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Racconti Erotici EteroTradimento

L’intreccio – Capitolo 16 – L’accordo commerciale

By 7 Ottobre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Il rapporto con Luana si stava facendo sempre più intenso; le telefonate erano molte anche più volte durante la giornata. Il martedì dopo la discoteca non avemmo modo di vederci e ci chiamammo spesso. Il mercoledì, invece decidemmo di vederci nel solito locale sotto casa di Sofia. La voglia di stare insieme era tantissima e Luana diventava sempre più affettuosa nei miei confronti. Anche io quando stavo con lei mi sentivo benissimo, volevo vivermi questa relazione fino in fondo. Quella sera Luana mi disse di aver ordinato la nuova camera da letto a me riservata nella loro casa e che sarebbe stata pronta per il week end successivo. La cosa mi stuzzicava parecchio era da molto tempo che non dormivo più con una donna. Averla a mia disposizione di notte era una situazione che mi intrigava oltre modo. Uscimmo dal locale quella sera e ci dirigemmo presso dei laghi nella provincia della città in cui vivevamo. Il posto era romantico la serata era limpida e passeggiavamo mano nella mano come due fidanzati al chiaro di luna. Ogni tanto la fermavo, l’abbracciavo e la baciavo appassionatamente. Qualche volta mi fermavo a guardarla profondamente negli occhi da cerbiatta e venivo ammaliato dai suoi. Le accarezzavo il viso e lei mi prendeva la mano e me la baciava. “Luana tu ti stai innamorando!” “e tu forse non sei innamorato?” Nessuno dei due voleva ammettere di iniziare a provare un sentimento forte nei confronti dell’altro. La serata proseguì fra mille baci e infinite carezze. Ci recammo in auto poiché dovevo riaccompagnarla alla sua che aveva lasciato nel posteggio del locale. Imboccai una stradina secondaria che portava in un luogo isolato. Avevo voglia di lei, avevo voglia di assaggiarla, avevo voglia di averla. Fermai la macchina e mi voltai a cercare il suo sguardo. Lei si voltò verso di me ed iniziò a toccarmi da sopra i pantaloni. Io intrufolai due dita nell’interno delle cosce e meravigliandomi mi accorsi che portava l’intimo. Lo scostai e introdussi il dito medio piano piano nella sua fica che era già bagnatissima. La voglia di averci reciprocamente era tanta. Scendemmo dall’auto aprii il bagagliaio e presi un plaid. Lo stesi sul prato e lei ci si sdraiò sopra “Vieni Filippo. Vieni qui vicino a me” battendo la mano sul plaid. Non me lo feci ripetere ulteriormente mi coricai vicino e iniziammo a limonare. Io con una mano spogliavo lei. Lei con entrambe armeggiava con i pantaloni. Una volta nudi iniziammo un 69 da favola regalandoci un piacere reciproco. Lei mugolava di piacere avendo la bocca tappata dal mio cazzo. Sentivo i suoi umori colare nella mia bocca. La mia lingua continuava ripetutamente a titillare il clitoride. Ogni tanto salivo a leccarle il buchino. Lei amava questo tipo di trattamento. Si staccò un attimo dal mio cazzo e mi chiese: “Filippo Mettimi un dito nel culooooooo” Mi bagnai il dito con la mia saliva e lo introdussi nel culo. Scossa da questo tipo di trattamento fece altrettanto. Si bagnò un dito e lo introdusse nel mio ano. Avevo l’uccello che mi scoppiava e glielo dissi. “Continua Luana fallo diventare durissimo”. Non appena ebbe la consistenza di suo gradimento smise di succhiarlo e tenendo il cazzo con la mano destra ci si impalò sopra volgendomi le spalle “Filippoooooo sei magnifico, fammi godereeeeeee”. Assecondavo ogni suo movimento spingendo il più possibile fino a toccarle il collo dell’utero. Sembrava impazzita. Il ritmo della sua cavalcata era sempre più intenso e raggiunse un orgasmo travolgente. “ohhhhh, siiiiii, siiiiiiiii, ahhhhhh, vengooooooo”. “Sto per venire anch’io” Le dissi. Lei si tolse da quella posizione si inginocchiò davanti e me mi prese il cazzo con una mano e iniziò a segarmi massaggiandomi le palle con l’altra. Esplosi tutto il mio piacere sulla sua faccia colpendola sulle labbra, sul naso e sugli occhi, sfiorandole quasi i capelli. Raccolse con le dita lo sperma e se lo infilò in bocca ingoiando il tutto. Risalì con la lingua il mio corpo e mi baciò appassionatamente. “Sei il mio porco Filippo, sei il mio maiale. Non ho mai goduto così intensamente da quando scopiamo insieme.” Chi era questa donna la dolce signora che faceva le fusa al chiaro di luna oppure una ninfomane scatenata? Non me ne curai in quel momento. In quegli istanti pensavo di essere in paradiso e volevo vivermi l’attimo. Poi mi soggiunse un pensiero e glielo dissi: “E Corrado?” “Corrado saprà tutto. Gli racconterò della serata, della passeggiata al chiaro di luna e di questa fantastica scopata. Gli racconterò tutto, Filippo, nei minimi dettagli”. Realizzai che anche se si fosse innamorata di me io sarei stato sempre e comunque il terzo in una coppia con lui cuckold. “domani dovete vedervi vero?” “Si Luana, ho appuntamento con lui alle 12:00 presso i suoi uffici.” “uhm, non so se dirglielo prima o dopo che ci siamo amati così intensamente, non vorrei precludere un eventuale trattativa fra te e lui.” “Diglielo prima così ha modo di metabolizzare la cosa” “Farò così Filippo. Mi piaci tantissimo per la tua velocità di pensiero”. Ci rivestimmo, piegai il plaid e lo riposi nel bagagliaio e l’accompagnai alla sua auto. Me ne tornai a casa felice e un pochino preoccupato per l’appuntamento del giorno successivo e andai a dormire.

Il mattino seguente mi svegliai con un suo messaggio di WhatsApp:

Luana: Buongiorno amor mio. Ieri sera Corrado mi ha aspettato alzato a casa. Appena l’ho visto, l’ho baciato e gli ho confessato candidamente che ero stata con te. Non l’ha presa bene ricordandomi che i nostri accoppiamenti dovevano avvenire in sua presenza. Per farmi perdonare gli ho fatto un pompino. Non ti sei arrabbiato vero?

Mi giravano i coglioni. Io una donna così non volevo condividerla con nessuno. È vero che la conobbi in occasione dell’orgia nel Motel, ma quello era il passato. Da quel momento in poi era stata solo mia. Poi realizzai lo stesso pensiero della sera prima. Io non avevo nessun diritto su di lei.

Filippo: Buongiorno tesoro. No, non mi sono arrabbiato ci mancherebbe. In fondo è tuo marito. Dovrai pur fare qualcosa anche a lui no?

Luana: Ero preoccupata. TVB.

Filippo: No dai tranquilla.

Luana: in bocca al lupo per oggi.

Filippo: Crepi il lupo. A dopo. Poi ti chiamo nel pomeriggio.

Luana: Ok a dopo Smack.

Scesi dal letto, feci colazione, mi feci una doccia, mi vestii, preparai la borsa inserendo il mio computer e mi recai al primo appuntamento. Finita la visita impostai il navigatore e mi diressi presso gli uffici di Corrado. Gli uffici erano al terzo piano di una costruzione in acciaio con in alto, sul tetto, esposta l’insegna con il logo aziendale. Suonai al campanello del cancello e mi presentai: “Sono il sig. Filippo, ho un appuntamento alle 12:00 con il Sig. Corrado” la voce femminile al citofono mi rispose: “entri pure con l’auto”. Parcheggiai, presi la borsa, e mi recai alla reception. Mi attendeva una ragazza bellissima fasciata con un una gonna appena sopra il ginocchio, con una cartellina in mano. Mi segua sig. Filippo e andammo verso gli ascensori. Non potei fare a meno di osservarle il culo a mandolino che aveva. Si tratta bene Corrado pensai nella mia mente. Aperte le porte dell’ascensore la ragazza mi precedette e mi fece accomodare nella sala riunioni. “Si accomodi pure, vado a chiamarle il sig. Corrado. Passarono circa due minuti e Corrado si presentò in compagnia di Francesca, L’avvenente segretaria che tre giorni prima mi aveva fissato l’appuntamento. Luana aveva ragione. Francesca era una bomba sexy. Anche lei portava una gonna molto aderente che la fasciava, facendole risaltare il culo. Indossava una camicetta bianca aperta e un push-up in pizzo bianco. Sembrava che da un momento all’altro le sue tette esplodessero. Aveva un paio di occhiali da vista che risaltavano i suoi meravigliosi occhi azzurri. “Buongiorno Sig. Filippo sono Francesca” tendendomi la mano. Le strinsi la mano guardandola fissa negli occhi. Poi strinsi la mano a Corrado e mi presentai come se non ci fossimo mai visti e conosciuti. “Piacere Filippo” “piacere Corrado. Si accomodi Sig. Filippo” “Gradisce bere qualcosa?” “Si grazie un caffè” risposi. Francesca immediatamente prese il telefono all’interno della sala: “Luisella? Ci porta tre caffè? Grazie”. Prese la parola Francesca e Corrado prendeva appunti. “Sig. Filippo la abbiamo contattata perché vorremmo rivedere tutti i costi aziendali per ottimizzare i cicli produttivi ottenendo i maggiori servizi che il mercato offre e ovviamente contenendo le spese.” “Abbiamo sentito molto parlare di lei e raccolto informazioni al suo riguardo. Le referenze che abbiamo raccolto ci hanno spinto a contattarla perché lei è uno dei più bravi nello svolgere il proprio lavoro. Quindi dato che questa è un’azienda in forte espansione e con delle grosse potenzialità ci affidiamo sempre e comunque ai migliori professionisti. A persone che sono il top in tutto quello che fanno”. Voleva forse anche alludere che scopavo a meraviglia con sua moglie? “lei mi lusinga Sig. Corrado, non ho ancora fatto niente”. Fummo interrotti da Luisella che con il vassoio in mano ci portò i caffè. Non appena Luisella abbandonò la sala proseguimmo con la conversazione “Avrei bisogno di conoscere a fondo la vostra situazione attuale e di conoscere meglio le vostre esigenze future” “Non si preoccupi” mi interruppe Corrado. “Francesca sarà a sua disposizione per rispondere a tutte le sue richieste”. Non è che Corrado si sia incazzato per ieri sera e adesso cerca di pormi su un piatto d’argento Francesca? Chiusi un attimo gli occhi per ritrovare la concentrazione. “Molto bene risposi, avrò bisogno del suo aiuto Francesca”. Francesca mi sorrise e mi disse “Non è un problema. Questo è il mio biglietto da visita con i miei riferimenti mi contatti quando vuole” Estrassi un paio di biglietti da visita dei miei e li porsi a Corrado e Francesca. “Molto bene” conclusi la contatterò via mail per chiederle più informazioni possibili. “Benissimo” replicò Francesca. Si rivolse a Corrado e gli chiese “Posso andare?” “certo Francesca vada pure” le disse Corrado congedandola. Francesca si alzò, mi alzai anche io e mi porse la mano, io la strinsi e le dissi: “Arrivederci Francesca” “arrivederci Sig. Filippo” con un sorriso malizioso. Ed uscì dalla stanza. Avevo capito che Corrado voleva parlarmi a quattr’occhi. Appena Francesca richiuse la porta dietro di sé Corrado mi disse: “bella donna vero?” “bellissima” concordai io. “E’ una donna meravigliosa, capace, intelligente e…. single” Cosa voleva dirmi con questo? Aveva forse intenzione di allontanarmi da Luana, sua moglie? “E’ veramente una bella donna e da quel poco che ho avuto modo di vedere ritengo che sia molto efficiente, ma mi scusi cosa c’entra che è single?”. “Siamo soli Filippo, non ci sente nessuno, possiamo darci del tu come quando siamo con Luana.” “ah ok”. “Luana mi ha raccontato ieri sera che vi siete visti e avete fatto l’amore” “Ti sei arrabbiato Corrado?” “subito sì perché gli accordi erano altri, ma Luana mi ha regalato un pompino dei suoi e le ho perdonato tutto, anzi siete autorizzati a vedervi anche in mia assenza, l’importante è che Luana poi mi racconti tutto. Sarebbe meglio comunque che i vostri incontri avvenissero in mia presenza ma ogni tanto possiamo anche aggirare le regole no?” “certo” replicai. “Prima di questo week end arriveranno i mobili per la tua camera da letto e avrete modo anche di dormire insieme. Sai non voglio assolutamente perderla e ogni suo desiderio deve trasformarsi in realtà”. Luana possedeva Corrado in tutto e per tutto. “Ho un piccolo sogno nel cassetto Filippo, un desiderio che vorrei realizzare ed ho bisogno del tuo aiuto” “E sarebbe?” “Dovresti sedurre Francesca e indurla a far sesso con Luana almeno una volta in mia presenza con o senza la tua partecipazione” “Ah ecco perché hai sottolineato che è single” e aggiunsi “nella stanza rossa?” “sì certamente nella sala giochi” “E Luana cosa ne pensa?” “Luana si sta innamorando di te. Se tu riuscissi a coinvolgerla e convincerla te ne sarei infinitamente grato in tutti i sensi. Anche con la stipula del contratto che mi sottoporrai”. Mi stava comprando! Mi mise con le spalle al muro. Se avessi accettato avrei rischiato di perdere Luana se non lo avessi fatto rischiavo di non far sottoscrivere la proposta commerciale. Cercai di guadagnare tempo “Beh vedo cosa si può fare. Le variabili sono molte: intanto dovrei sedurre Francesca e nel frattempo anche coinvolgere Luana. Ti terrò aggiornato sugli sviluppi.” Conclusi. “Vieni a pranzo con me?” “No grazie Corrado, scappo che ho un monte di pratiche da sbrigare, un’altra volta volentieri. Ci congedammo e uscì dall’edificio. Salii in macchina e chiamai Luana.

Tuuuuu, Tuuuuu, Tuuuuu

Luana: Pronto AMORE, come è andata?

Filippo: Ciao, pensavo mi sbranasse dopo ieri sera, invece direi che è andata bene. Abbiamo fatto una riunione e c’era anche Francesca.

Luana: Hai visto che figa che è?

Filippo: notevole.

Luana: Mi piace quella donna ha un enorme fascino.

Filippo: Ho notato.

Luana: Ti piace? Ti piace fisicamente?

Filippo: Oggettivamente è proprio una bella donna non c’è che dire.

Luana: E dimmi mio bel porcellino. Te la scoperesti?

Filippo: Cazzo Luana, come sei diretta.

Luana: rispondimi alla domanda.

Filippo: e se ti dicessi che Corrado vorrebbe che la seducessi?

Luana: Cioè fammi capire. Corrado ti ha chiesto di sedurla?

Filippo: Sì ha prima sottolineato che è single. Poi mi ha chiesto di sedurla perché vorrebbe che tu facessi sesso con lei con o senza la mia presenza nella stanza rossa.

Luana: E tu cosa hai risposto?

Filippo: Che prima avrei dovuto coinvolgere te e convincerti e poi avrei dovuto sedurre lei.

Luana: Non mi va di dirti i miei sentimenti al telefono. Dove sei adesso? 

Filippo: Sto andando a casa mia perché ho una montagna di lavoro da sbrigare.

Luana: dammi l’indirizzo e ti raggiungo. Ho bisogno di vederti.

Le dettai l’indirizzo. 

Luana: Fra un’oretta sono da te.

Filippo: Ok.

Era la prima volta che Luana sarebbe venuta a casa. Fortunatamente era in ordine.

Arrivò, e suonò al campanello. “Chi è?” “e chi vuoi chi sia scemo…. sono io Luana o aspettavi già Francesca? Aprimi!” “Sali all’ottavo piano” Aprì il cancelletto ed il portone di casa. La aspettavo sulla soglia e appena mi vide mi spinse contro il muro nel corridoio e con il piede destro chiuse la porta. Mi baciò con infinita passione. 

Poi si fermò, mi guardò e mi disse: “Filippo ti amo!” e riprese a baciarmi. “fermati un attimo” le dissi parliamo un po’. Le raccontai della proposta e sinceramente le esposi le mie perplessità ed i miei dubbi. Lei ascoltava attentamente poi mi interruppe: “Filippo ti amo sinceramente, mi sei entrato dentro e farei qualsiasi cosa pur di vederti felice. Non mi va dividerti con Francesca, ma se questo può favorirti professionalmente asseconderò le perversioni del cornuto”. Le sue parole anziché rincuorarmi mi misero ancora di più dei dubbi nella mia mente. “Non voglio perderti Luana, sei molto importante per me. Se temi che mi possa infatuare di Francesca declino l’invito di tuo marito” “Scherzi? Quanto può valere un contratto con Lui?” “beh, diciamo che se tutto va bene, considerando la grande mole di lavoro che c’è dietro nell’analisi dei costi e benefici per la sua azienda mi potrebbe portare al pagamento di una consulenza di beh… diciamo una cifra molto importante che utilizzerei per l’acconto sulla casa che vorrei acquistare. “Bene. Allora sedurrai Francesca e facciamo questa cazzata per il cornuto”. Mi rincuorò sentirla dalla mia parte. “Ora devo andare” mi disse ma stasera ti voglio a casa nella sala giochi. Ah, la camera è già arrivata e montata, quindi puoi anche dormire con me stasera. Un attimo che avviso Corrado” Chiamò Corrado e le comunicò che per questa sera li avrei raggiunti e che avrei dormito con lei durante la notte. Corrado, come sempre, accettò la decisione di Luana. “bene tutto a posto ci vediamo stasera AMORE” e mi baciò intensamente. Uscì dalla porta e la richiuse dietro di sé. Non era neanche entrata e non le avevo fatto vedere neppure l’appartamento.

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