Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Loreto, il mio maiale

By 10 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments


Sono nel salotto di casa mia, ho invitato Loreto per guardare una videocassetta.
Sono vestita con una gonna a quadroni e una maglia bianca con uno scollo che gli lascia intravedere
la forma dei miei seni. E tra i miei seni pende un ciondolo.
Loreto, inizi a rovistare tra le videocassette e ne trovi una che non ha titolo.
” Mi piace molto come sei vestita Mi piacerebbe vederti solo con il ciondolo indosso!” mi dici.
” Sei incorreggibile, eppure lo sai che sono felicemente fidanzata da un anno” ti rispondo.
Mi chiedi cosa c’è in quella videocassetta che non ha titolo, e io ti rispondo che non lo so. La
inserisci nel videoregistratore e vieni a sedere al mio fianco, e sullo schermo compare un film porno
(probabilmente di proprietà di mio padre).
La cosa non mi imbarazza per niente.
Sorridendo mi dici qualcosa: “non sapresti essere all’altezza di quell’attrice”.
Allora per ripicca inizio a spogliarti, poi tu spogli me.
Ma siamo distanti per il momento. Sono distesa sul divano con le cosce aperte, e tu fissi in parte la mia passera e in
parte il ciondolo che mi pende tra le tette.
Il tuo arnese in qualche attimo diventa durissimo, è enorme. Spalanco gli occhi, e ti faccio le congratulazioni.
Il tuo arnese e duro, ma porti ancora gli slip. “Una cosa questa a cui bisogna rimediare” dico. Poi ti raggiungo
a carponi, e restando in ginocchio lo tiro fuori. Le dimensioni mi fanno eccitare molto. Mi eccita la tua fisicità da uomo
vissuto, la tua pancetta, e il tuo petto peloso. Ti masturbo delicatamente baciando in prossimità del tuo ombelico, e entrandoci dentro con la lingua. Mi piace sentire i tuoi peli che sbattono sulla mia lingua.
Poi bacio anche il tuo arnese, fino a infilarlo tra le labbra.
“Sei una puttana” mi dice. “Volevi arrivare proprio a questo”. Io continuo a masturbarti sorridendo. Hai ragione,
sono proprio una troia infedele.
Poi prendo un preservativo e te lo infilo lentamente.
Ritorno al mio posto, sul divano, con le cosce aperte, e aspetto te.
Ti imploro di fare piano però, perchè non voglio che tu mi faccia male.
Ti avvicini lentamente e il tuo arnese inizia a penetrarmi lentamente. Socchiudo gli occhi.
In principio sei molto delicato, il tuo cazzo entra ed esce dalla mia passera come un coltello nel burro.
Mi tieni una coscia e inizi a penetrarmi con colpi violenti, uno dopo l’altro, fai sbattere i coglioni contro le labbra
della mia passera. Le mie urla di piacere ti eccitano, e ogni colpo, ogni volta che penetri più in fondo quelle
urla diventano sempre più forti. Il mio cellulare squilla sul tavolino di legno del salotto, lo raccolgo e rispondo,
è il mio fidanzato. Ma non ci fermiamo, tu continui a scoparmi.
Mi domanda: cosa stai facendo?
E io gli rispondo che sto guardando un film, mentre continui a scoparmi. Con duri colpi.
E ansimo, tanto che il mio ragazzo si insospettisce, ma io gli dico che ho un terribile mal di pancia. .
E ansimo ancora più forte, perchè il tuo arnese mi sta facendo molto male, perchè è durissimo e molto grosso.
Poi esci dalla mia passera, ti togli il preservativo e mi ordini di inginocchiarmi.
“Aspetta amore” dico al cellulare, “devo assolutamente continuare un servizio”.
“Tira fuori la lingua” mi ordini di tirare fuori la lingua e mi vieni in bocca, sulle labbra e sul naso,
e in parte sulla mano che stringe il cellulare. Il tuo mare di sperma mi ha del tutto imbrattata.
Mi alzo in piedi e mi avvicino alle tue labbra, ma senza baciarle, e con la mano libera continuo a masturbarti,
con l’altra continuo a tenere il cellulare all’orecchio.
“Maiale” ti dico con disgusto.
“Perchè mi hai chiamato maiale?” mi domanda il mio fidanzato al cellulare.
“No, amore, non dicevo a te”.

Leave a Reply