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Racconti Erotici Etero

Notte di Halloween

By 4 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Festa di Halloween, non ho voluto rinunciare alla follia della serata in discoteca: i miei 28 anni,due meno dei trenta( una data in cui occorre mettere la testa a posto) mi permettono di partecipare, ancora una volta, ad una kermesse che ha il sapore dell’adolescenza…
Il mio ragazzo non è dello stesso avviso: ha del lavoro da finire, snobba la mia scelta… lascia che vi partecipi con le amiche.
Appuntamento in una discoteca del centro, le mie due amiche , single come me per una sera, mi aspettano là…
L’operazione trucco e vestizione è ancora una volta elettrizzante.. Non è originale, in sé, il mio abito da streghetta,ce ne sono moltissime in giro per la città, ma l’interpretazione che riesco a darne non è niente male: la corta gonnellina a finti brandelli lascia scoperte buona parte delle cosce …. tra le pieghe dell’orlo fa capolino il reggicalze nero… e lo striminzito top nero-luccicante mette in risalto il decolté abbondante…capelli arricciati e scomposti ad arte e grandi occhi sottolineati da un trucco, giusto un po’ vistoso: la trasformazione della brava ragazza in sexy- megera è pronta!
Accidenti come ho fatto tardi: sono quasi le 22,30!
Volo giù per le scale, non ho tempo di aspettare l’ascensore, mi infilerò di corsa nella prima metro che arriva…
Sul portone mi imbatto nell’inquilino del quinto piano che va al lavoro: fa la guardia giurata, il metronotte come si dice a Milano…. mi rivolge un saluto molto formale…
….. non mi ha riconosciuta!!
…….ci conosciamo da una vita …
‘ Possibile?’ gli chiedo
Lui mi guarda di nuovo e scoppia a ridere:
‘ Ti ho vista crescere, ma con quel vestito e con quel trucco, chi ti riconoscerebbe?’
Mi faccio coraggio…. lui va dalle parti di via Moscova, dove c’è la discoteca e gli chiedo un passaggio .
Appena saliti in auto l’atmosfera diventa strana, come rarefatta..
‘Non ti avevo proprio riconosciuta, Gladys’ mi ripete, guardandomi di sottecchi….
Lo conosco da tanto, ma così vicina a lui non ero mai stata: lo guardo, la sua divisa in fondo potrebbe passare per un costume.. Glielo dico e lui scoppia a ridere…
Siamo fermi ad un semaforo… lui avvicina la sua testa alla mia, come per guardarmi meglio…tanto che posso sentire il suo odore di sigaretta: è un bell’uomo, sui quaranta, con lunghe ciglia nere e occhi profondi, il profilo regolare e la bocca ben delineata… non so cosa mi stia succedendo, ma mi ritrovo a desiderare che mi baci… forse lui percepisce i miei pensieri, ma finge di nulla…
Verde… si riparte: la sua mano, nel cambiare la marcia, inavvertitamente mi sfiora la coscia lasciata scoperta dalla gonna sfrangiata…seguo la direzione del suo sguardo che si posa insistentemente sulle mie gambe e avvampo… temo che possa leggere nella mia mente…che possa scoprire che..sì, questa è una serata diversa…. pensieri confusi e contraddittori si affollano nella mia testa…. li ricaccio indietro, ma inutilmente…sento dei lunghi brividi corrermi lungo la pelle…. e il desiderio per quest’uomo si materializza dentro di me….
….di nuovo rosso, siamo fermi: la sua mano stavolta si avvicina al mio collo, lo accarezza piano… non è casuale il gesto, stavolta è voluto…..
….la mano scende lungo la scollatura, nel solco tra i seni così generosamente esibiti…lui non dice una parola, io nemmeno, per non turbare la strana atmosfera che si è venuta a creare…
….mi sfiora un capezzolo ed io mi scopro a desiderarne sopra l’umido delle sue labbra….
…i nostri respiri si fanno pesanti… il desiderio di entrambi è ormai palpabile…
verde… si riparte… lui cambia con la sinistra, per non staccarmi la destra dal seno.. pericolose evoluzioni che, per un frammento di secondo, gli fanno abbandonare il volante…
Corso Buenos Aires, tutti in colonna…
Accanto a noi si affianca un’auto della polizia….. per un attimo riacquisto il mio sangue freddo e gli sposto la mano:
‘ Guida correttamente!’ lo ammonisco.
‘ Cos’è, hai paura?’ mi schernisce…
Di nuovo rosso….la sua mano ora mi percorre dal basso verso l’alto, si fa strada tra le pieghe della gonnellina, osa raggiungere lo striminzito perizoma… lo sposta delicatamente e si intrufola sotto…
…quello che trova deve essere un ambiente equatoriale: caldo umido….
Io sobbalzo e mi lascio sfuggire un gemito, a quel contatto..
‘ Cos’è… ti agiti tanto per un dito?’ mi prende in giro ‘ Cosa farai quando…’ non termina la frase, ma la sua lunga occhiata è eloquente…
Verde… si deve ripartire..
Non ne posso più di questo supplizio.. ma quanto è lungo ‘sto Corso?
Alla fine si giunge a Porta Venezia e, a destra, poco dopo, ci si intrufola a lato della strada , tra gli alberi dei giardini…
Lui spegne il motore, mentre accanto passano le auto di una città che non conosce soste…
Sempre senza una parola, le sue mani mi salgono lungo il corpo, sfiorandomi le cosce e i fianchi….percorrendomi il busto, mi accarezzano i seni, scoprendoli, subito seguite dalle labbra roventi… i capezzoli impazziscono e una mano è già di nuovo tra le mie cosce… ed oltre…
Le dita tra le mie piccole labbra madide… poi entrano ad uncino… mi mordo le labbra, mentre lui mi fa sobbalzare ad ogni suo movimento.
‘Stronzo!’ penso tra me e me… sa il fatto suo…sa come farmi venire, senza nemmeno toccarmi col cazzo..’
Mezza spogliata, ma con gli abiti ancora addosso, sono in una condizione che mi eccita incredibilmente: vedere il mio seno che deborda dalle spalline del top, le cosce sollevate e seminude tra le falde della gonna, sentire lo straccetto inzuppato del perizoma, spostato di lato… tutto questo mi dà una sensazione di proibito, mi fa sentire una puttana…. mi regala un’eccitazione mai provata…

E rispondo con gemiti soffocati e il respiro ansante alle sue frasi sussurrate:
‘ Chi l’avrebbe detto che avrei incontrato una streghetta così , stasera? Sei il più bel regalo che mi sia capitato nell’ultimo anno !! Sei la più bella puttanella di Milano’
Le sue mani continuano a procurarmi brividi… i suoi baci, umidi mi percorrono ogni centimetro di pelle.. il tempo si dilata… lo spazio non esiste più… la voglia di lui esplode… voglia di averlo dentro….voglia di farmi riempire…
Il sedile si reclina in un attimo… non ci viene neanche il pensiero che possa vederci qualcuno: la città è troppo indaffarata a festeggiare, per curarsi di noi, che bassi, nel buio dell’auto, respiriamo la magia di questo incontro inaspettato…
Quando mi penetra di colpo mi sento invadere dal suo membro che mi apre completamente… un grido soffocato dai suoi baci è la reazione ai colpi energici, che tuttavia per me non lo sono mai abbastanza…
….non mi basta… ancora, ancora… alzo il bacino per andargli incontro, ogni volta che mi sferra un affondo…. …movimenti inconsulti che io stessa tendo ad accelerare sempre di più… attimi in cui siamo sospesi tra passato e futuro….
poi…. tutto si ferma all’improvviso …e un nuovo, stavolta devastante, orgasmo mi esplode tra le viscere… mi sembra di espellere chissà che con le mie contrazioni… il respiro diventa un rantolo…
Lui si solleva e ritorna a sedere sul suo sedile.

‘ Adesso tocca a te! Fammi vedere cosa sai fare!!’
Per un attimo non capisco…poi il suo bastone ancora duro e teso mi ricorda che lui non ha ancora goduto….
Mi prende per i capelli e , senza tanti complimenti, mi posiziona la faccia sul suo cazzo: è bagnatissimo, sa di me, sa del mio orgasmo…. lo lecco sull’asta, poi in punta, mi accingo a dare il meglio di me…
… non faccio per dire, ma nell’arte del pompino me la cavo bene, dicono..
Ma lui non è in grado di apprezzare le mie raffinatezze… forse ha aspettato troppo e ha voglia di venire…
Con la mano sulla nuca mi schiaccia giù:
‘Succhiamelo troia! Infilalo tutto in bocca, senza tante cerimonie… ho voglia di sborrarti in bocca fin da quando ti ho vista comparire sulle scale con questa gonna sfrangiata che faceva intravedere la figa…ti ho fatta godere… adesso non farmi più aspettare!’
Con un colpo me lo ritrovo completamente in gola…quasi soffoco.. la poesia della serata pare scomparsa: il metronotte ha scoperto le batterie…. tutte le carezze… i baci…voleva solo fottermi… e l’avrebbe fatto nel nostro condominio, se avesse potuto…
Eppure questi pensieri, un po’ amari , tornano ad eccitarmi, mentre glielo succhio con avidità, con forza… con rabbia, quasi… mentre lo guardo da sotto in su… mentre gli accarezzo le palle…gliele strizzo quasi…
‘ Allora, ti decidi a venire, stronzo? Dov’è tutta la tua fretta ora?’penso .
Quasi in risposta alla mia muta domanda, vengo investita sul viso da un fiotto caldo.. e poi un altro…e un altro ancora che cerco di far entrare in bocca ….
La mia guardia giurata è accasciata sul sedile: ha dato tutto ormai…. e io sono tutta impiastricciata del suo seme… cerco di ripulirmi alla bell’e meglio…
‘ Stai benissimo così, si addice al tuo costume e al tuo trucco dark quel tocco chiaro della mia sborra!!
Dai che ti accompagno in discoteca’ conclude sorridendo.
Qualche centinaio di metri più in là mi fa scendere, io nel frattempo mi sono sistemata e pulita.. prima di allontanarmi, istintivamente gli dico ‘grazie’
‘ Ma come sei educata! Mi ringrazi pure!!’ risponde beffardo.
‘ Piuttosto… vedi di non aspettare un altro anno per concedermi il bis…. quando ti viene voglia di …un bel bastone duro… prima che prenda servizio alla sera, ricordati che abbiamo anche i box nel nostro condominio …. Buona serata, divertiti!!’
E si allontana sgommando.

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