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Racconti Erotici Etero

Per la prima volta nudo alle terme

By 13 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Il mio amico mi convinse ad entrare nel centro termale di XXT. Sapevo che la sauna in quei posti si faceva senza costume, e il pensiero mi spaventava ma allo stesso tempo di faceva venire un formicolio proprio lì sulla punta del’
Gli spogliatoi sfortunatamente erano divisi, maschietti coi maschietti e femminucce con femminucce. Peccato, da quando avevo staccato il biglietto avevo cominciato a fare fantasie di esibizionismo, avevo tantissima voglia di mostrarlo. Comunque poco male, togliersi i vestiti fu un attimo e potemmo iniziare ad andare in sauna. L’ingresso alla zona mista mi fece lo stesso effetto del castello delle giostre di quando ero bambino. Era il paese dei balocchi, un posto incantato. Tanti culetti all’aria e poi tette e ancora tette. E il mio ‘ che era all’aria e libero, e quella sensazione di libertà mista a esibizionismo che mi sembrava la quintessenza dell’erotismo. Entrammo nella stanza della sauna, fatta a gradoni, ampia. Ci ficcammo su quello più alto. Capii guardando la gente che c’erano due tipi di frequentatori: i locali, abituati alla nudità, e i turisti come me, che provavano per la prima volta la sensazione di stare nudi di fronte a tutti.
Una ragazza in particolare mi colpì.
Aveva lo sguardo timido, ma era bella. Teneva le gambe accavallate. Sui seni perfetti, graziosi, non grandi, giusti, coi capezzoli all’insù rosa chiaro, una goccia di sudore disegnava un piccolo rivolo di desiderio. Mi si ingrandì appena appena. Quando ci incrociammo lo sguardo ci fissammo per un attimo. La timidezza era sopraffatta dalla curiosità, ci guardammo ancora. Passarono così alcuni minuti’i corpi che diventavano sempre più sudati, e la voglia che cresceva. Il gioco continuava in maniera sottile, fatto di sbirciatine e sguardi rubati. La fantasia dentro di me cresceva a dismisura. Uscimmo dalla sauna e iniziammo ognuno a fare i suoi giri. Io col mio amico, lei per i fatti suoi. Ci guardavamo da lontano, e una volta la beccai anche che mi fissava in mezzo alle gambe. Ebbi un moto di desiderio, una voglia irrefrenabile di mostrarglielo. Il primo contatto avvenne al momento dell’aufguss, questa cosa per cui un invasato inizia ad agitare una salvietta a cento gradi mentre la gente muore di caldo. La cosa bella è che si entra tutti insieme, e si crea sempre una coda fitta di gente all’entrata della sauna prima di iniziare. Col cuore in gola, come impazzito mi avvicinai a lei. L’avevo vista da lontano che era si era messa in coda ad aspettare. Sorrise quando mi vide. A quel punto sfacciatamente feci la sola cosa che mi sentivo, mi avvicinai ancora fino a strusciarle il pisello contro il sedere. Fu impercettibile ma l’eccitazione andò a mille quando notai che aveva capito le mie intenzioni e mosso il culetto impercettibilmente per strusciarsi anche lei. Passò anche l’aufguss. Le barriere oramai erano superate. Le superammo del tutto nell’idromassaggio. La vidi entrare. Entrai anche io, oramai le carte erano scoperte. Ci mettemmo vicini, le feci piedino. L’acqua con le bolle copriva il mio pisello finalmente duro dopo essere stato tanto sotto controllo forzatamente. Lei rispose al piedino’le tette un po’ insaponate uscivano dall’acqua. Stavo impazzendo. Con le mani mi lasciava fare’stavo già esplorando il suo culetto meraviglioso’e quando iniziai a giocarle con la patatina non ce la fece più. Non oppose resistenze quando le presi il braccio e glielo guidai sopra il mio pisello diventato grosso. Iniziò a fare su e giù guardandomi e mordendosi appena un po’ il labbro, mentre gli occhi le luccicavano come increduli per quello che stava facendo.

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