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Moglie (e mamma) infedele

By 10 Novembre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

La moglie (e mamma) infedele si sveglia presto la mattina per preparare la colazione a suo marito e a suo figlio che, insieme, lavorano nell’azienda di famiglia. Suo marito ha cinquant’anni; &egrave ancora un bell’uomo, ma le attività sessuali tra lei e lui stavano un po’ diminuendo, soprattutto perché lui tornava a casa dal lavoro sfinito. Il figlio ventisettenne, invece, era molto affettuoso con lei, ma, ovviamente, preferiva avere la compagnia della sua ragazza che sapeva come rallegrarlo.
Quella mattina, la moglie (e mamma) infedele, dopo aver preparato la colazione per la sua famiglia, andò in bagno a prepararsi: jeans stretto che metteva in risalto la forma del suo sedere sporgente, una maglietta larga che scivolava sui suoi grossi seni che si tenevano ancora su senza reggiseno e rossetto rosso sulle labbra; anche lei era pronta per andare a lavorare.

“Mamma, come mai ti sei già preparata? Hai il turno più tardi…”.
“Tesoro, sai che cerco di essere sempre in anticipo”.
“Ma, mamma… &egrave ancora presto…”.
“Ehi, ragazzo”, intervenne il padre, “lascia stare tua madre e non la tormentare con le solite domande”.

Quella frase rassicurò la moglie (e mamma) infedele che, dopo aver dato un bacio a suo figlio e a suo marito, uscì di casa pronta per vivere una mattinata piena di passione con i suoi amanti. Sì, perché lei, ogni mattina, si alzava presto non per recarsi in anticipo al lavoro, ma per ricevere piacere (e darlo) dai suoi amanti che l’aspettavano in macchina, fuori casa, dietro il giardino, nascosti per non farsi vedere dal marito cornuto della donna e dal figlio che, forse, aveva cominciato a notare dei comportamenti un po’ strani da parte della madre.
La moglie (e mamma) infedele, tuttavia, si liberò la mente dal marito e dal figlio ed entrò in macchina dove l’aspettavano tre uomini dai quaranta anni in su (lei ne aveva quarantanove).

“Allora, sei pronta?”, le disse l’uomo alla guida.
“Sono prontissima”.

La moglie (e mamma) infedele si sedette dietro, al centro, mentre ai lati aveva i due uomini che l’avevano convinta a pensare soltanto al suo piacere. Li aveva conosciuti in palestra e, tra un flirt e l’altro, finirono a scoparla negli spogliatoi, mentre il marito era a casa a preoccuparsi del fatto che la moglie non fosse ancora ritornata dalla palestra. L’uomo alla guida era un conoscente del marito che l’aveva beccata in macchina insieme ai due uomini: lei, per farlo stare zitto, decise di coinvolgerlo nella sua avventura fatta di passione, scopate e tradimenti.
Mentre l’uomo alla guida si recava nel solito posto, i due dietro cominciarono a palpare la moglie (e mamma) infedele: la donna aveva mani che palpavano i suoi seni e la sua figa umidiccia. Per tutta risposta, lei infilò le mani nei pantaloni dei due uomini e cominciò a segarli piano piano, sperando che non venissero subito.

“Tuo marito non si accorge che sei sempre in calore?”.
“No… mmm… sì, contiuate a toccarmi lì…”.
“Troia, tra poco ti faremo provare tanto di quel piacere…”.
“Sì, sono la vostra troia e voi siete i miei puttanieri”.

Lei lasciò andare i cazzi dei due uomini e si portò le mani bagnate del loro liquido alla bocca, leccandosele tutte senza lasciarsi scappare nemmeno una goccia.
Finalmente erano arrivati nel vecchio capannone in un posto isolato, dove molte coppie andavano a rifugiarsi per dare sfogo alle loro fantasie; per fortuna, la mattina, non c’era ancora nessuno e potevano fare tutto quello che volevano.
Erano tutti nudi; lei inginocchiata e i tre uomini davanti a lei, con i loro cazzi duri e colanti di sborra. Alla moglie (e mamma) infedele piacevano quei cazzi per la loro diversità: c’era quello cicciotto, quello un po’ curvo e quello lungo che, da brava pompinara quale era, riusciva a infilarselo tutto in bocca per poi tirarlo fuori, piano piano, sentendolo tutto bagnato sulla lingua.
In quel momento stava succhiando il cazzo dell’uomo di fronte a lei mentre, contemporaneamente, segava gli altri due. Ogni cinque minuti, succhiava il cazzo ad uno e ne segava gli altri due, mentre si eccitava a sentirli gemere e a farla sentire una moglie (e mamma) troia.
Passarono, poi, alla scopata vera e propria.
Lei amava la doppia penetrazione, quindi si mise a pecora e si lasciò penetrare da dietro e da sotto, mentre il terzo uomo glielo sbatteva in bocca tenendola per la testa. La cosa che le piaceva di più era il fatto che cambiassero turno, quindi poteva provare piacere nello stesso punto con cazzi diversi. Doveva ammettere che aveva una certa predilezione per il cazzo cicciotto del conoscente del marito, ma tenne la cosa segreta per non far ingelosire gli altri due.

“Troia, che sta facendo tuo marito mentre ti fai scopare da tre uomini?”.
“Mmmmmm… oh sì… lui… mio marito sta lavorando… oh sìììì”.
“E tu ti fai scopare, eh?”.
“Sì… oh… non… mmm… vi fermate… oh…”.
“Che ne dici se gli facciamo un colpo di telefono?”.

L’uomo che le scopava la bocca chiamò il marito della moglie (e mamma) infedele e le passò il telefono.

“Amore, come mai questa telefonata? Di solito non mi chiami mai quando sei impegnata, al mattino…”.
“Mmmm… oh… mmmm… ti stavo pensando”.
“Davvero? Anche io, stasera non vedo l’ora di vederti”.
“Aaaaaanche io… mmm… già mi maaaanchi…”.
“Amore, ti sento strana”.
“Tesoro, saaaarà la… oh sì… linea del… mmpmff… telefono”.
“Ok, allora, ci sentiamo dopo, ok? Ti amo”.
“Mmppff… ti amo… oh sì… ti amo anche io”.

Dopo aver terminato la conversazione con il marito, i tre uomini staccarono i loro cazzi dai suoi buchi, la fecero inginocchiata e schizzarono tutta la loro sborra nella sua bocca, sul viso e sulle sue tettone.
Una volta ripuliti i loro cazzi con la bocca, i tre uomini si sedettero accanto a lei baciandola e palpandola.

“Sei così porca…”.
“Lo so… e voi siete i miei porci. Tutti per me”.
“Abbiamo ancora una sorpresa per te, sai?”.
“Davvero, cosa?”.
“Vieni avanti, figliolo!”.

Da un angolo buio spuntò un ragazzo che doveva avere l’età di suo figlio. Anzi, era certa che avesse l’età di suo figlio (ventisette anni) perché era un suo ex amico dell’università!

“Cazzo, papà, ma questa &egrave la mamma di *”.
“Cosa? Vi conoscete?”.
“Ma sì! Suo figlio &egrave un ex compagno dell’univesità!”.

Nonostante tra quel ragazzo e suo figlio ci fosse un legame, la moglie (e mamma) infedele non poté fare a meno di notare il gonfiore nei pantaloni del ragazzo.

“Ti ho portato mio figlio per farlo divertire un po'”.
“Sei un porco!”.
“Se non vuoi, lo lascio andare via…”.

La donna era indecisa, ma l’idea di ciucciare un cazzo giovane la eccitava troppo. Era pur sempre un amico di suo figlio…

“Prometti che manterrai il segreto, vero?”.
“Signora, sarò muto come un pesce. Suo figlio non verrà a sapere nulla”.
“Allora vieni qui. Spostatevi, voi!”.

I tre uomini si allontanarono e si godettero lo spettacolo.
La MILF baciava e palpava il corpo del giovane ragazzo fino ad arrivare alla pratica che amava fare di più: succhiare il cazzo. Inginocchiata, faceva entrare ed uscire dalla sua bocca il cazzo di quel giovane ragazzo che, in passato, era stato ospite a casa sua per preparare gli esami dell’università insieme al figlio. Se lo gustava tutto, mentre sentiva il ragazzo gemere dal piacere che non avrebbe mai immaginato che si sarebbe fatto fare una pompa dalla mamma del suo amico.

“Quel coglione di tuo figlio scopò la mia ragazza e ora io gli sto ricambiando il favore mettendoglielo in bocca a sua madre”.

I tre uomini risero della battuta mentre il giovane si godeva la pompa.

“Sì, dai, troia, fammi sborrare nella tua bocca”.

Il giovane ragazzo schizzò tutto nella bocca della MILF che, guardandolo negli occhi, ingoiò senza lasciare una goccia.

“Venite qui, porci!”, disse loro la moglie (e mamma) infedele.

Appena si avvicinarono, lei ricominciò a stimolare i loro cazzi per farsi scopare ancora un’altra volta.

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Quella sera, la moglie (e mamma) infedele, ritornò a casa felice di aver passato l’intera giornata con quattro uomini che le avevano fatto provare tanto piacere. In soggiorno, c’erano il marito e il figlio che guardavano la tv.

“Amore, come &egrave andata la giornata di lavoro?”, le chiese il marito.
“Solite cose… sono sfinita!”.
“Mamma, ho preparato io la cena”.
“Grazie, sei sempre un tesoro”.

Baciò il marito e il figlio sulla guancia con quella bocca che, in quella giornata, aveva accolto i cazzi di tanti uomini.

“Vi voglio bene”, disse a loro.

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