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Racconti Erotici Etero

Notturno chat

By 13 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

(Al variegato popolo della chat, che lo ha ispirato!)

Notte di fine luglio: fa caldo e sono solo.

Ho appena acceso il mio portatile per entrare in chat, ma so già che non troverò ad attendermi né Siccia né Pumollo, due cari amici marito e moglie da qualche giorno andati in ferie. Stanno su un’isoletta al centro del mediterraneo e ci scambiamo sms: mi raccontano che il mare è bello e che il loro gommone fila che è una meraviglia.

Loro, dunque, non ci sono, ma questo non è un problema: non cerco amici reali questa sera, voglio solo calarmi nella giungla della chat’

Tasto sinistro del mouse: devo scegliere un nick, uno dei tanti, meglio qualcosa di forte e che susciti curiosità, altrimenti rischio di addormentarmi davanti lo schermo lcd’

Ecco: compare una lunga fila di netfriend, raccolti operosamente nelle ultime settimane. Comincerò da quelli ed aspetterò, intanto, che qualcuno mi dia la caccia’

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_ Ehilà, Torello! Come si va???

Torello non è il suo nick, l’ho ribattezzato io così dopo averlo sentito declamare le misure del suo ‘sesso! Un ragazzotto un po’ tonto che scrive con lo stesso accento toscano con cui di sicuro parla’

_ Booo? So qua! Ma di porcelle neppure l’ombra! Solo qualche strullo di tanto in tanto!

Giulisona, un’amica di Siena che per ora sta in ferie anche lei, mi spiegò una volta che ‘strullo’ vuol dire pressappoco ‘tonto’! Certo che fa un bell’effetto sentire Torello dare degli strulli ai suoi avventori: ma cosa saranno mai costoro??? Poi, faccio la domanda che Torello ama più di ogni altra sentirsi porgere’

_ Dimmi un po’, Torello’ lo hai mica misurato oggi? (Faccina ammiccante)

_ Hazzo he sì! Oggi viaggiava sui 22 cm, una meraviglia! Aspetto solo he hompaia qualche bella porcella pe’ farglielo vedé in cam!

Da quello che ho capito, Torello lo misura ogni giorno. Appunta scrupolosamente ogni minima variazione e passa il suo tempo a farlo vedere in cam. Lavora solo occasionalmente, come ‘stagionale’, dice lui, e quando gli auguro di trovare qualcosa di più sicuro, mi risponde: Ma figurati! A me non mi garba punto di andà a lavorà!

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_ Ciao bello!

S’è aperta un’altra finestra, un altro netfriend, e lascio quindi Torello alle sue ‘misure”

Quest’altro almeno ha una bella testa, ma è uno che fa il furbo, e con i furbi non ho mai legato.

_ Ma quante volte devo dirti che non sono bello? Affascinante, caso mai’ (Faccina sorridente)

_ Ahah! Ma non vai a letto questa sera? Cos’è, hai in mente anche tu qualche trasgressione?

Il tipo ha la fissa delle ‘trasgressioni’. L’ho capito da poco, da quando, cioè, mi ha confidato di avere una storia con una ragazza molto bella (sarà vero???), eppure di lasciarsi distrarre da ogni altra che gli capiti sotto il naso!

Penso sempre alle altre, qualche volta anche agli uomini’ – di solito è così che attacca discorso’

Riprendo la conversazione con lui’

_ Trasgressioni? Io? E cos’è mai una ‘trasgressione’?

_ Beh’ a volte a me capita di pensare di farmi fare un bel pompino da un uomo! A te no?

So già dove vuole andare a parare, così gli rispondo in un modo per lui inatteso, ma che di sicuro spera molto’

_ Ah, sì? Ti dirò, a me capita a volte di pensare di farlo io un pompino a un uomo! (Faccina sorridente)

_ (Faccine sorridenti) Bene! Magari allora ci incontriamo’ Che ne dici?

_ Ehehe!!! Penso proprio di no! Vedi, nella realtà certe cose mi smontano, riesco a fare sesso solamente con le donne’ E poi, gli uomini oggetto delle mie attenzioni fantastiche, sono così belli che non credo se ne trovi l’eguale nella realtà!

Capisce che è tempo perso, allora mi dice che è stanco e che andrà a nanna.

Saluta, saluto’

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Chi legge si starà chiedendo come mai ho tanti netfriend di sesso maschile. Semplice: direi che ci stanno molti più uomini in chat che non donne! Ed io sono un tipo che non si fa problemi, poiché penso che ascoltare gli altri, aiuti comunque a capire qualcosa di se stessi; del resto, quando i discorsi scadono di tono, allora puoi decidere di riderci sopra oppure di staccare’

Adesso s’è illuminato il nick di un’amica, una persona piuttosto particolare’ La clicco.

_ Ciao! Sei impegnata?

_ Ciao! No, no’ anzi, mi fa piacere sentirti!

Questa la conosco da un paio di mesi’ – ha un nick sul tipo della ‘slave’. La prima volta che la cliccai le chiesi se volesse spiegarmi’ Lei mi spiegò di essere a servizio completo di una benestante signora, di possedere una carta di credito illimitata, di essere comunque libera di abbandonare il suo servizio in qualunque momento’ Io non feci altre domande specifiche, le dissi solo che per me contava la classe e che guardavo innanzitutto alla ‘testa’ della gente’

Credo che apprezzò molto la mia risposta: da allora, ogni volta che ci sentiamo, mi dice di avere qualcosa per me, ed il qualcosa è una sua ”foto di lavoro’!

_ Mah’ non mi dire che mi stai scrivendo dal bordo piscina???

_ Eh no! Sono appena rientrata da un party con la mia padrona, sto per andare a nanna! Ho solo controllato la posta’

_ Capisco’

E non ho neppure il tempo di rilanciare che mi chiede di attivare il tasto di ricezione file’

_ Complimenti! Questa foto è bellissima’ Anzi, ‘tu’ sei bellissima!

La foto la ritrae di spalle, accovacciata in penombra e con il sesso semiaperto e semicoperto da una peluria biondo cenere’

_ Grazie! Sei sempre molto gentile tu’

Poi mi manda ancora un paio di foto, in azione con uomini e donne, foto che ai miei occhi non sono altrettanto belle, e non tanto perché la ritraggono in azioni di gruppo, ma piuttosto perché gli altri soggetti non possiedono neppure lontanamente un briciolo del suo fascino!

_ Ciao! Fai sogni d’oro!

_ Ciao! Alla prossima!

E scompare anche lei nella notte silenziosa’

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_ Ciao! Allora, ti piacerebbe sculacciare questo ragazzo molto cattivo?

La nuova finestra si è aperta così all’improvviso, e la richiesta ha attraversato come un fulmine la mia mente, che neppure faccio caso che sono già passate le tre del mattino’

Di nuovo lui!

‘Sarà uno che gioca’, pensai la prima volta che il tipo mi contattò in chat. E corsi a leggere il profilo, che raccontava di un maschio di appena 22 anni, della mia stessa città. Poi cercai di capirne di più e risposi a quanto mi chiedeva’

_ ‘Vorresti essere sculacciato? E perché mai?

_ Mah, senti’ io sono eterosessuale, single, studio anche’ Ho solo voglia di trovare un gruppo di amici che mi sculaccino a turno! Tu hai comitiva?

Cazzo! Questo fa sul serio! C’è un ché di scientifico nel suo modo di conversare’ – pensai allora. Poi gli chiesi se vivesse bene la cosa, se avesse mai pensato di realizzare le sue fantasie all’interno di un rapporto di coppia, gli dissi pure che sono molto aperto, ma che per certe cose io’

_ Dai, non ti fare problemi al posto mio! Me le dai queste sculacciate? A me piacerebbe con un bel battipanni! Senti’ ti dò 50 euro se mi sculacci! Bastano?

Allora mancò poco che mi mettessi a piangere! Lui mi spiegò che la cosa lo eccitava, punto! Mi disse che non si trattava di pura fantasia, ma di qualcosa che voleva assolutamente realizzare!

Ed ora rieccolo, col solito tono di sottomissione’

_ ‘Oggi sono stato proprio cattivo! Merito proprio le tue sculacciate, padrone!

Cerco di sdrammatizzare, gli dico di trovarsi una bella fanciulla con cui dedicarsi a tutte le porcellate che gli passano per la mente, ma mi accorgo che lui mi guarda strano (si fa per dire, in chat!), che non riesce a seguire i miei discorsi così come io non riesco ancora a concepire i suoi! Non c’è verso di farlo desistere dalla sua proposta, ma questa sera non mi va di stare ad ascoltarlo: così decido di confinarlo in quella zona della chat in cui non è possibile essere contattati!

Mancanza di stima personale – mi dice un’amica psicologa – maturata soprattutto durante la prima infanzia. è questo che spinge un soggetto a chiedere ad un altro di essere picchiato o di fargli più in generale del male, al fine comunque di provare piacere fisico’ Più o meno la stessa cosa che accade con le donne che si atteggiano a ‘slave’. L’amica sostiene, d’altra parte, che il desiderio più segreto di quasi tutte le donne sia proprio quell’atto che la società civile maggiormente condanna, e cioè lo stupro!

Ma io con gli psicologi non sono mai andato troppo d’accordo: cercano sempre di cacciarti con forza dentro uno dei loro bravi schemi preconfezionati al quale cercano di farti aderire in tutti i modi, così da avere pronta, un attimo dopo, la soluzione al tuo caso! E poi, altro che slave! Una vera slave ti dice cosa vuole che tu le dica e cosa non vuole; quando devi chiamarla e quando non devi, insomma, se decidi di far da master ad una slave, alla fine ti accorgi che ‘il vero slave sei tu!

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_ Mmmmhhhh’ che bel nick! Dimmi un pò, questa meraviglia la fai vedere? (Faccina ammiccante)

Ecco adesso qualcuno che prende troppo sul serio il mio nick! Una donna, a giudicare dal profilo, ma non ne sarei poi tanto sicuro’

_ Vorresti ‘vederlo? Dai, il nick è soltanto un esperimento’

_ E cosa sperimenteresti, tu?

_ Rilevo la percentuale di quanti mi cliccano in un’ora! (Faccina sorridente)

_ Ahh’ ma allora non hai cam?

_ Cam? Ehm’ no, mi spiace, niente cam! Se vuoi però posso chiamarti al cell. e ti dico com’è fatto’ (Faccina sorridente)

_ Vabbé’ sto perdendo tempo, ciao!

_ Ciaaaaaaaoooooooooo!!!

Di solito finisce sempre così: quando chiedi di parlare al cellulare si tirano subito indietro! Sarà forse che viene meno quello scudo di perfetto anonimato di cui vive la chat? E poi, ad una donna piacerà davvero vedere un uomo che mostra in cam il suo sesso?

Qualche tempo fa, chattai con una che mi diceva di tenere aperta ogni giorno non una, ma più finestre con uomini che le mostravano i propri attributi! (‘) A me piace, sai, col mio ragazzo ho una vita normale, ma è solo in chat che mi diverto veramente! ‘ ma non sono mai riuscito a capire se facesse sul serio’

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_ Ciao! Ancora sveglio a quest’ora???

Mancava solo lui!

Questo mi ha raccontato di aver visto naufragare il proprio matrimonio e di aver intrapreso, per sfogarsi, la carriera di ‘escort’. Qualche cliente lo recupera in chat, ma il grosso lo contatta conto terzi’

_ C’è caldo e non ho sonno’

_ Sì’ fa tanto caldo in questi giorni’ Allora, hai pensato a ciò che ti ho detto?

_ Ehehe!!! Non credo che tu sia il mio tipo’ Rimaniamo amici, ok? (Faccina ammiccante)

_ Mah’ come vuoi! Ti ho già spiegato, fare sesso con una persona colta e gentile come te sarebbe per me come riscoprire dei piaceri dimenticati’

_ Ma no, credimi, ti annoieresti! Sul più bello comincerei a parlarti delle cattedrali gotiche oppure del teorema di incompletezza di G’del’ Non è proprio il caso! (Faccina sorridente)

_ (Faccina sorpesa) Ok’ corro a letto, ché ho sonno! Ciao!

_ Ciao!

Quando mi capita di parlare col tipo, mi convinco che, se uno di professione fa l’escort, alla fine è sempre una persona molto sola! Ma forse non è sempre così, chissà, magari da qualche parte del mondo esisteranno anche escort ricchi e felici’

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_ Ciao! Fai anche tu le ore piccole, vedo! Trovata qualcuna della mia taglia?

Un altro netfriend, un toscano piuttosto simpatico.

Questo dice di avere problemi a trovare una donna che non si faccia intimorire dalle sue ”dimensioni’! Vedi ‘ mi spiegò una volta ‘ averlo troppo grande a volte è un problema! Pensa che una volta mandai una tipa dal ginecologo con una tremenda infiammazione’!

_ Ciao! Mah’ ti dirò, chattato solo con una di Pisa che forse le piaceresti (Faccina ammiccante).

_ Waaaaaao! Dammi il nick, dai!

_ Mmhhh’ ok, ma comportati da vero gentleman, mi raccomando! ‘ e corre a contattare la tipa’

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è vero, in chat ho più contatti con uomini che con donne! Un motivo, come ho già detto, è che in chat ci stanno più uomini che non donne. Ma c’è anche un altro motivo: trovo la cosa più divertente e meno coinvolgente!

Tranne qualche rara eccezione, infatti, l’immagine mentale che ci si costruisce da una conoscenza virtuale non corrisponde mai a quella reale. Quante volte non vi è capitato di chattare con una donna o un uomo, di rimanere incuriositi dalle sue argomentazioni, di farvi una precisa immagine di come possa apparire dal vero e poi’ di rimanere terribilmente delusi dalla voce o dall’aspetto fisico (che non è solo una questione strettamente anatomica, ma soprattutto modo di porgersi e di comportarsi)?!

Come uomo fondamentalmente etero, se chatto con un uomo e poi quello mi manda una sua foto e trovo che lo immaginavo diverso, non sento la delusione più di tanto! Se mi prende una donna, invece, e poi non è come l’immaginavo’

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_ Ciao’

_ Ciao! Aspettavo che ti facessi viva, sai?

Questa è una netfriend dell’Emilia, una donna enigmatica che si dice felice ogni volta che mi trova, e che chiede sempre delle coccole’

_ Ed io sono felice di ritrovarti! (Faccina ammiccante)

_ Il tuo ragazzo? Sempre geloso?

_ Sì! Ma la chat è il mio regno, qui lui non può entrare ed io posso finalmente sognare’

_ Beh’ se è geloso, per me è principalmente un insicuro’

_ (Faccina sorridente) Uhm’ vedi, io non intendo lasciarlo, anche se ammetto che mi prendono terribilmente le tue parole’

_ Lo so, lo so’ ma è un discorso, il tuo, che io trovo difficile da accettare’

_ Ti ho detto tante volte, a me piace sognare, e tu sei per me il più bel sogno. Non posso darti altro’

_ Beh, scusami, ma questa notte sono stanco’ Penso che finirò di mandare posta e poi andrò a letto’

_ Ok! Io rimango sempre qui’ Ciao!

_ Ciao!

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_ Ciao! Bel nick, sei di Pa?

Questo non lo conosco’ il profilo racconta di un maschio milanese di 41 anni’

_ Grazie! Sì, sono di Pa’

_ Beh, volevo chiederti, io laggiù ho beccato una tipa che ne vuole due belli grossi’ Io vengo ad ottobre, tu te la senti?

_ Uhm’ dipende dai miei impegni! Comunque, tu fatti vivo qualche giorno prima e ti faccio sapere’ (Faccina ammiccante)

_ Ok! Se mia moglie nel frattempo non mi castra! (Faccina sorridente) Ciao!

_ Ciao!

Non credo proprio che ad ottobre farò compagnia al tizio per il suo menage a tre! Anzi, mi chiedo: possibile che la gente riesca a fare sesso con altra gente che neppure conosce? E che percorra, per questo, in lungo e in largo la penisola? Possibile che nessuno riesca più a fare l’amore in modo semplice e senza troppe complicazioni?

Ma questo, in fondo, è niente. Una volta un tale mi chiese di fingere d’essere una ragazzina tredicenne, e di imitarne i gemiti!!! Era così, a quanto pare, che riusciva ad eccitarsi! Gli risposi scrivendogli le prime battute di una nota canzone di Adriano Celentano, che riprendeva i versi dei primati quasi umani; poi gli dissi di levarsi certe cose dalla testa, ché altrimenti lo avrei segnalato alla polizia! Chissà perché, sparì un secondo dopo!

Solo di rado qualcuno scrive cose belle, che ti fanno sentire bene indipendentemente che dall’altra parte ci sia un uomo o una donna, o che tu stesso finga di essere ciò che in realtà non sei.

Alcuni mesi fa, ad esempio, quando ancora mi capitava di entrare in chat con nick femminili, non contavo più le finestre che mi si aprivano contemporaneamente. E tutti che dicevano la stessa cosa: ”sei anche intelligente, molto, oltre ad essere una donna terribilmente passionale!’ ‘ cosa non difficile, del resto, per chi scrive racconti erotici! Poi ci provavano, ciascuno a suo modo, ed io capivo allora come può essere fastidioso per una donna sentirsi abbordare in un certo modo anziché in un altro!

Di recente, ho conosciuto pure un tale della Campania che ogni tanto mi clicca e mi dice le cose più dolci che un amante possa desiderare! è fidanzato, e sa bene che io sono un uomo, ma mi propone lo stesso di fare l’amore con lui dicendomi ‘ti amo’!

Se ho del tempo da perdere, allora sto al gioco, anche se so bene che nella realtà un rapporto con un altro uomo mi smonterebbe. Rimango soltanto perché apprezzo il fatto che il tipo non usa mai termini offensivi o porcate varie che invece abbondano, in situazioni analoghe, sulle finestre di tanti altri avventori! Qualche volta lui muta il mio nome al femminile ‘ per sentirsi più a suo agio, credo! ‘ ed allora a me compare il sorriso sulle labbra, ma un attimo dopo ci ripensa ed ecco che torna a chiamarmi col mio vero nome!

Anche lui, in fondo, finge, non c’è dubbio. E tuttavia mi sembra di gran lunga migliore di molti altri, specie di certi uomini che, se chiedi loro se siano bisex, ti rispondono: ‘ma tu, sei maschio o femmina?’, e se rispondi che sei femmina dicono di sì, se invece rispondi che sei maschio ‘cominciano a lanciare anatemi!!!

Ma eterosessuale, omosessuale, bisessuale, transessuale: che senso ha la classificazione se poi, in fondo, ciò che ciascuno cerca è soltanto amore? E se qualcuno spesso obietta che pure è utile una classificazione, allora perché, di fatto, utilizzarla sempre in senso discriminatorio?

Quando posso, cerco di smontare la gente su certi assurdi pregiudizi, e a volte ci riesco. Ricordo ancora, ad esempio, quell’irredimibile ultras catanese che, quando per gioco lo coinvolsi in uno scambio di coccole virtuali, alla fine mi disse, stupito di se stesso: ‘Grazie, è stato meraviglioso, da te accetterei tutto! Ma per favore, non dirmi mai che fai il tifo per il Palermo!’

A questo punto, comincio a pensare che il popolo della chat sia classificabile in almeno tre distinte categorie: quelli che ci stanno fondamentalmente per moda, e che comunque non disdegnano l’avventura occasionale; quelli che cercano le cosiddette ’emozioni forti’, che poi, in realtà, altro non sono se non emozioni molto squallide; e quelli che ‘ me compreso! ‘ ci stanno perché, più illusi o più ottimisti degli altri, pensano in fondo che anche la chat riservi a suo modo una qualche forma di calore umano, sia pure virtuale – quel calore che la società industriale avanzata, con i suoi conflitti e le sue moderne forme di alienazione, ha sperduto chissà dove’

Adesso gli occhi mi si appannano, qualche lacrima: non sto piangendo, è solo uno sbadiglio che irrompe all’improvviso’ Sono stanco! Chiudo tutte le finestre, esco dalla chat e mando a nanna il pc.

Nello stesso istante, un rumore sordo mi giunge attraverso il balcone, proveniente dalla strada’

Accidenti! Son già quasi le 7.00!

Non mi preoccupo minimamente di controllare cosa stia accadendo: conosco a memoria quel rumore, da più di trent’anni sempre lo stesso, una specie di sveglia non richiesta.

Ecco: laggiù una persiana è stata appena spalancata, qualcuno trascina un mobile sul marciapiede, e poi ancora il solito aroma – pungente, forte, inconfondibile della vernice a spirito – che lentamente sale e comincia ad impregnare prepotentemente l’aria tutt’intorno’

Tra poco la za’ Maria, sua moglie, comincerà a dirgliene di tutti i colori, come ogni mattina; poi, facendo a pugni col cancro che ormai da qualche anno la divora e che la rende, se possibile, ancora più brutta, lo raggiungerà e gli si siederà accanto, e lo guarderà come se lui fosse il più bell’uomo di Sicilia’

Don Santo il verniciatore, allora – che mi conosce da quando sono nato e mi saluta sempre con quegli stessi occhietti scuri che brillano di ammirazione su quel volto scarno che sembra non invecchiare mai; lui, che una sola volta si è azzardato a chiamarmi ‘prufissuri’, ma che per fortuna ha smesso subito, quando gli ho risposto serissimo che, caso mai, l’unico ‘professore’ era lui, che mi sorrideva quando passavo davanti alla sua persiana, ancora aggrappato al collo di mia madre, oppure suonava per me il campanello di casa quando non ero ancora abbastanza alto da arrivarci da solo! – don Santo, dicevo, comincerà a carezzare serafico i suoi mobili tarlati, li cospargerà di sempre più strani prodotti alchemici, li osserverà con amoroso scrupolo e quelli, alla fine, torneranno lentamente al loro antico splendore!

Non ne sa nulla, lui – anima candida – della chat e di queste moderne diavolerie, né il ‘professore’, da parte sua, si azzarderebbe mai a contaminarlo, neppure minimamente’

Lui sa soltanto che fuori dalla Sicilia esiste una città bellissima che si chiama Firenze, piena di musei e di opere d’arte che ci vogliono occhi a guardarli e che solo qualche rara volta, a Natale, anche lui ha potuto vedere, quando è andato a trovare i suoi figli maschi che da molti anni, ormai, lavorano proprio lì ‘ e che, come ripete spesso, con gli occhi che gli brillano di contentezza, ‘per campare, grazie a Dio, non devono fare i verniciatori di mobili come me!’

Voglio che rimanga così per sempre.

Mi pare somigli al Rocco Spatu dei ‘Malavoglia’, Santo: ‘sempre il primo a cominciare la sua giornata!

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