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Racconti Erotici Etero

Lussuria

By 1 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Il suono del campanello interrompe il mio allenamento. Afferro l’asciugamano e tampono il sudore che cola copioso sulla fronte e le tempie, poi esco dalla camera e mi dirigo verso la porta. Sei tu, grazie a Dio, e non un’altra persona. Entri con quella grazia e con quella eleganza che ormai conosco bene e che fanno di te una donna rara. Sorridi. Non ho ancora imparato a rimanere impassibile davanti al tripudio di luce che mi offri quando siamo insieme: la combinazione di volto lentigginoso ,sorriso abbagliante, occhi celesti, chioma bionda e corpo sensuale mi sconvolge ogni volta nell’anima e nel fisico. Io, contrariamente a te, propongo uno spettacolo molto desolante, composto di capelli arruffati e umidi, sudorazione impressionante, vaste chiazze sulla maglietta, respiro veloce. Ridacchi per come sono conciato ed appoggi sul tavolo il libro che ti avevo prestato, ‘Il cimitero di Praga’, di Umberto Eco. Ti è piaciuto ? Ti è piaciuto. Molto. Il protagonista è un cinico senza ideali,misogino, schiavo della gola e ossessionato dall’esistenza di una cospirazione mondiale ordita da Ebrei e Massoni. Per te che studi Lettere e adori Eco leggere un’opera come questa è come ritrovare il Giardino dell’Eden. Ti dico che mi farebbe molto piacere se tu lo tenessi. Ti offro un bicchiere di succo di pompelmo, altra tua passione di cui sono molto informato e che condivido un po’ meno della prima. Ci sediamo sul divano e ti guardo mentre sorseggi la tua bevanda preferita. Mi avvicino a te e lascio che lo spirito selvatico abbia la meglio. Ti abbraccio e ti bacio sulla bocca. Sento le tue mani sul viso, incuranti del sudore, poi sul petto, infine in mezzo alle gambe.
Ci siamo finalmente liberati dei vestiti e ci godiamo il getto d’acqua della doccia. Siamo avvinghiati , aggrappati l’uno all’altra, protagonisti di un’unione inscindibile che nessuna forza esterna può rompere. Le tue mani stringono il mio sedere, le mie invece ti sfiorano i fianchi e poi ti schiacciano i seni, che sono belli e sodi. Stacchi le tue labbra dalle mie e mi dai alcuni baci prima sul petto , poi sul ventre. Sei in ginocchio davanti a me e comprendo quale tipo di delizia intendi farmi gustare. Le tue labbra si chiudono intorno al pene e cominci a muovere la testa avanti e indietro, con velocità crescente. Gemo per l’eccitazione che mi stai regalando e pregusto il grande godimento conclusivo. Improvvisamente rivolgi gli occhi verso l’alto ed il tuo sguardo incontra il mio : così ci guardiamo mentre il piacere avanza inarrestabile, percorre l’ultimo tratto ed infine sgorga, costringendomi ad emettere un verso di soddisfazione. Ti rialzi e mi baci.
Adesso è la mia camera che ci fa da cornice ed il letto da sostegno. Adoro sentire le nostre lingue intrecciarsi, le nostre salive mescolarsi, e adoro ancor di più leccare le donne, te in particolare. Lecco il tuo volto e tu fai altrettanto col mio. Quando arrivo all’altezza delle mammelle chiudi gli occhi e gemi, mentre le tue dita mi solleticano la nuda. Succhio i capezzoli duri ed eretti, bacio la carne gustosa del tuo petto , poi dedico qualche secondo all’ombelico, che riceve da me un fulmineo passaggio di lingua. Mi sbrigo perché voglio raggiungere l’obiettivo ultimo, quello che tu vuoi che conquisti. Appoggio la bocca sulla vulva e per prima cosa la bacio, più volte, costringendoti a mormorare qualche sillaba incomprensibile. Con le dita dilato il varco ed insinuo la mia lingua curiosa nella tua intimità. Tu reagisci subito scuotendo il busto e il bacino. Ti alzi sui gomiti e mi osservi all’opera. Le mie papille avvertono il sapore inebriante dei tuoi umori di donna eccitata e questo mi stimola ulteriormente. I movimenti che fai col bacino provocano lo strofinamento del tuo pube sul mio naso e sulla mia fronte, oltre che sulla mia bocca. Il delirio sensoriale è sconvolgente : vedo, gusto e annuso la tua figa deliziosa, sento i tipici versi dell’eccitazione femminile. Ti sto conducendo sull’orlo di un corto circuito psicofisico che ti farà intravedere il paradiso. Il gioco di lingua è il mio modo di celebrarti e tu lo apprezzi sempre, anche questa volta : butti la testa indietro ed urli, traboccante di piacere. Con la mano destra ti reggi alla testata del letto e con l’altra ti assicuri che il mio capo rimanga in mezzo alle tue gambe. Per impedirmi di staccarmi da te serri anche le gambe sopra il mio collo. Quando l’euforia orgasmica si esaurisce lasci la presa e mi restituisci libertà di movimento. Il tuo respiro è affannoso e le tue mammelle monumentali sono spettacolari nel loro movimento sussultorio.
Sono steso sul letto e tu sei sopra di me, intenta a cavalcare come un’amazzone,bollente come una dea del fuoco, dell’amore e della bellezza. Mi sembra di non essere nulla al tuo cospetto. Il tuo corpo è magnifico, così armonico e conturbante che pare disegnato da un genio del Rinascimento. Ti strizzo i seni pieni e ti guardo mentre vai su e giù sulla mia erezione. Sai che sono in tuo potere e così stacchi una mia mano dal seno e la porti alla bocca, lecchi il palmo, succhi le dita e guardi l’effetto che mi fa. Quale effetto vuoi che mi faccia ? L’unico che può farmi, ossia portarmi pericolosamente in prossimità dell’eiaculazione. Nel medesimo istante io riprendo possesso del tuo seno e tu mi appoggi l’indice e il medio della destra sulle labbra, che si schiudono per inglobarli. Tu vieni in questa posizione, con due dita nella mia bocca e il viso rivolto al soffitto. Io vengo dentro di te pochi istanti dopo. Cadi sul mio corpo, distrutta. Ci diamo un bacio e sussurriamo parole volgari. Mi implori di farlo un’altra volta. Il tuo fidanzato può aspettare, oggi pomeriggio sei soltanto mia.

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