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Racconti Erotici EteroTrio

Per gioco e per Vendetta

By 25 Ottobre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando la nostra relazione ebbe inizio le cose non erano così.
Quando la nostra relazione ebbe inizio il sesso,fra di noi, non era mai stato così.
Tutto cominciò quando Claudia prese a frequentare Roberta,una sua collega dichiaratamente libertina e dagli scarsissimi principi morali. Per quella donna, la ricerca del piacere era la sola motivazione per uscire la sera, la sola condizione per poter definire o meno una serata divertente.
Claudia,dal canto suo,volle fortemente diventare come lei…
Inizialmente cominciò a farlo provocandomi con succinti abiti da uscita,passò poi all’intimo sexy ed infine al farsi desiderare, facendo quello che Roberta le suggeriva convinta di poter ‘scatenare la mia gelosia’. Ed in effetti qualcosa in me scatenò,ma probabilmente non quello che Roberta e Claudia si sarebbero aspettate…

Decisi di mettere in auge il mio piano una sera di aprile,quando il tempo cominciava ad essere migliore e le ragazze cominciavano a chiedere di uscire con maggior frequenza. Quella sera decisi di accompagnare sia Claudia che Roberta nel locale dove erano solite andare, non potevano sapere che per anni avevo bazzicato quel luogo e che sapevo perfettamente come muovermi al suo interno. Camerieri ed addetti alla sicurezza mi riconobbero subito, fra sorrisi ed abbracci lasciai che praticamente tutto lo staff del posto mi salutasse, alla fine andai al tavolo dove le due mi aspettavano.

-Incredibile non pensavo conoscessi così tanta gente- ammise con stupore Claudia -Non mi avevi detto di frequentare sto posto-
Feci spallucce -Beh stiamo insieme solo da tre mesi,ci sono tante cose che non sai-

Roberta rimase silente, il suo sguardo poggiato su di me aveva un qualcosa di allarmato, come se di colpo avesse visto un fantasma. Qualcuno che non pensava di ritrovarsi davanti.
Passammo una bella serata ed infine decisi di invitare entrambe a casa mia. Fra una chiacchiera, una risata ed una mezza verità, alla fine attuai il mio piano. Mi volsi di scatto verso Roberta, le sorrisi e le dissi :

-Non hai ancora capito chi sono vero?-
-Beh io…veramente…-

Perfino Claudia fu molto sorpresa nel vedere Roberta così titubante. Era un imbarazzo quasi atavico, qualcosa che non sapeva spiegarsi. Roberta distolse lo sguardo.

-Te lo dico io- sorrisi -Sono quello a cui succhiavi il cazzo ogni giovedì sera…-

Le due sbiancarono all’unisono, Roberta si volse lentamente rossa in viso, scossa da quella mia uscita così plateale. Fu a quel punto che compresi che in verità, lei, mi aveva riconosciuto subito.

-Non te lo aveva detto?- dissi verso Claudia -Roberta qui in quel locale la chiamano Gola Profonda e non certo perché rivela informazioni…-
-Adesso basta ****! Che diavolo ti prende?!-
Risi -Che mi prende? Mi prende che sono settimane che questa ti porta a fare la zoccoletta in giro a discapito della nostra relazione, perciò adesso &egrave giunto il momento di ripagare la mia pazienza…-

Guardai Roberta e la vidi sorridere improvvisamente. Complice forse l’alcol si avvicinò a me e si sedette, senza preoccuparsi di Claudia presente mi portò una mano sul pacco, saggiandolo come un tempo, sorrise.

-Lui non me lo sono dimenticata- disse -Claudia…- sorrise -Dai vieni, divertiamoci…-
-Ma cosa…a voi siete fuori!-
Claudia fece per alzarsi, arrivò fino alla porta e fu a quel punto che dissi qualcosa.

-Hai poco da fare la schizzinosa Claudia,so bene che cosa facevi al locale…- lei si fermò -Pensavi davvero che non sapessi che ti facevi fottere da chiunque? Andiamo…non sono mica nato ieri-
-Sei un depravato!-
-Da una che per hobby ha quello di farsi scopare non ammetto lezioni di stile- replicai -E tu che cazzo aspetti, una domanda in carta bollata!?-

Roberta obbedì, si mise in ginocchio davanti a me e senza troppe indecisioni liberò il mio cazzo da pantaloni e boxer, lo guardò per qualche momento sorridendo, come se ne avesse avuto nostalgia, poi lo mise in bocca tutto, fino alle palle. Claudia, dalla porta, osservava rossa in viso.

-Possiamo farci la migliore scopata della nostra vita- risi -O puoi andartene, scegli te…io di sicuro intendo svuotarmi le palle stasera…su di te o su Roberta non me ne frega nulla-
Claudia strinse i pugni -Eh no cazzo!-

Tornata indietro Claudia s’inginocchiò accanto a Roberta e la costrinse a spostarsi, afferrò il mio cazzo con la mano sinistra e mi fissò.

-Se te la vuoi scopare fa pure- disse -Ma la tua sborra appartiene alla tua ragazza cazzo!-
-Strano ragionamento-

Con un beffardo sorrisetto Claudia cominciò a spompinarmi. Roberta la guardò vogliosa, come se aspettasse educatamente il suo turno, io allungai una mano suo suo seno prosperoso e lei me l’offrì subito perché potessi toccarlo meglio. Salì nuovamente sul divano, avvicinandomi il seno ala bocca, si abbassò l’abito offrendomelo ed io presi a succhiare i suoi grossi capezzoli scuri. In breve lei cominciò a gemere ed io ne approfittai per poggiarle la mano libera sulla figa.
Mentre masturbavo e succhiavo Roberta, gli occhi castani di Claudia non mi perdevano d’occhio. Si era impossessata del mio cazzo e nonostante fosse diventato ormai durissimo continuava ad ingoiarlo fino alle palle. Godeva e si vedeva lontano mille km.

-Dammi al figa- disse -Forza!-

Claudia si sollevò, da sotto il tubino rosso tolse il tanga e senza alcuna esitazione s’impalò sul mio cazzo cominciando a saltellare. Roberta le afferrò i riccioli e la tirò a se schiacciandole un bacio passionale e voglioso. Io sorrisi.

Il mio piano era appena cominciato…

Per i vostri commenti : Cantastorie86@yahoo.it

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