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Mia cugina Elena – Parte 3 (Finalmente il momento tanto atteso)

By 9 Febbraio 2020No Comments

Parte 3

Gli anni passano… mentre mia cugina, come me, non ha voglia di “sistemarsi” come vorrebbero i nostri genitori e rimaniamo sempre i due ribelli della famiglia. Nel frattempo io mi sono trasferito all’estero e lei va in giro per il mondo a lavorare come architetto. Ci teniamo saltuariamente in contatto via e-mail, e le promesse di venirmi a trovare saltano una dopo l’altra per mille motivi. Ormai sono 2 anni che non ci vediamo.
Finalmente nello scorso mese di maggio, fra un viaggio e l’altro trova 4 giorni per venirmi a trovare. Non ci posso credere, finalmente avrò qui la mia cuginetta tutta per me! Dopo tanto tempo ne ho di cose da raccontargli e vorrei starmene in pace con lei, senza altri di mezzo, per raccontare un po’ dei nostri fatti personali. Non mi piace parlare di faccende personali al telefono, via e-mail, o in chat.

Finalmente arriva il giorno fatidico. Lei arriva un pomeriggio all’aeroporto ed io sarei andato a prenderla. La mia cuginetta sapeva che mi piaceva come sempre. Glielo avevo fatto capire di tanto in tanto con piccole battutine maliziose quando ci sentivamo in chat… battutine che però non sembrava apprezzare come speravo.

Nei lunghi anni passati dalla nostra notte magica, non avevo mai dimenticato il profumo femminile sprigionato dal suo collo e dai suoi capelli, come anche il profumo inebriante ed il dolce sapore del suo miele sulle mie dita… profumi e sapori che non ho ancora ritrovato in nessun’altra. Non resistevo più alla voglia di risentirli.

All’aeroporto attendo con impazienza di vederla sbucare all’uscita. Finalmente eccola, con i suoi capelli chiari, i suoi jeans aderenti che mi fanno impazzire e la sua maglietta. Quando ci abbracciamo per salutarci mi ritrovo davanti i suoi stupendi occhioni azzurri e ci scambiamo i due baci insipidi sulla guancia di rito. Nell’abbracciarla, le mie mani senza volerlo si posano ben al di spora dei suoi fianchi, finendo a contatto con la parte inferiore e laterale dei suoi generosi seni. Un contato imprevisto, ma molto malizioso, tanto che dopo lo scambio del bacio di saluto rimango per un interminabile istante fermo con le mani lì, mentre ci guardiamo negli occhi. Il suo sguardo sembra gradire quel contatto imprevisto, mentre io penso a come vorrei fare scivolare le mani ancora più su… Dopo quell’interminabile istante le mie mani si allontanano e cominciamo a parlare come di consueto.

Il pomeriggio è ancora lungo e lo passiamo per la grande città che ospita l’aeroporto. Parliamo un po’ del lavoro e di cose in generale. Facciamo qualche programma per i giorni seguenti e la sera ripartiamo in treno per la mia città. Lei si siede nel posto davanti a me ed essendo un po’ stanca per la camminata scivola un po’ in avanti sul sedile, con le gambe un po’ aperte. In quella posizione la mia cuginetta è uno spettacolo che non mi può lasciare indifferente…
I jeans le avvolgono le cosce ed il suo sesso prominente ed io non riesco a distogliere lo sguardo da lì, mentre lei si appisola. I suoi bei seni rigonfiano la sua maglietta polo che si appoggia sopra i pantaloni.
Cerco di non arraparmi troppo, ma averla lì davanti in quella posa mi fa prudere la cappella dalla voglia. Non posso non pensare ai suoi profumi e a come vorrei tuffarmi su di lei, acchiappando i suoi grandi seni sotto la maglietta e lanciandomi con la mia asta dura sul monte del suo sesso, lì spalancato davanti a me… Ero già bagnato e sarei venuto dopo poche strofinate…

Verso le 23:00 arriviamo a casa mia. Entriamo e saliamo le scale semibuie che portano al mio appartamento. L’atmosfera già mi eccitava un casino. Io e lei soli che stavamo arrivando nel mio minuscolo appartamento! Lei mi precede sulle scale mentre io porto la sua valigia. Il suo bel sederone si trovava così a pochi cm davanti ai miei occhi… io avrei voluto prenderla subito lì. Prenderla per i fianchi, rivoltarla verso di me e metterla giù a sedere sulle scale…. tuffare la mano sulla patta del suo sesso, mentre lei non poteva più chiudere le cosce, perché in mezzo c’ero io… sentire ancora la sua montagnetta contro la mia asta ed infilarle la lingua in bocca in un bacio appassionato, come aspettavo di fare da sempre… Ma questa era solo la mia fantasia, non potevo certo azzardare una mossa così.

Il mio è praticamente un monolocale, con cucina separata. Nel salotto c’è un letto matrimoniale ed ai piedi di questo, c’è posto appena per una brandina, che non si può mettere in nessun altro posto. Normalmente sta ripiegata in un angolo. Il divano è troppo stretto e scomodo per dormirci.
Entriamo e ci fermiamo in cucina. Beviamo e ci sediamo. La vedo naturale come sempre, come se niente fosse mai successo. Poi ci affacciamo sul salotto e dice:

– E io dove dormo?

Io indico la brandina nascosta dietro il mobile e le dico:

– Dobbiamo metterla qui, ma la dobbiamo aprire solo prima di dormire, sennò quando è aperta qui non ci si gira più…

quindi poi le dico, con tono ironico, indicando una metà del lettone…

– Ma se non ti fa schifo puoi dormire lì… così non dobbiamo fare e disfare la brandina, e tenercela fra i piedi.

Lei ci pensa brevemente… dopotutto quella volta a Firenze avevamo già dormito insieme in una situazione simile, e non era successo niente, almeno che lei sappia! Quella volta non eravamo nello stesso letto, ma era come se lo fossimo.

Lei risponde con tono scherzoso, ma deciso

– Sì, va bene, ma non fare scherzi! Sennò tiro fuori subito la brandina!

Io le dico

– Ma quali scherzi? Scegli da quale parte vuoi stare, va! Quella, è la parte che non uso.

La sua battuta mi aveva raffreddato un po’, ma sapevo benissimo che ritrovandomela nel letto, avrei tentato qualcosa per forza.

Poco dopo ci prepariamo per andare a dormire. Lei va in bagno per mettersi il pigiama. Questa volta è un pigiama simile quello di quella notte magica, ma ancora più arrapante per me!
Ha dei pantaloncini arancioni corti, molto più aderenti questa volta, che fasciano le sue morbide cosce e le voluttuose labbra del suo sesso rendendolo ben visibile… la maglietta è arancione con farfalle colorate…
Vedo che fra i vestiti che porta in mano con sé, pendono i lacci del reggiseno, quindi vuol dire che sotto la maglietta ci sono i suoi seni liberi, pronti per essere afferrati con le mani…
Vederla lì davanti a me, sapendola con niente sotto e con quei pantaloncini che mostrano oscenamente lo spacco del suo sesso, mi eccita da morire! Ma come fa a pretendere che non gli faccia scherzi? Chiunque avesse una cugina così, se la vorrebbe scopare!

Mentre sistemo alcune cose lei entra nel letto e poi entro anch’io. Non ci diciamo niente e spengo la luce. Lei è su un fianco, girata dall’altra parte. Io aspetto qualche minuto in attesa di qualcosa, ma lei non dice niente. Così le appoggio una mano su un fianco e le dico:

– Ele… lo sai che mi sei mancata tanto in questi 2 anni?

Lei mi toglie la mano dal fianco e dice

– Marco non incominciare, sennò mi alzo!

– Lo sai che sei sempre la mia cugina speciale….
e le appoggio la mano questa volta sui suoi pantaloncini.

– Sei sempre uguale per me, e mi piaci come sempre… Non sai come mi facevi ingelosire quando mi dicevi che andavi sempre in giro la sera con i collegi che lavoravano con te nei vari studi, in giro per il mondo…

Questa volta non mi toglie subito la mano e nel frattempo il mio pene è diventato prepotentemente duro sotto il pigiama.
Con tono scherzoso le dico:

– Di’ la verità… te li sei fatti tutti, vero? Nessuno ti può resistere…

lei:
– Ma smettila non è vero!
io:
– Neanche uno? Non è possibile!
lei:
– Uno sì, ma uno solo… era un bel figone, ma poi non era un granchè.

Lei muovendo il bacino come per invitarmi a togliere la mano da sopra la sua anca, sfiora involontariamente col sedere la mia asta dura… dopodichè fa finta di niente, mentre io le rimango il più vicino possibile.

– …e perché quel tuo collega non era un granchè?
– Perché no….
– Come, perché no?
lei:
– Durava poco…

– come durava poco? Veniva subito?
– Sì…

Io non resistevo più… ero già fradicio di miele gocciolante. Il glande formicolante di piacere, impaziente di affondare nella sua vagina fantastica… le dico, con la mano appoggiata sulla sua anca invitante:

– E ci credo! Chi può resistere nella tua figona per più di 2 secondi?!

dicendo così mi premo contro di lei facendole sentire tutta la mia durezza. La cingo col braccio passando sotto i seni e le dico vicino all’orecchio:

– Cuginina speciale mi fai impazzire, non ti posso resistere!

Lei tira un sospiro mentre la bacio vicino al collo e si gira verso di me, mentre cerca di divincolarsi. Prima che possa dire qualcosa, la cingo da dietro e la premo contro di me. Ci ritroviamo incastrati come in quella notte famosa… con la mia coscia infilata fra le sue cosce e il mio cazzo duro contro la sua figona…

– Ahh…
Un piccolo gemito le scappa a quel contatto improvviso con la mia durezza e le dico, vicino al suo orecchio:

– Oooh Ele, quanto mi piaci, non sai quante volte ho pensato di averti qui con me…

Premo bene la mia asta contro la sua figona voluttuosa. Il glande mi prude dalla voglia di affondare dentro di lei e mi lancia scosse di piacere lungo tutto il corpo. A quel contatto non riesco a frenare un grande gemito di piacere.

– Ooooohhhhh….

Lei dapprima sussulta col bacino, poi si assesta attorno alla mia carne, mentre sussurra, con la voce tremolante dall’eccitazione:

– No, dai Marco…

Lo dice con voce tremolante come quando durante la nostra notte magica mi rispose “No…” alla domanda se potessi baciarla. Allora questa volta mi tuffo con la bocca nella sua in un bacio profondo… la penetro e la invado con la mia lingua, che per la prima volta accarezza la sua… lei emette un gemito di sorpresa, ma risponde immediatamente cominciando a muovere la sua figona contro il mio palo duro come il marmo…

Mi porto allora sopra di lei in modo da gustarmi al massimo lo strofinare sul suo pube fantastico, mentre ansimando la bacio ovunque sul collo e lo accarezzo con la lingua soffermandomi sotto le orecchie, mentre non posso rinunciare ad intrufolare entrambe le braccia sotto il suo pigiama ed afferrare finalmente per la prima volta i suoi grandi seni nudi… sono caldi, morbidi… una meraviglia da cullare fra le mani.
Il mio naso immerso fra i suoi capelli ed il suo collo respira ancora quel suo profumo afrodisiaco di femmina, che mi aveva fatto tanto impazzire in quella notte magica. La mia eccitazione è al culmine…

– Oh Elena, ti voglio, sei troppo figa, ti voglio, ti voglio da sempre…

Torno ancora a baciarla, mentre con la mano scendo sulle sue morbide cosce quasi del tutto nude. Lei ansima e mostra di gradire. Infine giungo con la mano sulla sua montagnetta voluttuosa. Un pacco di morbidezza senza eguali… lei geme e mi stringe a sé, mentre passo le dita bene lungo lo spacco ben marcato nei pantaloncini ed il suo clito eccitato è ben percepibile.
Allora con una mossa le sfilo i pantaloncini del pigiama, lasciandole addosso le mutandine ed accendo la luce sul comodino… non potevo proprio rinunciare ad ammirare quello spettacolo….
Ci guardiamo eccitati, senza parlare… lei è stupenda. Il suo boschetto chiaro traspare sotto il pizzo delle mutandine e non posso che buttarmi subito in quella zona… Mi soffermo prima sul suo ventre, che bacio e accarezzo con la lingua, tutto intorno all’ombelico…
Scendo sulle cosce morbide e lisce divaricandole. Le mordicchio e le lecco ovunque, mentre lei sospira e mi accarezza sulle spalle…
Affondo il naso infine su quelle mutandine e respiro finalmente ancora il profumo della sua fica eccitata… scorro il naso lungo tutta la sua fessura, passando sulla parte in cui il bagnato aveva raggiunto anche il velo esterno delle mutandine… il suo profumo è fantastico, come me lo ricordavo.
Infilo la mano sotto le mutandine e affondo le dita in quel lago di miele che non finiva mai… lei geme ed infila le mani sotto il mio pigiama accarezzandomi ovunque, facendomi inturgidire i capezzoli e facendomi bagnare ancora di più… Lei mi toglie allora la maglia del pigiama ed io mi abbasso le mutande e i pantaloni. Lei mi prende il membro in mano e incomincia a massaggiarlo come per esplorarlo… Per la prima volta sento finalmente le sue sottili dita stringere la mia asta dura ed accarezzare la cappella carnosa e bagnata. Mi scopre la cappella facendomi gemere. Con delicatezza passa le dita sulla cappella fradicia del mio miele, la accarezza dandomi i brividi che volevo sentire in quella notte lontana e facendomi bagnare ancora di più… Vorrei tanto spruzzare il mio seme caldo fra le sue dita sottili, ma per la nostra prima volta, voglio conservare il mio seme la sua figona fantastica…

Intanto, mentre cullo il suo clito fra le dita, lei allarga le gambe offrendo al meglio il suo sesso alle mie dita che lo esplorano… il mio anulare è adesso libero di sprofondare delicatamente nella sua vagina non più vergine, provocandole contrazioni di piacere. Finalmente sento la morbidezza della sua vagina fantastica intorno al mio dito interamente immerso in lei e sento le sue contrazioni in tutta la profondità… E’ zuppa di miele. So che quando il mio pene eretto sarà sottoposto a quella mungitura lì dentro, non potrà resistere a lungo!

Le sfilo le mutandine fradice e posso ammirare il suo sesso in tutto il suo splendore… il suo boschetto castano chiaro ricopre quel monte voluttuoso e poco sotto, quel bocciolo di carne gonfio di piacere… Le labbra del suo sesso sono completamente fradice e schiuse, pronte per essere riempite e irrorate da un fiume di seme…

Vorrei subito immergere la mia asta in quel paradiso spalancato, ma non posso resistere al richiamo del profumo del suo sesso ed al ricordo del suo dolce sapore… Mi fiondo allora su quel fiore di carne aperto e affondo la mia lingua più infondo che posso. Lei urla di piacere e porta le mani sulla mia testa.

– Ooh Elena, com’è buono il tuo miele….

Mi preme contro di lei guidando la mia testa, gemendo tutto il piacere che le provoco… Muove il bacino come in un amplesso ed io accarezzo con la lingua ogni lembo della sua carne zuppa di miele, che gronda ad ogni carezza… Quei petali intimi di carne liscia e ricoperta di quel dolce miele, sono un’estasi… Passo poi sul suo clito eretto… lo premo con la lingua mentre me lo succhio in bocca… vorrei continuare per ore a gustarmi quella delizia, ma i suoi sussulti ed i suoi movimenti indicano che il suo orgasmo è sempre più vicino…

Ohh… Marco mi fai impazzire… sei il mio cugino speciale…

era tutto il giorno che desideravo accoppiarmi con lei ed il membro mi prudeva sulla punta dalla voglia che avevo…
Ma volevo che il suo primo orgasmo con me lo avesse con la mia asta dentro di lei, in tutta la profondità. Così a quelle parole, mi sollevo, mi porto su di lei puntando il mio glande duro, semiscoperto e scivoloso fra quei petali fradici di miele… lei solleva le ginocchia ed io assesto il glande nel suo ingresso aperto. Il glande si trova accolto e solleticato fra le sue pronunciate piccole labbra, due ali calde, morbide e fradice. Un brivido di piacere mi percorre, mentre lei geme un sensuale “Ahh……”

– Oooh Elena, prendimi, non sai quanto ti voglio…

Lei fa scivolare sapientemente in avanti il suo bacino, mentre io contemporaneamente avanzo in lei facendo varcare al mio glande l’ingresso. Nel movimento le sue ali di carne sbocciano il mio glande, scoprendolo completamente. Non appena il mio glande nudo e fradicio si trova avvolto dalla morbidezza umida nell’ingresso della sua vagina , una scossa di piacere parete dal mio glande dritta al cervello, facendomi emettere un gemito incontenibile facendo fuoriuscire un gocciolone di miele lubrificante…
Lei posa le mani sul mio sedere e mi spinge in lei…. Le scivolo dentro che è una meraviglia… in un istante sono completamente dentro la mia cugina speciale! Finalmente sento il mio pene eretto avvolto dal calore della sua carne più intima, tanto desiderata… mi sembra di essere come nei miei sogni, ma adesso è vero, sono dentro la vagina meravigliosa della mia cugina speciale e non in quella di un’altra immaginando che fosse la sua…

Entrambi gemiamo energicamente allo scaturire di quel contatto intimo così profondo, così diverso dal “solito”… io mi avvinghio a lei e comincio a muovermi dosando gli affondi, mentre lei mi tiene ben premuto a sé e ondeggia il bacino in quel modo da orgasmo immediato come sa fare lei…
Cerco di estrarre il membro il più possibile senza farlo uscire, per sentire le carezze delle sue prominenti piccole labbra che scivolano fradice sul mio glande, facendomi gemere ad ogni ingresso…
E’ incredibile, la mia cuginetta completamente denudata di ogni velo è stretta fra le mie braccia, mentre il mio sesso duro fino allo spasmo si muove immerso dentro di lei!
Mi muovo lentamente con ampi movimenti, per gustarmi al massimo quel contatto proibito tanto sognato…
La sensazione di torpore provocata dallo scorrere del glande contro la sua vagina intrisa di miele è indescrivibile… sembra surreale. Ad ogni movimento, sferzate di piacere provocano brividi elettrizzanti che partono dal glande ed arrivano fino alla spina dorsale… Ogni sferzata di piacere mi fa uscire gocce di miele che si uniscono al suo… Sento le vescicole seminali sempre più gonfie ad ogni movimento, gonfie fin quasi a scoppiare, impazienti di essere spremute dalle contrazioni dell’orgasmo, che si preannuncia travolgente…
Non posso trattenere l’orgasmo a lungo, immerso in quella vagina stratosferica e con quelle sferzate di piacere che mi percorrono tutto corpo…  e con quei colpi del suo pube prominente contro il mio.
Così mi giro e la porto sopra di me. Lei comincia a cavalcarmi con maestria, mentre con le mani sorreggo i suoi grandi seni. In quella posizione lei preme e strofina energicamente il suo clito contro la base del mio palo, facendolo affondare tutto in lei. Poi accompagno con le mani il suo bel sedere durante la cavalcata.
La abbasso su di me per baciarla sul suo collo profumato e la riporto sotto di me. Lei freme sempre di più, spingo la mia asta dura al massimo più in fondo che posso e la tiro dentro e fuori per tutta la lunghezza, in modo da assaporare ancora le sue grandi ali scivolose che accarezzano il mio glande carnoso ad ogni passaggio, e che mi provocano contrazioni di piacere ad ogni uscita ed ingresso in quel paradiso…

Travolto dalla passione le dico senza ritegno:

– ooh Elena hai proprio una vagina meravigliosa… è proprio come immaginavo da quella sera… mi fai impazzire, senti com’è duro… ohhh!

L’espressione del suo viso rimane avvolta nel piacere, mentre mi stringe più energicamente ed i suoi gemiti si fanno sempre più intensi…
Faccio roteare il bacino per farle sentire la mia durezza scorrere in lei con ogni angolazione lungo le pareti… premo con gli ultimi colpi in fondo fino alla cervice….

Con quelle evoluzioni nel suo ventre, lei mi preme a sé con tutta la forza, solleva le cosce mentre sbatte con forza il suo pube voluttuoso contro di me, e urla il suo orgasmo dirompente oltre ogni immaginazione…

Sussulta e si agita talmente tanto che agli ultimi colpi del suo orgasmo non posso più trattenere l’esplosione del mio…

– oooh, vengo… figona che non sei altro…!

La stringo a me, i miei occhi si chiudono roteando verso l’alto e…

….. Ploffff!!  Ploffff!  Ploffff!  Plofff!

Getti enormi di seme bollente allagano quel nido di miele che avvolge il mio membro come un guanto di carne… getti che sembrano non finire mai…. mentre urlo senza ritegno il mio lungo orgasmo dentro di lei…
Quella vagina straordinaria munge il mio membro come a volerlo risucchiare e trattenere in lei… Lei a contatto con quelle onde calde divarica le cosce, sussulta col bacino e lancia grida di piacere, mentre la sua vagina si riempie del mio seme…

– AAhhhaa…. mi stai allagando!
grida lei gemendo

Dopo i gli ultimi spasmi del mio membro rimaniamo così, l’uno dentro l’altro. Volevo starle dentro il più a lungo possibile.

– Ooohh Marco…. mi hai allagata…
– Ele mi fai impazzire, solo con te è così forte… come mi fai urlare..
lei:
– Anche con te… non ho mai goduto così tanto…. non ho mai sentito così tanto lago dentro…
io:
– perché sei la mia cugina speciale…. non sai come mi fai venire tute le volte che ti penso, figona…

e la bacio profondamente, mentre il mio sesso sguscia fuori dalla vagina e un fiume bianco sgorga sulle lenzuola blu…

– Elena mi hai fatto impazzire… solo quando penso a te, alla nostra notte, al tuo profumo, vengo e urlo così tanto…. Hai visto cosa ci siamo persi in tutti questi anni?

– E’ vero, non immaginavo che fosse così…
risponde lei

– Allora prendimi tutte le volte che vuoi, cuginina speciale…

Ci giriamo e la porto sopra di me…. la bacio e le accarezzo la schiena… ed il suo bel sederone, che sovrasta il mio membro adesso a riposo.
Ma accarezzare la sua lingua con la mia e sentire il suo boschetto premere sulla mia cappella, che si ritrova a contatto con quelle labbra zuppe di miele e sperma, me lo fa lentamente rizzare ancora….
Guido quindi ancora il membro dentro la sua figona, che lo accoglie come accompagnato da un gemito…
Lei è distesa sopra di me. Con le mani posso correre lungo la sua schiena, mentre comincia a muove voluttuosamente ed il bacino sopra di me, con dentro il mio membro… Le accarezzo ed accompagno il suo bel sederone nei movimenti, mentre comincia ad ansimare, come mi fa impazzire solo a sentire…
Mi sfilo da lei e la faccio avanzare verso la spalliera del letto, in modo che possa appoggiarsi con le mani al muro e porgere la sua figona in posizione perfetta per essere gustata con la bocca… La mia lingua scorre tra le labbra spalancate, fra le sue cosce aperte sopra di me…. il miele score ininterrotto nella mia lingua, che lo inghiotte golosamente.
Il suo grillettone pende come un batacchio, lo accolgo e avvolgo nella mia lingua e lo risucchio in bocca… lei urla e si contorce mentre trattengo il suo batacchio nella mia bocca e lo lavoro sapientemente con la lingua…
Vicina all’orgasmo torna a cavalcarmi e viene strofinando la sua figona contro il mio pube, con il mio membro tutto in lei… Io stavo già per scoppiare le vengo dentro subito dopo. Mentre vengo lei ondeggia lentamente il bacino con sapienza, facendomi gemere all’impazzata e spremendo tutto il mio seme.

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