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Le provocazioni della “Capitana”

By 7 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Lavorare a Roma durante il torrido mese di Agosto non &egrave sicuramente un piacere ma di questi tempi può essere considerato quasi un privilegio. Il caldo torrido si compensa con la totale assenza di traffico e caos soprattutto in uno dei quartieri più popolati di roma Sud-ovest. Io sono un ragazzo di 25 anni quasi, dall’aspetto semplice e giovanile, alto poco più di 1,80 e con un fisico modellato da anni di sport a livello dilettantistico. Il mio lavoro mi consente anche di usufruire dell’aria condizionata in quanto lavoro come portiere in una palazzina abitata per lo più da gente benestante, tra cui uno dei simboli della Roma calcistica e la sua “iena”. Nonostante lavori da pochi mesi in questa struttura sono riuscito a conquistarmi subito la fiducia di tutti coloro che vivono nella palazzina sia dal punto di vista umano che dal punto di vista lavorativo, infatti grazie alle mie capacità e alla mia duttilità vengo spesso chiamato per risolvere piccoli problemi domestici che gli inquilini da soli potrebbero non riuscire a risolvere.
Il fatto di stare ad agosto non aiuta la mia giornata lavorativa, in quanto la maggior parte delle famiglie sono in vacanza e gli unici inquilini presenti sono la Signora Rossi, un’anziana donna vedova che mi riempie di complimenti ogni volta che mi vede, e la donna che abita nello splendido attico con piscina: la moglie del capitano giallorosso.
Sono una coppia molto umile e riservata, non amano farsi vedere in giro e sono molto disponibili con tutti, compresi i molti ragazzi che si fermano sotto casa in cerca di una foto o di un autografo. Lui &egrave impegnato nella preparazione atletica con la squadra, lei &egrave sola a casa a causa di qualche faccenda da sbrigare ma pronta a partire per la loro residenza estiva tra un paio di giorni. Onestamente sono veramente una bella coppia con due bambini stupendi: lui scolpito dall’intensa attività atletica che svolge per il suo lavoro e lei in perfetta forma grazie al tempo libero passato tra jogging e palestra.
Mentre sono assorto nei pensieri della settimana enigmistica sento una voce femminile che mi saluta… &egrave proprio lei di rientro da una corsetta sotto il sole cocente.
Nonostante siano mesi che la vedo, ogni volta che il mio sguardo incrocia il suo corpo per me &egrave un colpo al cuore: i capelli legati in una coda di cavallo lasciano libero il viso struccato ma ugualmente sensazionale che mostra due occhi vivi e sensuali e due labbra carnose che ogni volta mi riempiono la testa di mille pensieri. Indossa una maglietta bianca attillata da cui si nota chiaramente che sotto porta un reggiseno nero; osservando l’effetto che fa sui seni oserei dire che fosse un reggiseno push up, come se avesse anche bisogno di ingrandire quel ben di Dio che ha. Sotto, un paio di pantaloncini elasticizzati da palestra le fasciano le forme sculteree dei glutei molto pronunciati e sodi, mentre le gambe abbronzate sono rese ancora più sensuali dal sudore che le ricoprono.
Rispondo al suo saluto con la solita gentilezza e disponibilità e lei si sofferma a scambiare due chiacchiere, volenterosa forse di avere un’anima pia con la quale dialogare.
Dopo un paio di minuti mi saluta avviandosi verso l’ascensore che l’avrebbe portata al suo appartamento e riportandomi alla monotonia della mia giornata.

“Andrea, puoi salire un attimo che &egrave successo un casino!!!”
Dopo 10 minuti squilla il telefono e, rispondendo senza neanche vedere chi fosse, sento la sua voce che implora il mio aiuto.

“Certo I. arrivo subito”

Chiudo lo stanzino e mi reco di corsa da lei; la porta di casa &egrave aperta e mi permetto di entrare vista l’urgenza con cui mi ha chiamata.

“Ho aperto l’acqua per riempire la vasca idromassaggio ma si &egrave allegato tutto il bagno!!” la sua voce allarmata cerca di spiegarmi il problema mentre io, avendolo intuito, stavo cercando di capire come risolverlo.

“Si ho visto. Penso sia un problema alla manipola di comando” cerco di trasmetterle un po di tranquillità mentre il bagno &egrave allagato ma il livello dell’acqua sembra non crescere più; “lasciami lavorare da solo e tu torna tranquillamente a fare quello che stavi facendo”

“avevo intenzione di farmi un bagno ma mentre tu sistemi il tutto mi metto a prendere un po di sole”

Lìidea che in quella vasca potesse esserci lei nuda mi provoca un’erezione immediata che riesco a nascondere tranquillamente stando accovacciato, mentre lei, rinfrancata dalle mie rassicurazioni se ne va verso il balcone. La casa &egrave veramente grande e bella, arredata con stile moderno e con il bianco che la fa da padrone; &egrave parecchio illuminata grazie ad una grande porta finestra dalla quale entra la luce del sole e che affaccia su un balcone enorme nel quale c’&egrave una piscina con lettino e ombrellone.

Dalla mia posizione riesco solo ad intravedere parte del balcone senza però vedere ne dove sia finita I. ne la splendida piscina.

Dopo una ventina di minuti di lavoro mi rendo conto di esser riuscito a riparare il danno ed, entusiasta, mi alzo per andare a cercarla e darle la lieta notizia. Entro in salone e non vedendola lancio uno sguardo sul balcone e la visione che ho mi porta nel mondo dei sogni: I. &egrave sdraiata sul lettino a pancia in giu e sta prendendo il sole con indosso solo un tanga nero. Il reggiseno slacciato le lascia completamente nuda la schiena che mostra una curva sinuosa prima di arrivare ai glutei; il suo culo sembra essere sodo e duro nonostante non sia un culetto molto piccolo e il tanga che indossa rende tutte quelle curve ancora più sensuali.

Alla vista di quell’immagine ho subito un’erezione vistosa e decido quindi di tornare in bagno ad asciugare il lago che si era creato senza disturbarla.. mentre cerco di sistemare al meglio la situazione nella mia testa non riesco a cancellare quel che ho visto prima e decido quindi di sfogare le mie voglie, sicuro di sentirla nel caso in cui si dovesse avvicinare.

Mentre sono intento a masturbarmi sento provenire dell’altra parte della casa un urlo e di corsa mi sistemo e vado a vedere cosa succede..appena mi affaccio vedo I. in piedi che cerca di scacciare via un’ape che le ronza intorno, lei che odia tutti i tipi di insetti..

Mi diverte vederla cosi impaurita e solo dopo un secondo mi rendo conto che &egrave in topless: per la paura si deve essere alzata di scatto e, visto che aveva il reggiseno slacciato, non ha avuto la prontezza di prenderlo per coprirsi e quindi ora la sue tette sono liberedavanti ai miei occhi.. non sono esageratamente grandi, piu o meno una terza, ma sono sode come non mai e ha due belle aureole abbastanza grandi che terminano con due bei capezzoli turgidi.. vederla dimenarsi in tanga e con le tette di fuori non fa altro che aumentare la mia eccitazione che penso sia vistosa dai pantaloni…

Liberatasi dalla tortura dell’insetto rientra in casa e solo allora si rende conto di essersi mostrata mezza nuda e decide di coprirsi le tette con le mani, ma appena il suo sguardo cade all’altezza del mio pacco esclama “mi sa che &egrave inutile che mi copre..già hai visto abbastanza” e cosi decide con naturalezza di uscire fuori a recuperare il reggiseno per avviarsi poi verso il bagno mentre le spiego che ho terminato il lavoro..

Mentre lei si appresta ad entrare in bagno, io la saluto incamminandomi verso la porta di uscita… ma lei mi dice “aspetta..”

Io mi giro e vedo lei di spalle che si sfila il tanga mettendosi a pecora e mostrandomi alla perfezione il suo culo nudo e sodo.. quella situazione mi eccita all’inverosimile… una donna stupenda a pecora nuda davanti ai miei occhi… quando lentamente inizia a girarsi e si mostra completamente nuda frontalmente.. le tette mostrano dei capezzoli sempre piu turgidi e scendendo verso il basso vedo la sua fica completamente depilata mentre lei con una mano si sfiora prima le tette, poi scivola verso la sua fica accarezzandosela e alla fine sfoggiando un sorriso provocatorio mi dice “Il pagamento per il lavoro che hai fatto lo farò a rate.. ora puoi andare.. grazie!”

continua.. “Il pagamento per il lavoro che hai fatto lo farò a rate.. ora puoi andare.. grazie!” …. questa frase mi rimbombava nella mia testa dal momento in cui ero uscito dal suo appartamento. Non era passato molto tempo, forse 10minuti, ma a me sembravano un’eternità: ero tornato nel mio stanzino e in me c’era un misto di sentimenti e sensazioni.

La sua frase, il suo atteggiamento e lo spogliarello improvviso mi provocano una felicità,eccitazione e preoccupazione mai provata nella mia vita.

Si stava prendendo gioco di me? Stava cercando qualcuno con cui giocare? Era solo una provocazione del momento? E’ possibile che io le interessassi?

“Ma che ti metti a pensare? Veramente pensi che una donna come lei posso essere interessata a te?” nella mia testa iniziai a farmi delle domande, la cui risposta era scontata: una donna abituata ad avere intorno mille uomini super belli e sposata con uno dei calciatori più famosi e ricchi di Italia non potrà mai provare un minimo interesse per un normalissimo ragazzo.

“Sarà stato un momento di debolezza e leggerezza da parte sua che non ricapiterà più”.. mi ero convinto che avrei dovuto cancellare tutto ciò che era successo senza forzare il rapporto minimo che avevo con lei e senza rischiare di perdere il lavoro per una cazzata. Questa era la mia preoccupazione: il sogno infranto di poter avere un rapporto sessuale vero con lei era niente in confronto a ciò che mi provocava il pensiero di poter peredere il lavoro se si fosse venuto a scoprire qualcosa.

Però il problema non c’era, la mia vita e il mio comportamento non sarebbe cambiato di una virgola e avrei lasciato il destino nelle sue mani, anche se forse le mani più impegnate erano le mie, in quanto l’immagine delle sue tette nude che sobbalzano mentre scappa dall’ape, la visione della sua fichetta completamente curata e depilata e il suo accarezzarsi completamente nuda davanti ai miei occhi mi provocano un’eccitazione e un’erezione che non si placava neanche dopo la strordinaria sega che mi ero tirato appena rientrato nello stanzino.

Ero appena uscito dal bagno dove avevo dato sfogo alle mie voglie su I., lei che tante volte avevo visto dal vivo e in televisione e che già era stata protagonista dei miei sogni erotici, quando la visione della Signora Rossi che mi chiedeva informazioni sui lavori da effettuare al palazzo mi riporta alla realtà.

Fissavo il telefono come se dovesse arrivarmi una chiamata da lei da un momento all’altro ma per le successive ore non successe niente.

Verso le 20:15 a sorpresa però la vidi uscire dall’ascensore; un abbigliamento estivo ma comunque elegante, che poteva esser utilizzato sia per una cena tranquilla con le amiche sia per una festa vip.

Una maglietta nera larga di seta di quelle che si reggono grazie ad una catenina grande rigida che aveva al collo nella parte superiore e ad un nodo dietro la schiena poco sopra i glutei. Sotto portava una minigonna attillata di colore bianco. La maglietta, completamente aperta dietro, consentiva di capire che non indossasse il reggiseno e ciò non causava nessun problema, in quanto le tette stavano su da sole senza bisogno di alcun sostegno; mentre la minigonna attillata faceva risaltare ancor di più i glutei che aderivano perfettamente al tessuto senza lasciar trasparire la presenza di intimo o meno.
I. mi guardò, passò davanti a me e mi rivolse un rapido saluto con il suo splendido sorriso.
Sono sincero che mi sarei aspettato qualcosa in più, ma forse proprio da quel suo comportamento capii che tutto ciò che era successo dovevo dimenticarlo perch&egrave la realtà era un’altra.

Ormai era arrivato il momento di andare a casa e sereno, ma deluso, me ne andai.

Il giorno successivo la giornata passò normalmente senza alcun evento fino alle 17-17:30 quando sul quadro degli allarmi si illuminò la luce dell’appartamento di I., segno che lei stava richiedendo il mio aiuto.

“Eccolo il segnale che aspettavo. Il fatto di ieri non sarà isolato”… nella mia testa l’entusiamo e l’eccitazione era a mille fino a quando salii al suo piano, entrai vedendo la porta aperta e la vidi sdraiata sul divano gigante molto dolorante.

Mi informai sulle sue condizioni di salute e lei mi rassicurò dicendo che era solo scivolata mentre camminava e aveva sentito un dolore fortissimo al muscolo dietro la coscia che le andava anche verso l’interno della gamba.

Il mio passato/presente da giocatore di calcio dilettante mi consentì di rassicurarla sul danno che poteva essere al massimo a livello muscolare: la tranquillizzai e mi offrii di farle un massaggio. Forse mi resi conto di aver esagerato ma lei mi confidò che mi aveva chiamato proprio per quello. La sua posizione e il suo abbigliamento consentivano il tutto senza problemi: indossava un paio di pantaloncini sportivi e una maglietta bianca sotto la quale c’era il reggiseno.

Io mi accovacciai ai piedi del divano e iniziai a massaggiarle la parte dolorante, quando, dopo 10 minuti, decisi di osare e chiesi di poterle togliere i pantaloncini in quanto non consentivano un massaggio regolare.

“Certo, basta che mi fai passare il dolore”

Impazzii a sentire le sue parole e mi alzai per levarle i pantaloncini.. lei non fece altro che alzare il bacino per facilitare l’operazione.. iniziai a sfilarglieli e mi si parò davanti il suo culo marmoreo coperto da un tanga nero che lasciava scoperte quasi completamente le sue chiappe..si riposizionò e io continuai il massaggio con gli occhi fissi sul suo sedere.. appraiva ancor più sodo visto da vicino e l’eccitazione era alle stelle..

Mi convinsi che era il caso di osare ancor di più e con le mani allungavo sempre più il raggio del massaggio sia verso il sedere che verso l’interno coscia.. ad un tratto lei dischiuse un po le gambe regalandomi una visione straordinaria.. oltre al culo potevo intravedere la sua figa coperta dalla poca stoffa del tanga.. sia la parte vicina alla figa sia tutto il resto del corpo erano perfettamente depilati..

Continuai il massaggio e ormai arrivavo quasi a sfiorarle la figa e a tastarle completamente il culo.. al tatto era veramente sodo e la cosa che mi faceva impazzire &egrave che appariva pieno e tutto da mordere.. lei si stava abituando sempre più alle mie mani e quando sfioravo il suo intimo la sentivo prolungare il respiro.

“Sai che sei proprio bravo con le mani.. perch&egrave non mi massaggi anche un po la schiena?”

Non mi diede tempo di rispondere che alzò il busto e si sfilò la maglietta rimanendo in reggiseno che subito slacciò per permettermi di massaggiarle la schiena senza impedimenti.. la scena mi infiammò il cervello ancora di più quando decise di sfilarselo completamente e appoggiarlo per terra.. non vidi nulla di più di quello che vedevo prima ma il tutto rendeva la cosa più eccitante..

Continuai il massaggio sulla schiena e sulle spalle accarezzando la sua pelle che non presentava alcuna imperfezione…Mentre io continuavo lei portò le sue mani ai fianchi e iniziò a sfilarsi il tanga chiedendomi di toglierglielo completamente.. Interruppi il massaggio per sfilarglielo e a quel punto la vidi stesa completamente nuda.. Rispetto a prima avevo solo la visione completa del suo culo fantastico.. e riaccovacciandomi per continuare a massaggiarla avevo la visione della sua figa completamente nuda davanti ai miei occhi.. non era la posizione migliore ma potevo vedere benissimo il suo buchino posteriore e la sua figa..era perfettamente depilata con le grandi labbra molto accentuate che non coprivano comunque le piccole labbra… la mia eccitazione era veramente alle stelle..sentivo il mio cazzo espldere e che usciva dalle mutande…

Non nascondo che i 45minuti di massaggio mi avevano provocato qualche dolore anche a me e quando glielo dissi lei mi rispose
“tranquillo se hai qualche dolore cercherò di fartelo passare come tu sei riuscito a fare con me..”

Ma questa &egrave un’altra storia…la prossima storia… …Dopo quel massaggio/tortura avevo realmente un po di dolore alle spalle, ma il vero dolore lo avevo al cazzo..lo avevo in piena erezione oramai da 10minuti senza la possibilità di fare nulla tranne che guardare quello splendore di donna beneficiare delle mie mani e forse prendersi gioco di me…

Non la conoscevo bene, ma ormai avevo capito che quella donna piena di brio e simpatia che appariva tutte le settimane in televisione nascondeva un animo sensuale e provocatore che avrebbe fatto impazzire qualsiasi uomo..

Era carica di sensualità anche solo stando sdraiata nuda su un divano mentre delle mani dilettanti cercano di farle passare il dolore…

Tutto procedeva normalmente anche dopo la sua frase finch&egrave lei non si alzò; non aspettandomi questa sua mossa io rimasi accovacciato mentre lei già era in piedi e quindi mi trovai con la faccia all’altezza della sua figa…

Mentre prima avevo potuto ammirarla da dietro mentre era sdraiata, ora potevo ammirarla da davanti.. sembrava un’opera d’arte.. anche davanti non c’era la minima traccia di peluria ne di ricrescita, si vedevano chiaramente le grandi labbra ed emanava un profumo inebriante che da quella posizione mi penetrava in ogni singolo respiro..

“Tu accomodati, io vado a bere e torno”

Vederla fare le normali cose quotidiane completamente nuda mentre manteneva una calma come se fosse una cosa normalissa mi rendeva ancora più eccitato anche se avevo sempre più la percezione che io fossi il suo giocattolo, il suo divertimento e niente più..ma a me questo ruolo mi rendeva comunque entusiasta..

..decisi di giocare fino in fondo pur senza rischiare di esagerare e decisi di rimanere con i soli boxer..mi misi a pancia in giu e aspettai il suo ritorno..

Camminava lentamente come se stesse sfilando, senza vergognarsi minimamente della situazione e lasciandosi ammirare sempre più..
Quando arrivo vicino al divano su cui ero sdraiato, anche lei salì e nonostante stessimo in due lo spazio era abbondante grazie all’enorme ampiezza del divano.

Si mise in ginocchio nel punto successivo ai miei piedi e iniziò a massaggiarmi lentamente i polpacci e le gambe.. n&egrave una parola n&egrave un rumore..l’aria che si respirava era piena di eccitazione e, da parte mia, forse di tensione.. non avevo il coraggio di rovinare i suoi piani.. il suo gioco mi piaceva e volevo vedere fino a dove sarebbe arrivata…

Continuai a lasciarmi massaggiare senza esprimere alcun suono anche quando le sue mani iniziarono a toccarmi la schiena..

“Ora chiudi gli occhi e gira la testa dall’altra parte in maniera che non potrei vedermi”

Con questa frase I. ruppe il silenzio provocandomi ansia ed eccitazione allo stesso tempo… cosa aveva in testa??.. immaginavo nei miei pensieri come non potesse essere niente di pericoloso e quindi mi rilassai facendo ciò che lei mi aveva chiesto..

Percepii che si stava spostando verso i miei piedi e la mia sensazione fu azzeccata…pochi istanti dopo sentii le sue mani nuovamente sul mio polpaccio sinistro…tutto sembrava procedere come prima fino a quando non sentii più le sue mani su di me …

Ora sentivo un qualcosa di piccolissimo sul mio polpaccio che più che massaggiarmi, mi solleticava… sembrava un dito ma poi pensai che il dito sarebbe stato più grande e facile da riconoscere..capii che stava cambiando posizione e sentii come quel solletico ora proveniva sempre sullo stesso polpaccio ma da un duplice contatto…

Nella mia testa passai almeno un minuto a pensare a cosa potessi avere sul polpaccio finche ebbi un lampo… quelli che sentivo muoversi sulla gamba erano i suoi capezzoli…sisi non poteva essere altrimenti..quei due chiodini che sentivo solleticarmi erano i suoi capezzoli.. erano veramente duri e turgidi…

“hai i capezzoli proprio turgidi..allora piace anche a te questa situazione?”

Non so come mi uscirono quelle parole..ma l’incoscenza mi portò a sbilanciarmi…lei non rispose ma capii che si stava muovendo… dopo pochi istanti senti quasi un peso sulla caviglia e qualcosa che la ricoprisse anche ai lati…

Il contatto che sentivo ai lati della caviglia divenne sempre più forte come a stringere la mia caviglia…non ebbi dubbi…

Lei iniziò a muoversi su e giù di qualche centimetro e capii che la mia caviglia era bloccata tra le sue tette.. questa scena mi eccitò all’inverisimile.. mi stava facendo una spagnola alla caviglia e sentire le sue tette che mi coccolavano la gamba era quasi un sogno..

“Mmmh”

Qualcosa uscì dalle sue labbra..sembrava un gemito che non era riuscito a trattenere… forse si stava veramente sciogliendo ed eccitando come lo ero io??..

Mentre nella mia mente c’erano straordinari film in cui la sbattevo a pecora.. il contatto tra me e lei terminò…

Poco dopo mi prese il braccio sinistro, fino ad allora disteso lungo i fianchi attaccato al corpo, e lo spostò lateralmente..

“Non muovere la mano per nessun motivo”

Non ebbi il tempo di pensare cosa avesse in mente che sentii le sue tette stringermi il polso.. iniziò una spagnola fermandosi sempre prima del gomito e prima del polso.. ormai riconoscevo le sue tette sode..continuò cosi per qualche minuto.. non nascondendo più qualche mugolio e gemito…

D’un tratto percepii che si alzò e capii che aveva poggiato un ginocchio nello spazio che aveva creato, spostandomi il braccio, tra il mio braccio e il mio corpo..

Passarono pochi istanti…e sentii una cosa calda e umida appoggiata sul mio polso.. appena si stabili questo nuovo contatto tra noi, questa cosa iniziò a muoversi su e giu lungo il mio braccio… man mano che si muoveva il mio braccio diveniva sempre più bagnata e quando capii che la cosa a contatto con il mio avambraccio era la sua fica bollente quasi non venni nei miei boxer..

Ero sdraiato mezzo nudo sul divano di casa di I. mentre lei mi strusciava la sua fica eccitata sul mio braccio..

Non potevo ne muovere la mano ne girarmi per guardarla.. sarebbe stato più bello se avessi potuto guardarla..

“Lo senti come sono eccitata??”

Mi stava provocando o si stava definitivamente lasciando andare alle sue voglie di donna..

“Sono calda e vogliosa.. mmmm”

Stavo impazzendo..la sua figa era sempre più un lago…era bollente e quando si sporgeva in avanti potevo sentire il suo clitoride gonfio sulla mia pelle..

“Ahhhh..quanta voglia che ho..siiii”

Stava sempre più in estasi e io con lei…ma non volevo dirle niente.. voleva lasciarla giocare da sola..

“Sei una vera porcellina..divertiti”

Non resistetti e pronunciai questa frase mentre lei sposto la sua fica sul mio gomito, aumentando il ritmo dei suoi movimenti..sentivo le sue labbra completamente aperte..avevo i suoi umori su tutto il mio avambraccio e orami sembrava indemoniata per la rapidità dei suoi movimenti…

“SI..SI.SI…vengooo..vengooo…vengoooooo………AAAAHHHHH”

Mentra aumentava il ritmo capii che stava per avere uno straordinario orgasmo..e si lasciò andare in un urlo liberatorio, segno che era finalmente venuta strusciandosi sul mio braccio…

Dopo l’orgasmo raggiunto..si accasciò su di me..per alcuni minuti rimanemmo cosi.. il tempo sembro fermarsi..fino a quando lei si alzo… mi fece alzare e mi saluto e.. “..I debiti vanno pagati fino all’ultimo..e forse io non sto neanche a metà..non lo so.”

“Io so solo che sei di una bellezza disarmante”

“Ma ancora non sai quanto sono porca”

Se ne ando lasciandomi da solo in salotto…e io dopo essermi rivestito me ne andai…

Continua… ..Dopo quella serata e quel suo orgasmo esploso sul mio braccio i miei unici contatti con lei erano nella mia mente viste le infinite seghe che mi tiravo pensando a lei, alle sue tette nude che avvolgevano le mie caviglie e alla sua figa che si strusciava su di me…

Nessun saluto, nessuna telefonata, nessun segnale…era sparita…erano finiti i giorni in cui doveva sbrigare le sue faccende mentre il marito era in ritiro con la squadra…e molto probabilmente era finito il mio sogno di averla…

In quei giorni pensavo a tutto..mi sentivo svuotato…avrei sognato anche di essere umiliato ma volevo avere lei…sentire il suo profumo…vederla prendersi gioco di me…

Ma tutto risultava essere vano..i giorni passavano e le uniche notizie su di lei le avevo dai giornali di gossip…

Ormai agosto era finito e la sua casa tornò ad essere abitata ma il mio sorriso rimaneva utopia…a casa infatti era tornato solo il marito…

Lo salutavo e ci parlavo come se non fosse accaduto nulla..era il solito ragazzo straordinario con la sua travolgente simpatia…

Dopo qualche giorno però…eccola..lei che tornava per la prima volta dopo quel suo orgasmo nel luogo del “delitto”…solare, sorridente e disponibile come se niente fosse…si era dimenticata tutto…il debito con me.. la sua voglia provocatrice..la sua sensualità…la sua voglia di godere.. il suo essere porca…

Tutto continuò come se nulla fino ad ora fosse successo…come se il mese di agosto e quegli incontri non ci fossero mai stati…

Me ne ero fatta una ragione..non dovevo pensare più a lei…fino ad una mattina… 10 Settembre 2013..ore 8… me lo ricordo come se fosse ieri… sotto la porta del mio gabbiotto in biglietto… lo avevo notato solo dopo esser riuscito dalla stanza…pensavo inizialmente ad un pezzo di carta qualsiasi caduto per terra… e invece…

“Questa sera dalle 23 alle 23 30..senza dire una parola porta con te gli occhi della curiosità per vedere me e..l’orologio

I.”

Il mio cervello si bloccò come il mio battito… mi sentii svenire…mi riempii i pensieri di domande.. che aveva intenzione di fare??e il marito??i bambini??

Le ore passavano e io diventavo sempre più ansioso ed eccitato…

Ore 20…l’ascensore si apre e sbucano Lei, il marito e i due pargoli…tutti belli come il sole..lui con un paio di pantaloncini corti eleganti e una maglietta… lei con una maglietta larga che però accompagnava e accarezzava le sue curve e un paio di shorts che lasciavano nude le gambe.. che non portasse il reggiseno lo si notava dai capezzoli turgidi che si intravedevano dalla maglietta…

Stanno uscendo..e allora che si farà dopo..divenni ancora più nervoso…

ore 21:30.. ancora niente..

ore 22:15.. sento il rombo della macchina di grande cilindrata di lui..eccoli sono tornati…

Sono loro due da soli…che vuol dire?? e ora??…che faccio??

Non mi possono vedere ma li vedo entrare nel palazzo…

Sono minuti interminabili…sto attento all’orologio e al secondo preciso…

Ore 22:55..salgo al suo piano..vestito normalmente…mi avvicino alla sua porta ed &egrave chiusa..calma mancano 5 minuti.. non &egrave finita…

22:59..mi sentivo quasi un ladro ad aspettare dietro la sua porta..ma non sapevo cosa altro fare…qualche secondo e sento il rumore della porta che si apre e rimane accostata..

Il cuore mi batte a mille..però mi faccio coraggio ed entro..nel momento in cui entro..la casa &egrave tutta spenta..si vede solo una piccola luce in salone..e una luce che proviene da una stanza in fondo al corridoio…e poi la sua sagoma che rapidamente entra in camera…la vedo di spalle..la schiena nuda mi fa capire che non porta il reggiseno e più giù posso vedere il suo culo stupendo adornato da un perizoma a filetto che la rende ancora più sexy…

entro e chiudo la porta..vado in salone e vedo che la luce proviene dal televisore acceso con schermo nero…se lo sono dimenticati acceso.. e io cosa devo fare??

Dopo pochi istanti il televisore si accende da solo…compare un’immagine.. una stanza matrimoniale con un ragazzo sdraiato sul letto e una ragazza avvinghiata a lui… l’immagine diventa perfettamente nitida..la luce &egrave accesa.. e i personaggi del video sono proprio loro due.. non ci credo..

Una webcam posizionata davanti al letto matrimoniale mentre loro sono a letto… e io sul divano che mi gusto lo spettacolo come se fossi al cinema…

E’ incredibile…

Lui &egrave completamente nudo..completamente depilato..e lei ha indosso solo quel perizoma che avevo intravisto prima…

Lui &egrave eccitato anche se non mostra una piena erezione..lei va verso il suo ventre…sta a pecorina e io posso vedere il suo profilo..le tette che si vedono di profilo si muvono a ritmo del suo movimento…il suo viso &egrave angelico..negli occhi si intravede una voglia degna della donna più porca e vogliosa…le sua labbra sono fantastiche..carnose e la grandezza della sua bocca &egrave entusiasmante…

Con il viso si avvicina al cazzo ma lo sfiora soltanto…tira fuori la lingua e la passa prima sul cazzo e poi lateralmente..inizia a scendere verso le palle e contnua a leccare tutta la parte…una mano la tiene poggiata sul letto.. si &egrave messa lateralmente a lui per permettere alla webcam di inquadrare bene il tutto..l’altra mano se la porta tra le gambe e inizia a toccarsi…

Il cazzo di lui reagisce alla grande ed ormai svetta in piena erezione…

Lei con le mano piena dei suoi umori avvolge il cazzo e inizia a scappellarlo su e giu lentamente mentre con la lingua gioca con la cappella..piano piano il ritmo aumenta e con la mano lo sta segando velocemente…

Ad un tratto blocca la mano.. e appoggia le labbra sul cazzo iniziando a succhiare solo la cappella… lo bagna facendo scivolare la saliva e a quel punto inizia ad aumentare la pompata..

La testa si muove rapidamente mentre la sua bocca &egrave riempita dal cazzo del marito che appoggia una mano sulla sua testa..lei sembra indemoniata..succhia il cazzo con un’avidità e una maestria mai viste prima…quanta voglia ha… sarà bagnatissima tra le gambe…

Il marito allunga l’altra mano tra le sue gambe e inizia a sditalinarla..lei sembra gradire e questo la fa galvanizzare ancora di più.. continua a pompare il cazzo alternando succhiate vigorose a leccate… non si perde un centimetro di quel palo di carne.. sembra non riuscire mai a staccarsi.. fino a quando il cazzo sparisce completamente nella sua bocca… quasi 20cm più o meno completamente in gola…

Si vede che ci sa fare..sa come far godere il proprio uomo che sembra gradire mentre sembra aver aumentato il ritmo della sditalinata…

Lei ne risente e comincia a segarlo mentre intanto lo succhia senza mai fermarsi…

Vorrei ricevere lo stesso trattamento.. ho il cazzo in fiamme a vederla succhiare con tanta voglia..sembra una pompinara nata.. esperta con voglia di far godere il proprio uomo..e mentre lei si ferma per sfilarsi il perizoma.. inizio a toccarmi il cazzo…

Lei inizia a cambiare posizione salendo con il bacino sulla bocca del marito e si riappropria immediatamente del cazzo dando vita ad un 69 fantastico in cui ora posso vederla frontalmente che si diverte a giocare con l’attrezzo di lui…

Le sue labbra incorniciano il cazzo e lo accarezzano con delicatezza scivolando sulla pelle senza ostacoli…guarda in camera sapendo che io la osservo.. tira fuori la lingua e dà piccole leccatine alla cappella..sembra godere dalla smorfia che fa e…

NOOOO!! Il televisore si spegne senza riaccendersi più… il telecomando non c’&egrave…

Lo spettacolo &egrave finito…

CONTINUA…

…seduto sul divano con una eccitazione clamorosa a sperare che il televisore si riaccendesse.. non poteva finire tutto cosi…

passarono un paio di minuti ma niente… persi ogni speranza e mi diressi verso la porta di casa.. Mentre ero pronto ad uscire..notai la luce che proveniva dalla loro stanza.. la luce era accesa, la porta accostata e quindi la luce fuoriusciva illuminando il corridoio..

Andare via o rischiare e andare a spiarli da quello spiraglio??.. pensai qualche secondo e poi decisi di rischiare…

Cercando di fare meno rumore possibile mi avvicinai alla porta della loro stanza..lo spazio sarà stato di circa 10centimetri…pochi, ma sufficienti per vedere cosa accadeva nella stanza…

Era ancora in atto uno splendido 69 con I. sopra il marito..lei muoveva il suo bacino mentre il marito le leccava la figa ormai bollente…lei continuava invece a succhiargli il cazzo in maniera divina…

Tutto questo durò ancora pochi secondi..li vidi spostarsi e cambiare posizione..lei si mise a pecorina inginocchiata sul letto e si poteva ammirare il suo culo a 90 mentre lui prese posizione dietro di lei..

Pochi istanti e lui già era dentro di lei e iniziò a trapanarla bene da dietro, prima lentamente e poi sempre più forte…lei rispondeva ai colpi del marito con dei gemiti e degli urletti sempre più forti…

La sua faccia mostrava i segni del piacere..si mordeva il labbro inferiore e si portò una mano tra le gambe per toccarsi il clitoride e sditalinarsi…

Il marito,vedendo il suo movimento, aumentò ancora di più il ritmo della scopata..provocandole piacere e facendola veramente urlare…

“Dai..dai..daiiiii sbattimiii..più forte”

Lei lo incitava mentre io non riuscivo più a tenere il cazzo nella mutande.. ormai erano quasi 10minuti che lui la penetrava da dietro..

“Daiiii..siiii…fammi godere come una porca…siii sono una porcaaaa…daiii”

“Mamma mia..quanto sei porca…ti piace il cazzo??”

“siiiii non potrei mai vivere senza!!”

Ormai anche i loro dialoghi erano nel pieno dell’eccitazione e lei era sempre più prossima all’orgasmo..

“Daiii..ci sonooo..vengoooooo.. AAAAAAAAAHHHHHHHHHHH”

Si lasciò andare ad un urlo liberatorio durante il quale lui continuò a scoparla selvaggiamente e lei si torturava la figa con una mano…

Le urla si placarono e il suo respiro tornò normale…

Bastò un minuto per farla riprendere.. lui estrasse il cazzo ricoperto dagli umori di lei e si sdraiò sul letto… lei salì sopra di lui..con le tette rivolte verso di lui.. e si infilò il palo di carne nella figa grondante di umori…

Scese velocemente sul cazzo..facendolo entrare tutto dentro di se..e in quel momento la luce si spense..

Il mio orologio si illuminò… 23:30…

Il tempo era terminato..I giochi anche..per ora..

CONTINUA.. ..erano passati ormai 15 giorni da quella sera del 10 settembre nella quale I. mi aveva permesso di assistere prima virtualmente e poi dal vivo ad un suo rapporto sessuale con il marito..

In ognuno di quei giorni che erano passati avevo dedicato uno spazio a ripensare a quello che avevo visto e a quello che era “nato” tra me ed I. …oltre alle innumerevoli seghe che le dedicavo, mi soffermavo a riflettere su ciò che lei mi permetteva di fare e vedere.

Passavo da momenti entusiastici nei quali pensavo di poter arrivare un giorno a letto con lei, a momenti più realistici nei quali mi bloccavo a pensare che tutto ciò, nel caso in cui fosse stato scoperto, mi avrebbe portato a rischiare il posto di lavoro.

Alla fine, però, si può dire che io non stessi facendo niente più di quello che lei mi diceva di fare e sicuramente lei ponderava bene i rischi che qualcuno potesse beccare questa nostra “storia clandestina”: lei era quella che meno poteva rischiare, quindi, tutto ciò sarà stato considerato da lei in ogni suo gioco.

Si, perch&egrave parliamoci chiaro, il suo era solo un gioco: si prendeva gioco di me a farmi impazzire. Ogni donna ama provocare ed essere al centro delle attenzioni ed essendo lei una donna sposata e con i riflettori puntati addosso, aveva scelto un ragazzo che sicuramente non avrebbe mai raccontato in giro nulla e che sbavava dietro ogni suo passo. Ma, vi dirò, a me il suo gioco piaceva ed essere in balìa delle sue decisioni mi eccitava, pur sognando ogni giorno qualcosa di più vero e reale.

Forse non avrei mai accettato di esser trattato cosi da una qualsiasi altra donna, ma con lei mi sentivo un privilegiato.

Comunque in questi 15 giorni nessun contatto particolare tra noi, l’avevo incontrata 3-4 volte, di cui un paio con il marito e, da parte sua, ovviamente, il comportamento nei miei confronti era quello di una inquilina che saluta il proprio portiere.

Le mie giornate andavano avanti nella “noiosa” quotidianità con la speranza che arrivasse lei a sconvolgerle con la sua voglia di donna.

26 Settembre – Mentre la mattinata scorreva tranquilla, vedo arrivare F., il marito di I., che abbastanza scocciato mi chiede di salire nella sua abitazione perch&egrave mi doveva parlare di una cosa urgente.

Mi sentii cadere il mondo da sotto i piedi..non lo avevo mai visto cosi.. era scocciato, nervoso e mi aveva chiesto frettolosamente di andare a casa sua perch&egrave mi doveva parlare… l’ansia si impossessò di me e iniziai a pensare a cosa avrei potuto fare per giustificarmi nel caso fosse venuto a sapere di ciò che era successo. In quei minuti mi pentii di tutto quello che avevo fatto con sua moglie, ma presi coraggio, salii all’ultimo piano ed entrai nel suo mega appartamento.

“Accomodati Andrea, siediti pure” – F. mi fece accomodare sul divano ma non mi rilassai per niente.

“Scusa se ti ho fatto venire di corsa ma &egrave una cosa importante. Tra due giorni &egrave il mio compleanno, ho organizzato una piccola festa qui con una decina di persone, però le domestiche non possono venire a darmi una mano a preparare e sistemare perch&egrave devono tenere i bambini. Mi serve qualcuno che sistemi e poi rimetta a posto dopo. La festa inizia alle 20 e finirà per le 2-3..ti pagherò ovviamente un supplemento..mi basta che stai qui dalle 19 30..te la senti?”

Rimasi imbambolato ad ascoltare le sue parole e la mia felicità nel capire che non aveva scoperto niente fu ancora più grande della felicità per la fiducia che riponeva in me per affidarmi un compito del genere.

Accettai e lui mi comunicò che il giorno dopo sarebbe venuta I. a spiegarmi tutto.

Ci salutammo e tornai a svolgere il mio lavoro, un po emozionato per la possibilità di vivere con loro un momento cosi intimo.

La mattina successiva passò I. nel mio stanzino, si sedette e mi iniziò a spiegare cosa avrei dovuto fare.
Indossava un paio di leggins neri e delle scarpe da ginnastica, mentre sopra aveva una maglietta larga che non metteva in risalto le sue curve…

Mentre lei parlava la mia mente viaggiava.. la sua fica completamente depilata, il suo volto pieno di piacere nel momento dell’orgasmo, le sue urla di piacere, il gusto con il quale succhiava il cazzo al marito..ero sempre più eccitato ma lei non sembrava essere minimamente quella donna piena di voglia…

Mi spiegò nei minimi dettagli i miei compiti: non dovevo fare niente di complicato, fare la spola tra cucina e sala da pranzo, servire da bere agli ospiti e dare una sistemata quando loro sarebbero andati a dormire.
Non mi sembrava niente di complicato o impegnativo, quindi mi rilassai ancor di più e lei alla fine aggiunse che ci sarebbero stati molti alcolici, bagni in piscina e non avrei dovuto raccontare a nessuno ciò che sarebbe successo li.

Queste sue precisazioni mi fecero viaggiare con la mente e con la fantasia, ma mi bloccai subito pensando che fossero solo miei film mentali.

27 Settembre – Il gran giorno era arrivato. Avevo visto scendere F. in mattinata e dopo avergli fatto gli auguri, mi avvisò che nel primo pomeriggio sarebbero iniziati ad arrivare i primi servizi del catering, ma che io sarei dovuto salire verso le 19 30.

Il tempo sembrava non passare mai..ero felice del compito e delle prospettive della serata.

Prima di salire da loro, passai nel mio appartamento e mi vestii con un paio di pantaloni e camicia.

Arrivai a casa sua e vidi che i primi invitati già erano arrivati.. Oltre ad I., fasciata in un abito bianco attillato ed elegante, trovai F. , le due sorelle di Ilary, M. e S. con i rispettivi fidanzati e una coppia di amici di F.

Tutti erano vestiti in maniera molto elegante. Iniziai ad apparecchiare il grande tavolo in sala da pranzo con bibite, patatine, panini e altra roba da mangiare, mentre una musica accompagnava in sottofondo la serata.

La casa era veramente stupenda e la festa si allargava anche sul balcone dove la piscina era illuminata e vi erano molte sedute per rilassarsi.

Verso le 20 15, tutti gli invitati erano arrivati. L’eleganza la faceva da padrone e per me non c’era molto lavoro da fare. Non mi annoiavo perch&egrave F. mi rendeva partecipe della sua festa e man mano che il tempo passava aumentava il tasso alcolico nei bicchieri dei presenti.

Mentre gli uomini giocavano a carte, le donne si muovevano sensuali a ritmo di musica. Continuavo a servire ormai solo drink e cocktail alcolici. Dopo una mezz’ora la coppia di amici se ne ando e cono loro S, la sorella maggiore di I., e il suo ragazzo.

Io iniziai a sistemare prevalentemente in cucina cercando di sistemare in frigo la roba avanzata. Dopo 10 minuti mi chiamarono per portargli un altro giro di alcolici.

Entrando in salone, vidi per terra gli indumenti di tutti e li vidi in piscina senza capire cosa indossassero..

Mi avvicinai a bordo piscina e i due uomini uscirono per prendere i bicchieri anche per le loro donne. Entrambi stavano in boxer scuri, che a causa dell’acqua erano diventati attillati e non nascondevano le forme intime.

Le donne in acqua intanto continuavano a muoversi a ritmo di musica ed entrambe portavano l’intimo: I. un reggiseno di pizzo nero e M. un reggiseno bianco push up. Cosa indossassero sotto non si riusciva ancora a capire. Ero curioso di scoprirlo e quindi restai in sala da pranzo per sistemare e aspettare che uscissero dalla piscina e il momento arrivò quando entrambe uscirono per rituffarsi insieme in acqua.

Salirono dalla scaletta e fecero il giro arrivando all’altro lato della piscina, dandomi le spalle e mostrandomi interamente i loro corpi.
M. &egrave di qualche anno più giovane di I. ma si somiglia molto con la sorella pur non avendo la stessa carica erotica e indossava una culotte bianca in tinta con il reggiseno, che inzuppata d’acqua, non lasciava nulla all’immaginazione. I. portava invece un perizoma nero a filetto e, di spalle pronta a tuffarsi, mostrava il suo culo sodo e marmoreo reso ancora più eccitante da quel filo di stoffa che spariva tra le sue chiappe.
Prima di tuffarsi fecero finta due o tre volte di buttarsi e cosi potei ammirare i loro culi ancora meglio.

Si fermarono prima di tuffarsi e decisero che si sarebbe tuffata prima la sorellina e poi I. Cosi M. si mise a bordo piscina e prima che si tuffasse, I. si avvicinò e le sfilò con entrambe le mani la culotte, scoppiando in una fragorosa risata e scappando qualche metro più in la. I mariti guardavano divertiti la scena e il fidanzato di M. non mostrò gelosia a causa forse dell’alcool che aveva riscaldato gli spiriti.

M. a sorpresa non si tirò su la culotte ma rimase solo con il reggiseno e andò arincorrere I. che si era fermata a causa delle risate. Il culetto della sorella di I. non era al livello di I. ma comunque era veramente apprezzabile, molto piu piccolo e senza segni di cellulite. e la sua fichetta era adornata da una piccola striscietta di peli.

I. continuava a ridere, divertita per la situazione e su di giri per i numerosi cocktail, e fu raggiunta dalla sorella che voleva vendicarsi. M. cosi abbracciò I. che era piegata sulle ginocchia e le slacciò il reggiseno, cercando di toglierle anche il perizoma.

I. lasciò cadere a terra il reggiseno, mostrando le sue tettone sode con i capezzoli turgidi un po per l’eccitazione e un po per il freddo, si allontanò dalla sorella e si iniziò a muovere a ritmo di musica, simulando uno spogliarello.

In maniera sensuale si muoveva a bordo piscina e dando le spalle agli uomini in piscina si mise a pecora e si filò il perizoma rimanendo completamente nuda..

I ragazzi rimasero a bocca aperta per lo spettacolino erotico messo in scena da I. e non si accorsero che anche M, si era tolta il reggiseno rimanendo completamente nuda anche lei a bordo piscina.

Io ero eccitato all’inverosimile ma dovevo continuare a fare il mio lavoro, mentre le sorelline si baciarono e poi rientrarono in acqua. Avevo finito di sistemare e dovetti tornare in cucina a rassettare il resto e lasciai i 4 in piscina immaginando cosa sarebbe successo da li a poco.

Dopo un quarto d’ora F. mi chiamò e andai subito in salone, trovando lui completamente nudo e I. dietro che si asciugava completamente nuda. La scena mi eccitò enormemente e in piscina vi erano ancora gli altri due impegnati in effusioni erotiche.

“Andre..mi servirebbe un favore.. mi sono scordato di prendere la bottiglia per brindare e sta giu in cantina.. potersti andarmela a prendere cosi ti fai un brindisi con noi visto che hai lavorato come un matto”

Acconsentii e mi feci spiegare dove era la bottiglia e scendendo mi misi a pensare a ciò che stava succedendo… avevo visto lui e la moglie nudi e non si era minimamente preoccupato di coprirsi…va bene l’alcool ma si erano lasciati andare completamente..

Smisi di pensare e iniziai a cercare la bottiglia richiesta che trovai non senza qualche difficoltà… dopo circa 20 minuti risalii, aprii la porta con le chiavi datemi da lui e….

quello che successe ve lo dirò la prossima volta…

CONTINUA… ..mentre prendevo la bottiglia indicatami da F. ripensavo a tutto ciò che stavo vivendo in quella serata… quei 20 minuti passati da solo mi riportarono alla realtà…

Mentre salivo dopo aver svolto l’ennesimo compito richiestomi da F. mi chiedevo come sarebbe potuta finire questa festa… l’alcool la faceva da padrone e già aveva riscaldato gli animi più del normale.. in più i giochi in piscina avevano alzato la temperatura ormonale dei presenti…

Da una parte dentro di me c’era la voglia di lasciarmi andare e sognare di partecipare ai loro giochi, dall’altra dovevo mantenere un certo contegno nello svolgere il mio lavoro e i miei straordinari.

Si erano mostrati nudi senza alcun problema davanti a me, che in fin dei conti ero uno sconosciuto.

Arrivato alla porta di casa, lentamente aprii e li trovai tutti e quattro nudi seduti sul divano che parlavano. Entrai sorridendo e feci vedere a F. la bottiglia, lui mi sorrise e mi disse di andare in cucina a sistemare.

Andai in cucina non senza prima aver visto I seduta sul divano: i capelli bagnati le incorniciavano il viso, le gambe incrociate impedivano di vedere la sua fice ma le tette svettavano imperiose e si mostravano sode e con i capezzoli duri.

Entrato in cucina iniziai a sistemare tutto ciò che avevo lasciato in mezzo precedentemente e la distanza ravvicinata con il salone faceva si che i loro discorsi fossero udibili anche da me.

Che fossero brilli e su di giri lo si poteva notare chiaramente dall’atteggiamento di tutti i presenti, ma i discorsi da loro affrontati confermava tutto ciò. Ridacchiavano e scherzavano sulle cose più banali e insensate.

Io continuavo nel mio lavoro cercando di terminarlo nel più breve tempo possibile così da poter andare a dormire vista la stanchezza che si faceva sentire.

Ad un tratto sentii che l’argomento dei loro discorsi era cambiato e ora le loro discussioni si incentravano sul sesso. Gusti sessuali, posizione preferita, perversioni e sogni erotici: in quella sera scoprii tutto ciò che di più segreto ci potesse essere di una delle coppie più famose di Roma.

“Sicuramente da dietro” affermava I. rispondendo alla domanda sulla sua posizione preferita e “mi piace essere osservata” era la sua risposta riferita alla perversione sessuale.

F. affermava di non resistere alla “cavalcata” di I. e di amare quando “lei si trasforma in cavalla da monta”.

Invece l’altra coppia sosteneva di essere amante del sesso orale e di essere i migliori interpreti in quell’ambito.

I. scoppiò a ridere forse pensando alla sorellina come la regina del sesso orale e allora propose “facciamo una gara: io faccio un pompino a F. mentre M. lo fa a lui, dopo F. me la lecca a me e lui a M.. Il primo e la prima che riusciranno a far venire il proprio compagno e la propria compagna avranno vinto la sfida.”

Tutti gli altri risero ma nessuno si tirò indietro e io, a pensare a cio che sarebbe accaduto da li a poco in quella stanza, mi eccitai clamorosamente.

Mentre ero ancora assorto nei miei pensieri sentii I. incalzare… “le regole sono che chi riceve sesso orale non può toccare la propria compagna/o in nessun punto del corpo e può usare solo bocca e mani. Gli uomini potranno solo usare la bocca sulle ragazze. Noi ragazze non potremo masturbarci durante il pompino.”

Tutti accettarono le regole però dissero che serviva qualcuno che controllasse che le regole fossero rispettate e a quel punto sentii il mio nome.

Io sbiancai e mi diressi in salone.

I. mi guardò e ricominciò a spiegarmi tutta la sfida. Io feci finta di non aver ascoltato niente e concluse dicendo che io avrei dovuto controllare che nessuno imbrogliasse.

Ascoltai le sue parole e un po imbarazzato chiesi se fossero sicuri e loro visibilmente brilli risposero di si..

Il divano a L e il grande tappeto posizionato davanti permettevano di avere un grande spazio a disposizione… i due ragazzi si disposero su un lato del divano, mettendosi comodi e allargando le gambe mentre le donne si posizionarono davanti ai rispettivi uomini inginocchiate a terra.

I ragazzi mostravano una mezza erezione dovuta sicuramente alla situazione eccitante, le ragazze si legarono i capelli e iniziarono ad accarezzare le gambe.

Le risate e le battute che regnavano fino a pochi secondi prima erano scomparse per lasciare spazio a serietà e silenzio come se veramente la competizione ci fosse e fosse importante.

Gli uomini ovviamente iniziarono reagire ai tocchi delle ragazze mentre per le ragazze la sfida da vincere rappresentava l’obiettivo principale e nei loro sguardi si poteva intravedere una voglia di far esplodere il proprio compagno.

Entrambe le donne si spostarono con il bacino all’indietro e si misero proprio a pecora continuando ad accarezzare i corpi degli uomini e, mentre M. iniziò con la lingua a solleticare le palle del compagno. I. passava la lingua sul cazzo di F. dalla base fino alla punta cercando lo sguardo del marito.

Io avevo la possibilità di girare per la stanza e godermi lo spettacolo da ogni angolatura, così poco dopo mi posizionai dietro le ragazze e potevo ammirare i loro culi e le loro fighe da posizione invidiablle.

M. aveva un culetto molto più piccolo di I. e da dove stavo io si vedeva il buchetto molto chiuso, la sua fichetta era completamente depilata, molto piccola e stretta con le piccole labbra che neanche si notavano.

I. al contrario aveva un culo più grande della sorella, le chiappe erano molto più rotonde e piene e il suo buchetto posteriore molto più evidente dell’altro. La sua figa che ormai “conoscevo bene” era come al solito completamente depilata e curata nei minimi particolari e le grandi labbra si notavano chiaramente per essere molto sporgenti. Si potevano vedere anche le piccole labbra e la fessura del piacere.

“Siiii amore succhialo come sai”

Io mi ero imbambolato a vedere i corpi delle ragazze, ma intanto i cazzi erano in piena erezione e L.(il ragazzo di M.) mostrava segni di gradimento nei confronti del lavoro della ragazza.

Mentre M. lentamente giocava con la cappella di L., I. con una mano teneva il cazzo dritto e aveva accolto il membro in bocca iniziando a salire e scendere tenendo le labbra sempre ben attaccate al cazzo del marito.

F. mugolava e guardava sia la moglie che M. alle prese con due cazzi.

Entrambe le ragazze sembravano farci veramente bene e lavoravano con passione i piselli dei rispettivi fidanzati cercando di portarli al piacere nel minor tempo possibile.

Erano quasi una decina di minuti che alternavano leccate lungo tutta l’asta a succhiate ininterrotte.

“SISI DAIII CI SONO QUASI… CONTINUA!!!”
L. era molto piu esplicito e sembrava quasi al limite dell’orgasmo e al suono di quelle parole M. aumentò il ritmo della pompata per vincere la sfida

“DAIII AMORE FAI LA PORCA E SUCCHIALO COME SOLO TU SAI FARE”
Il lavoro di I. si faceva sentire e F. incitò sua moglie nel dare il meglio di se stessa ed essa ascoltò le parole del marito iniziando a segare il cazzo del marito ad una velocità spaventosa e allo stesso ritmo faceva sparire il cazzo in bocca e succhiandolo vigorosamente emettendo un rumore che la faceva da padrone nella stanza.

La mogliettina famosa sembrava impossessata in questa cura del cazzo del marito, sembrava non volersi fermare e stancarsi mai e andò avanti finch&egrave il marito non arrivò al limite

“ECCOMIIII VENGOOO SIIIII”

I. continuò a segare il marito tirando fuori la lingua, con la quale leccava la cappella, e aspettò gli schizzi a bocca aperta fissando F. negli occhi. F. iniziò a riempire di sborra la bocca della moglie con 4-5 schizzi che terminarono tutti dentro la bocca. Lei non se ne fece scappare uno e appena finito ricominciò a leccare il cazzo e intanto

“VENGO SIII VENGOOOOOO”

Anche L. era sul punto di veniree M. continuò a succhiargli il cazzo senza farlo uscire dalla bocca e accolse gli schizzi del fidanzato senza staccarsi mai dal cazzo.

Poco dopo entrambe si staccarono dai rispettivi cazzi e si guardarono sorridendo.

“Che brave pompinare”

F. apostrofò cosi le due sorelline che guardandosi e guardando i ragazzi prima mostrarono la loro bocca piena di sborra e successivamente ingoiarono tutto senza buttare neanche una goccia.

Io avevo il cazzo in erezione da oramai 20 minuti: avevo assistito a un doppio pompino con ingoio, di cui uno fatto da I., la bella conduttrice che ogni settimana possiamo ammirare in televisione. Con un po di coraggio intervenni dicendo che questa prima sfida era stata regolare e vinta per poco da I., che si alzò in piedi esultando e mostrandosi ancora meglio completamente nuda.

Non c’era tempo da perdere, c’era la seconda sfida da fare. Ma questa &egrave un’altra storia… IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE…

CONTINUA …Mentre i ragazzi erano nudi sul divano e si stavano riprendendo dall’orgasmo provato pochi minuti prima, I. continuava a prendere in giro la sorellina..

“Siamo i migliori…siamo i migliori…e intanto la prima sfida l’hai persa!!!”

Entrambe le ragazze si erano alzate in piedi e, ancora completamente nude, I. ripeteva a M. la frase detta da lei prima deridendola per la troppa sicurezza…

“Hai vinto la battaglia ma non la guerra”

M. si difendeva ricordando a I. che c’era ancora la seconda sfida da fare, cio&egrave quella nella quale gli uomini avrebbero dovuto far venire le rispettive compagne nel minor tempo possibile.

I ragazzi si alzarono dal divano e dopo aver baciato le ragazze lasciarono che si sistemarono comode.
Entrambe si sedettero sul divano a circa un paio di metri l’una dall’altra, spostarono il bacino in avanti fino ad arrivare a metà della profondità del divano. Le teste di entrambe si trovavano poso sotto la metà dello schienale del divano.

I ragazzi si posizionarono davanti alla rispettiva compagna e si inginocchiarono.

Sia M. che I.allargarono completamente le gambe e le portarono verso il busto per facilitare il lavoro del proprio uomo.

Qui si poteva notare la maggiore bellezza fisica di I. : le sue tette erano più grandi e sode di quelle della sorellina, che avrà almeno una taglia in meno, entrambe mostravano un addome piatto e senza grasso in eccesso e poi, mentre M. aveva una striscietta di peli, I. era completamente depilata. Le grandi labbra di I. erano molto più pronunciate di M., che invece presentava una fighetta più da bambina.

“Diedi il via” alla sfida e mentre M. teneva le mani sul divano, I. con le mani si teneva le gambe il più aperte possibile.

L. il compagno di M. iniziò ad accarezzare l’inguine della compagna e a passare la lingua lungo tutta la fica raccogliendo i primi umori.
F. invece strusciò le labbra contro le grandi labbra della moglie e iniziò un movimento rotatorio all’altezza del clitoride tenendo le labbra socchiuse.

I due modi di comportarsi erano completamente diversi: M. sembrava più rilassata e teneva gli occhi chiusi senza quasi partecipare attivamente, I. invece cercava sempre lo sguardo del compagno, lo guidava e faceva sentire il proprio apprezzamento verso i suoi movimenti.

“SIII BRAVO…SENTI IL CLITORIDE COME E’ GONFIO..SENTI COME MI BAGNO”

Riconoscere I. in quei momenti era impossibile: era una dea. Dalla regina piena di ironia e simpatia della televisione si trasformava in una regina del sesso, trasmettendo una carica erotica impressionante e mettendo il 100% di se stessa nell’atto sessuale.

Incoraggiava il marito e cercava con lo sguardo e con le parole di far trasparire e capire cosa lei stesse provando in quel momento. Vederla era un vero spettacolo.

I capezzoli di entrambe le ragazze erano duri, segno della grande eccitazione del momento, ma, mentre I. sembrava andare sempre più su di giri aumentando il volume dei suoi gridolini, M. sembrava molto più lontana dal provare piacere.

“SIIII CONTINUAAA NON TI FERMARE MAIIII!!”

I. guidava il marito nel ritmo e noi movimenti che doveva fare

“MAMMA MIA CHE GODURIAAAA..SIII FAMMELA SENTIRE DENTRO”

F. iniziò piccole penetrazioni nella fica di I., ormai piena di umori.

Dall’altra parte M. non mostrava grandi segni di apprezzamento, restando in silenzio, anche se i respiri più profondi tradivano la sua maschera. L. continuava lentamente a giocare con la lingua tra le gambe di M.

“AHHHH AHHHH SIII DAIII DAIIII LECCAMI ANCHE SOTTO SIIII”

I. era un fiume in piena e chiedeva al marito di leccarle la parte che tra la figa e il culo, mentre lui con il naso giocava con le labbra umide della sua fichetta.

F. alternava leccate leggere a vere e proprie succhiate del clitoride portando I. sempre più sul limite.

“OH MAMMA MIAAA SIIII FAMMI GODEREEEE..FAMMI SENTIRE PORCA!!”

La visione della scena e le parole di I. provocavano in me una clamorosa eccitazione che ormai si notava anche dai pantaloni, ma che non vergognavo a nascondere. Stavo al limite anche io e più mi eccitavo più mi veniva voglia di partecipare.

“SIIIII ECCOMIIII VENGO VENGO VENGOOOOOO”

A sorpresa, M. ruppe il suo silenzio annunciando un orgasmo ormai prossimo, sottolineato da un urlo di qualche secondo accompagnato da un’espressione di chiaro godimento sul suo viso.

Dopo qualche istante L. si staccò da M. e lei, ripresasi dall’orgasmo travolgente, si mise a ridere gustandosi la vittoria in quella sfida.

“CONTINUA CONTINUA CONTINUAAAA”

I., un po in trance per la leccata del marito un po forse perch&egrave aveva capito di aver perso cercava di far finta di niente e incitava il marito.

“CARA I. LA SFIDA E’ FINITA : HA VINTO M. QUINDI BASTA LECCARE”

Con un coraggio mai avuto, decisi di mettermi in mezzo e provocare I.,imponendo a F. di finire il proprio lavoretto anche se non era stto portato a termine.

M. e L. apprezzarono subito questa mia iniziativa dicendo che non era stato detto che bisognava aspettare l’orgasmo dello sconfitto e che prima loro era riusciti a venire dopo pochi secondi, quindi F. doveva fermarsi e non gli era concesso far godere I.

I. protestò, manifestando la sua voglia di godere e la sua eccitazione al limite e mentre tutti noi 4 eravamo in piedi sul tappeto lei era rimasta nella stessa posizione di prima mostrando, con le gambe oscenamente aperte, la sua fica piena di umori.

I suoi occhi erano un misto di rabbia e voglia per l’orgasmo appena interrotto, ma tutti fummo irremovibili impedendogli di continuare anche da sola, minacciandola di punirla.

“MI DISPIACE SORELLONA. UNA SFIDA L’ABBIAMO VINTA IO E L E UN’ALTRA TU E F…..COME SI FA ORA???”

M. giustamente sollevava un problema giusto.

“SEMPLICE…TU NON SEI RIUSCITA A FAR VENIRE L. QUINDI PER PENITENZA DOVRAI FARE UN POMPINO AL QUI PRESENTE ANDREA, MENTRE VISTO CHE F. NON E’ RIUSCITO A FARMI VENIRE A ME, CI PENSERA’ ANDREA A FARMI VENIRE LECCANDOMELA!!”

La proposta di I. comprendeva un sogno per me: mi sarebbe piaciuto ricevere un pompino da I. ma anche da M. in quel momento andava bene e poi avrei dovuto leccare la figa a I….questo si che era un sogno… io non risposi, mentre i mariti, che nel frattempo avevano ripreso a bere, protestarono senza nemmeno troppa convinzione e alla fine la proposta di I. fu approvata da tutti.

“Dai spogliati che M. devi farti un servizietto”!

I. mi incoraggiò a spogliarmi e mentre io mi spogliavo sentivo le sorelline che mi prendevano in giro visto la mia palese erezione presente ormai da tempo.

“Forza sorellina…lui &egrave pronto!”

Mentre i ragazzi andarono in cucina, io mi sedetti nudo sul divano, mentre M. si inginocchiò tra le mie gambe iniziando a prendermi in mano il cazzo duro.

Iniziò lentamente a segarmi e con la bocca si avvicinò per giocare con la cappella.

Accanto a me avevo I. sempre completamente nuda che guardava divertita la scena e spronava la sorellina a dare il meglio.

Io cercavo di durare il più possibile anche se veramente facevo fatica perch&egrave ero al culmine dell’eccitazione.

M. aumentò il ritmo e, mentre con una mano mi toccava le palle, si infilava il mio membro completamente in bocca passando la lingua su ogni centimetro di pelle tesa. Andò avanti per qualche minuto e più emettevo suoni e rumori più lei prendeva l’iniziativa.

Vedere la sorellina di I. che mi succhiava il cazzo con quella voglia mi stava portando proprio in paradiso e iniziai a pensare a tutte le cose più brutte della vita per durare il più possibile.

Ma mentre M. riprese a segarmi velocemente alternando leccate e succhiate, vidi I. vicino a me che aveva aperto le gambe e aveva iniziato a sditalinarsi davanti a me.

Per me fu la goccia che fece traboccare il vaso…non resistetti un secondo in più e..

“ECCOMIIII VENGOOOOO”

Avvertii M. del mio imminente orgasmo e lei prese il mio cazzo in bocca per metà continuando a segarmi e accolse in bocca tutto il mio seme. Le schizzai almeno 6-7 fiotti di sborra calda che lei non si fece scappare.

Passarono trenta secondi durante i quali mi ripresi dall’orgasmo travolgente. Lei non si allontanò mai dal mio cazzo finch&egrave non le toccai la testa…lei mi guardò, si staccò da me, aprì la bocca facendomi vedere la bocca piena del mio succo e ingoiò tutto senza buttare neanche una goccia.

Io, goffamente, la ringraziai e girandomi vidi I. che si era posizionata come prima, con le gambe spalancate, pronta a ricevere sesso orale da me.

“Non pensare che sia una passeggiata. Hai 3 minuti di tempo per farmi venire…se non ci riuscirai questa sarà l’ultma volta che vedrai una cosa del genere”

I. pronunciò queste parole e mi demoralizzai perch&egrave pur essendo lei eccitata, non sapevo se ero in grado in cosi poco tempo di procurarle tanto piacere.

Accettai la sfida e mi misi tra le sue gambe.

La sua figa non lì’avevo mai vista da cosi vicino e cosi bene. Era veramente uno spettacolo, senza il minimo segno di ricrescita e piena di umori dovuti dalla recentissima masturbazione.
Emanava un profumo inebriante e quasi mi imabmbolai ad ammirarla.

Presi coraggio e appena la mia lingua entrò a contatto con la sua figa, lei emise un gridolino ed iniziò ad incitarmi.

Mi teneva la testa, mi guardava negli occhi e mi guidava per riuscire a darle più piacere possibile.

Leccavo la sua fessura in tutta la sua lunghezza, impegnandomi il più possibile, e poco dopo decisi di concentrarmi sul clitoride che svettava grosso in tutto quel ben di Dio.

“SIIIII SUCCHIAMI IL CLITORIDE… FAMMI IMPAZZIREEEEE”

La sua fica iniziò a emettere una quantità enorme di umori e si bagnava sempre di più.. questo mi rincurò perche erano passati almeno un paio di minuti e non avevo molto tempo a disposizione.

Iniziai a succhiarle il clitoride, alternando baci sulla sua parte più erogena, mentre con un dito le accarezzai la parte tra figa e culo.

“MAMMA MIAAAAAAAAAAAAA SIIIIII…GODO GODO GODOOOOOOOOOO…VENGOOOOOOOOO”

Sentire quelle sue parole mi galvanizzò e continuai con quel ritmo senza mai smettere e accompagnando le sue urla di piacere.

La mia esperienza con le donne non era tanta, ma mai avevo sentito una donna godere in quella maniera. Urlò tutto il suo piacere e nel pieno dell’orgasmo con una mano iniziò a toccarsi le tette e i capezzoli.

Io ero contento per tutto il sogno che avevo vissuto e per esser riuscito nell’impresa di farla venire in quel poco tempo, pur sapendo che il merito non era assolutamente mio.

Il suo orgasmo durò quasi un mintuo e la lasciò stanca sul divano. Era rimasta immobile sempre con le gambe spalancate e io avevo provveduto a bere tutti gli umori che l’orgasmo aveva prodotto. Aveva un succo dolcissimo e buonissimo che avrei bevutto all’infinito. Dopo averla asciugata con la bocca, mi alzai, lasciandola li, e mi iniziai a rivestire.

Dopo un minuto arrivarono F. e L. dalla cucina

“Ti sei divertito abbastanza Andrea, grazie di tutto, vai a prendere dilla la giacca e ti ho lasciato una busta con la parte extra di soldi che ti dovevo”

F. con un sorriso mi rigraziava e appena rivestito, andai in cucina a prendere la mia giacca. Per uscire ripassai dal salone, salutando e ringraziando tutti, che ricambiarono calorosamente ed educatamente.
Vidi I. sul divano che mi salutò e mi fece un occhiolino.

Uscii di casa senza la busta dei soldi, che lasciai in cucina….

CONTINUA…

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