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Le mie colleghe

By 2 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Bruno, e questo &egrave il mio primo racconto .
Ho un po’ di storie da raccontare, sono tutte raccolte nei taccuini che trascrivevo il giorno dopo cui mi sono accadute. Sono storie vere per cui , se da un lato magari non sono raccontate con tutta l’attenzione stilistica che meriterebbero – sono state trascritte in tempo quasi reale – dall’altro sono così come sono accadute nella loro semplicità , e questo per me &egrave molto importante perché le rende semplici e reali.

La prima storia che vi racconto risale ai tempi in cui lavoravo in un ufficio, una piccola azienda, Nord Italia .
Avevo appena finito l’università e iniziato lavorare in questo studio.
Era l’epoca in cui con i primi soldi mi ero comprato un bel furgone, grande con nove posti, uno di quelli finestrati della Volkswagen che sono il sogno di tanti ragazzi.
Nell’azienda in cui lavoravo c’erano due ragazze che mi intrigavano molto: Beatrice e Terry. Due ragazzi semplici, acque sapone, non certo delle bellezze da centropagina, ma ragazze simpatiche, alla mano, e dotate di grande senso dello humour e intelligenza. Bea era poco più alta di Terry, capelli a caschetto biondi, una bella quarta pieno di poppe , occhi azzurri e molta intraprendenza nel lavorare . Terry, dal canto suo, non era da meno, forse meno prestante nel fisico , con quella seconda abbondante non così evidente come l’amica, ma nello sguardo aveva quel qualcosa di malizioso che avrebbe fatto eccitare chiunque.
Veniamo alla nostra serata: finalmente &egrave venerdì sera e decidiamo di uscire insieme. Dimenticavo un particolare molto importante, entrambe le fanciulle sono fidanzate, per cui non &egrave semplice riuscire a prendere una serata tutti tre insieme. Andiamo a cena in un ristorante messicano , cena simpatica un po’ particolare, in quanto nel ristorante ad un certo punto irrompono una serie di ballerine si arrampicano su quei pali che non capivano davvero a cosa potessero servire. Musica forte, caos, ma anche un po’ di eccitazione, che ci fanno lasciare preventivamente il locale.

Ci muoviamo con il mio furgone, e decidiamo di andare insieme a berci le prossime birre in un posto isolato, sulla cima di una collina poco distante da cui si domina tutta la città, un belvedere isolato tra gli alberi da cui il mondo appare una serie di luci che si muovono piano piano .

Le birre scaldano l’atmosfera , come del resto speravo. La situazione mi sembra molto interessante, calda, e le ragazze mostrano segni di interesse evidente che me lo fanno rizzare. Ho voglia di giocare, la situazione &egrave decisamente troppo interessante per entrare in discorso romantico , e poi sono entrambe fidanzate , per cui ho bisogno di pensare a qualcosa che possa rendere la cosa divertente . Mi viene in mente il padre di tutti giochi che ci hanno divertito ai tempi del liceo: il gioco della bottiglia.
Eccolo, il Drinking game a cui bisogna rispondere o bere, e le domande ovviamente sono speziate.

Dopo le prime domande di carattere generale, del tipo da quanto tempo non fai sesso, o con chi hai fatto l’ultima volta, da cui risposta &egrave ovviamente scontata, andiamo nel campo un po’ più personale. Alla alla domanda se c’&egrave qualcuno qui presente con cui faresti sesso mi aspettavo francamente un giro di bevute, invece le carte si fanno scoperte e le risposte sono due si. Alla domanda successiva propongo di passare dal dire al fare, e alla fine ci ritroviamo tutti e tre a limonare insieme, tre lingue che guizzano senza troppo imbarazzo tra di noi,e il mio cazzo che diventa sempre più duro. Ma ci stiamo lasciando alle spalle gioco, e stiamo entrando in versione molto più istintiva .

Penitenza. Mi trovi in mezzo tra le due, sul sedile più largo del furgone.Alla sinistra Terry,a destra Bea. La penitenza consiste nel dare un bacio a Bea, cui lei mi risponde con una inattesa dose di lingua che si infila nel mio palato. Senti la voce di Terry ” eh, le bionde sono sempre le prime a darla”, lo dice mentre mi accarezza il petto, mentre io sono sceso dal volto e sto accarezzando le tettone di Bea . Eccitato le estraggo dal reggiseno e inizio a leccare avidamente. Ma non voglio deludere Terry, che tra l’altro ha proprio un bel viso, per cui mi giro e le infilo tutta la lingua in bocca. Mi risponde prima timidamente poi molto spregiudicata, carezzandomi su tutto il corpo con le mani , mentre alla mia destra Bea si &egrave ormai abbassata la maglietta e tolto completamente il reggiseno e rimane con le tette fuori ad aspettare il suo turno. Sento l’ eccitazione di Terry,le tocco le zinne, piccole ma ben tornite, e la sento gemere, ma al mio tentativo di alzare la maglia si oppone con timidezza . Nel compenso Bea &egrave incontenibile, seppur di spalle ha già sbottonato i pantaloni , aperto cintura e infilato dentro la mano, mentre lecco il collo di Terry sta armeggiando con il mio arnese.ad un certo punto sento un grande tepore invadere il mio corpo, Bea lo ha preso bocca e lo sta succhiando avidamente.

Preso alla sprovvista guardo il volto stupito di Terry, che pare godersi la amica intenta a spompinare con una certa sorpresa, ma sono ormai al culmine dell eccitazione e , lingua in gola, le infilo le mani nei jeans fino A sentire la fica fradicia,la titillo con le dita e le lecco collo e bocca. Finalmente anche Terry perde completamente il controllo, impugna alla base il mio cazzo mentre Bea continua a ciucciare, e io ne approfitto per sfilarle i jeans e leccare per ringraziarla del meraviglioso servizio. Infilo la lingua nel clito di Bea e Terry prende il cazzo in bocca a sua volta, le due amiche si guardano e ridono, Bea reclina la testa indietro e geme,io continuo a leccare e intanto gioco con la passera di Terry, che, se non ha tolto del tutto i jeans li ha perlomeno abbassati fino alle ginocchia.

&egrave una sensazione meravigliosa, siamo nel mio furgone con Bea completamente nuda e Terry senza mutande, il mio cazzo teme di scoppiare, allora volto Bea e prendo a penetrarla a pecorina .

Lei senza pensarci troppo accetta e si predispone ad essere scopata, Terry ci guarda e si sditalina con la fica aperta, mentre con la mano sinistra accarezza le tette di Bea. Al culmine dell’eccitazione le ordino di leccalei le tette, lei guarda l’amica con un sorriso e le regala una leccata sulla bocca e uno sul collo, ma senza andare oltre . Bea &egrave fuori di sé, urla e muove il mezzo come durante una tempesta, sta godendo e io attirò dietro a me l’amica, la slinguo e vado avanti a chiavare l’amica mentre la sditalino e contemporaneamente succhio la sua lingua. Lei mi tocca la base delle palle, che batte sulla fica di Bea, ormai no non resisto più, devo venire,! Dico a Bea di girarsi e di ciucciarlo, Terry non molla la presa e continua a masturbarmi.

Vengo copiosamente sulla bocca e sul viso di Bea, riempendola completamente di sborra calda, che lei lecca e ingoia con cura. Alla fine ci ritroviamo a baciarci tutti e tre insieme come all’inizio. Il lunedì seguente al lavoro ci diremo che stata un’esperienza che ci ha unito molto e non certo separato, io comincerò uscire , contrariamente a quanto potreste pensare, con Terry per un paio di mesi, all’insaputa del suo fidanzato . Il terzetto con loro non si &egrave più ripetuto, ma devo dire che &egrave stato molto intrigante.

Oggi so che sono felicemente sposate e una di loro ha dei bambini. Per sicurezza ci guardiamo bene dal reincontrarci.

per commenti, curiosità o altro, scrivetemi a caliban3030@hotmail.com

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