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Racconti Erotici Etero

L’imprenditore e la donna delle pulizie

By 15 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Paolo, noto imprenditore milanese come tutti i venerdì sera e solito rimanere nel suo ufficio fino a tarda ora, per controllare minuziosamente i suoi bilanci, le sue pratiche finché tutto non &egrave in perfetto ordine. E come tutti i venerdì sera la ditta di pulizie, fa rimanere fino a tarda ora una addetta, per la pulizia straordinaria…….Tamara.

Paolo &egrave un bel ragazzo di 32 anni, moro, occhi scuri, fisico muscoloso grazie alle ore di palestra che si concede…Tamara &egrave una bellissima bionda riccia, occhi azzurri, alta, con una bella 4 di seno, un sedere a mandolino e due gambe snelle e affusolate……..un vero bocconcino.

Era da parecchi giorni che i due ogni volta che si incrociavano nei corridoi dell’azienda si lanciavano occhiate piene di significato…….si piacevano e pure molto, ma a entrambi eccitava tantissimo questo gioco di sguardi e di provocazioni.

Quel venerdì il caso volle che fossero rimasti soli loro due all’interno degli uffici, gli altri tutti via.

Verso le 19,30 Tamara entra nell’ufficio di Paolo per pulire, indossava un camice blu corto e stretto, che metteva ancora più in risalto le sue splendide gambe e il suo prosperoso seno. Appena entrata vide Paolo assorto nei suoi conteggi ed esclamò: SCUSAMI, NON PENSAVO CI FOSSE ANCORA QUALCUNO!!!! ADESSO VADO A PULIRE IL BAGNO DI FRONTE E POI TORNO QUI.” E mentre parlava guardava e sorrideva maliziosa a Paolo che vedendola così provocante, ebbe una immediata erezione.

Tamara usci dall’ufficio e Paolo rimase seduto sulla sedia con un bastone di carne pulsante tra le gambe e con una voglia incontrollata di vedere fino a che punto si poteva arrivare con quella ragazza.

Perso ogni tipo di inibizione decise, si alzò e si diresse verso il bagno. Entrò e vide Tamara piegata a pulire il lavandino alla sua sinistra e in quella posizione il camice le era salito ancora più su. Tamara spostò lo sguardo su di lui le le sorrise sempre più maliziosa. Paolo allora farfugliò: “DEVO ANDARE UN ATTIMO IN BAGNO”…….”ACCOMODATI PURE” rispose Tamara ma non si spostò di un centimetro per far passare Paolo il quale aveva non più di 20cm di spazio tra il muro e il sedere della ragazza per raggiungere il bagno. Lui non si scompose, si avvicinò e provò a passare ma la vista di quel culetto invitante gli fece indurire ancora di più il cazzo dentro i pantaloni e quindi mentre passava fu costretto ad appoggiarsi con la patta al sedere di Tamara che invece di ritrarsi fece un passo indietro e chiuse Paolo tra il muro e le sue chiappe.

Sempre in quella posizione iniziò a muovere il bacino per far aderire meglio quel bel cazzo sul suo culo….lo voleva, lo desiderava.

Paolo non aspettava altro, posò le mani sul bacino della ragazza e iniziò a seguirne i movimenti, cercando di insinuare il suo rigonfiamento nel solco delle natiche di Tamara. Questa improvvisamente si volta e guardandolo fisso negli occhi dice: “ADESSO CI PENSO IO A QUESTO RAGAZZACCIO” e così dicendo si inginocchiò di fronte a lui e tirata giù la cerniera dei pantaloni estrasse fuori il suo cazzo durissimo e con la cappella già umida. Subito con la lingua leccò bene bene quella gocciolina dalla punta e iniziò a strofinarselo sul viso, sulle labbra, baciandolo ogni tanto lungo l’asta e iniziando una lentissima masturbazione. Paolo era in estasi…….non si aspettava una cosa del genere…era lì inchiodato al muro con gli occhi fissi su quella ragazza che lo faceva impazzire con la sua bocca.

Tamara continuò il suo gioco per ancora qualche secondo poi improvvisamente con un colpo deciso della mano, tirò completamente fuori tutta la cappella ormai rossa e gonfia di Paolo e iniziò a leccarla, come si lecca un gelato…lunghe leccate sulla punta, sul bordo inferiore lì dove la cappella finiva ed iniziava l’asta…usava solo la lingua…la ruotava perfettamente, le muoveva velocemente…si soffermò sul filetto e continuò a leccare, mentre con le mani gli massaggiava delicatamente le palle, voleva farlo impazzire……..e ci stava riuscendo benissimo.

Dopo minuti interminabili di quel trattamento, anche questa volta all’improvviso, Tamara aprì la bocca e si infilò quel cazzo pulsante e ormai vicino all’orgasmo tutto in bocca, fino in fondo, voleva sentirlo fino alla gola……e iniziò un pompino favoloso, lo succhiava e lo masturbava con le mani, la sua testa andava avanti e indietro a una velocità incredibile, la sua lingua era un vortice sulla cappella di Paolo che ormai era al limite….stava per esplodere…….Tamara se ne accorse e accellerò ancora di più il ritmo della bocca, della lingua e delle mani…..sentì Paolo contrarsi fino a quando iniziò a scaricarle in bocca fiotti di calda sborra…….lei non si mosse continuò a pompare e a ingoiare il seme di Paolo fino all’ultima goccia.

Paolo, stremato, tremava dalla goduria appena provata e si manteneva a stento in piedi…ma ebbe la forza di esclamare: “ADESSO TOCCA A ME FARTI GODERE TESORO, MA TU SEI STATA DAVVERO FANTASTICA”.

(to be continued…….)

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