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Racconti Erotici Etero

mercoledì sera in hotel

By 20 Luglio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Come ogni mercoledì, sono di turno all’hotel. &egrave uno stabile di vecchia costruzione, a tre piani, con appena 16 stanze. Il ristorante &egrave al suo interno, come anche il bancone del bar. Lavoro qui da più di un anno, e ammetto che spesso mi pesa stare in hotel di sera, durante il giorno di chiusura, ma a volte, a rompere il silenzio notturno, io e il cuoco, Luca, ci perdiamo in lunghe conversazioni.

Io sono una ragazza di 18 anni, 1m72 di altezza, capelli castani molto mossi, occhi grandi di un colore che varia dal nocciola al verde a seconda dell’esposizione alla luce, viso dai bei lineamenti, una terza di seno, taglia 46 di pantaloni e un sedere morbido e abbondante. Non ho un fisico perfetto, ma diversi esponenti del sesso opposto mi apprezzano, e incentivata dagli sguardi che posano su di me, cerco di valorizzare al meglio i miei punti forti.

Luca ha 27 anni, alto circa 1m80, capelli rasati, occhi scuri molto profondi, due spalle ben sviluppate e un bel fisico.

Confesso che molte volte, trovandomi a breve distanza da lui, mi sono persa nel suo profumo. Non so dire con esattezza che fragranza sia, ma sicuramente &egrave molto mascolino e sportivo, fresco e intenso.

Sono qui da sola, sto leggendo un libro per passare il tempo. Tra un paio d’ore stacco e chiudo il portone. Do un’occhiata allo schermo del computer: nessuna nuova mail. Improvvisamente sento dei passi, e credendo che appartengano al cliente che alloggia al piano di sopra, mi alzo in piedi pronta ad accoglierlo. Ma sulle scale non c’&egrave nessuno. In compenso, da in piedi mi accorgo che Luca &egrave venuto a trovarmi. Una sensazione di euforia mista a timidezza mi assale..nel mio intimo speravo che mi venisse a trovare anche stasera, non volevo stare da sola per tutto il turno!

‘Ciao Ale, tutto bene?’

‘Ciao Luca! Si, tutto tranquillo. Come mai questa visita?’ chiedo con un sorrisino ironico

‘Come sei antipatica..già che ti vengo a trovare, in più mi prendi anche in giro!’ questo &egrave il tono solito delle nostre conversazioni. Scherzi, ironia, battute’ma mai malizia nelle sue parole, mai uno sguardo provocante da parte mia.

La conversazione segue il solito tono allegro e ironico finch&egrave Luca, con noncuranza, si appoggia al bancone della reception, avvicinandosi a me.. Io ho una voglia irrefrenabile di allungarmi e dargli un bacio, ma mi trattengo per paura di un suo rifiuto. Lui mi guarda seriamente, assorto in chissà quali pensieri. Imbarazzata da quegli occhi neri che mi fissano, distolgo lo sguardo e mi allontano dal bancone. Lui mi prega di riavvicinarmi..mi spiega che stava guardando come la luce fa cambiare il colore dei miei occhi. Poi inizia a farmi complimenti sui miei occhi..che però io non ascolto, persa nel movimento delle sue labbra mentre pronuncia le parole’ Con uno scatto appoggia quelle labbra tanto sognate sulle mie, in un bacio improvviso. Rimango perplessa, attonita, ma presto la sorpresa scompare, e rimane solamente la voglia di fare mie quelle labbra, quella lingua’ Mi perdo in un bacio inizialmente timido, poi dolce, poi sfuggente e infine provocante..quando ci accorgiamo di avere entrambi voglia uno dell’altra. Le sue mani sono sui miei fianchi, le mie dietro alla sua schiena come per trattenerlo, per non farlo scappare. Mi fa appoggiare al muro dietro di me, mi alza le braccia e mi blocca le mani tra le sue e la parete. Mi sento in gabbia, ma ne sono contenta, e lo guardo dal basso con uno sguardo provocante, con i miei occhi che tanto ammira.

‘Perché mi guardi così?’ ‘ Perché ho voglia di te’

A quelle parole ricomincia a baciarmi, un bacio molto voglioso, invadente..sembra quasi che mi voglia divorare il viso. Abbassa le mani sui miei fianchi e mi attira a sé, facendomi sentire come anche la sua voglia, insieme a qualcos altro, sta salendo..

Gli infilo le mani sotto la maglietta, gliela sfilo e lo lascio a petto nudo, per ammirare le spalle tanto sognate. Lui fa lo stesso con me: mi sfila maglietta e reggiseno e inizia a baciare, leccare, succhiare, mordicchiare il mio seno piccolo ma sodo. La voglia mi brucia dentro, e non riesco a nasconderlo’con una mano gli slaccio i jeans e li lascio cadere ai suoi piedi, mentre lui fa lo stesso con i miei. Mi fa sedere sul bordo della scrivania e con un gesto delicato ma deciso mi allarga le gambe. Una sensazione indescrivibile mi attraversa tutto il corpo ed un primo tremito mi scuote, mentre Luca appoggia la sua lingua esperta sul mio clitoride. Con un dito, due, mi penetra, mentre lecca ininterrottamente quel bottoncino infuocato’il primo orgasmo non tarda a giungere, data la sua mano che velocemente si muove al mio interno e la bravura della sua lingua. Decido di ripagarlo con la stessa moneta’lo faccio appoggiare al muro, mentre con le mani gli accarezzo la pancia e il bordo dei boxer. Mi inginocchio davanti a lui e glieli sfilo completamente, lasciando il suo membro ergersi in tutta la sua lunghezza.

Inizio a baciare l’asta, mentre con le mani massaggio la base e i testicoli. Lo lecco dalla base alla punta, soffermandomi sul frenulo. Sento che sta godendo. Mi piace quando l’uomo &egrave in mia completa e totale dipendenza. Picchietto con la lingua la cappella, mentre con le dita massaggio i testicoli con movimenti rapidi e decisi. Prendo tutto il pene in bocca, succhiando come da una grossa cannuccia. Le labbra si stringono sempre di più sull’asta, mentre sento che Luca sta per esplodere in un orgasmo. Appoggia le sue mani sulla mia testa, mi accarezza i capelli e intanto trattiene il mio viso vicino al suo bacino. Ma non serve, dato che &egrave mia consuetudine farmi venire in bocca. Sente che non oppongo resistenza, e sposta le mani sul seno. Lo stringe, fino quasi a farmi male, gioca con i capezzoli, compie cerchi concentrici attorno ad essi, mentre gode.

Il getto &egrave abbondante, più di quanto mi aspettassi, ma trattengo tutto in bocca per qualche secondo, finché non sento il suo membro perdere turgidità. Con lo sperma in bocca, torno all’attacco, muovendo le labbra su e giù lungo l’asta, riuscendo a farlo tornare eretto. Mi sposta il viso, mi fa alzare e mi bacia un’altra volta. Mi stringe forte, infilando una sua gamba tra le mie, e senza staccare le labbra dalle mie si siede su una sedia. Io lo seguo, e con movimenti lenti mi siedo sopra di lui, lasciandomi penetrare. I nostri bacini si muovono in contrasto, per sentire meglio le spinte di ognuno. I suoi occhi mi fissano pieni di goduria, le sue mani mi stringono i fianchi accompagnando i movimenti. Gli accarezzo il petto soffermandomi sui capezzoli, stringendoli forte. Sento che sto per venire, e dalla sua espressione capisco che anche a lui non manca molto. Spinge più forte, mentre io aumento la velocità del bacino, e ad un tratto scoppiamo entrambi in un orgasmo da paura, anche se silenzioso.

Rimango nella mia posizione per qualche minuto, mentre ci baciamo dolcemente.

‘Non credevo fossi cosi’fantastica’!’ ‘Shh..ancora non sai niente di me..’

‘Presto saprò tutto, contaci’

Ci rivestiamo e rimaniamo a parlare ancora per un po’, finché il mio turno non finisce. Lui mi aspetta fuori dall’hotel in macchina. ‘Ti accompagno a casa’

‘Mercoledì prossimo sono ancora in turno, sai?’

‘Non riesco ad aspettare così tanto. Ci vediamo domani?’

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