi eccito. Mi allarga le natiche e si soffoca nel mio sedere ‘ mi lecca il buco io ansimo, ho spasmi lungo tutto il corpo quando picchetta con la punta della lingua il mio buchetto. Sento la sua bocca salivare molto di più per lasciarlo lì. I miei movimenti la fanno colare verso la figa, si mischia e sento lui leccare entrambe le cose. Riporta la saliva li e mi mette un dito dentro lentamente. Mi fa prendere confidenza con qualcosa dentro. Visto che tra un po’ avrò un cazzo delle dimensioni di una lattina nel culo.
Eccolo inizia a spingere, continua a sputare sul mio sedere, la cappella mi spacca. Mi apre in due solo l’inizio di quel cazzo. Grido e godo ” Piano ti prego, piano ” quando lo dico Luca sembra farlo apposta e spinge. Continuo a gridare di dolore, fin quando mi dilata tutto il culo e mi sfonda. Il suo grosso cazzo ha preso confidenza, entra ed esce con naturalezza quasi, lo sento pulsare lo sento arrivare poco dopo. L’orgasmo sia mio che di Luca ci fa godere e scopare come due pazzi davanti gli occhi della moglie che sembra impassibile. Ma è impossibile si sa. è come vedere un porno ed immaginare di non masturbarsi dopo. IMPOSSIBILE. Lei era la prima spettatrice di quella scena e voleva farci credere di essere tranquilla. Quando Luca mi sborra il sedere gli ordino di leccarlo, lui obbedisce fissando la moglie.

Poi mi alzo da quella posizione ” Ok faccio una doccia è poi vado ”

E Luca a rispondermi ” Ma non abbiamo finito ‘ ”
” Nella figa puoi scopare tua moglie visto che freme di voglia, io ti ho concesso per ultima volta quello che lei non ti ha mai dato ” Vado a chiudermi in bagno mi rivesto e salutando Luca con un leggero bacio sulle labbra gli sussurro ” Addio cazzone mio, mi mancherai ‘ ”Luca è strano non mi risponde ma ricambia il bacio stringendomi per pochi secondi e poi mi lascia andare. Saluto Letizia ricordandole che sono stata alla sua promessa e che dovrà fare lo stesso anche lei.

Quando lascio l’albergo decido di prendere la scheda del telefono, spezzarla e buttarla via. Se non l’avessi fatto avrei sicuramente continuato a sentire

Luca anche dopo quell’incontro ‘

FINE

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