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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

..mentire è peccato..

By 23 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Amo frequentare le discoteche, e mi piace organizzare spesso
tavoli con i miei amici di sempre, ed in  quell’occasione una mia amica carissima
Enrica, che di mestiere fa’ la parrucchiera,  si era portata delle colleghe.

Nel presentarmi alle tre nuove venute, avevo subito notato
Federica, una ragazza di 26 anni..di quelle bellezze fresche, faccino pulito da
ragazza della porta accanto, capelli castano leggermente mossi, labbra carnose
con un semplice tocco di lucida labbra, nasino alla francese..ma quello che più
mi aveva colpito erano gli occhi marroni ma non scurissimi, quasi ambrati si
potrebbe dire, con un taglio dolce ma che allo stesso tempo trasmette un certo
temperamento ‘indossava una camicetta di seta che poggiava su quella che
sembrava una terza piena di seno..mentre sotto aveva un patalone nero a vita
bassa che risaltava un culetto da dieci e lode, per finire una scarpa con tacco
dieci.. una di quelle femmine che al solo entrare in una stanza tutti
indistintamente donne e uomini si girano a guardare.

 

L’avevo da subito etichettata benché non ci fossimo ancora
presentati, come una con la puzza sotto al naso, quindi l’avevo snobbata e
neanche mi c’ero presentato..sono un uomo di 33 anni al quale le donne non sono
mai mancate..alto 1,84 castano occhi scuri..faccio sport da sempre, dal calcio
al nuoto, amo tenermi in movimento e vedo che il genere femminile apprezza.

Oltre alle spalle e a delle gambe molto allenate, quello che
adoro di me è soprattutto l’addome, scolpito e ben definito con quella sorta di
scalino che rimane allo stacco tra la coscia e il busto che è tipico degli
uomini di colore..

 

Durate il casino della serata e delle bottiglie che venivano
stappate, Federica e una sua amica si erano messe in piedi sul tavolo a
ballare, in modo molto provocatorio..facevano le scemette e da brave rizza
cazzi fingevano di strusciarsi le tette e tiravano fuori la lingua come a
volersi baciare e leccare tra di loro..e con mia piacevole sorpresa avevo
notato, che quello che Federica guardava con insistenza mentre dava questo
spettacolino osceno ero proprio io.

Mi dicevo che dovevo fare il sostenuto, per esperienza so
che molte volte una donna fa così per il solo gusto di vedere gli uomini
eccitati, per poi lasciarli a cazzo duro..

 d’un tratto decise di
mettere fine allo spettacolo e una volta scesa dal tavolo prese la mia
direzione..(più lei si avvicinava e più mi sentivo stimolato e coinvolto da
quella bellissima ragazza..ne era ben consapevole era ovvio, di suscitare
questo effetto e il suo sguardo non si staccava da me, quando fu’ vicinissima
mi arrivo’ al naso il suo odore, Dio se sapeva di buono, uno zuccherino da
mangiare non desideravo altro in quel momento, mi ero trasformato in puro
istinto, e venimmo a contatto. I segnali erano stati chiari, non c’era dubbio
io volevo lei e lei voleva me, a quel punto la parte del sostenuto non aveva
più senso ma era stata utile pensai e così le allungai  pesantemente
la mano sul culo.. di certo in quel momento di puro arrapamento non mi sarei aspettato quella che poi fu realmente la sua
reazione, si voltò e inizio a inveirmi contro dicendomi che ero un maiale e che
non mi sarei dovuto permettere di fare una cosa del genere..mi lascio
sbigottito, benché sapessi che le troie come lei e che sanno di essere delle
gran fighe hanno tra i loro passatempi preferiti quello di drizzare i cazzi dei
maschietti con spettacolini come quelli che aveva dato un minuto prima, anziché
snobbarla, c’ero cascato come un allocco incantato da quegli occhi e da quel
culo perfetto.

 

Fu’ istantanea, mi prese una rabbia allucinante che vista la
figura di merda che mi aveva fatto fare ora più di prima non desideravo altro
che sfondare.

 

Il sangue mi ribolliva, ma per quella sera decisi di non
dare seguito alla cosa ripromettendomi però che me l’avrebbe pagata con gli
interessi la troia.

 

Non ero solito andare a farmi i capelli dove lavora Enrica,
ma giusto per spirito di rivalsa verso la zoccola di Federica che con tutta
probabilità mi odiava decisi di prendere un appuntamento.

 

Enrica mi rispose dicendomi che erano pieni  in quei giorni, e per di più, due ragazze tra
cui Federica avevano chiesto qualche giorno di malattia visto che stavano male,
quindi l’appuntamento mi fu dato per il lunedì successivo.

 

Le giornate erano splendide in quel periodo e visto che ho
la fortuna di vivere in una città di mare, il giovedì in pausa pranzo decisi di
andare in spiaggia per abbronzarmi un po’ portandomi dietro Giulia,
un’amichetta che mi stavo scopando saltuariamente da un mesetto circa.

 

Arriviamo al mare e mi rendo conto che non sono di certo
l’unico a cui era venuto in mente di godersi qualche ora di sole, mi stendo
sull’asciugamano mi guardo qua e là e chi vedo??..Federica..quella rizza cazzi
era  a non più di 5 metri da me con un uomo..quasi
da subito anche lei si accorge della mia presenza, e non so, ma in quel preciso
momento per un secondo, noto sul suo viso un’espressione che potrei
definire..di terrore..chissà perché mi chiedo..magari sarà stata in grado di
leggermi nel pensiero nell’esatto momento in cui i nostri sguardi si sono
incrociati?? ..la vendetta è mia..

Le due ore al mare passano..e Federica non si è fatta
mancare neanche di farsi spalmare la crema sulla schiena da quello sfigato che
le sta vicino..la guardo.. la bramo..mi eccita il pensiero di quel che sarei
capace di farle in quel momento se solo su quella spiaggia fossimo da soli..

Ritorno in me e mi ritrovo con il cazzo in piena
erezione..mi volto guardo Giulia, che non è affatto male..una moretta con
capelli corti e occhi scurissimi, e con una bocca che sembra fatta apposta
per..mmm’così le dico che è ora di andare..ci alziamo e ci incamminiamo alla
fine della spiaggia che è delimitata da un pineta’mentre camminiamo tra gli
alberi, prendo Giulia per un braccio e ci allontaniamo dal sentiero’attacco a
baciarla in modo rude..passionale come piace a me, adoro sentire la sua lingua
in bocca e succhiarla..è così morbida..mmm’me la sto gustando di brutto..lei mi
mette le mani sul cazzo e la sento mugolare, la eccita sentirmi già pronto..io
però la faccio voltare gli faccio calare i pantaloni e mi metto in ginocchio
tra le sue cosce, lei poggiata con le mani a un albero..attacco a toccarla, è
bagnatissima le dita scivolano dentro come nel burro caldo..dentro e
fuori..prima uno ..poi due e alla fine tre dita’mugola lei..e io le dico ‘zitta
fai piano cazzo vuoi che ti sentano tutti puttanella?? Controllati..’ ma sotto
sotto me la godo a farla soffrire in silenzio..e così rincaro la dose, le dico
di allargarsi le natiche con le mani e mi avvicino con la lingua al  buchetto del culo’mm adoro leccarlo’e così
continuo con le dita e la lecco,, la troia sta gemendo sempre più la sento al
limite, le dita sono fradice escono ed entrano dalla sua fichetta e
all’improvviso la sento venire con veemenza..vedo che le gambe le cedono e le
continua a godere ..s’inginocchia la zoccoletta ha pure il fiatone..ma mi da
una gran soddisfazione vederla così, ma ancora più soddisfazione l’avrò tra un
momento..

Mi faccio in piedi davanti a lei che ancora è in ginocchio,
mi sgancio i pantaloni e le dico..’ sai che mi piace vederti così giù in
ginocchio..come una cagna alla quale non si deve far altro che chiedere..hai
ricevuto piacere mi andava così adesso, ma adesso fai quello per cui sai ti ho
chiamata oggi..succhiami il cazzo e fatti schizzare in bocca puttanella..che
con quella bocca quando sei con me non devi far altro lo sai bene..’, lei mi
guarda è abituata al mio linguaggio che sa bene non ammette repliche..e so che
la eccita, striscia fino ai miei piedi e io mi sgancio i pantaloni’la troia si trova
davanti il mio cazzo di 20 cm..attacca a leccare la cappella già bella gonfia e
mi massaggia i coglioni con la mano..ma senza tanti complimenti la prendo per i
capelli e le spingo tutto il cazzo in gola, tanto che soffoca e le dico’ se
avevo tempo e avevo voglia di aspettare ti facevo leccare come una cagnetta,
invece ora di tempo ne ho poco quindi ora succhi come una troia..’  inizio a muovere il bacino e le tengo ferma la
testa, lei non replica ma dagli occhi vedo che soffre in parte..le riempio la
bocca fino in gola e neanche riesce a entrare tutto, la bava le cola dai lati
della bocca ma mi lascia fare da brava schiavetta’.

Ormai sono al limite e così le tiro fuori il cazzo dalla
bocca, lei sa che deve tirar fuori la lingua quando lo faccio in segno di
riconoscenza e accoglienza al mio seme che le sto per riversare in bocca e in
faccia e così vengo e le inondo la faccia alla pompinara’mmmm ..’ prendilo
tutto troiaaa..mmm..siii..avevi sete no?? Eccolo tutto per  te, ingoialo tutto’mmm si brava così te lo
scarico tutto in gola e in faccia!!!’ lei sta ferma e buona, quando sento che
mi sono completamente svuotato i coglioni, prendo a sbatterglielo in faccia per
scuotere le ultime gocce di sborra.

Lo prende in bocca e lo lucida per bene come le dico sempre
di fare..mmm me la sto godendo di brutto, per un attimo alzo gli occhi e chi
vedo?? Federica’mentre veniva via dal mare le sarà scappato da pisciare alla
simpaticona..e mi stava guardando mentre mi stavo facendo sbocchinare..ci
guardiamo un secondo, ma subito dopo scappa..mmm..ancora più eccitante penso
io, scappa scappa pure.. ma non sai quello che ti aspetta troietta..

 

Arriva il lunedì  il
giorno del mio appuntamento, entro nel salone e trovo subito Enrica e Federica
a colloquio con i due titolari per gestire i clienti per la mattinata, saluto
subito Enrica che mi presenta ai titolari, lascio per ultima Federica che non
senza imbarazzo e con un po’ di sorpresa mi saluta, così le dico che ho saputo
che la settimana precedente è stata molto male e che per questo non è potuta
venire a lavoro..vedo passare nei suoi occhi un’ombra di terrore..la guardo
fissa, mi godo quel momento..riesco a sentire la sua paura e quegli occhi
sembra che mi preghino di non parlare sul fatto che proprio nei suoi giorni di
‘malattia’ era al mare a farsi spalmare la crema sulla schiena quella troia.

Enrica mi chiede se voglio un caffè, le rispondo di si e
quindi dice a Federica di accompagnarmi alla macchinetta dove li fanno per i
clienti, prosegue poi dicendomi che sarà proprio Federica a farmi lo shampoo..e
rispondo che non potrei desiderare di meglio..Federica è visibilmente
sconcertata fa attenzione a tutto quello che dico o che potrei dire, sarebbe
cacciata su due piedi se solo parlassi..arriviamo alla macchinetta del caffè..e
mentre lei prepara io mi avvicino al suo collo da dietro..le dico che il suo
profumo mi piace e le accarezzo la schiena con due dita..lei si gira e mi dice
‘oh ma che fai?? Giù le mani’, allora le prendo un braccio e le dico con gli
occhi ben piantati nei suoi ‘Cosa faccio cosa?? Tu ora stai zitta e buona,
altrimenti dico dove ti ho vista mentre eri in malattia troia’al mare a farti i
cazzi tuoi con quel finocchio che ti eri portata dietro!! A proposito..ti è
piaciuto lo spettacolino a cui hai assistito nel bosco vero..l’ho sempre saputo
che sei una gran puttana..l’ho capito dal primo momento..anzi sono sicuro che
se adesso ci ripensi sei pure bagnata..ti sei masturbata vero quando sei
arrivata a casa?? Quel frocetto mica te lo fa fare un servizietto
così..tranquilla sono qui per rimediare ‘ e le metto una mano tra le
cosce..porta dei pantaloni leggeri e sento che sotto è già bella
umida..’sentitela come già sta colando sotto..chissà se sei capace di pulire
bene come Giulia..pensa a fare il caffè da brava ora!!’.

 

Ha gli occhi sbarrati dal terrore, ora non sa cosa dire e
così si rimette alla macchinetta, e io le ripasso un dito lungo la schiena..lei
vibra..alza lo sguardo per vedere che nessuno ci guardi, sta zitta..ha capito
come funziona se vuol mantenere il posto..e stavolta con la mano arrivo bene sul
suo splendido culo..lo tocco pesantemente e le passo un paio di dita proprio
tra le natiche..lei sussulta e io le respiro vicino all’orecchio..me lo
godo..poi tolgo la mano e le dico: ‘allora quanto ci metti per un caffè??’,
così lei me lo porge e lo bevo..mi guarda quasi supplichevole e mi dice ‘senti
scusami per l’altra sera non volevo, ma ti prego non dire niente dell’altro
giorno..se mi cacciano sono rovinata!!! ‘ io la guardo..sogghigno e le dico ‘
ma io non ho interesse a sputtanarti, a meno che tu non faccia quello che ti si
dice di fare..e cioè tutto ciò che voglio..

Accompagnami un attimo in bagno adesso, fammi vedere
dov’è..’ lei esita un secondo e poi mi fa strada..

 

C’è un piccolo corridoio, lo prendiamo e lei si ferma
davanti a una porta ‘ eccoci qua..’ e io ‘ bene..entriamo quindi..vorrai mica
rimanere qui sulla porta? ‘ lei cerca di replicare un attimo ma l’afferro per
un braccio e con la mia faccia a un cm dalla sua le ordino ‘non ti è chiaro
qualcosa per caso?? Ho detto entriamo..troia! ‘, la spingo dentro..attacco a
baciarla e a metterle le mani ovunque..le alzo la gonna e metto una mano tra le
cosce, nonostante sembra che non voglia è eccitata ..le tengo ferma alla parete
con tutto il corpo e mi slaccio la cintura e i pantaloni..’ ora giù in
ginocchio che c’è poco tempo e non vorrei per te che s’insospettissero giusto?..’
dico sogghignando..ho già l’uccello durissimo, ma lei resta ferma così la
prendo per i capelli e la spingo giù..mi calo i pantaloni e gli slip..e la
puttana si trova davanti il mio cazzo già di marmo’non credo che ne abbia mai
presi così gli e lo leggo negli occhi..’ e ora fai quello che hai visto fare
l’altro giorno a Giulia..succhia da brava zoccola..e vedi di farlo bene
altrimenti sai cosa mi potrebbe scappare di dire’.

Lei si mette a lavoro,  da brava puttana attacca a succhiarmi il
cazzo, bagna la cappella e poi lecca bene tutta l’asta’mmm come godo ‘vedi
l’altra sera hai fatto tanto la preziosa..ti sei pure permessa di trattarmi
male e guardati ora’vedi cosa succede a fare la rizza cazzi!! Succhia succhia
se vuoi mantenere il posto’mmm puttana’le troie come te dovrebbe aprire la
bocca solo per fare i pompini!! Mmm ahhh..siiii’ guardami mentre succhi” e
mentre lo dico prendo il cellulare e inizio a riprendere’lei cerca di fermarmi
ma io le dico che è meglio che si dia una calmata altrimenti”io faccio ciò che
voglio capito troia!! E ora fammi venire che non vorrei ci venissero a
cercare!!’ ..riprendo tutto e lei inizia a pompare più forte ..sono sul punto
di venire cosi le tiro fuori il cazzo di bocca..mi sego alcuni secondi e le
schizzo bene in faccia’la sporco tutta’lei sta giù in ginocchio alle spalle
della tazza del cesso e qualche schizzo va a finire pure li”pulisciti la
faccia ora e mi raccomando.. non dimenticare la tazza del cesso,
guarda..qualche schizzo è finito pure li’ lei fa per prendere un fazzoletto, ma
io la fermo e le dico ‘ho detto pulisci..e non significa con il fazzoletto..le
cagne come te devono leccare..tu mi hai umiliato l’altra sera..ora e finché mi
andrà sarà il tuo turno..quindi lecca la mia sborra sulla tazza del cesso!! ‘, sembra
aver capito che non ammetto repliche, quasi piangendo si mette a leccare il
bordo.. continua’ormai non ho nessun freno, voglio umiliarla fino in fondo, mi
avvicino alla tazza e mentre lei lecca mi metto a pisciare’ non le piscio
direttamente in faccia altrimenti come si giustificherebbe??..ma faccio si che
le arrivino degli schizzi che vedo distintamente sulla guancia e sul
collo..ormai esegue meccanicamente senza pensare e lascia che faccia quello che
voglio..

 

Fatto quello che dovevo fare esco  dal bagno, mentre lei resta per pulirsi il
faccino.

Il tempo al salone passa, e per tutto il tempo ripenso al
piacere che mi ha dato umiliare Federica in bagno, c’è Enrica che in questo
momento si sta occupando di me, lei è al taglio quella è la sua postazione,
mentre quella succhiacazzi di Federica sta a lavare le teste..la sua postazione
è a diversi metri dietro di me, ma riesco benissimo a vederla nel riflesso dello
specchio..lei ogni tanto guarda nella mia direzione..ma poi abbassa subito lo
sguardo..

Quando il taglio è ultimato mi guardo soddisfatto, faccio i
complimenti a Enrica per l’ottimo lavoro e nell’alzarmi dalla poltrona guardo
in direzione di Federica e le chiedo cosa ne pensasse del mio look..vedo nei
suoi occhi un lampo..avrebbe voluto uccidermi lo so bene..

Quindi mi avvicino a lei senza calare la voce, di modo che
potessero sentirmi tutti e le chiedo se per l’indomani sera ha impegni..lo faccio
volutamente con atteggiamento svogliato..aggiungendo che ho la serata libera e
che non ho niente da fare..i miei occhi sogghignano e lasciano intendere che un
‘no’ non è contemplato e allo stesso tempo tiro fuori il cellulare di tasca..
guardandolo le lascio intendere, che lo spettacolino di qualche minuto prima che
custodisco gelosamente, potrebbe finire su molti indirizzi di posta..quindi
replico ‘ ..dammi il tuo numero che se ho tempo ti chiamo Fede’, lei acconsente
non può far altro..noto lo sguardo attonito dei colleghi che conoscendola,
rimangono come inebetiti dal suo atteggiamento di sottomissione e allo stesso
tempo guardano me con grande ammirazione, riconoscendomi probabilmente il
merito di aver domato una così difficile preda..

Esco quindi soddisfatto, ha avuto la lezione che merita per
adesso..

 

La mattina seguente le mando un messaggio..le scrivo che
voglio vederla per l’aperitivo e per il resto della serata dovrà rimanere a mia
disposizione..le dico di mettere una minigonna 
senza mutande’la voglio totalmente rasata sotto..tacchi..e una camicetta
..rossetto e unghie rosse, amo i particolari curati in una donna’lei risponde
con un semplice ‘ok’..le do appuntamento al locale più in voga del momento, che
è frequentano da tutti coloro che poi la sera, girano le discoteche più
esclusive  e dove lei da gran figa qual
è, è conosciuta e molto ambita’mi chiama subito e mi chiede per favore di
cambiare posto, non vuole che tutti la vedano mentre magari le faccio tenere un
atteggiamento disdicevole, ma io non sento proprio ragioni, le dico che deve
fare il cazzo che voglio io e non rompermi i coglioni, altrimenti potrei anche
rincarare la dose di brutto!..così la sua supplica nasce e muore subito li..

Arrivo al locale, la vedo è da sola seduta a un tavolo, la
raggiungo e mi siedo..c’è già diversa gente e vedo che indistintamente tutti i
maschietti la stanno mangiando con gli occhi.

Ordiniamo un cocktail e qualcosina da mangiare, le chiedo
com’è andata la giornata giusto per far si che si rilassi, e lei con una stilettata
mi risponde ‘..come credi che stia con quello che mi stai facendo
passare?’..allora li m’incazzo davvero..’..non sei per niente riconoscente cazzo..vedo
che non impari mai.. ho cercato di esser un minimo gentile, ma vedo che è
inutile con te..per cominciare allarga le cosce e fammi vedere se hai eseguito
i miei ordini..’ allarga le gambe..mmm la cosa si fa eccitante..faccio cadere
un tovagliolo, faccio per raccoglierlo e vedo la sua stupenda fichetta rasata’a
questo punto il cazzo mi diventa di marmo..mi ricompongo..’..bene.. vedo che ti
è entrato in quella testa calda che la cosa migliore da fare è collaborare, anche
se ti avviso che gli scatti d’ira come quello di qualche secondo fa non posso
portarti niente di buono ..quindi ora voglio che ti passi una mano tra le cosce’e
ti tocchi quella bella fica per diciamo..una trentina di secondi’e vedi di
farlo bene, se non per me, almeno per quei maschietti sulla porta, che ti
stanno mangiando con gli occhi e non vorrebbero altro che scoparti a turno!

Sbarra gli occhi, ma subito dopo la sua mano scende..chissà
penso io, il gioco comincia a piacerle?? vedo che la mano si muove e lei
socchiude un attimo gli occhi, si morde le labbra..sono davvero eccitatissimo,
la scoperei come un animale in quell’istante lì su quel tavolo..ma resisto
cerco di controllarmi ‘ora basta..ci stai prendendo troppo gusto..e visto che
hai esagerato provando troppo piacere, ora voglio che ti alzi e che tu faccia
finta di dover andare in bagno..nel tragitto, dovrai passare in mezzo alla
calca  ammassata all’ingresso del locale,
ti accosterai a quei ragazzi che ti ho fatto notare prima..ti soffermerai e gli
accosterai il culo proprio sui pacchi’e se qualcuno dovesse metterti una mano
sotto non dovrai fiatare e lasciarli fare da brava cagna quale sei !’

Era ormai un automa nelle mie mani e anche stavolta non
replicò..la seguii con gli occhi per tutto il tragitto e ne ammirai la
bellezza, passò in mezzo alla gente e la vidi arrivare all’altezza dei ragazzi,
che si guardavano tra loro..arrapati come non mai..nel soffermarsi  si accosto a tutti e tre e nel farlo mi
guardò..come a cercare la mia approvazione, vidi distintamente il chiudere dei
suoi occhi e una smorfia di piacere le si stampo sul volto, e notai che dietro
di lei uno dei tre le aveva messo una mano sotto..lei riaprì gli occhi e mi
guardò..sostenevano il mio sguardo e non aspettava altro che un mio cenno che
le confermava che poteva bastare..ma il cenno non arrivò subito, volli
lasciarla li in sospensione in balia di quel ragazzo che la stava torturando..ancora
qualche secondo e poi il cenno arrivò..lasciando il poveraccio arrapato come un
cane, che non riesce più a staccarsi dalla cagna che sta montando, solo con una
bella sistolata d’acqua gelida lo si può fare..ed era appunto quello che aveva
provato nel preciso momento in cui Federica lo aveva lasciato lì come un
coglione..

 

Qualche minuto e la vidi tornare, si era ricomposta la sua
camminata era più decisa ma era il suo sguardo che era cambiato, ora non
scorgevo più astio verso di me, chissà pensai..

Si sedette e con un sorrisetto mi disse:

 

Lei:’Ti è piaciuto lo spettacolo? Ho fatto come volevi no,
ora possiamo andare? Che programmi avevi per la serata?

Io:’ Oh si sei stata bravissima stavolta, vedi che se
t’impegni sai non essere cosi snob e odiosa, hai solo bisogno di un uomo che
sappia dirti come ti devi comportare’

 

E nel dirle questo mi feci avanti sulla sedia e le presi un
piede e le massaggiai la caviglia, lei sembro’ gradire decisamente e
sorseggiando il suo drink replico’:

 

Lei: ‘E saresti tu quell’uomo? Fino ad ora non hai fatto che
trattarmi male, ricattarmi, per te ho fatto cose che non avrei mai pensato in
vita mia..sei decisamente uno stronzo sappilo, tutto quello che mi avevano
detto su di te è confermato’

Io:’ Ah si posso anche essere uno stronzo, ma perché mi
guardi e i tuoi occhi mi sorridono? Ora non sei già più incazzata con me, sei
esattamente dove vorresti essere, e ieri al salone quando ti ho toccata sotto
eri eccitata, come lo sei anche adesso. Ma ora andiamo mi sono rotto di stare
qui, ho fame ti porterò in un ristorantino molto carino anche se non lo meriti.

 

Ci alziamo e ci avviamo alla macchina, sento il suo profumo
e non posso davvero far a meno di cedere con la mente alla sua bellezza, vorrei
prenderla subito li sul cofano della macchina, farla chinare e allargargli le
cosce ma devo trattenermi, a questo punto so che anche lei è eccitata, che
vuole essere toccata e posseduta.

 

Saliamo in macchina e sento i suoi occhi addosso, la
minigonna mette in evidenza le sue bellissime gambe quella pelle morbida che
ancora non ho avuto il piacere di toccare, le passa da una parte all’altra del
sedile, smania, la gonna si è tirata ancora più su e mostra quasi tutto ormai,
Dio se vorrei toccarla, e lei non fa niente per ricomporsi, non penso ad altro
che fermarmi ad una piazzola di sosta e scoparmela, ma continuo a guidare,
mantengo il controllo e nel fare conversazione ogni tanto distolgo lo sguardo dalla
strada e la guardo..ormai era un gioco di posizioni a chi è capace di far
crescere di più l’eccitazione dell’altra..

 

Arriviamo finalmente al ristorante, il posto si chiama
‘L’Usignolo’, è un casolare ristrutturato completamente immerso nel verde, la
struttura è completamente ricoperta da edera sulla facciata, ed all’interno
predomina lo stile rustico della campagna toscana, ma allo stesso tempo è molto
chic e intimo, dalla mobilia da antiquariato per finire alla veranda con
struttura in legno anche quella ricoperta da edera e con la sole luce soffusa
delle candele.

I tavoli li sono pochi, c’è distanza dall’una all’altra è un
posto dove la privacy e il buon gusto la fa da padrone..

Rimane colpita, mi confessa di non esserci mai stata e visto
i miei modi da bastardo neanche si sarebbe aspettata che la portassi in un
posto del genere.

Con una smorfia mista al sorriso le dico, che il suo istinto
di femmina stavolta l’aveva tradita, e che quando la donna con cui sono si
dimostra accondiscendente e carina quando lo è richiesta riceve anche delle
ricompense..

Ci avviamo al tavolo e le sposto la sedia per farla sedere,
lei ancora una volta mi guarda con piacevole sorpresa, si siede e io faccio lo
stesso.

La serata e la cena prosegue, tra un ottimo antipasto e
un’ottima bottiglia di vino che alleggerisce le menti e contribuisce a perdere
sempre di più le inibizioni, cosi facendo le allungo una mano sulla coscia, non
desideravo altro da ore, ha una pelle bellissima, lei mi guarda ma non apre
bocca, sorride, si bagna le labbra con la lingua, la mia mano si muove e sale..arrivo
alla zona del piacere sento il clitoride con un dito..mm ..è umida, è
fantastica, il mio dito di muove e allo stesso tempo le stringo la coscia con
la mano, il desiderio è fortissimo e lei chiude gli occhi e dice:

 

‘Sono ore che lo desideravo, mi chiedevo cosa stessi
aspettando’

Io:’ Aspettavo che tu lo desiderassi al punto da non
desiderare altro..’

 

E cosi dicendo sfilo la mano dalle sue cosce e me la porto
alla bocca, e lecco il dito che fino a pochi attimi prima era sulla fica della
bellissima donna che mi stava accanto, poi le prendo la mano e la porto su miei
pantaloni, ho il cazzo di marmo, lo sente..si guarda intorno ha paura di essere
vista, ma io le dico che deve guardare solo me..

La tovaglia arriva fino a terra quindi non deve aver paura e
le dico:

 

Io:’Questo è uno di quei momenti che devi fare quello che ti
si dice di fare..te l’ho già detto una volta e non amo ripetermi lo sai’

 

Lei annuisce, e io mi sgancio la cintura e i pantaloni, lei
capisce e porta la mano dentro i pantaloni, e non c’è bisogno che abbassagli
slip, il mio uccello in tiro già è fuori per metà..mi guarda, ancora una volta
si bagna le labbra la troia, e accarezza la cappella e piano su e giù..con
l’altra mano si tocca i capelli, prima li sposta sulla faccia, mi guarda ancora
e poi li risposta indietro, non è più capace di stare ferma sulla sedia e
neanche io..cosi d’un tratto la fermo..

 

Io:’Basta cosi..ti sei divertita abbastanza, e ora pensiamo
a finire che altrimenti ti scopo qua sul tavolo troietta’

 

Lei sorride cosi ci ricomponiamo e finiamo di cenare, la mia
erezione dai pantaloni è palese e credo sia altrettanto per lei, considerando
che il suo viso è avvampato di calore..

 

Finita la cena ci alziamo e ci avviamo alla macchina, non la
faccio neanche salire che la prendo per un braccio e la bacio, le mie mani
lungo la schiena e poi pesantemente sul suo bellissimo fondoschiena, anche lei
non si risparmia e mi bacia, come cambiano le cose le dico quando mi stacco per
un attimo dalla sua bocca..prima mi odiavi e ora non chiedi altro che essere
scopata vero?

 

Lei’ Si ti desidero da impazzire..scopami’

 

Apro le sportello della macchina e la faccio sedere, io sono
in piedi di fronte a lei mi sgancio i pantaloni e mi tiro fuori l’uccello, lei
senza dire una parola attacca un gran pompino, senza aspettare se lo ficca in
gola e succhia come una puttana, tanto che sta per farmi venire, quindi la
fermo anche se lei non vorrebbe e vado giù in ginocchio, mi piazzo tra le sue
cosce e inizio a leccarla tutta, lei si dimena, mugola e poi mi tira per la
camicia e mi prega di venire su e di scoparla e cosi faccio.

 

Butto giù tutto il sedile dalla sua parte e mi faccio sopra
di lei, e senza tanti preamboli la penetro, è fradicia la troia e gli e lo
faccio sentire tutto fino in fondo subito dal primo colpo, la sbattoe sto
godendo come un maiale, porto le sue gambe sopra le mie spalle e ora è
completamente aperta a me..cazzo quanto la desidero..

 

Io’ Dimmi che sei mia troia..dimmelo che sei la mia
puttana..dimmelo Federica!’

Lei’ Si si cosi non ti fermare sono tua, sono la tua troia,
mi mandi fuori di testa scopami cazzo!’

Continuo la scopo ancora e ancora.. eun minuto dopo la
sentire venire in un orgasmo spettacolare..mm..quanta soddisfazione a sentire
godere una donna cosi..ma io non ne avevo ancora abbastanza..per niente..mi
sono sfilato dalla fica e l’ho fatta voltare..

 

Io: ‘Alza bene il culo fammi vedere bene troietta’

Mi sono sputato sulla mano e le ho passato le dita tra le
natiche e bene sul buco del culo, e con un dito l’ho penetrata..

 

Lei’ No questo no, stasera è la prima volta che lo facciamo
per favore’

Quindi l’ho presa per i capelli e mi sono avvicinato al suo
orecchio e le ho detto:

Io: ‘Sei mia e ti prendo e ti scopo come e quanto voglio
capito puttanella, e ora voglio farti il culo’

 

Non ha fiatato, mi sono messo dietro di lei e le ho spinto
la cappella nello sfintere, non senza difficoltà era stretta la troietta, e poi
dentro..tutto siiii..fino ai coglioni..mi stavo scopando un culo da
spettacolo..godeva come una porca e io ancora di più..

 

Io’ Vedo che ti piace anche in culo ehhh..sei mia..voglio
allargartelo bene e venirti dentro..mmm siii’

 

Lei’ Si si ti prego cosi..ohhh..viene si schizzami
dentro..sono tua..ahhh..vieni vieni vieni! Ahhh’

 

E un attimo dopo le ho schizzato tutto lo sperma che avevo
nei coglioni dentro..tutto..a continuare a scoparla anche dopo che ero venuto,
possederla fino alla fine e scoparla a non averne più..con quella che poi è
diventata la mia donna per circa un anno, e con cui ho fatto delle chiavate da
urlo..

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