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MatteoValeria :Carnevale al Privè. Un sogno che diventa realtà

By 18 Giugno 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Valentina: Carnevale al club prive PRIMA PARTE

Il nostro rapporto sentimentale &egrave molto intenso ma sicuramente ha contribuito ad aumentarlo la nostra intesa sessuale. Il giuoco &egrave diventato determinante per noi e l’avveduta frequentazione dei prive ci ha reso molto complici e ha stimolato molto la cerebralità nella nostra relazione. In previsione del carnevale avevo scritto un racconto fantasioso molto articolato su una serata al prive in cui la protagonista era Valeria e glielo avevo letto. Raccontava di un sogno ad occhi aperti sicuramente estremo e irrealizzabile per una brava ragazza come lei. Questa idea aveva provocato una fortissima eccitazione tra noi, anche se entrambi eravamo consapevoli della nostra paura di realizzarla. Lei era eccitata dal racconto ma disse che era eccessivo quel sogno. Raccontava di ragazzi che lei sceglieva per dotazione e bellezza e a lei piaceva l’idea di essere sporcata, e quindi mi dice che si sarebbe prestata volentieri a farsi eiaculare addosso ma non di prenderlo in tutti i buchi e da così tanti uomini come descritto. Appena entriamo Valeria sale alla ricerca di un bodyguard del piano superiore che aveva conosciuto in una serata precedente. Lei non mi aveva nascosto una attrazione per lui ma non mi aspettavo che quando non lo avesse trovato, delusa, si sarebbe informata con tanta insistenza su quale fosse il motivo della sua assenza. Per quel particolare interessamento che non era legata al sesso, personalmente ci rimango male, ma cerco di non darlo a vedere. Finalmente una bella ragazza entra in maschera allora con molta euforia si decide ad indossare il vestito rosso da odalisca che aveva portato per Carnevale. Quando nella stanza si cambia, avvolta dalle trasparenze rosse del vestito la vedo bellissima sopra ogni aspettativa. Le calze e il perizoma nero la rendono seducente ma unito al candore del suo bellissimo viso diventa irresistibile. Quasi mi viene meno la voglia di giocare e tenerla per me, almeno per quella sera, anche per quel moto di gelosia che avevo avuto in precedenza. Invece, quando indossa il suo vestito e si sfila il perizoma chiedendomi se era maggiormente appetibile, io l’assecondo perché le sue magnifiche chiappe la rendono visibilmente porca. Scendiamo di nuovo nella pista da ballo e la showgirl appena la vede la chiama sul palco e la fa danzare con lei. L’attenzione dei presenti &egrave tutta per lei. Il vestito l’ha trasformata, come di solito lo fa un bicchiere di vino o l’avere il corteggiamento di un giovane ragazzo. Il viso si illumina di un sorriso gioioso, si accende in un attimo e il suo stato euforico lo manifesta sulla pista accennando uno strip-tease. Muove le sue anche e sposta i veli del vestito rendendo manifesta la sua provocazione ‘del sotto niente’. Il suo show attira una moltitudine di ragazzi che la guardano e si avvicinano ma sono inibiti da cotanta bellezza
Mentre facciamo una pausa sui divanetti della pista ci passa davanti una coppia carina e giovane che io osservo forse con troppa attenzione e che a Valentina non sfugge invitandomi a seguirli per vedere cosa fanno e ci portano fino alla sala film. Ci sediamo non tanto distante da loro ma intanto un gruppetto di single ci avevano seguito. Io guardo ancora un po’ lei e lei si affretta a precisare che poi non &egrave così carina e questo mi provoca una piccola soddisfazione di rivalsa sulla gelosia provata da me in precedenza.
Presto i single si avvicinano e iniziano a toccarla. Lei mi chiede con un sorrisetto furbetto dei suoi’. ‘ma sono un po’ troppi?’ ma lo chiede con un fare che rileva la sua eccitazione e della quantità non sembra preoccupata più di tanto.
Le piace sentirsi ammirata, dare spettacolo con le pose più licenziosi, fare capire a tutti che potrebbe essere disponibile a tutto e che di lì a poco potrebbero essere protagonisti di una situazione estremamente trasgressiva e probabilmente insperata in un prive dove spesso i singoli si devono accontentare di qualche giochetto delle solite ragazze ingaggiate per attrazione. Nella trama del racconto erano previsti più ragazzi e capisco che lei &egrave veramente intenzionata ad essere la vera interprete di quel racconto perché sta entrando nella parte ma per me, in quel momento, rimaneva ancora un sogno.,
Mi guarda con i suoi occhi che conosco inebriati dalla conquista e dal sesso e mi dice’ lo hai scritto, lo hai sognato ed io sono pronto ad esaudire ogni tuo desiderio e tu ora ti tiri indietro? Non puoi farlo. Tu mi hai acceso e un po’ d’acqua non basterà. Ci vorranno gli estintori e tu sai di quali estintori parlo!’ e tutto questo me lo dice con un sorrisetto condito solo di ironica apparenza confermando la sua eccitazione. Forse non sono ancora pronto ad affrontarlo ‘ e poi &egrave bellissima”diventa sempre più forte il pensiero ‘perché dovrei dividerla con altri’ &egrave mia .solo mia.’
La tentazione &egrave forte: la posta in gioco &egrave alta ed io sono sempre più eccitato, poi penso dentro di me come pura e pretestuosa giustificazione ma che in quel momento voglio vedere come realtà: ‘la troia prima &egrave andata a cercare il bodyguard e non era solo per sesso, anche perché non ce l’ha mai fatto poi dice sempre che fa tutto questo per me, poi però preferisce sempre prendere prima il suo piacere spesso escludendomi dal gioco e rendendomi difficile anche le riprese con la videocamera concordate. Ebbene vuole essere scopata? Che lo faccia. &egrave una donna a cui piace il sesso in maniera sana ma a volte esagerata per la vita segregata che ha fatto per anni e l’unico elemento che la frena &egrave solo la paura inconscia che io reagisca male anche quando sia io a concederglielo. Sono consapevole anche che lei non vuole autorizzazioni e il suo dominio su di me lo esercita con determinazione alternando continuamente concessioni quando cerca il suo piacere a minacce di interrompere qualsiasi cosa se non sto alle sue regole. Io so che &egrave capace di farlo perché può rinunciare al sesso in quanto &egrave stata abituata dalla vita e lei sa che accontenterò le sue pulsioni perché per me &egrave come un dovere e sa che la sua eccitazione &egrave la mia.
Penso dentro di me:’ per fortuna non ha preso alla lettera il mio racconto e non se li porta tutti con lei’. Credo sia la soluzione giusta perché ormai a fatica li teneva a freno. Gli altri ci seguiranno e se ci sono le condizioni giuste, se la mia gelosia sarà sufficientemente contenuta forse potremo davvero alzare la posta, ma abbiamo, o forse solo io, ho paura. Si insinua il terrore di perderla, di fare qualcosa di irreversibile qualcosa che la allontanerà da me. Saliamo nelle stanze del piano superiore. Lei non si spoglia subito ma il ragazzo lo fa immediatamente. Valeria si avvicina lo bacia ancora seminudo lo accarezza, lo guarda negli occhi e le dice che sono bellissimi. Il ragazzo le piace e ha il buon gusto e l’intelligenza di non nascondermelo. Lui non &egrave più il maschio alfa di quando ha dovuto afferrare la preda per portarla via ai contendenti anzi &egrave dolcissimo come se non capisse o forse non capisce davvero o non ci crede ma con un sibilo di voce gli chiede incredulo’ parli dei miei occhi?’. Gli dice che l’aveva seguita e notata per la indiscutibile bellezza ma anche per la regalità delle forme e dei gesti del corpo. In quei complimenti non c’&egrave traccia di piaggeria. Sensualità ed erotismo non possono appartenere ai molti consumatori di sesso di cui sono pieni i prive e abbiamo difficoltà a credere che qualcuno realmente può apprezzarne tutti i particolari. Eppure anche i più rozzi, i più semplici appaiono inebriati e lei lo sente ma non lascia trapelare nessuna presa di coscienza perché &egrave umile, educata attenta con chiunque anche quando non lo meritano. Sicuramente sono paroline magiche. Lei si inginocchia, apre i pantaloni e scarta il pene dallo slip come un succoso leccalecca. Quando srotola quel gran bel pezzo di carne, uscendo dallo slip, cade pesantemente con tutta la sua lunghezza. Vedo il viso estasiato di Valeria. Il ragazzo &egrave più dotato di quanto poteva aver notato dalla prima impressione. Apre la bocca ma lo guarda negli occhi come in un rituale d’amore e a bocca aperta le titilla con la lingua il prepuzio e abboccando il cazzo con decisione inizia un meraviglioso cunnilingus con le due mani che sostengono scroto e cazzo. Lei &egrave eccitata e non me lo nasconde. Mi guarda con un sorriso bellissimo, mentre controllando il mio sguardo, la lingua sporge in fuori per percorrere l’intero glande. Raccoglie un goccio di rugiada che si passa sulle labbra sempre guardandomi con dolcezza ed io mi sciolgo letteralmente. E’quello che voglio. Voglio il suo bene e sono felice che sta bene ma forse vorrei una riconoscenza fatta di un semplice sorriso. Mi chiede solo di farsi scopare da un altro ed io che voglio il suo piacere sono più felice di lei.
Lui ha un bel modo di porsi, anche se &egrave giovane ostenta sicurezza senza essere arrogante e poi ci sa fare infatti le toglie le calze con ostentata lentezza e le allarga delicatamente le gambe e si fionda sulla fica bagnata di umore. Questa volta mentre il suo volto &egrave appiccicato alla sua prugna non solo mi sorride ma mi manda un bacino con quel sorriso accattivante e furbetto ma anche pieno di gratitudine a cui non posso resistere ed io di rimando le sorrido e so in quel momento che sa comprendere tutto il mio amore, il mio modo di amare.
Valeria &egrave distesa sul letto con gli occhi chiusi, il mio sguardo l’ha acquietata e si sente autorizzata a godere tutto quel piacere. Si muove piano, impercettibili vibrazioni delle cosce, un piccolo chiudersi e aprirsi delle gambe, fin che le mani che avvolgono il capo spingono la bocca sul suo piacere. Allarga ancora più le gambe come se volesse farci entrare tutta la faccia dentro e in un momento in cui il ragazzo allontana la sua bocca vedo la sua fica gonfia come una prugna e fradicia di umori come le accade quando &egrave veramente eccitata. Certo &egrave una donna e che donna. In quel sorriso ‘paraculo c’&egrave tutta la sua femminilità, quel grado di troiàggine che eccita tutti gli uomini anche i più bigotti e so che &egrave una preparazione per farmi abituare al dolore e al sacrificio di quello che si attuerà di lì a poco. La mia inquietudine &egrave nell’attesa del supplizio: come sarà profanata la mia donna? Come potrò accettare il suo orgasmo sotto un altro corpo ma quanto sarò inebriato da questa inevitabile sottile, fascinosa eccitazione?
Lui la fa distendere prona poi se la mette sopra, i due sessi sempre vicini si toccano lievemente. Valeria ha la fica gonfia tanto che come si muove viene inevitabilmente a contatto con il glande che &egrave recettivo ad ogni sfioramento. Lei si capovolge e continua il pompino di prima ma con un fare completamente diverso la sua lingua circonda lo scroto depilato lo bagna con la sua saliva passa persino la lingua tra l’ano e lo scroto, ingoia prima un testicolo e poi li mette in bocca entrambi e li succhia con vera dedizione e passione. Lui la invita a mettersi in ginocchio con un crescente desiderio di dominio: lo attua ordinando di succhiargli il pene, poi, abbandonando ogni residuo di doveroso rispetto, con la mano sulla testa la spinge con vigore sulla sua grossa nerchia.
Le chiederò dopo, un po’ ingelosito, se anche io dovrò depilarmi per meritarmi tanta attenzione e quella sottomissione.
Lui gli chiede di mettersi sopra e lei esegue gli ordini. Spinge il pube contro pube e il pene ormai affonda nella vulva allagata poi finalmente si ricorda di me e mi dice’ amore prova! lo voglio nel culo ma lo voglio riempito del tuo’ e mi sorride
Faccio dei tentativi il mio pene si drizza ma la fica &egrave attratta dall’altro che &egrave più in basso e me lo sfila : lei si gira quasi scocciata e quindi in romanesco ma sempre con fare gentile ‘ dai amo’ voglio provà questa nuova sensazione’. Sono scomodo, non ho spazio per far entrare le mie gambe tra loro. Quando mi si sfila la seconda volta rinuncio e chiedo a lui di farmi stare un po’ con lei forse per ribadirne il possesso. La posiziono alla missionaria come piace a lei nell’intento di ricordargli come facciamo l’amore. Lei si distrae spesso ed entrambi sappiamo che la cosa mi infastidisce. Valentina tratta gli ospiti sempre con molto garbo e comunque l’eccessiva eccitazione del ‘nuovo’ finisce per disturbarmi e pretenderei l’attenzione nel momento che glielo chiedo e questo finisce per inibirmi. Fortunatamente l’amo in tutte le sue manifestazioni, anzi, paradossalmente quando diventa così tanto invasata da dimenticare tutte le accortezze, la amo ancora di più e so che per lei vale la stessa cosa ma non nel momento in cui &egrave presa dal sesso.
Infatti non si smentisce e mentre la scopo a pecorina si allunga con la bocca per abbrancarne con le sue fauci il suo pene. Vedere da vicino la lingua avvolgere quella forza della natura da cui sgorga più di una goccia di rugiada mi eccita. Con un fare che definirei tra il cinico e il desiderio di umiliarmi mi bacia con la sua bocca appiccicosa depositando il sapore del seme di lui nella mia bocca con un duplice scopo. Il primo &egrave quello di rendermi complice e conseguentemente di acquietarmi e il secondo di utilizzare la mia saliva abbondante per lubrificare il pene che appare, dopo le prime leccate, subito lucido e teso. L’affondare della bocca e vederlo sparire tutto, come un enorme serpente scivolante sinuoso nella bocca che sembra essere senza fondo, mi porta all’ orgasmo che riesco a contenere a fatica riuscendo solo all’ultimo a tirarlo fuori venendogli sulle natiche. Valeria &egrave decisa a concederci la doppia. Inizia a scoparlo di nuovo da sopra volgendomi le spalle e sparge il mio seme come lubrificante per aprirmi il culo, il cui spazio &egrave diminuita dal grosso pitone di Piero alloggiato comodamente nella vulva. La sodomizzo per una manciata di minuti ma esce più volte ed indebolito dalla precedente venuta si affloscia più d’una volta. Per qualche minuto lui la scopa sbattendosela forsennatamente mentre la solleva di peso. Mi sfilo da sotto , la faccio scopare un po’ dal tipo da sola e poi faccio invertire le posizioni.
Valeria mi prende da sopra infilandoselo nella fica e molto felice porge il deretano a lui come una cagnetta in calore, e la vedo agitare il culo come un richiamo animale ed io penso che &egrave quello che voleva.
Quando la sta penetrando Valeria sente la grandezza del glande nello sfintere e ha una smorfia di dolore. Con i secreti già presenti nel meandro aiuto ad allargare l’orifizio a palme aperte. Il buco dovrebbe essere aperto a dismisura ma sembra non poter entrare: lo spazio &egrave occupato anche dal mio cazzo in fica anche se fatico a mantenerlo completamente duro. Valeria allora le dice ‘per favore con delicatezza, &egrave troppo grosso ‘, ma mentre afferma ciò gli sfugge uno dei suoi sorrisi ‘bricconcelli’ rivelando che più che paura &egrave estasiata dall’imminente penetrazione.
Ho lasciato la videocamera in posizione e nel video si vedrà il grosso glande nel piccolo buchino che si affonda su sé stesso allargandosi velocemente.
Lei si morde le labbra e vedo un’espressione preoccupata dipingersi sul suo volto, poi la preoccupazione si trasforma in qualcosa di conosciuto, le labbra si schiudono, gli occhi ruotano. Lui sorride gioioso e pieno di gratitudine e la sta sodomizzando spingendo con vigore. Quando lui si placa per riprendere fiato, &egrave Valeria che inizia a sbattere le natiche contro il suo cazzo tentando ad ogni colpo una penetrazione sempre più profonda. La vedo poco dopo persino alzarsi sulle gambe e ricadere di peso sul poveretto perché sa che prima conquista la profondità e prima diminuirà il dolore lasciando il solo piacere ed infatti ormai il pene entra ed esce scorrendo fluido. Lei sentendo dei colpi laterali si adatta ai movimenti e lui anche se ancora intimidito ma con decisa virilità gli mormora ‘Brava sculetta così che mi piace da morire’. Lei senza più inibizione risponde con un ultimo filo di voce ‘Come &egrave bello averlo tutto dentro, aiutami anche tu a farmelo sentire in tutti i punti. Ruotalo anche tu quando ti sculetto sopra. Senti come ha ceduto?’ Vedevo Valeria con una espressione estasiata e anche se sapeva che la guardavo godeva senza inibizioni. Al principio sembrano controllati mugolii ma poi quando la penetrazione si affonda diventano rantoli e infine gridolini di incontrollato piacere. Nelle videoriprese effettuate lo vedrò indaffarato a spingere, sbattere e frenare per poi riprovare. Ormai mi godevo il finale da spettatore. Il culo era ormai aperto e il cazzo a volte portando colpi sempre più lunghi esce ma trova sempre facilmente l’ano spalancato tanto da non trovare ostacoli per rientrare ed io lo trovo straordinario vederlo così dilatato quel buchetto in cui con difficoltà di solito entra un mignolino. Si era fatta spaccare il culo perché anche se la amo &egrave una troia anche se &egrave la mia adorabile troia ed &egrave la giusta punizione anche se per lei non &egrave tale.
Io sottovoce, preso dall’eccitazione, mentre vengo menandomelo gli dico’ dai se lo merita fatti riempire il culo tanto &egrave un ragazzo pulito’. Lei replica ‘Sei impazzito? Sei un maiale amore mio’, ma con insolita accortezza mi chiede ‘tu sei venuto prima amore mio? ‘poi si rivolge a lui e gli dice che si fida e gli sarebbe anche piaciuto molto ma lei non lo farà mai senza precauzione e gli impone di venire comunque fuori . Quando tira le due ultime menate fuori dal buco lui era già venuto infatti parte del seme era già nel profilattico e lei lo sapeva perché era venuta nello stesso momento. Nel video nel suo ultimo ansimare si sente bene dire in sottofondo ‘Dio che cazzo che hai’. Valeria quando gode &egrave sempre riconoscente, riesce sempre a considerarlo un dono, come se non contasse il piacere che lei dona all’uomo. Diventa docile, &egrave quasi servizievole. lo riempie di complimenti per il suo sesso e per il modo. Ha ancora delle attenzioni per lui sottolinea che &egrave molto contenta d’avergli concesso il suo ambito culetto. Lo ringrazia di aver allungato i tempi della sua venuta per aspettare il suo orgasmo anale che aveva tardato a venire ma poi era esploso incontenibile. Lui risponde ‘ti rassicuro che me ne sono accorto perché ho sentito le tue contrazioni. ‘Valeria si rivolge a me e dice a voce alta ‘Ma lo abbiamo distrutto sto ragazzo ‘mentre gli accarezza la pelle tra gamba e natica. Lui commenta ‘&egrave stata una faticata piacevole ed un piacere meraviglioso, le contrazioni erano tali che sembrava lo trattenesse dentro e non me lo volessi più ridare’. Lei sempre più lusingata dice ‘se avessi potuto lo avrei tenuto dentro per sempre’ e mentre lo dice ha un viso dolcissimo con lui e lo ringrazia più volte Avevo chiesto l’autorizzazione a fare qualche ripresa escludendo il viso e chiedo se vuole controllare le riprese. Lui dice che si fida e Valeria pronta e complice questa volta dice:’ in effetti &egrave stato un attore fantastico’ ed io replico’ allora dovrò mandargli qualche frame per ricordo?’. Valeria non risponde ma lui ribatte ‘Magari vorrei avere un ricordo di questa serata indimenticabile e grazie’ Lei contraccambia il ringraziamento e si congeda con un lungo e affettuosissimo bacio mentre strizza il suo pacco come se non lo volesse lasciar andar via. Lui se ne va, Valeria mi trattiene con un fortissimo abbraccio e mi dice: ‘Grazie, mi hai regalato una serata fantastica. Lo sai che &egrave venuto più volte e non solo nella mia bocca ma anche nel mio culo anche se con il profilattico ‘
Rispondo,’ nessun Grazie, ti ci ho portato io qui per farti provare questo e per me &egrave un enorme piacere.’
FINE PRIMA PARTE Raccontato da lui

Chiedo a VALENTINA di commentare e completare le sensazioni ed emozioni personali e lei lo racconta così’.
Il tuo racconto non &egrave solo bene circostanziato ma descrive anche una gran parte delle mie emozioni quindi avrò poco da scrivere. Aggiungerò alcune parti che tu non hai ben visto o sentito cercando di completare quello stato emotivo che in gran parte tu hai percepito. Innanzitutto devo dirti che il tuo invito a concedere molto sessualmente mi ha trovato perfettamente in sintonia quando ho visto il ragazzo bello con modi eleganti e intelligente ma quello che mi ha convinto definitivamente non appena ho potuto constatare la misura della sua verga. Ricordi che dopo che hai avuto il primo orgasmo mi sono messa sopra di te? Era un mio esplicito invito: ero decisa a farmi prendermi da dietro da lui anche se avessi dovuto concederti quella tanto tua richiesta di ‘doppia’. Posizionandomi carponi come riteneva più comodo mi disse ‘tuo marito prima mi ha autorizzato ad avere un rapporto anale perché ha detto che ti piace’. Ma &egrave vero? Posso? Vuoi?’. Ho provato il piacere a vedermi trattare come una puttana dal suo protettore e, non so spiegarmelo, ma ero eccitata dal fatto che non eri tu. Infatti eri stato tu a suggerirgli di farmi il culetto quindi mi sentivo autorizzata. Ebbene felici tutti perché non io. Ti ricordi? mi hai lasciato godere analmente di quel grosso batacchio da sola ed io mi sono comportata da vera zoccola: lo ammetto. Ho capito che dovevo lasciarmi andare al mio piacere e ho provato compiacimento quando si &egrave sfilato l’uccello dal mio culo e dopo gliel’ ho aperto con le mani come piace a te, e tu fossi lì, a vedere farlo ad un altro. Ho appena guardato lui che aveva un viso intricatissimo poi ho guardato te! ‘Avevi gli occhi fuori dalle orbite e mi sono accorto che con la videocamera hai anche zoomato per goderti appieno quella profanazione. Nel momento in cui ha appoggiato il cazzo sulle mie natiche, avevo paura e al tempo stesso ero eccitata e curiosa. Cosa avrei provato con quel serpentone nei visceri? La risposta &egrave arrivata a breve: mi sono sentita sconquassare e non nego che provavo dolore ma avevo anche una netta percezione di benessere tanto da dimenticare che tu eri lì. Quel dolore che provavo erano energiche sferzate al mio culo ma lo accettavo perché era la giusta punizione al mio piacere. Ci sono stati dei momenti in cui il dolore era lancinante mentre altre volte ne godevo anche per la punizione che mi stavo comminando per il piacere che stavo concedendo. All’inizio mi faceva molto male e mugolavo e lo pregavo di rimetterlo in fica. Era lui a rassicurarmi, dicendomi’ Tra un po’ ci torno. Non aver paura e rilassati.’ Quando all’inizio ha puntato il cazzo tra le mie chiappe e poi ha cominciato a spingere l’asta. Alla prima pressione ho cercato di sottrarmi, ma mi ha bloccata inesorabilmente da vero maschio. ‘No, ti prego esclamavo. Mi fai male, me lo apri in due. &egrave troppo grosso’ dicevo ma di fatto non mi dimenavo, né mi divincolavo. Un semplice scarto gli avrebbe impedito di piantarmi dentro quel bastone, eppure non lo facevo. Con la mano destra mi toccava il pube, ha cominciato a baciarmi appassionatamente e io eccitatissima gradivo quel tocco. Man mano che mi lasciavo trascinare nel piacere, lui ne approfittava per far entrare il proprio uccello un po’ di più. Lentamente, ma inesorabilmente, guadagnava centimetri nel mio culo. Mi dilatava il buco, poi aspettava qualche secondo per abituarlo e poi, aiutato dall’abbondante lubrificazione, riprendeva la penetrazione. ‘Ti sei accorto sicuramente quando un lamento mi si &egrave strozzato in gola? Lui &egrave stato molto carino infatti cercava di rassicurarmi non più trattandomi da troia come poteva sembrare all’inizio ma da vera amante.’ Passa subito vedrai, amore mio.’ Il cazzo &egrave entrato tutto. Mi si &egrave piantato dentro fino in fondo. Ha cominciato a muoversi avanti e indietro. Lentamente, dolcemente, ma mi impalava tutta ma più tentavo di sottrarmi per evitare la lacerazione del mio povero culetto più avevo dolore’ ma non volevo sottrarmi e la verità che quell’atto anche se violento mi sembrava controllato o volevo pensarlo tale infatti quando mi ha chiesto se mi faceva male, io gli ho detto di no, anzi lo assicurato che quel servizietto mi stava piacendo. Gli dissi: ‘Sì… ora comincia a piacermi, ma fai piano ti prego. Sei troppo grosso. ‘gli ho detto ancora che con lui mi sentivo posseduta e prossima alla follia’ e mi vergogno dirtelo ma sai che ho bisogno di dirtela la verità. Infatti ricordi? In auto mi avevi chiesto cosa ci stavamo dicendo quando parlavamo sottovoce e in quel momento non ho avuto il coraggio di dirtelo ma mi disse ‘Sei mia?’ e poi mi ha dato un altro colpo deciso io gli ho detto ‘Sono tua. Mi stai spaccando il culo. Fai piano Ah… sì. Così amore, così.’ E’ bastato un suo complimento’ Hai un culo meraviglioso’ anche se &egrave una cosa consueta, per sciogliermi e sentire il deretano allargarsi.’ Lo sento…. lo sento ‘ sei enorme, porco… sei enorme, ‘ma continuavo a chiamarlo ‘amore’. Quel termine da me usato era fuori luogo ma glielo dovevo un po’ per il piacere che stavo provando ma soprattutto era una supplica a fare attenzione al dolore che avrei provato. Ha anche cambiato posizione, appoggiando i piedi sul letto, cominciando così ad incularmi dall’alto poi mi costringeva a piegarmi verso il basso in modo che il culo fosse ancora più esposto al possesso. I colpi dall’alto erano ancora più forti, e mugolavo. Ogni volta che il cazzo affondava di più lanciavo un piccolo urlo soprattutto quando, mi allargava le gambe a suo piacimento, al punto tale da sentire i suoi grossi testicoli quasi entrare nella vagina. Ad un certo punto non sentivo più dolore ma ho fatto comunque un po’ di pantomima per non passare per una troia dal culo rotto. Quando le sue spinte diminuivano mi sono trovata a spingere io contro quel mostruoso batacchio e non mi capacitavo come potevo prenderlo tutto fino in fondo, anzi volevo che il suo cazzo continuasse a camminare nei miei intestini tanto che per un attimo ho aperto le chiappe, impalandomi con il culo per riceve la robusta mazza del ragazzo e in modo che non ci fosse rimasto nulla del suo cazzone fuori. In quel momento ho sentito un dolore urente ma io imperterrita ho continuato a spaccarmi da sola proprio perché mi sentivo una grande porca con una libidine incontrollata. Scusa amore mi devi perdonare di avere chiamato amore quello sconosciuto ma io non capivo più niente. Ti confesso perché sai che ti dico sempre la verità che gli ho anche detto, concitata dall’estasi ma onestamente sperando che non mi facesse sconti anche ‘sono la tua troia, mi piace tanto il tuo cazzo che non so se saprò più farne a meno ‘. In molti momenti mi sembrava che tu non ci fossi nemmeno. Devo confessarti che appartenevo a lui e rispondevo solo ai suoi comandi e desideri’ non sentivo nemmeno le tue richieste. Mi dispiace ma ero sua in quel momento, a te concedevo solo l’onore di guardare possibilmente senza disturbare. Mi sentivo in pieno diritto di prendermi il mio piacere come era nei patti e quindi non credevo di farti torti anzi non avresti dovuto disturbarmi affatto. Avevo deciso che dovevo solo concederti di venire e anche rapidamente: il resto del tuo piacere lo avresti dovuto trovare solo di riflesso. L’unica cosa che ti avrei concesso era farti sentire il sapore prelibato del suo nettare come ho fatto e non solo perché possa pensare che ti piaccia ma come forma di dominio e con il piacere di infliggerti una punizione ricordando così che sono io in quel momento che comando e che, se tu accendi il fuoco della mia lussuria, la prossima volta mi lascerò usare come una latrina riempita di sborra in tutti i buchi
Tu hai ripreso gran parte di quella serata con la videocamera quindi ho deciso di raccontarlo io prima che tu possa sentirlo nell’audio del film ma onestamente non so se avrei avuto il coraggio di dirti tutto .Penso che l’avrei fatto lo stesso perché lo avevamo voluto entrambi e provo una sorta di piacere raccontartelo perché so’ che per te &egrave croce e delizia quella che tu spesso cerchi Ho anche sentito quando lui ti ha detto compiaciuto ‘guarda come ho sfondato il culo alla tua compagna’ e tu rivolgendoti a lui in modo cameratesco gli hai detto ‘si credo che l’hai soddisfatta. Hai visto quanto gli piace il cazzo, come non potrei portarla più, mi piace vederla sfondata e felice’. La colpa non era solo mia, tu sai quanto possa diventare dipendente dal piacere sessuale e tu mi avevi abbandonato in mano ad un altro proprio anche nel momento in cui avevo bisogno della tua protezione. Quando il piacere mi mollava un attimo avrei voluto che mi prendessi per mano e mi portassi via ma tu stavi lì a godere come inculavano la tua troia. Ho pensato se lui &egrave quello che vuole mi prendo il mio piacere e non mi pongo limite almeno per oggi. Sai amore ‘alla fine quel cazzo che mi sembrava mostruoso da non entrare stava ‘sciacquettando’ nel culo tanto che lui ha detto: ‘Anche io credevo che non entrasse invece vedi ora &egrave pronto per i grandi calibri’ Mi ha toccato talmente in alto che ho avuto la sensazione che il cuore e i polmoni si spostassero in alto, mi ha toccato in fondo al retto aprendo l’ultimo tratto facendomi un male tale che potevo sopportare solo da quello stato di estasi che credo che si provi solo se sei drogata ma ero solo drogata di piacere, drogata di sesso .Ora so che hai ragione tu che quando il cazzo &egrave grosso &egrave da culo e deve essere anche un atto violento perché paradossalmente più fa male più piace e il dominio del maschio deve essere totale e non sai che piacere che questo dominio lo eserciti un altro uomo per una forma di rivalsa e compensativo nella nostra vita normale dove spesso mi appari arrogante e prevaricatore anche se infinitamente . il buono e affettuoso. L’indomani, mentre mi lavavo, mi sono trovato il mio sfintere oscenamente beante, Camminando per strada con il mio abbigliamento usuale: tacchi abbastanza alti e gonna al ginocchio ma stretta ai fianchi mi sono accorta dello strano modo di camminare: avevo le gambe aperte con i piedi che convergevano all’interno ma l’andamento era ondulante e le mie chiappe sporgevano lateralmente ad ogni passo molto più del solito. Quando sono passata davanti ad alcuni ragazzi ho sentito commentare : ma guarda quella bella gnocca ieri deve aver preso un palo nel culo, pensa che piacere chi glielo ha fatto?: Ho pensato ‘cavolo si vede allora!’ Ho tirato dritto non replicando al commento pesante perché mi sentivo colpevole e troia ma devo ammettere di avere avuto la vulva gonfia e piena per molti giorni e la sensazione di quel palo dentro gli intestini me lo sono portato per un po’ di giorni con uno stato di appagamento totale di tutto il mio basso ventre. Dopo quei commenti ho capito che c’era la possibilità che si capisse il mio stato e non mi dispiaceva affatto. Ho anche esperimentato quello che tu mi avevi consigliato le prime volte, infatti ho girato per le strade vestendo senza intimo e questo ha contribuito a sentirmi per più tempo troia come quel giorno. Finalmente non mi davano più fastidio nemmeno i commenti più salaci e avevo piacere a pensare che capissero la mia eccitazione e intuissero il mio stato .Per ritornare alla mia dimensione normale &egrave dovuto passare almeno un mese ma ora so che tu hai ragione quando sostieni che tutti i cazzi possono entrare nel secondo canale anche in uno come il mio. Mi porterai presto di nuovo al priv&egrave ? Voglio prenderlo grosso come quello di Antonio quel ragazzo straniero conosciuto un anno fa da cui volermi fare il culo ma io ebbi paura mi aveva aperto in due già la fessa, sempre che tu me lo permetta amore mio

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