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Racconti Erotici Etero

Moglie felice

By 13 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Federica e sento il bisogno di confessare la mia felicità al mondo intero. Sono una signora trentaduenne, coniugata da sette anni con Giuseppe, uno stimato vice-direttore di una famosa banca , ed insieme viviamo nella città di Rimini. Purtroppo il mio compagno &egrave una persona spenta, non ha iniziative &egrave il classico uomo di famiglia, tutto casa e lavoro. Invece io sono una donna solare, amante della gioia e del divertimento, la classica romagnola sanguigna. La mia vita sessuale &egrave cambiata il giorno in cui per puro caso ho incontrato Riccardo, un audace ragazzino di venti anni che frequenta l’università di scienze politiche a Bologna. Ero andata a fare la spesa presso un grande centro commerciale, quando mentre sceglievo il detersivo d’acquistare, questo ragazzo si avvicina e sfrontatamente mi sussurra all’orecchio di seguirlo perché mi avrebbe fatto provare delle nuove emozioni: vi sembrerà assurdo, ma docile come una cagnetta l’ho seguito fino al bagno e dopo pochi minuti ero in ginocchio a succhiargli il cazzo. Da quel giorno di circa otto mesi fa, sono diventata la sua amante ed almeno due volte la settimana ci divertiamo in innovativi giochino erotici, in doppie penetrazioni, in orge ed in tutto quello che lui mi proponga. Io sono una donna senza tabù, adoro fare sesso in tutte le maniere ma purtroppo l’uomo che ho sposato &egrave tutto l’opposto, ama stare in casa in pantofole e seguire la tv ed il massimo che può concedermi e la classica scopatina del sabato sera di circa cinque minuti ‘.

Riccardo invece &egrave un’amante focoso, virile e molto dotato e la sua fantasia sessuale &egrave meravigliosa.

Dopo solo una settimana che ci frequentavamo, alla sua festa di compleanno, alla presenza dei suoi amici e delle sue amiche sono stata presentata come la sua donna, ho festeggiato con loro in una discoteca ed al ritorno mentre rientravamo con l’auto di un suo amico che per tutta la serata era stato un po’ in disparte, triste perché la sua ragazza lo aveva mollato, mi ha chiesto di regalargli qualche momento di gioia: io senza problemi ho accettato e mentre il mio amante guidava l’auto, nel sedile posteriore, completamente nuda succhiavo la minchia del suo amico che estasiato mi masturbava e mi leccava i capezzoli. Oppure vi posso raccontare di quando ha organizzato l’addio al celibato di suo fratello maggiore e mi ha chiesto di partecipare come spogliarellista alla serata che si svolgeva in una casa di campagna. Naturalmente non mi sono negata e dopo cena sono entrata in casa sotto lo sguardo allupato dei presenti, senza pronunciare parole sono salita sopra il tavolo e lentamente ho iniziato un piacevole strip, concluso dopo dieci minuti completamente nuda. A quel punto una selva di mani ha cominciato a palparmi e con mia notevole eccitazione sono finita a terra, alla ‘pecorina’ e mentre il festeggiato mi scopava da dietro, tutti gli altri a turno mi infilavano la verga in bocca. E poi vi devo raccontare di giovedì scorso, quando il mio ragazzo mi ha chiesto di vestirmi in modo provocante ed insieme siamo usciti in macchina. Ha guidato per circa venti minuti ed abbiamo raggiunto un paesino dell’entro terra dove il nonno paterno gli ha lasciato in eredità una piccola casa nel centro storico. Abbiamo parcheggiato e siamo entrati nel classico bar della piazzetta per prendere qualcosa da bere e subito, vestita in quel modo, ho attirato l’attenzione bavosa dei presenti. Riccardo ha salutato i conoscenti e dopo qualche minuto si &egrave diretto al tavolo occupato da due extracomunitari che stavano sorseggiando una birra. Siamo usciti dal locale per raggiungere la casina del nonno e mi ha pregato di spogliarmi e di lasciare solo le autoreggenti di colore nero che lo eccitano tantissimo. Dopo qualche istante hanno bussato alla porta e con mio stupore ho visto entrare tre uomini di colore, nessuno dei quali di giovane età e di gradevole aspetto.

Si sono salutati con Riccardo, hanno iniziato a spogliarsi e chiamandomi puttana hanno voluto che iniziassi a succhiare i loro cazzi, neri e nerbuti. Devo confessarvi che emanavano anche un cattivo odore ma da cagna docile ho iniziato a spompinarli, ed il mio uomo si masturbava seduto in poltrona. Mentre ripetutamente mi chiavavano guardavo la faccia estasiata di Riccardo che mi incitava ad essere sempre più troia. Mi hanno usata per almeno due ore, mi hanno sfondata ed infine mi hanno sborrato in faccia, trattandomi come la peggio prostituta esistente al mondo. Io mi sono sentita invece come la regina del sesso, la donna che regala le più eccitanti emozioni, una delle uniche persone che riesce a vivere le proprie voglie senza ritegno. E poi vi racconterò quello che succederà martedì prossimo, quando Riccardo mi porterà ””.

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