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Racconti Erotici Etero

L’idromassaggio

By 27 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

L’idromassaggio

Era una calda serata primaverile,di quelle che iniziano a sciogliere gli intorpidimenti di un lungo inverno come quello appena trascorso.Dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro,ero tornata a casa con l’unico pensiero di farmi un bel bagno rilassante mentre ascoltavo jazz e bevevo un sorso di brandy,immersa totalmente tra le bolle dell’idromassaggio’.Giunta a casa,mi tolsi le scarpe e le gettai ai piedi della poltrona del salotto,lentamente mi svestii liberandomi dapprima della giacca del mio noiosissimo tailler,poi fu la volta della gonna’odiavo quell’abbigliamento così severo,ma il mio ruolo di capoufficio me lo imponeva 5 giorni su 7.
Aprii la finestra lasciando che la brezza entrasse e si muovesse sinuosa tra la leggera stoffa del tendaggio del mio appartamento;con indosso solo gli slip e le autoreggenti nere,mi diressi al frigo bar dello studio,mi versai un dito di brandy e andai in bagno’.lasciai scorrere l’acqua finchè la vasca non si riempì,quando feci per azionare l’idromassaggio mi accorsi con disappunto che non andava!!!
Odiavo quel genere di contrattempi,tanto più che avevo così poco tempo da dedicare a me stessa’.Telefonai al portiere che mi indicò il nuovo inquilino del terzo piano,dicendomi che era un bravissimo idraulico;gli chiesi di mandarmelo e riattaccai.Qualche minuto dopo ,bussarono alla porta e andai ad aprire.Mi ritrovai di fronte un giovane alto,moro,sulla trentina’mi disse di chiamarsi Guido ed era l’inquilino del terzo piano nonché il provvidenziale idraulico’lo accompagnai in bagno e rimasi ad osservarlo lavorare.
Avevo indossato la vestaglia di seta nera e seduta sul bordo della vasca,questa scivolava lasciando scoperte le mie gambe;sorridevo mentre guardavo Guido che cercava di concentrarsi sul suo lavoro,e mi solleticava l’idea di stuzzicare quel giovane e aitante uomo’.Dopo che ebbe trafficato un po’,mi disse che era a posto’lo pregai di attendere mentre io provavo se andava.Con studiata lentezza, feci scivolare la vestaglia sul pavimento,mi tolsi le calze e lasciai che anche gli slip raggiungessero il resto sul pavimento’Guido guardava esterefatto la scena e mentre mi infilavo nella vasca,notai il rigonfiamento dei suoi jeans attillati.
‘Ti va di provarla con me?’chiesi-Lentamente lo osservai mentre si spogliava, e alla vista di quelle gambe muscolose avvertii un lungo brivido percorrermi tutta la schiena’.Si infilò nell’acqua calda e profumata,mi attirò a sé tra le sue braccia possenti e mi infilò la sua lingua in bocca;aveva un impeto che lasciava presagire una notte di sesso strepitosa.Avvinghiata a lui sentivo i miei capezzoli turgidi che accarezzavano il suo torace,si chinò e ne prese uno tra le labbra,cominciando a succhiarlo come se dovesse uscirne del nettare da gustare; sedetti sul bordo della vasca e lasciai che mi allargasse le cosce,un dito si fece strada,poi due’.lo vidi chinarsi e affondare il suo viso tra le grandi labbra della mia vagina,sentivo la sua lingua farsi strada e andare sempre più a fondo;tenevo la sua testa tra le mani e avrei voluto non smettesse mai’mi prese il clitoride tra due dita e cominciò a stringerlo fino a farmi male’.godevo e ansimavo dal piacere che mi stava dando’stavo per raggiungerlo nell’acqua ormai tiepida,volevo sentirlo dentro di me, ma lui mi fermò:’non ancora’ disse.Mi fece mettere in ginocchio in quella enorme vasca(che ringraziai fosse così grande!),con le braccia poggiate al bordo,i seni che ne toccavano il bordo freddo e si rizzavano come piccoli peni vogliosi;le sue mani che stringevano i miei seni,i miei fianchi’cominciarono ad accarezzarmi il sedere e sentivo il suo membro ,fino ad allora nascosto dall’acqua,strusciare contro le mie natiche ‘mi allargò le stesse e cominciò a leccarmi il buchetto’mmmmm sentivo la sua lingua che cercava di entrare,e le dita che mi penetravano davanti;sentivo scivolare qualcosa tra le gambe ed ero sicura si trattasse dei miei umori’.Lo implorai di prendermi,di sottrarmi a quella dolce tortura’ma era ben deciso a continuare.
Ebbi un sussulto quando mi infilò un dito nell’ano,dentro e fuori quasi fosse un pene; pensai che adesso mi avrebbe dato quel meraviglioso gioiello che aveva tra le gambe,ma tolse il dito solo per infilarne due’.con l’altra mano mi mastrurbava la passera,facendomi provare un piacere indescrivibile.
Stordita dal piacere,avvertii come in una fitta nebbia,il suo pene che finalmente mi penetrava,mentre con le dita affondava sempre più nel mio sedere.Credo di non aver mai provato prima un simile piacere’un’orgasmo così violento e multiplo da lasciarmi spossata per alcuni minuti’.sentivo il suo fiume di sperma che mi inondava le viscere e il suo urlo di piacere sovrastò la musica jazz che riempiva la stanza da bagno’..
Non volevo che andasse via e gli proposi di passare la notte con me;ci spostammo in camera da letto,dove con i corpi ancora umidi ci gettammo sulle lenzuola.Dovevo restituirgli il piacere che mi aveva donato’.gli legai con una corda i polsi al letto,accesi delle candele e mi diressi in cucina,tornai poco dopo con del ghiaccio’la benda che gli avevo messo sugli occhi gli impediva di osservare i miei movimenti e di capire cosa avevo in mente.Mi distesi al suo fianco e cominciai ad accarezzarlo lentamente,piccoli baci su petto’con un olio profumatissimo cominciai a massaggiarlo,prima sul torace,poi sul ventre,l’inguine e le cosce’mi appoggiai su di lui e scivolai letteralmente sul suo corpo,i miei seni lambivano i suoi muscoli,e sentivo il suo pene crescere sempre di più’ lungo e turgido,reso enorme dall’eccitazione che provava,pulsante sotto il tocco delle mie mani,lo avvolsi con le mie tette e cominciai a masturbalo con esse,stretto tra i miei seni mentre con la lingua gli disegnavo dei cerchi sul glande’..poi scesi più giù e lo presi in bocca,leccandolo e succhiandolo con impeto’.
Lo mollai all’improvviso e gli passai un cubetto di ghiaccio dalla punta a tutta la lunghezza del pene,senza dimenticare lo scroto’lui mugulava di piacere e mi pregò di farlo venire’.voltandogli le spalle,avvicinai il mio sedere alla sua bocca, e mentre continuavo a succhiare il suo pene sentii la sua lingua che umettava il mio buchetto’ero eccitatissima e lui era arrivato al culmine,capivo che non si sarebbe trattenuto ancora a lungo così mi misi su di lui cosicchè mi inculasse per bene facendomi sentire il suo pene fino in fondo’cominciai a dare un ritmo a quella cavalcata,dapprima lentamente facendolo a tratti fuoriuscire’poi all’ennesima supplica aumentai il ritmo fino a sentire il suo fiume di sperma che usciva dal mio buchetto’..

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