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Mia moglie ed il commercialista

By 16 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, sono alberto e vi racconto come mia moglie mi ha più volte cornificato con il suo datore di lavoro. Solo dopo parecchio tempo mi ha confessato queste corna e la cosa mi ha fatto eccitare ed arrabbiare allo stesso tempo.
Siamo sposati da 2 anni, mia moglie manola, ha 28 anni, è bionda con gli occhi azzurri, alta 1,65, una seconda di seno, un bel culo e belle cosce, quindi nel complesso una bella fica. Lavora presso un commercialista, lui 42 anni, alto, magro dall’aria austera e seriosa, mi ha sempre ispirato fiducia, lo vedevo come una persona su cui poter contare, solo successivamente scoprimmo essere un porco maniaco.
Mancavano 2 mesi al nostro matrimonio e la mia fidanzata e il commercialista dovettero andare a bologna x un convegno sulla nuova finanziaria. La mia fidanzata, visto che era molto caldo indossava una minigonna, un sandalo oro con tacco da 11 cm e una maglietta. Per tutto il viaggio e tutto il giorno il commercialista l’ha coperta di complimenti specialmente quando vedeva le belle cosce accavallate. Nel viaggio di ritorno, ormai si erano fatte le 22 lui cercava sempre con una scusa di toccarle le cosce con una scusa, magari quando cambiava la marcia le sfiorava le gambe. La mia fidanzata cercava di non farci caso ma ormai il commercialista era sempre più insistente. Il commercialista iniziò poi un discorso strano: “Sai manola, tu sei molto valida come mia collaboratrice, però ci sono molte persone che vorrebbero lavorare con me, ho un sacco di curriculum di gente molto qualificata, quindi mi aspetto da te qualcosa in più”, la mia fidanzata già aveva iniziato a percepire qualcosa. “E poi potresti avanzare di carriera, magari passare al 4′ o 3′ livello, sennò sarò costretto a prendere delle decisioni drastiche”. E dicendo questo appoggiò la mano sulla gamba di manola, “spero di essermi spiegato bene”. Con una scusa si fermò ad una piazzola di servizio, di quelle senza autogrill, solo x la sosta ed era deserta. Il commercialista scese dicendo di dover controllare una cosa nel portabagagli, poi tornò in macchina e spudoratamente prese la mano della mia fidanzata “ma che belle unghie smaltate che hai, davvero delle belle mani” e poi lentamente iniziò a farle scivolare verso la patta dei pantaloni da dove si notava un certo rigonfiamento. “Ma è impazzito dottore, cosa fa???”. Manola cercava di ritrarre la mano ma ormai lui la teneva stretta stretta e la strusciava sul pacco gonfio “Non hai capito niente allora, se nn fai come ti dico da domani sei licenziata”. La mia fidanzata alla parola “licenziata” impallidì e si lasciò guidare. “Brava ora ci capiamo, senti come è gonfio qui” infatti il pacco era notevole e il commercialista ci stava strusciando sopra la mano della mia ragazza. Con gesto repentino si slacciò i pantaloni e liberò fuori il cazzo duro, era enorme, veramente notevole, minimo 23 o 24 cm di lunghezza e un diametro notevole, non si direbbe da un signore così magro un cazzo di quelle dimensioni. “Hai visto che cazzone che ho, è da quando ti ho assunta che sogno questo momento, sei proprio una bella fichetta”. Manola tentava una resistenza vana con evidente imbarazzo mentre lui le stringeva la mano sul cazzo “Dai stringilo forte con le tue manine, dai fai su e giù, tanto lo so che sei brava a segare, dai fammi vedere”. Manola decise allora di cambiare mano perchè con la sinistra le faceva male ed il commercialista prese la mano destra e la mise sul cazzo x la sega. La mia fidanzata stava segando quel cazzone controvoglia “Dai stringi di più, più forte dai troia” Manola pensò che prima lo faceva venire e prima sarebbe finita quell’umiliazione ed iniziò a segare forte come lei sapeva fare, vedeva quel cazzo scappellarsi velocemente ed il commercialista gemere come un porco “Dai puttanella, bravissima così, continua nn ti fermare”. La sega continuava a ritmo veloce e Manola sentiva quel cazzone diventare sempre più duro e rigido, era veramente notevole non riusciva a contenerlo tutto in mano “Ahhh si dai troia continua a segarlo”. Non c’era verso di farlo sborrare, il commercialista mostrava una buona resistenza anche se la sapiente mano della mia fidanzata lo smanettava con dovizia. Allora il commercialista ebbe il lampo di genio “Dai apri quella boccuccia e fammella sentire sul cazzo” “No la prego, non voglio” “Zitta ed obbedisci puttana, apri quella bocca da pompinara che hai e succhialo” Manola era riluttante a prenderlo in bocca “Forza dagli almeno un bacio sulla cappella” e dicendo questo con la mano le prese i capelli e strattonò la testa sul suo membro duro “Ti ordino di succhiarlo troia, apri quella bocca forza” Manola diede un bacio sulla cappella ma la mano dietro alla nuca la spinse contro il cazzone “Leccalo tutto forza puttanella” leccando timidamente lungo tutta l’asta lo bagnò di saliva poi sentì una mano del commercialista sopra la testa ed una sotto il mento “Ora apri quella fottuta bocca e succhialo cazzo” la forza delle mani era troppo forte x resistere ed alla fine Manola disistè ed aprì la bocca x imboccare il cazzo “Bene ora si ragiona puttana, succhialo x bene” ed imprimendogli il ritmo del bocchino con le mani le spingeva il cazzo fino alla gola “ahhh si così brava prendilo tutto in bocca” il pompino si faceva sempre più selvaggio, in pratica il commercialista le stava scopando la bocca come se fosse un buco, spingeva il cazzone fino alla gola e poi su e giù. Manola aveva qualche coniato di vomito e ad occhi chiusi subiva senza mugugnare questa umiliazione “Ahhhhhhh che bel bocchino, lo sapevo che avevi una faccia da troia adatta solo a fare le pompe, succhia” il commercialista stava x concludere la sua performance ed il ritmo del bocchino si faceva sempre più spinto, la mia fidanzata sentiva dolore alla mascella x quanto è grande quel cazzone che stava pompando “Ecco che ci sono quasi troietta, è un onore x te farmi sborrare, ecco che arriva, ahhhhhhhhhhhh” Manola sentì il cazzo irrigidirsi e cominciare a vibrare “Sboorroooooooo ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh, ti sborro in gola troiona” uno, due, tre innumerevoli fiotti di densa e calda sborra scaricati nella bocca della mia fidanzata che riluttante sentiva la sborra colargli direttamente in gola “ahhhhh cazzo che bel bocchino che mi hai fatto, hai una bocca stupenda” mentre continua a tenerlo in bocca serrato. Il commercialista allentò la presa e finalmente Manola era libera da quella morsa “Guai a te se mi sporchi la macchina, ingoia tutto troia sennò ti scarico qui” non ebbe scelta ed anche la sborra che aveva in bocca dovette ingoiare con disgusto.
Il commercialista rimise in moto e proseguirono il viaggio verso casa “Mmmmmmm brava, da domani sei al 4′ livello, ma non finisce qui” Manola non rispose, era girata dal lato del finestrino e sentiva il sapore acido della sborra del commercialista in bocca.

Il commercialista aveva ragione, la cosa non finì lì, ci fu un proseguo che scriverò presto.

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