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Locusta ed il miele per le api

By 5 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Locusta ed il miele per le api

Nonostante la mia completa inibizione in pubblico, sono qui con la patta slacciata, con la mano sul sesso duro, incurante degli sguardi degli altri continuo ad osservare ipnotizzato…

Osservi il letto, grande, bello, profumato.
E’ al centro della stanza, la stanza è carina ben curata e spoglia di ogni superficialità.
Da quando sei entrata oltre la porta il cuore ti batte all’impazzata, sei nervosa e al tempo stesso incredibilmente eccitata.

Ma non è il letto che ti eccita, non è quello che stai per fare, quello che ti eccita sono quei piccoli buchi alle pareti, buchi posti ad altezza occhio… ed è quello che accadrà dietro a quei buchi che ti fa impazzire.

Sono il solo a sapere , ho la possibilità di scegliere, posso avere il privilegio di scegliere per primo il punto di osservazione.
Sono agitato, per me queste sono sempre state cose riservate, private, da condividere solo con me stesso, ma il privilegio che mi hai concesso ha infranto ogni mia remora.

Fai scivolare il vestito che cade a terra.
Le sue mani ti accarezzano, corrono sul tuo corpo e tu le lasci fare…
L’intimo nero ti dona, le parigine e gli stivali ti rendono sexy da morire, lo sai che impazzisco quando ti vedo così, e sai che non solo il solo.
Ti siedi sul bordo del letto che ti accoglie morbido, apri le gambe per offrire una fantastica visuale.
‘Chissà quanti mi stanno guardando’, pensi divertita ed eccitata.
Lui si avvicina piano, tu gli metti le mani sulla testa e lo accompagni verso di te.
La sua lingua ti sfiora, senti il suo respiro caldo sul tuo sesso, abbandoni la testa all’indietro e ti godi l’estasi che sta per cominciare.

Lascio il mio punto di osservazione per mettermi esattamente di fronte a te.
Apri le gambe ed io resto senza respiro… vorrei essere io a strisciare lentamente tra le tue cosce.
Vorrei essere io a sentire il profumo del tuo sesso, il sapore, ad infilare la lingua lentamente dentro di te. Capisco che sta cominciando a gustarti perché lasci cadere la testa all’indietro e chiudi gli occhi. Lo invidio, ed invidio le tue mani che accarezzano quella testa , quella lingua che piano piano si sta insinuando dentro di te.

La senti, la lingua che indugia sul clitoride, le labbra che si appoggiano alla tua fichetta e la prendono in bocca, che scrutano ogni anfratto del tuo sesso.
Senti la lingua che si infila dentro e ti lecca dolcemente ma con decisione.
Adori queste sensazioni e non ci riesci più, non riesci più a trattenerti.
Chiudi gli occhi per gustarti ogni momento di questa delicatezza, li riapri per un momento e vedi, vedi i buchi alle pareti…
Un mugolio di piacere esce dalla tua bocca… uno solo ma è l’inizio e non riesci più a fermarti.

Ti sento e non sono il solo, ora con me ci sono altri uomini che spiano ed a giudicare da come guardano, apprezzano lo spettacolo.
Il privilegio di unico osservatore se n’è andato, ora sono in condivisione.
Il più disinibito si slaccia i pantaloni, toglie l’uccello dalle brache e se lo stringe bene in mano, ha capito che sarà uno spettacolo degno il tuo.

Il mugolio ora sono gemiti, continui, di piacere.
Non riesci a trattenerti, stringi le gambe con forza attorno alla lingua che ti sta leccando…
Stringi perché non riesci più a trattenerti ed esplodi….
‘sto godendo come una vacca esibizionista quale sono…’ pensi dentro di te senza trattenerti.

Cazzo, vorrei essere io a bere quel nettare, lo desidero dal primo giorno che ti ho incontrato,
da quel giorno in cui mi hai detto che tu eri una Locusta, chissà perché ma questo ti senti di essere.
I gemiti hanno attirato le api come miele, tutti i buchi sono occupati, occhi famelici che ti guardano.

Te lo vorrei far sapere ma tu te ne sei accorta, la luce che prima passava attraverso si è spenta, non passa più e dietro ad ogni buco qualcuno ti sta osservando.
Decidi che non ne hai abbastanza, ed in fondo lo fai perché sei generosa… abbassi i boxer al tuo uomo e piano piano fai scomparire il suo sesso dentro la tua bocca.
Lo sdrai su letto, il suo cazzo è bene in vista, svetta come un palo, quello su cui hai deciso di fare un balletto……… lo vuoi e ne hai voglia.
Con estrema lentezza apri le gambe, ti metti sopra e lo lasci scivolare dentro di te…
‘guardatemi gente, guardate bene come entra questo bel cazzo dentro di me, e guardate quanto me lo godo..’

Lo vedo scomparire dentro di te e quando riappare è completamente bagnato, guardo la tua danza lenta…
Osservo i miei compagni di ventura e osservo le loro mani indaffarate a slacciarsi i pantaloni, oppure a smanettare il loro uccello..
Sono il solo ancora composto e impazzisco.

‘segaioli che non siete altro, vi piace guardarmi vero!’
‘gustatevi il mio spettacolo e tu, tu che ogni volta mi chiedi di leccarmi la fica, goditi lo spettacolo come tutti gli altri, la tua Locusta si sta esibendo anche per te’
‘guardatemi, sentitemi godere’

Guardarti, vedere la tua fica bagnata riempita dal suo sesso, vedere il tuo viso contorto dal piacere, sentire i tuoi gemiti è l’unica cosa che conta.
Nonostante la mia completa inibizione in pubblico, sono qui con la patta slacciata, con la mano sul cazzo, incurante degli sguardi degli altri continuo ad osservare ipnotizzato…
Ti aspetto , voglio godere con te , assieme a te….
Ti sento , sento il tuo orgasmo che sta arrivando, sento il tuo urlo di piacere e stringo forte la mano,
godo assieme a te, tu urli di piacere ed io riempio la mano di liquido caldo…
Ti abbandoni sfinita su di lui ed io mi appoggio alla parete esausto.

‘piaciuto lo spettacolo?’
pensi dentro di te Locusta, ma la risposta la conosci già.

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