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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'Incesto

L’insoddisfazione di mia madre, l’inizio della nostra storia.

By 22 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

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Queste parole, di una moglie sessualmente insoddisfatta di suo marito, non sono altro che la confessione fatta a mia madre alla sua migliore amica, Flavia. Le stavo spiando involontariamente poichè ero in bagno intento a prepararmi e loro probabilmente non pensavano fossi là. Io sono Cristian, 18, e la mia storia è iniziata il maggio scorso. La mia famiglia è composta da me, i miei fratelli gemelli di 5 anni e ovviamente mio padre, 55 e mia madre, 46 anni.

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Flavia, l’amica di mia madre, è anche la madre della mia ragazza, Marta coetanea mia, la quale vive nel mio stesso palazzo e con cui sono fidanzato da quasi 6 anni, con le mi ci trovo bene nonostante gli alti e bassi che vive una coppia di teenager come noi.

Quella discussione tra due donne sposate, che parlavano di sesso e di me come nulla fosse, non so a cosa andò a finire fatto sta che mi feci una doccia e non ci pensai più, quando uscii feci finta di niente e in accappatoio, un po spavaldo passai davanti a entrambe cercando di farmi guardare, ma non volevo fare niente di che, fatto sta che andai nella mia camera e finì là.

Passò qualche giorno e, con la scuola ormai quasi finita, ero ansioso di sapere i risultati dell’anno scolastico… faceva caldo in città e ci iniziavamo a spogliare un pò, finestre e balconi aperti, il vento che ci dava sollievo. Ero in bagno a lavarmi i denti, ero in mutande perchè non mi ero ancora vestito visto il caldo. Mia madre in un completo intimo nero di pizzo, entrò di fretta in bagno e mi sfiorò leggermente con le sue tette, una bella quarta, perchè doveva prendere gli asciugamani per i gemelli. Mi girai a guardarla mentre a pecorina le prendeva dal cassetto e notai il suo bel culo probabilmente vergine, ma insomma essendo pur sempre mia madre, notai che quella posizione durò un po tanto, quasi fosse forzata. Vabè pensai tra me e me, “starà cercando anche altro” …quando si alzò e fece per uscire mi diede un pizzicotto sul culetto e mi chiese dove stessi andando ma non fece nemmeno caso alla mia risposta andandosene via.

Il pomeriggio, comportamento strano… se la mattina mi ero impressionato, stavolta non sapevo cosa pensare: in pratica ero seduto sul divano e lei con la vestaglia primaverile leggeva una rivista in poltrona accanto. C’era una pagina con un bell’uomo di quelli proprio da giornale e lei fece un apprezzamento all’apparenza normale e scontato ma poi notai che aveva praticamente spalancato le gambe e si era distesa scivolando con la schiena sulla poltrona, una posizione che, visto che la poltrona era accanto al divano ma un po più davanti mi permetteva di vedere chiaramente la sua figa protetta ovviamente da quel po di stoffa. E lo spacco che dava la vestaglia sulle belle gambe affusolate era tutto un dire. Fatto sta che mi aveva provocato una bella erezione quella cosa e cercando goffamente di placarla mi cadde il telecomando dalle mani.

Ora, l’avessi cercato di prendere col piede o con le mani mi sarei dovuto leggermente smuovere e lei sicuramente avrebbe notato tutto. I cuscini sempre inutili stavolta non li vedevo e mia madre quindi mi disse “Ma non lo alzi?” …io ero bloccato e non sapevo cosa fare. Lei molto calma si alzò, si chinò davanti a me e lo raccolse, mostrandomi quel paio di tette che ha a 1 metro e mezzo praticamente della mia faccia. Me lo appoggiò sulla gamba praticamente e si accorse sicuramente della mia erezione. Mi guardò un poco… quasi frazione di secondo, io mi feci rosso in viso mentre lei tornò a sedersi e a leggere. Mi alzai velocemente e corsi nella mia camera… mi si calmò a fatica.

Uscii di lì a poco visto che mi chiamò la mia ragazza ma passando davanti alla camera di mia madre mi accorsi che stava sul letto distesa a gambe aperte intenta a masturbarsi. Pensavo che era consapevolissima del fatto che io avrei visto tutto e quindi ebbi la conferma: quei comportamenti così strani erano in realtà una provocazione di una donna vogliosa di sesso. Il fatto è che, ero un po stranito dall’idea che questa provocazione la stesse facendo a me. Cercai di convincermi che erano solo episodi stupidi, poi però, tornai freddo e mi dissi che in effetti le parole di Flavia, la sua amica e madre della mia ragazza, le avevano forse provocato una voglia che superava anche l’amore infinito di una madre per il proprio figlio.

Quella sera rientrai tardi e mi misi a pensare nel letto… “mia madre mi provoca e io, sinceramente la trovo una donna stupenda, molti miei amici hanno sempre detto che se la sarebbero scopata e per questo ci ho litigato anche con alcuni limitando quelli che vengono a casa mia, se mio padre non la soddisfa più e lei cerca del sesso, io posso essere il suo nuovo partner… d’altronde non rischierei di rovinare la famiglia se nessuno lo viene a sapere e se lei trova soddisfazione con me, così non rischiamo che si separino”. Un ragionamento un po contorto ma giusto, avevo quindi deciso che avrei provato a scopare mia madre, già… l’incesto, non mi aveva mai sfiorato personalmente, ma ora l’idea mi piaceva un botto.

L’indomani ero deciso a provocarla io. Un po timido inizialmente, di primo mattino mi sfilai i boxer e mi infilai solo il pigiama, andai a fare colazione e ovviamente senza mutande, il mio membro svolazzava libero e penzolante con la mia camminata. Lei avendo accompagnato i gemelli a scuola e con mio padre a lavoro, si era prontamente svestita e incredibilmente indossava solo le mutandine oltre alla vestaglia. Me ne accorsi perchè la vestaglia era abbastanza aperta da far vedere ciò che serviva. Facemmo colazione insieme e parlando del più e del meno notai come appositamente fosse un po troppo aperta per una donna normalmente riservata come lei la sua vestaglia, per di più senza reggiseno sotto.

Quando si alzò con evidentemente una sua tattica ben precisa, aveva portato il cestone dei panni sporchi in cucina quando era sempre stato accanto alla lavatrice. Davanti ai miei occhi ma di spalle, si sfilò le mutandine e le posò nel cestone dicendomi poi che andava in bagno. Con un erezione colossale, aspettai qualche secondo e pensai bene di andarci anche io… la trovai con la vestaglia completamente aperta, in piedi, che si guardava allo specchio e si metteva il rossetto. Faceva dei gesti con la lingua e accortasi della mia presenza tuonò con un “che devi fare? aspetta un attimo” …io non la ascoltai e strusciai dietro di lei col mio cazzo il suo bel sedere. Lei si voltò e fece un gemito di piacere, guardandomi poi in un modo che mai avrei pensato una madre potesse guardare suo figlio. Ricambiai lo sguardo e aprii l’acqua alla doccia. Mi spogliai del pantaloncino e della maglietta che avevo e mi buttai nella doccia, che aveva uno di quei vetri opachi che faceva vedere si, ma sfocato. Spingevo però col mio cazzo verso il vetro per farlo vedere bene nella sua forma a mia madre, certamente io non vedevo lei, ma ero sicuro stesse guardando attentamente la scena.

Andai avanti per un minuto finchè di scatto non aprii la porta della cabina doccia e la vidi appoggiata al muro che si infilava due dita nella figa, masturbandosi appassionatamente. Lei di scatto si fermò mentre io uscii dalla doccia, io abbassai la testa e feci finta di non vederla dandole il tempo di coprirsi e uscire dal bagno. Era ormai carica e pronta ad esplodere sessualmente parlando, ma volevo che fosse lei a uscire definitivamente allo scoperto, non volevo incorrere in qualche strigliata, ero pur sempre un figlio di appena 18 anni e lei mia madre, sposata, di oltre i 40…

 

CONTINUA!


(SEGUE DAL PRIMO CAPITOLO)…andai avanti per un minuto finchè di scatto non aprii la porta della cabina doccia e la vidi appoggiata al muro che si infilava due dita nella figa, masturbandosi appassionatamente. Lei di scatto si fermò mentre io uscii dalla doccia, io abbassai la testa e feci finta di non vederla dandole il tempo di coprirsi e uscire dal bagno. Era ormai carica e pronta ad esplodere sessualmente parlando, ma volevo che fosse lei a uscire definitivamente allo scoperto, non volevo incorrere in qualche strigliata, ero pur sempre un figlio di appena 18 anni e lei mia madre, sposata, di oltre i 40… //

Così finì quella giornata, avevo sorpreso mia madre a masturbarsi in bagno e il nostro giochino era ben che avviato. Ci trovavamo a volerci, desiderarci e piacerci l’uno con l’altro e tutto questo non faceva altro che eccitami sempre di più. Al mattino seguente, mia madre appariva più composta, quasi per rimorso dell’episodio successo in bagno il giorno prima, come a volersi frenare, ma io invece avevo intenzione di stuzzicarla ancora…mentre era intenta preparare la colazione la salutai con un bacio sul collo e premetti forte col mio cazzo duro sul suo fianco dandole il buongiorno… le scoprii leggermente la vestaglia e le massaggiai un po la pancia, quando lei mi dice: <> e io sorridendo, consapevole della sua astinenza da cazzo e sfrontato come nemmeno nei film porno <> e lei ridacchiando mi fà <> …nel frattempo la presi da dietro, premendo stavolta col cazzo sul suo culo, lei mollò completamente la cucina e poggiò le mani sul marmo quasi a volersi concedere a me, le scoprii la vestaglia e iniziai a baciarla sulla schiena… lei ebbe un sussulto, un brivido lungo la schiena e evidentemente iniziò a bagnarsi, strusciavo sempre il mio cazzo su di lei ma a un certo punto con una freddezza invidiabile riuscii a smettere di fare tutto, mi fermai e ebbi un gesto quasi di disapprovo da parte di mia madre <> Ora era davanti a me, completamente mia e potevo farne ciò che potevo ma l’idea perversa del giochino che stavo tirando avanti mi portò a chiederle di raggiungermi in camera mia con la colazione….

Dopo un minuto o due, raggiunge la mia camera con il vassoio mentre io sotto il leggero lenzuolino bianco mi ero completamente spogliato, lei, presa totalmente dalla foga del momento, posa il vassoio sulla scrivania e mi dice <> / <> / <> E nel frattempo si era seduta sul letto. Mi alzai per farla trovare faccia a faccia col mio arnese e le dissi <> …così facendo, con un po di titubanza, lo prese in mano, guardandomi con degli occhi da cerbiatta, o vacca che dir si voglia, iniziando a farlo andare su e giù, finchè con l’erezione ottenuta e la massima grandezza raggiunta, me lo baciò sulla cappella per poi prenderlo in bocca, quasi tutto, a costo di affogarsi, me lo vidi sparire nella sua bocca per circa 3/4 dalla sua lunghezza ed era evidente come gli mancasse un affare così.

 

Iniziò a succhiarlo e mi lanciava occhiate varie mentre io con lo sguardo al cielo iniziavo a godere, il suo movimento non era da esperta ma da assatanata, cercava di goderselo quel momento ma andava inevitabilmente quasi di fretta, ancora conscia un pò del fatto che quella sua voglia non la doveva cercare in suo figlio e che quindi sbagliava, ma era fatto ormai, per cui dopo averle detto qualcosa che nemmeno io ricordo, le dissi di stendersi per penetrarla. Non oppose la minima resistenza ma mi disse di fare piano perchè il mio era grosso…non posso essere che sincero, non ci feci molta attenzione alla delicatezza, il mio desiderio era una scopata selvaggia, con una donna che seppur fosse mia madre era comunque assatanata ed era in astinenza. Quindi dopo essere entrato con la punta, affondai con un colpo secco il resto riuscendo a conficcargli quasi metà. Ne seguì un “Ahì” molto violento, ormai era mia, ero dentro! Iniziai con un ritmo lento la scopata e nel frattempo riuscii a stendermi completamente sopra di lei, le nostre lingue si incontrarono e ci baciammo poi quasi a volermi forzare e farmi far presto, mi tirò il braccio e mi incoraggio con un “Dai a mamma” molto caldo…fu allora che iniziai ad accellerare e lei con dei gemiti di piacere approvava, incalzò una serie di “Si” molto compiaciuti, mi stava apprezzando! Mai avrei pensato di scopare mia madre, figuriamoci farla godere…la portai all’orgasmo in nemmeno una ventina di minuti.

 

Quando ero deciso io a venire la feci mettere sopra e iniziò a cavalcarmi il cazzone ancora di marmo come fosse in sella a un pony. <> dicendomi tutte queste cose, fu questione di minuti prima che sentissi il momento di venire alchè le chiesi “Ti vengo dentro?” e lei in preda all’euforia non se lo fece nemmeno ripetere che approvò con un “Si vienimi dentro si!” …e la inondai di sperma, le invasi la figa con il mio liquido caldo e soddisfatta com’era si chinò su di me, baciandomi e facendomi leccare e giocare con le sue tettone. Restammo così per qualche minuto poi lei andò a farsi la doccia…beh che dire, era l’inizio di una relazione incestuosa veramente stupenda, avrei placato tante altre volte la voglia di cazzo di mia madre e di certo io non ero uno che se ne preoccupava di dove potevamo andare a finire…

 

CONTINUA!

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