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Natasha: a cyberporn fairytale

By 31 Gennaio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

MONDO ORDINARIO:

“La passera di Natasha è il luogo migliore dove un qualsiasi uomo possa infilarlo.”

Era la scritta che campeggiava a grosse lettere rosso sangue sulla porta del Multi-College, nell’anno di grazia 2170. Nessuno sapeva chi fosse l’autore di tale iscrizione, ma nessuno si era mai dato la pena di cancellarla, né gli individui maschi del Multi-College (66 in tutto, tra studenti e personale), né la parte femminile di detta comunità universitaria (184 in tutto, tra studentesse e personale).
I primi non l’avevano mai cancellata perché sapevano che ciò corrispondeva a verità, le seconde non l’avevano mai cancellata perché temevano la reazione della parte maschile.
Il Multi-college, era l’Università più rinomata di tutta l’Unione Europea Occidentale, nonché di tutto il globo, dato che gli Stati Uniti del Nord America (gli Usa avevano assorbito il Canada nel 2076), le Repubbliche Latino Americane Unite (il resto dell’America), l’Eurasia, l’Estasia, la Lega Araba, l’Unione dell’Africa Nera e l’Oceania, avevano sì dei prestigiosi campus, ma nessuno all’altezza del Multi-college. Era situato lungo circa 6 chilometri di appartamenti, aule multimediali e altri tre chilometri di spazi aperti, completi di impianti sportivi, esercizi commerciali e prati.
Natasha, originaria dell’Eurasia (precisamente dalla regione dell’Ucraina), era a dir poco un inno alla bellezza, l’unico suo cruccio, era il seno piccolo (ma ben sodo e ben modellato) e la sua altezza (appena 1,63 cm). I suoi capelli, castani e sempre puliti, i suoi occhi azzurri che sembravano guardare dentro l’anima delle persone (Occhi di Ghiaccio, la chiamava qualcuno) e quello sguardo innocente e malizioso al tempo stesso, che la rendevano ancora più seducente. Un corpo perfettamente modellato da ginnastica e arti marziali… e soprattutto, era una grande amatrice… o per dirla volgarmente: una scopatrice coi controcazzi!
Per ragioni di spazio e tempo, non ci dilungheremo nel racconto di TUTTE le sue imprese sessuali, ma le più importanti è necessario renderle note.
Quando, per ragioni di merito sportivo e di studio, era stata ammessa al Multi-college (un paio di anni addietro), Natasha aveva da poco compiuto la maggiore età, ed era una neo-diplomata. Un comitato di pre-accoglienza si era reso necessario, dati i meriti della ragazza, perciò partirono il vice-rettore del campus e sua moglie (ovvero un intelligente professore che aveva fatto carriera e una cicciona ricchissima che lo aveva sposato… permettendogli di fare carriera), partirono si diceva, a bordo della Cyber-Limousine (un’aeromobile di lusso, con un posto di guida e un salotto nel retro che ad una certa quota si poteva pure guidare con il pilota automatico).
Natasha, si fece trovare con quattro valigie che sistemò nel portabagagli, e addosso soltanto una corta maglietta a strisce biancoverdi dell’SK Odessa e dei cortissimi calzoni che le scoprivano in parte le natiche… il vice-direttore avvertì una lieve erezione alla quale cercò di non dare peso e si mise alla guida. Natasha, anziché sistemarsi nel retro-salotto, si sedette di fianco al vice-rettore con fare lascivo e gli mostrò la lingua che si passava sulle labbra sorridendogli maliziosamente. A quel punto, l’erezione del vice-rettore non fu più controllabile e dopo aver programmato la Cyber-Limousine in modo che non potesse salire a quote troppo alte (quindi che fosse necessario un pilota vero e non l’automatico), finse un lieve malessere e chiese alla grassa moglie di prendere il suo posto alla guida, accomodandosi nel retro-salotto. Nel momento in cui la grassona fu al posto di guida, Natasha si alzò e chiese di accomodarsi pure lei nel retro, dato che aveva nozioni infermieristiche e sicuramente sapeva cosa fare per il vice-rettore… e per saperlo lo sapeva eccome!
Non appena Natasha si sistemò nel retro-salotto, l’erezione del vice-rettore fu incontenibile… gli esplosero i pantaloni e si lasciò coinvolgere in un turbine di sesso sfrenato con Natasha, che come abbiamo già detto, era una delle migliori amatrici di tutta la storia umana.
La grassa moglie, alla guida, non poté fare altro che osservarli attraverso lo specchio retrovisore e schiumare di rabbia, dato che non era in grado di abbandonare la guida per dare ai due amanti la lezione che avrebbero meritato.
Natasha si ricompose poco prima di scendere, mentre per il vice-rettore, fu necessario l’intervento dell’infermeria.
-Senti un po’ puttanella- disse la moglie del vice-rettore a Natasha- non crederai di fare i tuoi porci comodi in questa maniera, vero?
-Certo cicciona, questo è solo l’inizio… vedrai quanti altri maschi mi scoperò nel tempo che verrà…

E infatti, nello stesso giorno, Natasha sedusse l’ambasciatore dell’Unione Africa Nera, davanti agli occhi di sua moglie e della Coordinatrice dei rapporti con l’esterno (un’altra grassona, con problemi di irsutismo), all’Ambasciatore non sembrò vero di ricevere un coito orale fatto in quell’impeccabile e appassionato stile, inoltre constatò che tra le gambe di Natasha c’era il Paradiso!
Quando entrambe le donne protestarono, e cercarono con la forza di allontanare Natasha, presero un paio di calci da quest’ultima che da esperta ginnasta e da maestra di arti marziali quale era, riuscì a mettere K.O. entrambe le rivali.

Da allora le sue imprese erano state tante… la sua passione era umiliare le altre donne seducendone il compagno… e in un multi-college, dove le donne erano tutte (fossero esse studentesse o insegnanti o altro ancora) grasse o brutte, tale passione trovava sfogo di continuo.
C’era Wanda, una ragazzotta tracagnotta e dal viso dolce che odiava Natasha dopo che l’aveva trovata sul divano del suo appartamento che scopava con il suo compagno (‘Vedevo il culo di quella troia che stantuffava e si fotteva il mio uomo… non l’ho mai scordato… e quando ho provato a d intervenire, le ho pure prese… quella puttana mena di brutto!’ fu quello che disse e che restò nella memoria). C’era Stella, una gigantessa di due metri, grassottella e con il viso da bambina poco sveglia che aveva visto il suo compagno fare sesso con Natasha da una finestra confinante tra i due appartamenti. C’era Santa, una ragazza grassoccia e con grossi occhiali che aveva un talento spiccato per il tennis, che dopo essere stata umiliata in un match da Natasha, aveva pure dovuto ricevere l’ulteriore umiliazione di vedere Natasha concupire il suo compagno (maestro di tennis) negli spogliatoi (‘è il mio premio’ le aveva detto Natasha). C’era poi Dea, che si credeva strafiga ma era bruttina e il cui fidanzato era stato sedotto da Natasha durante una piccola festa tra studenti, proprio sotto i suoi occhi e che non era nemmeno stata in grado di intervenire per la calca che si era fatta attorno ai due.
Le donne più anziane, insegnanti o mogli di insegnanti uomini, odiavano Natasha per le stesse ragioni… non c’era un solo uomo dei 66 presenti, che non fosse stato a letto con Natasha almeno tre volte.
Natasha aveva poi dato a costoro dei soprannomi in base alle loro caratteristiche: Sigaretta (così chiamato perché le dimensioni del suo pene non erano superiori a quelle di una sigaretta), Uccelletto (anch’egli un mini-dotato) Hai Solo Quello (un superdotato il cui membro raggiungeva le dimensioni di un normale avambraccio, ma che a parte quello non aveva altro, dato che era grasso, brufoloso e con l’alito pestilenziale), ecc… insomma… tutto ciò per dire che Natasha era l’idolo di ogni individuo maschio del college che ogni donna avrebbe voluto castigarla a dovere.

LA DISFIDA CON MARY-BETTY

Mary-Betty, nonostante fosse alta un metro e cinquantasette e pesasse cento chili, era ritenuta la più sensuale allieva del Multi-college. Inutile dire che l’arrivo di Natasha, destò le sue gelosie, soprattutto quando seppe che la bella ucraina, era una formidabile macchina da sesso… era stata spodestata dal suo trono!
Mary-Betty, decise così di sfidare la nuova arrivata a una gara di sesso.
La Disfida del Multicollege, avvenne in un pomeriggio a metà della seconda settimana di permanenza di Natasha al college. Le regole erano poche e semplici: 1) sessantasei uomini presenti al college sarebbero stati coinvolti in rapporti sessuali con le due sfidanti, 2) la prima delle due che avrebbe ricevuto 100 schizzi di sperma da 100 diversi membri maschili avrebbe vinto la sfida… per fare ciò era sotto inteso che nessun uomo presente, una volta avuta la sua prima eiaculazione si poteva ritenere ‘fuori’ ma doveva restare, in caso una delle due ragazze lo avesse scelto come partner.
I sessantesi fortunati si disposero in fila l’uno di fianco all’altro, e le due concorrenti, partite dai lati opposti, iniziarono la loro competizione… inutile dire che le donne del college tifavano tutte per Mary-Betty.
La grassottella detentrice del titolo di ‘donna più sensuale del college’ ricevette per prima lo schizzo, ma si trovò presto in svantaggio per 2-1, poi pareggiò… ma durò poco. Dal 2-2 in poi, fu un continuo prolungare il vantaggio per Natasha. Alla decima eiaculazione generale avvenuta, Natasha conduceva per 6-4.
Alla ventesima per 13-7, al trentesimo schizzo per 20-10, al quarantesimo per 27-13, al cinquantesimo per 33-17, al sessantesimo per 40-20, al sessantaseiesimo uomo Natasha stravinceva per 44-22… cominciarono così i secondi turni.
Mary-Betty allora, si dimostrò una vera guerriera del sesso!
Nonostante il suo svantaggio fosse disastroso e la fase della gara si stesse facendo decisamente più difficile, non si ritirò, anzi mise ancor più impegno!
Purtroppo l’impegno non basta se il talento dell’avversario è superiore, così Natasha, tutt’altro che appagata dal primo risultato, continuò la Disfida con maggior entusiasmo, così all’ottantesimo cazzo, il vantaggio di Natasha era di ben di 56-24, così come al novantesimo Natasha conduceva per 64-26 e al centesimo fu di 72 -28… lo scontro finì poi per 100 -35, una vittoria schiacciante per Natasha, che fu portata in trionfo dagli stessi partecipanti… Mary-Betty da quel giorno odiò Natasha e coltivò nei suoi confronti un desiderio di vendetta che aveva dell’abnorme… ma non poté fare altro che sottostare alla legge sportiva della vincitrice.

L’ARRIVO DI RUGGERO.

Ruggero arrivò al Multi-college due anni dopo Natasha, nonostante fosse più vecchio di lei di un anno, poiché inizialmente era stato iscritto ad altro college.
Il suo arrivo comportò la consueta indagine sulla sua identità, e grazie alla rete multimediale, si sapeva già tutto di lui prima ancora che mettesse piede nel college.
Ruggero era decisamente un bel ragazzo, atletico, dal viso pulito e di notevoli capacità, sia intellettuali che fisiche… un po’ tutte le donne del Multi-college gli avevano già messo gli occhi addosso… Natasha non vedeva l’ora di accoglierlo, dato che si prospettava avesse sotto le mutande un notevole arnese, magari non delle dimensioni di Hai Solo Quello, ma per lo meno non era brutto come lui… ovvio che la sua iniziativa, non era per nulla sfuggita alle invidiose compagne di comunità, le quali, le avevano già parlato a parte, per intimarle di non portarsi a letto pure lui, ma dato che non c’era una motivazione valida per cui Natasha non lo facesse, la sua risposta fu lapidaria:
-E invece me lo scoperò! Eccome che me lo scoperò! Me lo scoperò alla faccia vostra… e sarà la scopata del secolo!
Con questa prospettiva, Natasha, si apprestava a farsi la più bella scopata della sua vita, convinta che Ruggero sarebbe stato semplicemente uno in più… e invece…

In un sabato pomeriggio di primo autunno, Ruggero mise piede per la prima volta nel college. Il comitato di accoglienza, era composto da :
– tre studentesse (Bunny, Buffy e Buggy), che in comune avevano gli occhiali tipo fondo di bottiglia e il peso oltre i 100 chili,
– il Rettore, piccoletto, un po’ gobbo e con spessi occhiali (a letto però se la cavava, Natasha c’era stata per sei volte, e male non era andato… lei lo aveva soprannominato Coniglietto, per i denti sporgenti e così lo chiamava pure in pubblico con grande gelosia della moglie, ovviamente una grassona),
– uno studente dei più brillanti (Natasha lo chiamava Manolesta, per via della velocità e della frequenza con la quale si masturbava… Natasha era l’oggetto principale delle sue dediche, ma che ve lo dico a fare…),
– e infine la stessa Natasha, con lo stesso look che aveva il giorno del suo arrivo al Multi-college: jeans cortissimi scopri-chiappa e maglietta dell’SK Odessa.
Si suppone sia inutile da dire, ma per dovere di cronaca diventa necessario: Ruggero ammirò da subito Natasha, ne ebbe dal primo momento un forte desiderio, ma non ebbe tempo, dato che gli altri cinque non lasciarono a Natasha il benché minimo tempo di farsi avanti (tutto ciò che Ruggero poté, fu baciarle una mano).
Le tre studentesse, decise a mettere i bastoni fra le ruote a Natasha, marcarono stretto Ruggero, quasi da non farlo accorgere di ciò che lo circondava.
Ruggero passò buona parte del pomeriggio a fare il giro turistico del Multi-college, aiutato dai tappeti mobili e dalle immagini multimediali che di tanto in tanto gli si aprivano dinnanzi spiegandogli cosa stava osservando. A presidiare la cerimonia di benvenuto per il suo arrivo, fu Rina, ex-studentessa, grassissima che grazie alle sue doti di cantante lirica, aveva avuto l’incarico di dirigere l’aera artistica del Multi-college. Rina intonò un ‘Ave Maria’ ben eseguita, ma niente di eccezionale (Natasha, che non aveva doti liriche, aveva un bella voce e sapeva contare forse meglio!)… Ruggero si annoiò e continuò a pensare alla bella ragazza che lo aveva accolto e alla quale aveva baciato la mano.
Natasha, nel frattempo, che certo non era stupida, grazie al supporto dei tappeti mobili, si era già recata nei pressi dell’appartamento di Ruggero, e aveva aspettato che arrivasse l’inserviente per le ultime pulizie e gli ultimi ritocchi.
-Posso sostituirti, caro?- gli disse non appena lo vide arrivare
-Non credo sia la prassi…
-Se ti facessi uno dei miei servizietti?
-Affare fatto!
Natasha entrò con l’inserviente nell’appartamento di Ruggero, si spogliò completamente e si chinò fino a mettere mani e bocca tra le gambe dello stesso inserviente, che già era in erezione dal momento in cui Natasha gli aveva proposto il servizietto, e si infilò in bocca quel pene eretto ingoiandolo fin dove poteva e leccandolo ripetutamente, titillandogli il glande e toccando con le mani dove con la bocca non arrivava, fino a che l’inserviente non spruzzò un’ondata di sperma che mai avrebbe creduto di poter schizzare (che finì tutta sul viso della bella Natasha), gridando per l’orgasmo.
Quando l’inserviente uscì, Natasha restò nuda com’era, si sciacquò dagli schizzi del momentaneo partner e diede gli ultimi ritocchi alla parete che a seconda delle direttive del Multi-college, doveva essere bianca e rustica, in modo da dare l’idea di un atelier.
Ruggero entrò nell’appartamento grazie all’impronta della sua mano sulla fotocellula, che fungeva da chiave e che era stata programmata grazie alle impronte inviate via mail dal college precedentemente frequentato da Ruggero. Appena entrato, nella penombra creata dal sole al tramonto, vide davanti a lui, l’immagine di Natasha completamente nuda e un po’ sporca di vernice.
-Ho dato una mano di bianco alla tua parete… ora mi faccio una doccia… a meno che non voglia darmi tu una mano di bianco subito… vuoi darmi una bella pennellata? Hai sicuramente un bel pennellone…
Ruggero non riuscì a resistere, anziché aspettare che Natasha si lavasse, le saltò addosso, e dopo essersi rapidamente spogliato, la spinse sul letto.
-C’è una cosa che devo dirti, bel pisellone… che ho programmato una webcam… e che tutto il college potrà guardarci scopare… vuoi continuare? Sai, a me piace esibirmi…
-Non mi importa… anzi, così l’intero college vedrà cosa siamo capaci di fare…
-Okay bel pisellone… allora diamoci dentro…
E dentro ci diedero davvero!
Natasha sembrava non facesse sesso da vent’anni per la fame che mostrava, e a Ruggero non parve vero di trovare un’amante del genere. I loro corpi, perfettamente sincronizzati erano musica agli occhi di chi li guardava… e ce n’erano parecchi, praticamente tutto il college che si era sincronizzato sulla webcam di Natasha, gli uomini del college, chi pubblicamente, chi privatamente, si stavano masturbando piacevolmente, e ciò non succedeva da due mesi, per la precisione da quando Natasha, si era sdraiata sul prato del college a prendere il sole completamente nuda… e tutti gli uomini si erano posizionati sul terrazzo intenti a masturbarsi… e gli schizzi si erano moltiplicati quando Natasha aveva preso a toccarsi un po’ su tutto il corpo.
Nel momento in cui Natasha si era infilata nel letto di Ruggero, ad osservare la webcam non erano soltanto gli uomini, ma pure le donne, anche se la loro intenzione era diversa: vedere il corpo nudo di Ruggero! Inutile dire che la gelosia nei confronti di Natasha era sempre più forte e da quel momento salì alle stelle… inoltre un po’ tutte le donne del college (chi perché non brillava per furbizia, chi perché le era comodo pensarlo) erano convinte che Natasha lo avesse sedotto in maniera sleale e avesse abusato di lui… Ruggero era al contrario entusiasta di ciò che gli era successo, e man mano che i minuti passavano si accorgeva che l’attrazione per Natasha era ben più che semplice attrazione… Natasha stessa si accorse, che si stava innamorando per la prima volta in vita sua.
-Dai, così pisellone… sì pisellone, dai! Dai, sì… sìììiii! Pisellone, pisellooone piselloooneee!!!
A Natasha piacque così tanto quel termine, che da quel momento in poi, chiamò Ruggero ‘Pisellone’.
Andarono avanti per tutto il resto del pomeriggio, poi per la sera, e pure per la notte. Ruggero una volta eiaculò apposta sull’obiettivo della webcam, mentre un altra Natasha mostrò il dito medio rivolgendosi all’obiettivo, un’altra ancora si esibirono sotto la doccia… e al mattino dormirono per riposarsi.

ESIBIZIONISTI!

Durante prima lezione alla quale Natasha e Ruggero parteciparono insieme, avvenne il fatto che per sempre segnò le loro vite. Natasha era più provocante che mai indossando una maglietta scopri-ventre e un paio di cortissimi jeans scopri-natica.
Giunti nell’unica aula dove era ancora presente una lavagna e non un collegamento interattivo (o meglio c’era anche quello, ma l’insegnante non lo utilizzava), si posizionarono nell’angolo più alto degli spalti, e incuranti della lezione iniziarono a baciarsi con tanto di lingua, finché Natasha, eccitata quanto il partner, non gli aprì i pantaloni per tirarglielo fuori e iniziò a massaggiarglielo senza che l’insegnante, intenta a scrivere le sue formule chimiche sulla lunga lavagna (grande l’intera parete), si accorgesse di nulla. Quando detta insegnante si voltò, e vide la scena andò su tutte le furie.
Era una donna di poco sopra ai trenta ma che ne dimostrava di più… bassa di statura, magra come un chiodo, un naso aquilino e con un caratterino poco simpatico, la voce stridula e scatti d’ira imprevisti… inoltre era così fissata con le formule chimiche e per la scuola di un tempo, che sembrava decisamente una donna d’altri tempi… il suo vestiario poi, sempre così formale e austero che non destava alcuna simpatia… ma forse tra il pubblico femminile ne godeva comunque più di Natasha, così nessuna delle allieve presenti ebbe da dire quando Etta (era questo il nome della docente) salì i gradoni degli spalti incavolata come una tigre ferita sbraitando tutto il suo livore.
-Che cazzo stai facendo maledetta troia!!! Lascia in pace questo ragazzo, è venuto alla lezione per ascoltare me, non per lasciarsi corrompere da una troietta che puttanneggia tutto il tempooo!!!
I vetri tremarono per l’intensità dell’urlo (Etta, era nota pure per le sue urla), ma i due amanti si scomposero appena.
-Vedi di ammosciarti, Spaventapasseri- disse Natasha con la lingua un poco deformata dai baci che dava a Ruggero.
Etta battè a terra i piedi e gridò ripetutamente delle urla senza nome, paragonabili ai versi degli animali feroci, poi sbottò:
-Vattene immediatamente fuori da quìììiii!!!
Il suo acuto era a metà strada tra l’isteria pura e una pantera ferita a morte.
-Come vuoi Spaventapasseri- disse Natasha alzandosi in piedi e tenendo nella mano sinistra l’uccello di Ruggero che quasi obbligato la seguì.
-Tu no…- disse con tono decisamente più dolce Etta- tu puoi restare alla mia lezione…
-No grazie, ho cose più interessanti da fare- rispose con noncuranza Ruggero guadagnando l’uscita con il suo membro sempre nella mano destra di Natasha.

La giornata era piacevole e i due si sistemarono nel cortile del campus, ancora deserto a quell’ora.
Natasha, con il suo i-phone si collegò alla Lavagna Interattiva Multimediale dell’aula dove Etta stava continuando, sebbene fortemente indispettita, la sua lezione di chimica.
Lo schermo della L.I.M., che in quell’aula era sempre spento, di colpo s’accese e in breve comparvero le immagini di Ruggero e Natasha infoiatissimi nei loro giochetti. Non appena Natasha ebbe la certezza che sulla LIM dell’aula di chimica le loro effusioni erano ben visibili a tutti, si alzò dalla panchina e sculettò vistosamente, poi si tolse i corti calzoni mostrando che sotto non aveva nulla, poi si inarcò sul membro di Ruggero e iniziò a stantuffare con foga.
Alzò il volume dell’i-phone e nel bel mezzo della lezione si poté sentire diffondersi per tutta l’aula di chimica, il suono dei suoi gemiti di piacere e le sue frasi:
-Dammelo, dammelo Pisellone, così… sì, sì!
Etta, quando vide sullo schermo, le immagini del culo di Natasha che si muoveva, ora verso l’alto, ora verso il basso, ora verso destra, ora inclinandosi a sinistra, e che continuava a muoversi come un pistone sul membro di Ruggero, andò su tutte le furie e decisa a far pagare a Natasha l’affronto, uscì a passo svelto e deciso nel giardino, con il viso viola di rabbia.
Natasha, che prevedendo una simile uscita della docente, si era tolta solo i calzoncini, ma si era tenuta la maglietta e i pesanti scarponi da montagna, appena sentì l’acuto grido di Etta arrivarle alle orecchie, si levò (anche se assai contro voglia) dall’uccello di Ruggero.
-Tùùùuuu!!! Troia schifosaaa!!! Preparati a prendere un sacco di bbbotte!!!-ruggì Etta.
-Accomodati!- rispose Natasha, alzandosi in piedi e invitando con la mano l’avversaria a colpirla.
Senza farselo ripetere, Etta partì con furia caricando a tutto braccio il pugno destro per colpire Natasha, lo caricò verso l’alto, poiché Natasha era di poco più alta di lei… ma il pugno andò a vuoto. Più furiosa di prima, Etta ricaricò il pugno e tentò nuovamente di colpire Natasha, ma questa volta, non solo colpì a vuoto, ma Natasha le fece pure lo sgambetto, facendola rovinare a terra.
Il viso finì su di un piccolo mucchio di terra smossa, Etta alzò il viso tossicchiò e sputò la terra ingurgitata e partì più incazzata che mai caricando entrambe le braccia in un pungo a due mani.
-Ti ammazzo, troia bastardaaa!!! Maledetta puttanaaa!!!
Questa volta, Natasha oltre a schivare il colpo, prese l’avversaria per un polso e le ritorse il braccio dietro la schiena:
-Non vale! Così non vale maledetta puttana, non vale… lasciamiii!!!
-Come vuoi!
Natasha spinse a terra Etta, che cadde questa volta sull’asfalto. Ruggero, seduto sulla panchina, si godeva lo spettacolo masturbandosi, eccitato come non mai.
-Ora mi hai rotto le scatole troietta… ti cambio i connotati una volta per tutte!- gridò Etta alzandosi in piedi di scatto e invitando lei questa volta, la bella donna dell’Est a colpirla.
Natasha, libera dai calzoncini, non ebbe alcuna difficoltà a sparare con violenza, un calcio roteante che colpì Etta in pieno viso, facendole provare il dolore di un calcio dato a tutta gamba con i piedi bardati da uno scarpone da montagna.
Etta barcollò e si resse in piedi a malapena, ma prima che potesse riacquistare del tutto l’equilibrio, un altro calcio di Natasha la prese in peno stomaco obbligandola a inginocchiarsi. Per nulla impietosita, Natasha prese l’avversaria per una ciocca di capelli e la costrinse ad alzarsi, poi le avvicinò il viso al suo e le sussurrò all’orecchio
-Ne hai avute abbastanza o devo continuare?-
-Basta così, ti prego… lasciami…
-Allora torna in aula e finisci la tua cazzo di lezione!
Barcollante e umiliata, Etta tornò in aula, mentre Natasha, spogliatasi del tutto, si inarcò di nuovo sul membro di Ruggero che aveva raggiunto la massima erezione possibile e davanti agli occhi di chi tramite la LIM poteva seguirli, si esibì nel suo amplesso con Ruggero.

Per un po’ di tempo, le cose andarono avanti tranquillamente e con un fisso copione: Natasha e Ruggero davanti a una webcam si esibivano in sfrenati amplessi, mentre tutta l’ala maschile del college, si masturbava…
Di tanto in tanto, li si vedeva a lezione, o al bar-caffetteria del college, o ancora passeggiare romanticamente in giardino mano nella mano, spesso si fermavano a parlare con qualcuno… ma poi la voglia si impossessava di loro, e Natasha, con un alzata di spalle se ne usciva dicendo:
-Scusate, ora Pisellone ed io ci ritiriamo… andiamo a scopare un po’…
E così dicendo, sparivano… e riapparivano sulla webcam intenti nel loro passatempo preferito.
Ciò aveva creato non poco scompiglio, dato che ormai tutti erano follemente innamorati di Natasha, anche se nessuno osava intromettersi nei giochi tra lei e Ruggero, anzi, erano ben felici di vederla dare il massimo con qualcuno la entusiasmava veramente… le altre donne del college invece, soprattutto dopo aver visto l’umiliazione impartita a Etta, meditavano una vendetta nei confronti di Natasha, ma ancora non sapevano come metterla in atto.

NATASHA CONTRO TUTTE!

A guidare la sommossa contro Natasha, era niente meno che Mary Betty, la quale, più bassa ma notevolmente più grossa di Natasha, era convinta di poterla battere… anche se non da sola!
-Se ci mettiamo tutte quante… una dopo l’altra… la possiamo umiliare! Lei non rifiuterebbe mai… è troppo orgogliosa, quella puttana! è sicuramente convinta di batterci… ma noi tutte siamo in centodiciotto… sono stata chiara? Centodiciotto! Rimediamo il ring della palestra e spostiamolo nel parco principale del college… lì ci sarà il pubblico e una alla volta, tutte noi la sfideremo… magari una decina di noi le prenderanno di santa ragione… ma è un rischio che dobbiamo correre!
-Chi saranno di noi quelle che andranno per prime? Ci vuole coraggio a mettersi contro una forza della natura come Natasha… quelle di noi che hanno provato le sue botte, sanno che è una roba che ti manda K.O.- disse con un po’ di apprensione Bunny, che di Natasha aveva una paura matta da quella volta che dopo averle tirato i capelli solo per provocarla e vedere se era davvero tanto forte come dicevano, si era presa tanti calci e pugni che la voglia di battersi con Natasha era davvero poca.
-Non importa chi andrà… basta che arrivate a un certo punto, quella puttana inizi a prenderle… e quando inizierà a prendere botte, una alla volta, ognuna di noi salirà sul ring e gliela farà pagare con gli interessi! – disse con rabbia e decisione Mary Betty ‘ e poi- aggiunse- quelle di noi che lo riterranno opportuno, potranno scoparsi Ruggero proprio davanti a lei!
-Visto che non è importante chi andrà per prima contro Natasha… non ti dispiacerà se andrai tu, visto che sei l’artefice dell’iniziativa!
A quel punto, Mary Betty restò per un attimo bloccata… non aveva pensato a quell’eventualità!
-Beh… non saprei…- ci pensò e concluse tra sé che se tutte avessero ragionato come lei, nessuna di loro avrebbe mai sfidato Natasha… quindi concluse dicendo- perché no? Io andrò per prima… ma è chiaro che non sarò la sola a prendersi le botte da Natasha… c’è bisogno di tutte…
Parlò a lungo sui vantaggi e sugli svantaggi, e parlò con tono talmente convincente che alla fine della giornata, aveva raccolto 118 firme di partecipazione, tutte d’accordo nell’affrontare Natasha. La sfida, venne messa per iscritto e appesa alla porta della stanza dove Natasha e Ruggero si abbandonavano ai loro istinti sensuali, e per sicurezza, mandò un videomessaggio sul tablet di detta stanza.
Natasha in quel momento, ignara di tutto ciò, gridava di piacere mentre il membro di Ruggero la penetrava su di un letto che da parecchie ore veniva sottoposto ai loro giochi:
-Sì, sììì, così Pisellone, così! Scopami tutta!
Un rumore di messaggio arrivato li distrasse per un attimo, ma poi intenti com’erano nel loro passatempo preferito, lasciarono perdere e continuarono nella loro attività sessuale.
Ad attività terminata, Natasha lasciò a Ruggero la precedenza per la doccia e si ricordò del messaggio arrivato.
Aprì la casella del tablet e vide il viso di Mary Betty con un ghigno come aveva da avatar.
-Ciao puttana! Vengo a sfidarti a nome di tutte le centodiciotto donne del college che hai vigliaccamente privato della loro vita, e vengo a dirti che ti sfidiamo tutte insieme a un incontro di lotta! Dovrai batterci una alla volta sul ring… per vincere l’incontro sarà necessario che ci batti tutte quante, ripeto: tutte quante!… se solo perderai contro l’ultima di noi, avrai perso l’incontro! Accetti? Secondo me no, sei troppo vigliacca per affrontarci tutte! In ogni caso mandami un messaggio di risposta, ciao stronzetta e alla prossima… che spero arrivi il più lontano possibile nel tempo!
Sul momento Natasha restò un attimo interdetta… centodiciotto donne di cui molte più grosse di lei, non le aveva mai affrontate, ma quando Ruggero uscì dalla doccia e lei gli diede il cambio, ebbe modo di riflettere sotto l’acqua scrosciante del getto computerizzato e perfettamente studiato sulla temperatura della pelle… rifletté e si disse di sì…

-Hai visto il messaggio di Mary Betty?- le chiese allarmato Ruggero quando la vide uscire dalla doccia
-Certo che l’ho visto… dammi il tempo di asciugarmi e le rispondo come si deve a quella grassona!
-Ma… non è che hai intenzione di accettare, vero?
-Certo che sì!
-Cosa?! Ma sei impazzita? Sono centodiciotto donne! Come pensi di reggerle tutte?
-Mica devo scoparmele… le devo solo menare!
Ruggero restò un momento perplesso… certo Natasha era una donna forte, e a differenza delle fatiche e dei dolori che gli uomini in genere accusavano, lei ne era praticamente immune… ma era comunque una sola contro tutte…
-No, Natasha! Te lo proibisco!
-Cosa? Me lo proibisci? Io a quelle stronze devo rompere il culo! Credono che io sia una vigliacca e che non accetti la sfida, ma vedranno! Oh se vedranno!
-Nat, se non accetterai, nessuno potrà biasimarti, chiunque rifiuterebbe di affrontare centodiciotto persone!
-Io no! Io non mi rifiuterò… Ora spostati dal tablet e lasciami rispondere a quella stronza di Mary Betty!
-No, non se ne parla!
-Che mi offri in alternativa?
-Come “che ti offro”?
Per tutta risposta Natasha si alzò e dopo aver baciato con foga Ruggero, lo prese per il membro e lo riportò a letto… iniziò così una rumba in orizzontale al quale Ruggero non seppe dire di no, e di tanto in tanto gli parlava con una finta voce da bambina che eccitava da morire Ruggero, tanto che nonostante la stanchezza, continuava a pompare finché un fiotto di sperma uscì e andò a bagnare il ventre di Natasha. A quel punto, Ruggero, svuotato d’energia al 90%, tornò nel bagno e invece della doccia, optò per un lungo bagno ristoratore.
Natasha ebbe così tutto il tempo di inviare a Mary-Betty il suo video-messaggio di risposta:
-Ciao cicciona di merda! Solo ora ho il tempo di rispondere al tuo messaggio, ma sai… a differenza di te, io ho una vita sessuale! …La risposta è ovviamente sì, vi affronterò tutte e centodiciotto… dato che avete il valore di centodiciotto minuscole scoregge non avete possibilità contro di me… accetto, ma in quanto sfidata, rivendico il mio diritto di scelta! Per prima cosa dovranno essere presenti anche tutti gli uomini e portarsi dietro un boccale di birra da riempire del loro seme, dato che sicuramente si ecciteranno nel vedere il mio splendido e statuario corpo in combattimento contro i vostri flaccidi involucri! Seconda cosa: chiederò durante l’incontro alcuni break …diciamo almeno tre! Terza richiesta: una settimana di tempo per allenarmi! E infine… quarta e ultima cosa, la vincitrice, che sarò senz’altro io, potrà fare ciò che vuole delle perdenti… naturalmente, funzionerà anche in caso di vostra vittoria… possibilità che vedo alquanto campata in aria… se è tutto chiaro, ci si vede tra sette giorni al ring del Parco Centrale… dove romperò i vostri inutile e insignificanti culi! Arrivederci cicciona di merda!- e mostrando il dito medio con un sorriso diabolico, natasha chiuse il messaggio.
Ruggero uscì mezzora più tardi senza sospettare alcunché.
Nel corso della settimana, qualche sospetto gli maturò… quando Natasha pretendeva di fare sesso attaccata a una trave mentre si fletteva, quando sollevava pesi mentre lui armeggiava attorno al suo corpo, e quando il mattino presto usciva di corsa e tornava dopo un’ora… ma attribuiva tutto ciò all’alimentazione abbondante che Natasha aveva in quei giorni: uova, bistecche, integratori, ecc…
Il giorno della sfida arrivò, con Ruggero, che aveva passato la settimana a fare sesso con Natasha, ancora disinformato sull’avvenimento… fu costretto a imparare ciò che stava per capitare, quando Natasha gli mandò un video messaggio con il suo super-smartphone, dicendogli di recarsi al ring del parco centrale del college, dove avrebbe ‘insegnato a stare al mondo a centodiciotto stronze sfigate’. Ruggero corse verso i primi tappeti mobili e tramite essi cercò di raggiungere il luogo dello scontro in tempo, ma arrivò che Natasha era già sul palco, completamente nuda, che faceva volare un calcio sotto il mento di Mary-Betty.

LO SCONTRO

Natasha, affrontò con disinvoltura le sue avversarie, le prima sedici, tra cui Mary-Betty, franarono a terra con l’identica mossa ripetuta: un calcio volante sotto al mento, ma al diciassettesimo volo, Natasha si era fatta inevitabilmente più lenta e prevedibile, così aveva optato per una mossa di judo che prevedeva di sollevare l’avversaria e scaraventarla a terra con una capriola su se stessa… ma anche in questo caso, la stanchezza e la prevedibilità si fecero avanti, questa volta riuscì a spedirne a tappeto diciotto… quindi passò ad alcune tecniche di boxe che le furono utili addirittura per ventun avversarie… arrivata così a cinquantacinque avversarie messe fuori combattimento e altre sessantatré ancora da affrontare, chiese il primo break.
Si avvicinò al suo angolo e chiese a Ruggero di asciugarla e poi massaggiarla.
-Perché hai voluto affrontarle? Sono troppe! -le disse mentre le praticava un massaggio rigenerante alle spalle in cui era specialista.
-Stai tranquillo Pisellone… e sparati anche tu un bel segone come tutti gli altri uomini… vedrai che tutte queste stronze che vogliono fare male alla tua tata, finiranno a tappeto… hai capito amore mio? La tua tatina le metterà tutte a pari… a più tardi Pisellone, ora vado a menarne un altro po’!
Natasha si alzò dal suo angolo più scattante e pimpante che mai, riprese le sue mosse nello stesso ordine di prima… questa volta però, con il calcio volante ne stese ‘soltanto’ dieci, undici furono quelle che andarono a terra con il judo, e dodici finirono K.O. con la raffica di pugni, quindi, Natasha passò a una diversa tecnica, schivare colpi per poi dare la botta definitiva alla prima guardia scoperta che trovava, in quel modo ne mandò a terra otto. Quindi ritentò tutte e quattro le tecniche usate per quattro avversarie diverse e con tutte funzionò. Arrivata quindi a quota novantasei avversarie messe fuori combattimento, Natasha si sentì affannata e chiese il secondo break.
Tornò al suo angolo e si fece massaggiare più vistosamente da Ruggero che aveva interrotto il suo onanismo per massaggiare e asciugare lo splendido e sudato corpo di Natasha.
-Comincio ad essere stanca, sai Pisellone?
-Lo credo… ma te ne sono rimaste ancora ventidue… a questo punto non solo devi farcela, ma…
-Ma?
-Ma… siamo tutti con te!
Tra le avversarie nel frattempo, crescevano due sensazioni parallele: una era la paura di prendere le incredibili botte che Natasha regalava, l’altra era una crescente speranza, che l’affanno della giurata nemica, prima o poi sarebbe esploso in spossatezza… e allora, l’avrebbero sopraffatta, le avrebbero urinato e defecato addosso, l’avrebbero sculacciata, umiliata… e si sarebbero scopate Ruggero!
Quando Natasha salì sul ring per affrontare la sua novantasettesima avversaria sembrava tutt’altro che stanca, ma le sue tecniche, ormai prevedibili, si esaurivano presto, e dopo averle usate tutte e quattro con undici avversarie ormai a terra, si accorse che ce n’erano altre undici ancora da affrontare e doveva improvvisare… da ottima improvvisatrice e donna forte quale era, riuscì a domare cinque avversarie… poi fu costretta a chiedere il terzo e ultimo break.
Ruggero, che era già venuto un paio di volte, eccitatissimo nel vedere la sua donna combattere, tutta nuda contro altre donne che in comune avevano solo una proverbiale bruttezza contrapposta all’indiscutibile bellezza di Natasha, corse a massaggiarla per l’ultima volta e asciugò il suo corpo nudo e sudato.
-Sono agli sgoccioli, Pisellone!
-Che cosa?
-Che dovrò fare uno sforzo maggiore per queste ultime undici… o saranno cazzi amari!
-Non puoi perdere ora! Finirà che ti umilieranno, lo sai! E poi potrei finire a letto con una di loro… o peggio, con tutte! Il solo pensiero mi ripugna amore mio! Devi vincere Nat!- e così dicendo caricò le sue mani in modo tale da massaggiare sempre più vistosamente le spalle di Natasha, le tirò le braccia, le raddrizzò la schiena e la fece bere un po’ di bevanda energetica, di quella che bevevano entrambi dopo che avevano fatto l’amore per tre volte di seguito.
Così, Natasha si preparò con rinnovata energia ad affrontare le sue ultime undici avversarie… le prima quattro andarono giù con le solite tecniche, altre tre con l’improvvisazione e altre due con l’uso della forza fine a se stessa che Natasha usò non avendo più tecniche. Accortasi di avere ormai pochissimo fiato e ancora due avversarie, chiese un break, ma non le venne concesso, in quanto anche l’ultimo era stato consumato.
Ruggero vide la sua donna stanca al centro del ring che avrebbe potuto reggere al massimo un altro piccolo match, ma non di più e volle provare a oltrepassare le corde dell’anello, ma gli venne impedito dal servizio d’ordine (quelli che non si stavano masturbando pure loro), così le ultime due avversarie, ebbero la sensazione, che la lunga e sofferta vendetta, era ormai imminente… quelle che si erano riprese dal K.O. in cui le aveva spedite Natasha, avevano visto ogni loro compagna di squadra soccombere davanti alla straordinaria e incredibile forza di Natasha e finalmente, ora vedevano per la prima volta, Natasha stanca che si guardava attorno in cerca d’ispirazione, intimorita dall’ultima prova.
Natasha dal canto suo, non voleva certo cedere proprio quando era arrivata alla fine, così pensò e intensamente si studiò la mossa da fare, poi ebbe l’illuminazione:
-Salite entrambe!- disse rivolgendosi alle ultime due avversarie ‘ è più bello stendere due grassone al prezzo di una!
Le due avversarie non se lo fecero ripetere, e salirono insieme sul ring, forti della superiorità numerica, pronte a vendicare tutte le frustrazioni masticate amaramente da quando Natasha era arrivata al College. Le due lardose si sorrisero, si batterono un cinque con la mano, e con fare deciso si avvicinarono sghignazzanti a Natasha. L’avrebbero picchiata e fos
rse torturata, sicuramente fustigata e vilipesa e l’avrebbero pure obbligata a pasteggiare con le loro feci, insomma, l’avrebbero ridotto in modo tale che nessun uomo al mondo l’avrebbe mai iù neppure guardata in distanza!
La splendida lottatrice, aveva divaricato un poco le gambe e le teneva piegate come a voler spiccare un salto. Attese il suono del gong e saltò verso le corde che stavano sulla sua destra, grazie ad esse rimbalzò verso l’alto e allargò le gambe in maniera impressionante, facendo una spaccata in aerea che fece eiaculare parecchie persone, poi piombò in giù, verso le avversarie, le due botti di lardo guardavano la scena senza capire, e quando finalmente capirono… era troppo tardi! Natasha piazzò un colpo potente di tallone sulla tempia destra di una e sulla tempia sinistra di quell’altra, stringendo di poco le gambe e facendo cozzare le teste delle due rivali una contro l’altra, privandole dei sensi. Un botto come di due cocomeri che sbattono l’uno contro l’altro si udì attorno.
Natasha cadde sul tappeto e rotolò via giusto in tempo per evitare che le due corazzate umane le cadessero addosso. Quando sentì il tonfo dei due corpi a terra e si voltò a guardare vedendole tramortite, ebbe un guizzo di gioia.
-Ho vinto! Ho vinto!!! Ho vinto io!!! gridò con un acuto che suonò gradevole ed eccitante all’orecchio dei presenti.
In un attimo si rialzò e prima di potersi rendere conto di cosa le succedeva, si sentì portare in alto… era Ruggero che la sollevava e la portava in trionfo. Un applauso lungo e scrosciante, e il grido scandito ‘Na-ta-sha!Na-ta-sha!’ rimbombava lungo tutto il parco. Tra le avversarie regnava uno scorno generale… tutte e centodiciotto non erano state sufficienti a battere Natasha!
-Hai visto che la tua tata ce l’ha fatta, Pisellone?-disse a Ruggero che la portava in trionfo.
Mary-Betty, sconsolata e abbattuta, cercò di avviarsi verso il suo appartamento, ma il grido di Natasha la fermò.
-Ferma lì, chiattona di merda!Dove cazzo credi di andare!?
C’era ancora l’umiliazione da patire per le sconfitte!
Natasha si fece portare una tinozza, nella quale versò una bottiglia di birra, una di champagne, un po’ di sapone di Marsiglia e i boccali da birra riempiti di sperma di sessantasei uomini, più Ruggero e dei membri del servizio d’ordine. Si fece un bagno davanti a tutti, poi uscita dalla tinozza, si fece asciugare da ogni individuo maschio presente, e dopo aver fatto ammanettare tutte le sue avversarie, si ripassò tutti gli individui maschi presenti insiemein una gang-bang, lasciando a Ruggero l’onore dell’esclusiva individuale in un secondo coito
-Hai visto cosa volevano fare quelle brutte cattive alla tua tata?- gli disse con la voce da bambolina che lo faceva eccitare-ma la tua tata ha vinto!- disse baciandolo mentre tutti attorno guardavano… fu l’ultima umiliazione che Natasha impartì alle sue avversarie! Da quel momento in poi, la sua vita con Ruggero, fu molto più privata, ma davanti alle webcam, ogni giorno, deliziava parecchi sguardi con i suoi continui e frequenti rapporti sessuali. Ormai, in tutto il mondo civile, Natasha e Ruggero erano divenuti leggendari!

L’ULTIMA ESIBIZIONE

Gli anni erano passati e a detto passato appartenevano ormai gli anni del college. Natasha e Ruggero, si erano laureati a pieni voti, ma non avevano esercitato il loro titolo di studio in alcun caso… il loro passatempo, era divenuto professione!
Ogni giorno, dalle sei del pomeriggio alle tre del mattino, i loro corpi apparivano online, in una diretta che facevano nel retrobottega di un bar orbitale, ovvero uno di quei locali sperimentali e che si prevedeva sarebbero diventati di moda a breve, non sulla terraferma o sull’acqua, ma in un satellite spaziale.
L’equipaggio manutentore del satellite e i baristi non vedevano l’ora che arrivassero i due piccioncini per dedicarsi alle loro masturbazioni. Tra essi, c’erano pure padri di famiglia e sposi felici che avevano per amore di Natasha dimenticato i loro doveri… alcune mogli mandarono denunce, ma non servì, così, ignorando che diversi anni prima, Natasha aveva battuto e umiliato centodiciotto avversarie (strano che non lo sapessero, in un mondo dove si era informati di tutto, e che Natasha era una celebrità!), partirono per una spedizione punitiva su di uno new-shuttle in sei donne, decise a pestare la povera Natasha.

Lo spettacolo era già cominciato da un paio d’ore quando le sei donne entrarono nel bar della stazione orbitante.
-Dov’è la puttana!?- gridarono al barista., che rapito nel suo onanismo, scrutava lo schermo. Senza scomporsi, l’individuo indicò il retrobottega e continuò.
Le sei donne entrarono proprio mentre Natasha applicava un coito orale con i contro fiocchi, al membro di Ruggero che in quel momento era di dimensioni impressionanti grazie alla sua erezione.
Una di esse la strappò letteralmente dal membro di Ruggero che protestò, ma non intervenne perché bloccato da altre due donne.
Nel locale intento, tutti i presenti si erano messi a fare il tifo mentre continuavano a trastullarsi l’uccello:
-Dai Natasha! Dai bastonale tutte!- era il grido che all’unisono si udiva.
Natasha nel mentre, non aveva perso tempo e una alla volta aveva messo fuori combatti,mento tutte e sei le rivali, liberando il suo partner e riprendendo il suo coito orale…
…ma proprio in quell’istante, un buco si aprì sopra di loro, e davanti agli occhi attoniti dei presenti, Natasha e Ruggero svanirono come se non fossero mai stati presenti.
Da allora nessuno li ha mai più visti… che fine hanno fatto?
Sono forse morti? No, è impossibile!
Ma che cos’era accaduto?
La spiegazione più logica, e che saltava agli occhi era che una falla si era aperta nel satellite e i due amanti erano stati trascinati nello spazio… ma perché la falla si era aperta e richiusa da sola? E come mai aveva portato via soltanto loro due lasciando le altre sei donne?
C’è un altra ipotesi, più fantasiosa, ma non per questo meno reale… come la Remedios di ‘Cent’anni di solitudine’, erano anch’essi angeli, ed erano stati richiamati in Paradiso a svolgere le loro funzioni. Che fossero angeli è quasi fuori discussione! Prima di tuttodDove trovava lei tanta energia da mettere sotto centodiciotto donne più grosse e cattive di lei, solo un angelo poteva avere tanta forza! E come poteva dopo uno scontro del genere avere ancora l’energia per fare sesso? E lui, dove trovava tanta energia per tenerle il passo? E soprattutto… tanta bellezza dov’era possibile?
Secondo alcuni, esiste una nuova costellazione da allora: ‘La Costellazione degli Amanti Eternamente Avvinghiati’, la si nota nelle sere di mezza stagione, non lontano da quella dell’Aquila.
Per altri, erano i Paolo e Francesca citati pure da Dante, che scontate le pene dell’Inferno, erano stati mandati sulla Terra e infine in Paradiso… e infine c’è una teoria che si è fatta strada nel tempo e che vede molti di noi concordi: si sono tramutati in puri spiriti d’energia sessuale… e quando siamo assaliti da improvvisi desideri sessuali, quando dal nulla proviamo attrazione per qualcuno magari lontano da noi in quel momento… beh, possiamo stare certi che lo spirito di Natasha e Ruggero, è al nostro fianco!

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