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Racconti Erotici Etero

L’ecografia

By 19 Marzo 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero in ospedale per dei dolori addominali che non volevano proprio passare.
Arrivo in ospedale con la base di ricovero preparata dal mio medico, con diagnosi ‘spasmi addominali acuti’. Procedono agli esami del sangue di routine, all’elettrocardiogramma, all’anamnesi generale.
– Nome?
– Flavio
– Cognome?
– Rossi
– Età?
– 32 anni
– Malattie infettive?
– Morbillo, varicella, rosolia, pertosse.
– I suoi familiari godono di buona saluta?
– Si tutti per fortuna.
– Allora, mi descriva i sintomi che l’hanno portata a farsi ricoverare.
– Ho dei dolori insistenti all’addome, ormai da circa una settimana.
– Si allunghi sul lettino e scopra l’addome.
Eseguo gli ordini del medico, il quale inizia a palparmi l’addome, senza dare troppa importanza alla cosa. Dopo trenta secondi torna a sedere dietro la scrivania.
– Penso che la terremo ricoverato per un paio di giorni, durante i quali eseguirà i seguenti esami: Ecocardiogramma, ecoaddome+pelvi, colonscopia, gastroscopia, visita proctologica. Dovrebbe firmarmi il consenso informato, conosce gli esami?
– Si conosco l’ecocardiogramma, la colonscopia e la gastroscopia. Vorrei maggiori informazioni sulla visita proctologica e sull’ecoaddome+pelvi.
– Allora, la visita proctologica consiste nel controllare il pacco emmorroidario interno ed esterno attraverso uno strumento con il quale &egrave possibile evidenziare lesioni, ragadi, masse ed infiammazioni. L’ecoaddome+pelvi consiste nel’esaminare con l’ecografo: Fegato, pancreas, reni, addome, vescica.
– Ok dottore, tutto chiaro.
– Può tornare in reparto, passi a comprare al bar una bottiglia da due litri di acqua che tra circa due ore la chiameranno per l’ecoaddome+pelvi. Dovrà avere la vescica piena per eseguire il controllo.
– Ok, buonagiornata.
Passo al bar a comprare la bottiglia d’acqua, torno in camera ed inizio a bere. Come mi era stato preannunciato, dopo due ore ecco l’infermiera del reparto di radiologia che viene a chiamarmi.
– Sig. Rossi, ha bevuto la sua acqua? Sente lo stimolo di urinare?
– Si, l’acqua l’ho finita ho un leggero stimolo.
– Penso possa andar bene, mi segua, la dottoressa la sta aspettando.
Scendiamo nel sotterraneo dell’ospedale, chissà per quale motivo i reparti di radiologia sono sempre nei seminterrati. Arriviamo nella stanza delle ecografie. La dottoressa &egrave di spalle, sta sistemando il lettino e i macchinari. Ha una folta capigliatura rossiccia, raccolta in una treccia che le arriva a metà schiena. L’infermiera mi invita ad andare dietro il paravento.
– Sig. Rossi, si spogli dalla vita in su, può poggiare i vestiti su quest’attaccapanni.
– La ringrazio.
Mi spogli, esco dal paravento e la dottoressa:
– Si accomodi sul lettino a pancia in su. Tolga le ciabatte ed abbassi il pigiama fino all’altezza del pube.
– Va bene così?
Ed abbasso il pigiama fino a mostrare i primi peli pubici.
– No, un altro po, mi scusi.
E prende la molla del pigiama e l’abbassa di qualche altro centimetro, fin quasi all’attaccatura del pene.
La guardo in viso, controlla se la posizione &egrave adatta, guarda l’infermiera la quale fa un cenno di assenso al riguardo.
Prende un flacone con del liquido gelatinoso e me ne mette una gran quantità sul petto e sull’addome. La guardo bene in viso, &egrave bruttarella, piena di lentiggini, ha lo sguardo fisso al monitor.
– Sig. Rossi, questo &egrave il suo fegato, la cistifellea, &egrave tutto nella norma, il pancreas, i reni’
La ascolto con attenzione, &egrave tutto ok. Per fortuna.
– Ecco la vescica, tutto nella norma. Ilaria ‘ dice all’infermiera ‘ una domanda, mi leggi cosa ha scritto il medico dell’accetazione sull’esame?
– Si dottoressa, ecoaddome+pelvi.
– Porca miseria, ogni volta così, dico sempre di specificare il fatto delle pelvi. Solo vescica o anche organi genitali? Per piacere chi ha fatto l’accettazione?
– Il dott. Di Rocco.
– Chiamalo e chiedi cosa devo controllare.
L’infermiera va al telefono e chiama in reparto.
– Dottoressa, non c’&egrave problema faccia pure il controllo.
– Guardi, non posso fare prestazioni non prescritte, e se devo controllarle i genitali, &egrave necessaria una particolare preparazione, vediamo un po’cosa dice Di Rocco.
L’infermiera riesce a farsi rispondere.
– Cerco il dott. Di Rocco. Andiamo bene. Qualcuno che segue il paziente Rossi della n. 14? Andiamo meglio. Va bene parlo con la dottoressa Barone e vediamo di risolverla.
– Dottoressa, Di Rocco &egrave appena andato via. Il sig. Rossi &egrave arrivato stamane e il dott. Di Rocco non ha lasciato disposizioni se non per l’ecoaddome+pelvi.
– E come lo sapevo, ed ora che si fa?
– Bh&egrave, dottoressa ci sono io come testimone, facciamo l’esame ed evitiamo al paziente di tornare.
– Si, penso sia la cosa migliore. Vediamo se possiamo eseguirlo. Vado a prendere un caff&egrave prepara il paziente.
– Va bene dottoressa, mi dia una decina di minuti.
– Torno subito. A dopo Ilaria, a dopo sig. Rossi.
– A dopo.
Ilaria prende della carta me la passa.
– Si pulisca, altrimenti con il gel addosso prende freddo, e poi può rimettere il pezzo di sopra del pigiama. Posso chiederle una cosa? Ha un viso conosciuto, che scuola ha fatto?
– Lo scientifico a Bobbio. Classe 1976.
– Ah, la mia stessa scuola, Classe 1979.
– A guardarla bene ha una faccia conosciuta anche lei.
– Bh&egrave, sicuramente. Diamoci del tu ok?
– Va bene. Ilaria, ti dispiacerebbe passarmi il pigiama?
– No, tranquillo.
Rimetto il pezzo di sopra del pigiama ed Ilaria:
– Sai in cosa consiste l’esame?
– Non lo so, immagino, un ecografia ai testicoli.
– Si, non solo, anche a pene e prostata, con una sonda transrettale. Non ti preoccupare, &egrave piccola non sentirai niente. Vediamo se possiamo farti l’esame senza preparazione.
– Cosa vuoi dire?
– Che se ci sono troppi peli sui testicoli, &egrave difficile far scivolare mettere a contatto l’ecografo sulla pelle senza far pressione e sai bene che pressione sui testicoli &egrave uguale’
– A dolore!
– Esatto. Dai Flavio, togliamo il pezzo di sotto di questo pigiama, non mi sembri tipo da imbarazzrti.
– No, figurati
E detto questo, tolgo in un sol colpo slip e pigiama.
– Bh&egrave, non sono tantissimi, però togliamoli che ne dici?
– Sei tu l’esperta.
Ilaria guardava i miei genitali con il pene riverso sul sacco scrotale. Si avvicina, prende il pene, lo sposta, passa la mano a mo di carezza sui testicoli per sentirne la peluria.
– Dai tagliamoli. Prendo il necessario.
Si allontana e torna con in mano un disinfettante e una lametta. Mette il disinfettante sui testicoli e massaggia delicatamente, senza guanti. Il disinfettante diventa schiuma.
– Flavio, mantieni il pene verso l’alto con le mani. Non ho indossato i guanti, ti avrei fatto solo male con il lattice che si sarebbe attaccato ai peli mentre massaggiavo.
Prende la lametta, una decina di passate decise e il mio scroto era diventato come quello di un bambino. Prende della garza e mi pulisce per bene.
– Ho fatto un buon lavoro che ne dici?
Eravamo entrati in confidenza.
– Hai ragione un ottimo lavoro.
– Ti copro con un panno chirurgico mentre aspettiamo la dottoressa.
– Va bene. Grazie per avermi fatto sentire a mio agio.
Passano ancora una decina di minuti, Ilaria mette in ordine il necessario usato per la depilazione ed ecco che arriva la dottoressa.
– Sig. Rossi, mi scusi per il ritardo.
– Si figuri.
– Ilaria, posso procedere?
– Si dottoressa il paziente &egrave pronto.
La dottoressa toglie il panno e dice:
– Si hai ragione. Dammi una mano, metti un guanto e lubrifica l’ano.
Ilaria indossa il guanto, mi infila delicatamente un dito nell’ano.
– Pronto dottoressa.
– Ok.
La dottoressa prende l’ecografo me lo infila nel retto e inizia l’esame. L’ecografo mi fa una pressione piacevole sulla prostata. L’esame prosegue per una decina di minuti ed &egrave tutto ok.
La dottoressa guarda sempre nel monitor e senza girarsi chiede ad Ilaria di mettere del gel sui testicoli. E chiede la cortesia ad Ilaria di aiutarla.
– Certo dottoressa, &egrave il mio compito.
In pratica la dottoressa passava l’ecografo ed Ilaria per favorire l’esame, spostava all’occorrenza pene e testicoli. Lo manteneva in alto, lo spostava a destra, a sinistra, spostava un testicolo verso l’ecografo con l’altra mano, e di nuovo il pene, e poi l’altro testicolo, il tutto per un buon quarto d’ora.
Dopo cinque minuti di questi movimenti, inizio a sentire il pene ingrossarsi, se ne era accorta anche Ilaria, dato che faceva più fatica nello spostarlo. Iniziai a pensare ad altro, ma non ci riuscivo, e dopo un altro paio di minuti ero in erezione completa, con il glande completamente fuori e completamente rosso in viso.
Guardo Ilaria cercando conforto e lo trovo infatti mi fa un occhiolino e guardandomi sussurra:
– E’ normale tranquillo.
Non sento le parole uscire, leggo solo il labiale. La dottoressa &egrave sempre intenta a guardare il monitor. Ilaria potrebbe fare a meno penso tra me e me di mantenere il pene, tanto ormai si mantiene da solo. La guardo in tal senso e lei sempre sussurrando.
– Complimenti, siamo messi bene!
E pian piano mi massaggia, la dottoressa si gira e dice:
– Oops.
Divento rosso in viso.
– Non si imbarazzi &egrave normale, meglio così controlliamo anche la curvatura.
Inizia a passare l’ecografo sul bene. Ilaria &egrave costretta a togliere la mano.
– Vede? Questi sono i corpi cavernosi gonfi di sangue. Se vede in alto ho salvato una foto di quando erano sgonfi, nota la differenza?
– Si la noto.
– Questo &egrave il canale dove passa lo sperma.
Vedo Ilaria sorridere, la dottoressa &egrave di spalle. Ilaria mi fa cenno di guardarla e sussurra.
– Guarda dove va a parare.
Resto perplesso.
– Ilaria che ne dici il soggetto può essere adeguato per la sperimentazione dell’ospedale?
– Certo dottoressa. Vado a prendere un dvd vergine?
– Si vai pure che spiego al paziente se &egrave disposto alla sperimentazione. Allora, stiamo studiando il movimento e le eventuali anomalie del canale dello sperma. &egrave disposto a procedere a questa sperimentazione?
– Mi spieghi meglio? Dovrei masturbarmi se non ho capito male?
– Non proprio, dovrei metterle quest’anello che produce delle microvibrazioni intorno al pene. L’ecografo non ne viene disturbato e lei eiaculerà e registreremo la cosa. &egrave disposto?
– Certo, ci mancherebbe altro.
Vedo la dottoressa soddisfatta.
– Sa, fin’ora lei &egrave il secondo, non propongo mai la cosa a chi non ha un’erezione spontanea e tutti quelli che l’hanno avuta tranne uno hanno detto di no. La ringrazio per la disponibilità.
Torna Ilaria con il dvd. Si avvicina mi mette l’anello sul glande e l’accende. Passano un paio di minuti e vengo. Non mi sporco, l’anello ha una specie di membrana che evita allo sperma di uscire.
– La ringrazio ancora.
Io ansimante.
– Ma grazie a voi, sono davvero belle queste sperimentazioni.
Ed Ilaria.
– Ce ne sono altre dello stesso genere. Le interessano?
– Son qua due giorni se posso tornare utile.
– Dottoressa gliene parli.
– Allora, domani con l’erezione mattutina potremmo riprendere nella macchina della risonanza un amplesso, per vedere il pene come occupa la vagina.
– Ma dottoressa ci sarebbe bisogno di un partner.
Ed Ilaria.
– Gliene ho parlato io. La sperimentazione la gestisce la dottoressa, il partner femminile sono sempre io, proviamo varie misure per vedere l’adattamento della vagina. E’ disposto?
– Certo!
– Allora passo in reparto stasera e le spiego tutto a dopo.
– Arrivederci
E vado via. Cavolo, mi sta quasi passando il mal di pancia e domani scoperò Ilaria, per interesse scientifico!

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