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Racconti Erotici Etero

Pan per focaccia

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Carla aveva un appuntamento con Silvia per quel pomeriggio e approfittando del sole oziava per negozi in quella parte della città a lei sconosciuta. Mancava poco all’ora e nel guardare in un negozio vide riflessa la macchina di Paolo che passava svoltando in una vietta più avanti. Incuriosita affrettò il passo e giunse vicino alla macchina mentre più avanti il marito si apprestava ad entrare in un hotel di poche pretese con una che ‘Carla classificò subito per prostituta. Un ira improvvisa l’assali di colpo ed affrettando il passo si diresse verso l’entrata dell’albergo. Ma qui giunta si rese conto di non riuscire a mettere in pratica i propositi che le affollavano la testa. Impotente per la sua vigliaccheria cominciò ad andare su e giu davanti all’albergo maledicendo il marito.

‘Ciao stupenda andiamo dentro a divertirci?’Carla si girò infuriata e si trovo di fronte il tipico rappresentante piacente che le sorrideva sfacciatamente. ‘Allora andiamo su a fare quattro salti?’ ‘Posso pagarti bene visto che oggi ho fatto tombola’

Carla stava per rispondergli per le rime quando l’ira verso il marito le suggerì la vendetta da consumarsi li a caldo e rivolgendosi all’uomo sparò un prezzo che stimava abbastanza alto. ‘Sei cara, ma da quello che vedo sei pure una fica pazzesca..dai andiamo che già sento il cazzo che inizia a fremere’ e presala per un braccio la trascinò nell’albergo. Carla spinta dall’uomo entrò con lui nella hall dell’albergo e sotto gli sguardi indagatori del portiere aspettò che l’uomo sbrigasse le formalità di rito.Pagato e prelevato una scatola di preservativi dal banco Mario (cosi si chiamava) la sospinse, mettendole una mano sul culo, verso le scale ed arrivati sul pianerottolo aprì una stanza ed entrò con lei, richiudendo la porta dietro di sé:

La stanza era abbastanza squallida, la tipica stanza per puttane, con un enorme letto dalle coperte non troppo pulite. Dalle pareti giungevano rumori soffocati di persone impegnate a fottere con colpi di letti contro le pareti e grugniti di orgasmi. Trovò il tutto vagamente eccitante, immaginando Marco nella stanza vicino fra le gambe di una puttana. ‘Allorai spogliati e vieni qua che ho una voglia pazzesca? Carla si girò verso Paolo e vide che l’uomo era quasi nudo, allora iniziò a spogliarsi e sedutasi sul letto si sfilò le mutandine. Avvicinatosi a lei e menandosi il cazzo semiduro Paolo cercò maldestramente di ficcarglielo in bocca ma Carla prendendo l’iniziativa gli impugnò la verga e scappellandogli la pelle dal glande iniziò a leccarglielo dolcemente alternando le leccate a dei succhiamenti alla cappella paonazza. Sentiva fra le mani il grosso cazzo venoso dell’uomo pulsare e ingrossarsi sempre di più e sempre alternando leccate e succhiamenti lo portò rapidamente a mugolare di piacere. ‘Dio che bocca da pompini che hai’ dai succhia’ aspirami la sborra dai coglioni che poi te lo ficco nella fregna’ Salito sul letto Paolo cercò di tirarsi addosso Carla ma questa montatogli addosso allargò le gambe e si posizionò con la fica sulla faccia dell’uomo.’Dai lecca montone che una fica così profumata non l’hai mai assaggiata’. Impossibilitato a muoversi l’uomo iniziò a leccarle golosamente la fica con larghi colpi di lingua. Carla sempre più calata nella parte iniziava a sentire fra le cosce i primi accenni di godimento e allargandosi le labbra della fica incitò l’uomo a farla godere. Dopo un pò Paolo riusci a divincolarsi dalla stretta di Carla e presala la sdraiò sulla schiena e messosi fra le sue cosce le entrò in fica con dei colpi secchi di cazzo cominciando a fotterla con foga. Sotto di lui Carla con le gambe dolorosamente spalancate sentiva il grosso cazzo penetrarla con colpi sempre più forti, allora per placare quella furia e prolungare la chiavata gli attanagliò le gambe alle reni e facendo forza ne rallentò il ritmo, Poi cambiando posizione si mise sopra all’uomo e iniziò lei a fotterlo lentamente. Muoveva il culo lentamente facendo uscire il cazzo sino al glande per poi rificcarlo dentro con un deciso colpo di reni. Paolo sotto di lei abbrancatole le chiappe cercava di dare colpi sempre più forti ma Carla era esperta e guidava la monta con sapienza. Dopo un tempo che le parve lunghissimo Carla iniziò a godere e questo le fece perdere la presa su Carlo il quale ne approfittò dandole colpi furiosi alla fica. Carla godette a lungo lubrificando l’asta con i suoi umori ficali ed infine senti nella fica le contrazioni del cazzo di Paolo che sborrava a sua volta. Continuò ancora un poco poi si abbatte soddisfatta sul petto dell’uomo. ‘Lo sapevo che eri una troia coi fiocchi e penso di aver speso bene i miei soldi’.’Perché dici questo? non vorrai andare via cosi presto. Sento ancora un po di voglia di cazzo’. Detto fatto Carla si sfilò l’uccello dalla fica e liberatolo dal preservativo pieno di sperma iniziò a succhiarlo avidamente pulendolo dalla sborra. In breve il cazzo ridiventò bello turgido e messasi alla pecorina con le gambe spalancate e con la fica fremente e vogliosa all’aria, Carla incitò l’uomo. ‘Dai montami ancora come una vacca..Spaccami la fica da quel toro che sei’.non usare il preservativo che voglio sentire il tuo cazzo strusciarmi le pareti della fica e riempimi di sborra calda’ Paolo più infoiato che mai col cazzo rigido le montò sopra da dietro e con due colpi violenti le affondò il cazzo nella tenera fica dischiusa dalla voglia. Poi sistematosi bene in arcione iniziò alla sua maniera a fottere la fica sotto di lui. ‘Dio che bello dai pompa più forte montone dai sfondami e inondami di sborra’ godoo’godo dio che bello’ urlava Carla anche per farsi sentire aldilà delle pareti. Finalmente dopo varie godute di Carla anche Paolo godette riempiendo la fica calda della vacca di sborra schiumante .Continuò a pomparla anche col cazzo semirigido sporcando le lenzuola di sperma che fuorusciva dalla fica piena. Alla fine usci col cazzo completamente dalla vagina e lo ficcò in bocca a Carla che lo ripulì completamente dagli umori della chiavata.

Alla sera tornata a casa e salutato Marco si ritirò in salotto per telefonare a Silvia. La trovò subito e scusandosi le racconto della chiavata fatta e dei soldi presi. ‘Ah bene vedo che ti stai facendo furba, anzi la prossima volta che ci vediamo ho una proposta da farti”’.continua

Carla e Silvia vanno assieme al loro primo appuntamento in un prestigioso hotel del centro. Carla dopo quell’ avventura nell’alberghetto si &egrave incontrata con l’amica per sapere cosa voleva da lei.

‘Sono contenta dell’avventura che hai avuto così ti sei sbloccata da quelle remore codine che ti portavi addosso dall’infanzia. Vedi io da circa un anno faccio parte tramite una conoscenza di università di una organizzazione che organizza incontri fra ragazze e ricchi facoltosi. Sono organizzati al meglio, basta dirti che pretendono il certificato medico dai partecipanti per mettere al sicuro la salute di tutti. Loro si prendono il 50% però ti offrono clientela scelta e visite mediche e ginecologiche ogni tre mesi, su questo sono molto esigenti ed arrivano al punto di avvisarti nel caso qualcuno &egrave sprovvisto di certificato medico cosicché tu ti regoli coi preservativi. Io mi faccio un incontro settimanale di media alle volte due e ti garantisco che mi faccio delle scorpacciate di cazzi che mi hanno reso l’esistenza molto piacevole.’ ‘Però devi stare attenta a stupidaggini come quella che hai commesso’. ‘Ai ragione Silvia avevo perso la testa e in quel momento volevo solo farmi montare di brutto e farmi riempire la vagina di sborra calda’ ‘Allora ci stai?’ ‘Ok va bene combina l’incontro e vedrò di divertirmi alla faccia di quello stronzo cornuto di Marco che con una figa di moglie come m&egrave va a puttane’.Arrivati nella hall incontrano i due clienti, Paolo e Fred, un nero di NewYork. Dopo le presentazioni i quattro si dirigono al bar e fra bicchieri di champagne fanno allegramente amicizia. Finita la bottiglia, Paolo con Carla e Fred con Silvia si dirigono sopra verso la loro stanza. Chiaramente Fred &egrave attratto da Silvia una biondina naturale alta e sinuosa con una faccetta da porca maliziosa, mentre Paolo smania nei confronti dello scuro di Carla. Entrati nella camera i 4 rapidamente si spogliano nudi. Paolo e Fred si sdraiano sul letto invitando le due donne a unirsi a loro. Carla non può trattenere un brivido di piacere vedendo il fisico di Fred ed il suo enorme cazzo circonciso sormontato da una cappella grande quasi il doppio dell’asta, dando così l’impressione di un grosso fungo. Silvia subito si fionda su quella cappella iniziando a succhiarlo voracemente. Carla vedendo l’assalto di Silvia sente un languore fra le cosce e toccandosi sente la fica già umida. L’amica scorre con la lingua sull’asta del cazzo insalivandola e succhiandone vogliosa la cappella. ‘Ti piace &egraveh il cazzo di Fred? Ma adesso succhiami il mio che poi te lo metterò nel culo’ Detto questo Paolo la prende per la testa dirigendola verso il suo cazzo ritto. Carla lo impugna e inizia a spompinarlo. Ha un bel cazzo affusolato e lungo’un cazzo da inculata , come avrebbe scoperto più tardi, gli lecca le palle e menandolo gli ficca la lingua nell’ano facendolo guaire di piacere. Ma Paolo impaziente la ribalta e posizionatosi sopra di lei alla 69 le ficca il cazzo in gola iniziando con bravura a leccarle la fica umida. Sente che &egrave esperto nel leccare…sente la sua lingua che instancabile le scopre tutti i recessi della vagina ora mordendo ora lambendole il clitoride. E dopo un pò le arriva rapido il primo orgasmo mentre Paolo ficcatole un dito nel culo ne assapora gli spasmi del piacere. L’uomo continua nella sua leccata e Carla girando la testa vede il negro che già sta chiavando poderosamente la fichetta di Silvia. Questa urla di piacere mentre il cazzo pompandola produce un rumore di risucchio. Carla guarda e vede il cazzo entrare ed uscire trascinando nella monta fiotti di liquido ficale, sente implacabile la lingua di Paolo che la fa gemere mentre il suo cazzo le affonda nella gola. Mai era stata leccata cosi bene e dopo un ennesimo orgasmo l’uomo le smonta d’addosso e allargatole le cosce le entra vigorosamente in fica. Sente il lungo cazzo toccarle il collo dell’utero e dopo un attimo pomparla freneticamente.’Dai troia ti piace questo cazzo eh’senti come gode la vacca’ A fianco, Silvia ora cavalca Fred e Carla vede che dalla fica le esce la sborra biancastra del negro che la già riempita una volta e che scivolando scende verso i grossi testicoli. Pensa di allungarsi per leccare quel nettare caldo e ciò le procura un nuovo orgasmo..Paolo la sente fremere e toltole il cazzo dalla fica cerca di ficcarglielo nel culo.’No non ora ‘mi fai male’. ho i muscoli della fica troppo tirati dal godimento:’ Paolo desiste e lumato il culo di Silvia nel su e giù della monta, si stacca da Carla e posizionatosi dietro all’altra troia le entra in culo con un grugnito. Cosi ora Carla stizzita vede Silvia posseduta dai due che la chiavano e inculano all’unisono. Con un sussulto Fred sborra in fica a Silvia e mentre la sborra scende copiosa lungo l’asta del cazzo anche Paolo sborra riempiendole di sperma lo sfintere. ‘Cazzo che bella sborrata che mi sono fatto ..hai un budello che e una favola..dai succhiamelo e puliscimelo che dopo voglio inculare quella troia della tua amica mora’. Toltasi da sopra del negro Silvia inizia a succhiare Paolo mentre questi le lecca voglioso la sborra che le esce dai due buchi spalancati. Carla guarda Fred ed a un suo cenno si posiziona a cosce larghe su di lui e presogli il cazzo semirigido fradicio di sperma se lo ficca nella fica impalandosi sino alla radice.La grandezza dell’uccello le toglie per un attimo il respiro ma poi adattando i muscoli della vagina all’uccello inizia a pomparlo lentamente. Nonostante le sborrate fatte Fred inizia a ingrossarsi dentro di lei procurandole nuovi fremiti e dopo un tempo lunghissimo sente che sta per raggiungere un nuovo orgasmo. Frattando Paolo sotto le succhiate di Silvia &egrave ritornato duro come un palo e lasciata la donna si posiziona dietro Carla. ‘Dai sistemati bene vacca, che questa volta ti farò godere nel culo’. Carla sotto la chiavata del cazzo di Fred sente il desiderio riemergere quindi sollevando il culo e rilassati i muscoli dell’ano riceve il cazzo sino in fondo. Un fremito di piacere la sconquassa sentendo i due membri contemporaneamente nel corpo. I due cazzi la pompano all’unisono strappandole urla di piacere e dato che &egrave la prima volta che la montano in due contemporaneamente cerca in qualche modo di patecipare per non rimanere solo una fica da usare. Ma i due non badano a lei, &egrave solo una troia con due buchi caldi da riempire e da usare per il proprio godimento..Carla lo sente riempiendola di piacere perverso e quindi godendo rimane aperta alle loro voglie finch&egrave sente l’ansimo di Fred mentre il suo cazzo le si sta ingrossando ulteriormente nella vagina esplodendo poi in getti caldi di sborra che le allagano l’utero. Ora Fred spompato si ferma e Carla poggiando sul suo cazzo ficcato dentro si abbandona totalmente a Paolo che la sta inculando furiosamente.’Cazzo che bel culo stretto e caldo che hai’troia’ e prima facevi la ritrosa…ma io sapevo che ti piaceva prenderlo nello sfintere’dai che godo’ muovi un po questo stupendo culo che te lo riempio’ Carla gode ancora…non finisce più e nell’incoscienza sente lo sperma caldo schizzargli nell’intestino come un clisteri. Rimangono cosi a lungo sfiniti poi Paolo toltosi dal culo di Carla da il suo cazzo sporco da pulire nella bocca di Silvia che a gambe larghe assisteva alla doppia penetrazione masturbandosi. Carla smonta dal cazzo di Fred, finalmente tornato molle e spandendo sborra dai due buchi infiammati si accuccia su di lui pulendolo golosamente fino all’ano. Più tardi mentre torna a casa dolorante ma soddisfatta, Carla pensa che forse il conto col marito sia saldato, ma il pensiero dei due cazzi che l’hanno fatta cosi tanto godere spazza questo pensiero lasciando il campo alla voglia di una nuova chiamata da parte di Silvia.

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