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Racconti Erotici Etero

Petali di rosa

By 1 Febbraio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Noi due scopiamo e facciamo l’amore e a volte lui mi fotte e altre volte io fotto lui. Da diversi anni ormai. Prima, all’inizio ci scopavamo e basta , a me non interessava quale altra donna si sbattesse, né a lui a chi altro lo succhiassi…. all’inizio era così, ci vedevamo e scopavamo. Io non sono bella , sono un corpo come tanti altri e lui era un altro corpo… eravamo corpi. Ci vedevamo io gli infilavo la mano nelle mutande , lui mi sbatteva. Poi una sera gli sono caduti gli spartiti ed io nel raccoglierli ho notato che c’erano dei petali di rosa sparsi qua e la… erano rossi e carnosi, mi eccitava portaglieli via come lui mi aveva appena riempito e portato via il piacere, glieli ho rubati. Noi siamo profondamente diversi, io scrivo, leggo sul pavimento e il libri I fogli sono ovunque, non sopporto di stare seduta … lui passa ore seduto sul pianoforte, ma cammina scalzo come me . E questa, forse, &egrave l’unica cosa che abbiamo in comune. Ieri sera , si esercitava, I jeans morbidi sulle cosce lunghe, &egrave alto , molto più di me. Sono entrata nella sua stanza, seminuda come faccio sempre, e come faccio sempre ho strofinato le natiche e il corpo sul piano, lo faccio perché quando lui suona io mi eccito e voglio che lo sappia. Allora ho sentito le sue mani sul mio inguine, ha tolto le mani dalla tastiera ed ho capito che era duro, ho sentito sul sedere che era molto più eccitato di me. Allora ho sorriso , ho preso la sua mano e me la sono infilata tra le gambe perché si bagnasse. E perché la sua voglia trovasse conferma, ho iniziato a muovermi lentamente con la schiena il culo contro il suo corpo e il suo cazzo. Lo sentivo ansimare, mentre con la bocca mi leccava e baciava la schiena. Lo conosco so che l’odore che gli lascio sulle mani lo eccita, come quei petali che gli ho rubato e che ieri ho preso dal portagioie vicino al divano, mentre lui mi leccava e godevo, ho preso un petalo e l’ho messo in bocca… poi con la lingua glielo ho messo sulla punta del cazzo , ed ho iniziato a leccare e succhiare… a volte lui mi viene in bocca…e mi piace ma ieri volevamo di più. .. ha preso uno dei nastrini della tenda mentre mi sdraiava sul tappeto e mi ha legato I polsi… il nastrino turchese mi impediva di muovere le mani e I petali rossi sparsi sul corpo appiccicati dalla saliva e il mio piacere al corpo, non volevo altro che mi scopasse. Non voleva altro che allargarmi le cosce ed infilarmelo dentro, caldo e duro, perché godessi nel sentirmelo dentro, tutto dentro di me. Quando mi scopa mi piace vederlo godere che si muove che spinge, mi piace sapere che lo bagno tutto con il mio sesso e il suo cazzo &egrave pieno di me, mi piace che ci sia un momento in cui non si capisce quanto sia lui dentro e quanto sia io a prenderlo. Mentre godeva nel possedermi io gli offrivo il seno e la bocca . Si, che lo volevo sentire ovunque su di me che mi godeva. Il ritmo si era fatto frenetico, spingeva e io offrivo… &egrave venuto mentre mi leccava e succhiava il collo… mi sono sentita il caldo del suo sperma fin dentro all’anima e sono venuta anche io piena e appagata… I petali rossi ci avevano tatuato ovunque.. mi ha sciolto dal nastrino baciandomi le mani e le labbra e io nell’alzarmi, ho posto la mia mano nella fica grondante del suo sperma, me lo sono portato alla bocca e ho leccato il suo sapore. Profumavamo di noi… e scopavamo e facevamo l’amore, non so dove finisca uno ed inizi l’altro, forse sui petali che gli ho rubato.

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