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Racconti Erotici Etero

Notte d’estate

By 27 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

NOTTE D’ESTATE
Avevo aperto tutte le finestre per permettere alla brezza estiva di muovere l’aria all’interno dell’appartamento. Le tende sembravano danzare sotto il chiarore della luna ,unica luce che rischiarava il buio’.Aspettavo ,trepidante, che la lancetta dell’orologio a parete segnasse le 02.00 del mattino’era quella l’ora in cui avrei dovuto aprire la porta per fare entrare lui’
Nell’attesa ripensavo alle nostre mail e all’incontro che ne era seguito’..un incontro tranquillo,certo,un comunissimo bar dove era possibile scambiare quattro chiacchiere,bere qualcosa e percepire sensazioni’..Le sensazioni c’erano state ed ora eravamo lì in attesa di verificarle’.
Vedo i fari dell’auto arrivare,parcheggia nella strada superiore come gli ho chiesto di fare’due passi a piedi e sarà qui’.
Il suo gradevole profumo mi arriva subito alle narici’Le sue braccia mi afferrano da dietro e mi spingono verso la parete,facendomi appoggiare al mobile adagiato ad essa’.cerco di divincolarmi da quella stretta,per girarmi e poterlo guardare ma lui mi intìma di stare buona e di lasciarlo fare’.
Sento sollevare il mio vestito e letteralmente strapparmi di dosso gli slip,con la gamba mi allarga le cosce e le sue mani mi percorrono tutta’.sono eccitata e aspetto di vedere cosa farà’si piega e da dietro comincia a leccarmi la mia intimità’.sento la sua lingua che si insinua tra le labbra già umide e succose’.mi penetra con la punta per poi cercare di infilarla il più possibile’..si fa spazio tra le grandi labbra per cercare e poi trovare il mio piccolo cazzetto già turgido e pronto per essere succhiato’.lo trova e lo afferra tra le labbra ,lo sugge con stupenda maestria’mi infila due dita nella figa e comincia a scoparmi così”Non ce la faccio a resistere e il primo ,impetuoso ,orgasmo arriva quasi subito’..
Ancora squassata da ciò che ho appena provato,mi libero dalla sua stretta’voglio la sua lingua nella mia bocca,poter gustare i miei umori con la sua saliva’.sento la sua forza premere contro il mio ventre,mentre le nostre lingue si cercano con passione’è eccitato e so cosa sta aspettando’.gli slaccio i pantaloni e tiro fuori la sua verga,dura come il marmo che svetta in alto superba’con la mano raccolgo i miei umori dalla figa e li spalmo attorno a quella magnificenza per farlo scorrere meglio nella mia mano’.Mi metto in ginocchio davanti a lui e comincio a segarlo lentamente,avvicino le mie labbra alla capella,tiro fuori la lingua e comincio a leccargliela’..le sue mani si posano sulla mia nuca e mi invitano a prenderlo in bocca’.apro la mia bocca’lo avvolgo completamente e insalivandolo comincio a pomparlo’.lo lecco,lo succhio’.ho voglia di svuotarlo’..Mi sfila il vestito e mi libera dal reggiseno’.i miei seni con i capezzoli turgidi sono ora in sua balìa’.li stringe tra le mani,pizzicando lievemente i due bottoncini’..toglie il cazzo dalla mia bocca e lo adagia tra loro,stringendolo in mezzo. Quando la cappella fuoriesce dalla stretta dei miei seni,l’afferro nella mia bocca per poterlo insalivare e farlo scorrere agilmente’..è lucida e sempre più grossa’.ho voglia di sentirla mentre si fa strada in me’.
Si stacca da me e si siede sulla poltrona della sala’.mi attira a sé facendomi mettere a cavalcioni su di lui,si tuffa col viso tra i miei seni ,sa che sono uno dei miei punti deboli e ci gioca lanciandosi in un lento e tortuoso supplizio’mi lecca l’aureola ,prende in bocca il capezzolo e comincia a succhiarlo con avarizia’..lo rilascia ,ma solo per torturarlo con i denti’lo imprigiona tra essi e lo lecca con la punta della lingua sempre tenendolo stretto’.Ansimo come non mai,mi sento sciogliere sotto il tocco di quella bocca sapiente’..le mani dietro la sua nuca ,quasi a non volere che quel supplizio trovi fine’.
A cavalcioni su di lui,sento pulsare la sua forza’.diviene sempre più turgido,svettante’.preme contro le mie labbra,ma se non mi scosto almeno un po’ non riuscirà ad entrare in me’.lo faccio,perché ho voglia di sentire la sua cappella che si fa strada nelle mie viscere,voglio sentire la sua forza scuotermi dentro’.Mi penetra ed è come se una lancia infuocata si facesse strada in me.
Trattengo il respiro per la lacerazione che sento ‘non sono vergine ,ma un cazzo così non l’ho mai accolto in me’

Continua…..

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