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Racconti Erotici Etero

peterpan

By 15 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Pensiero felice

Ore 13 aperitivo al volo’ sei il mio cruccio

Sms: ti aspetto nudo a casa ?
Sms : corro ho un ‘gheisho’ tutto per me!

Di corsa mi vesto, ed infilo il vestito che gli piace tanto, quello da gitana, gonna larga con mille disegni e una cintura che sembra quella della danza del ventre, sopra un top stretto che mette in mostra la mia quarta di seno e chiusa da laccetti che si possono slacciare in un lampo.

Infilo il perizoma che mi sono comprata per lui, fascia di pizzo nera e filo di perle a cingere la mia natura.
La infilo e già inizio a bagnarmi, non so se per i pensieri che sto facendo o per le perle che mi si infilano tra le labbra della figa e sfiorano il clitoride con una insistente costanza.

Sono pronta, sono depilata come vuole lui, glabra oscenamente esposta e sempre più bagnata, anche il buchino viene solleticato e so quanto gli piace torturami lì.

Guido come drogata fino a casa sua, non ricordo nemmeno la strada, i miei capezzoli mi fanno male, sotto sudo e mi bagno’ mi troverà un lago ..le perle continuano il loro lavoro.

Suono impaziente 3 volte, salgo ‘ mi apre .. splendido, un kimono azzurro dove intravedo già la sua erezione.

Sopresa: mi benda sulla porta e mi accompagna nella stanza, profumata di opium . mi siede sul divano e si allontana . Torna con un vino dolce che mi fa bere e piano mi accarezza sopra i vestiti. Mi dice di aprire i laccetti del corpetto ed esce il mio reggiseno di pizzo ‘ sfiora i miei capezzoli con una piuma ed io sobbalzo ‘
Mi ordina di alzare la gonna ed allargare le gambe vuole vedere se ho fatto quello che mi ha chiesto ‘ non immagina il mio regalo le perle luccicano dei miei umori sulla patata tutta depilata lucida e profumata di muschio

Mi porta sul letto e mi dice quanto gli piaccio, mi spoglia tutta lasciandomi solo con fila di perle.. mi dice di aprire le gambe perché vuole vedere la mia eccitazione ed io eseguo, mi sento oscenamente porca ..essere guardata nella mia intimità senza poter vedere.

Sono nuda, bagnata, inizia il calvario ‘ gocce profumate cadono sulla mia schiena e scendono lente fino all’incavo. Sospiro vorrei di più, apro le gambe, il fuoco mi divora e le perle continuano a strofinare il mio clitoride.
Peterpan (così lo chiamo) lo sa, inizia a spalmare le gocce sparse sui glutei si ferma li apre e guarda si avvicina, respira come un animale che sente la preda pregustando il sapore della sua conquista e soffia sul mio fuoco’ per poco non vengo, un brivido mi corre sulla pelle.

Mi gira e ricomincia con la tortura, gocce sui miei capezzoli dritti, sul mio ombellico, sull’incavo del mio collo, apro le labbra .. mi manca l’aria, apro le gambe e lui continua gocce sui miei piedi sulle mie caviglie che mi bacia piano e lentamente risale.Inizia un massaggio lento, sui seni circolare sul ventre, spinge sul pube glabro e tira le perle facendomi sospirare di nuovo.

Non resisto, lo imploro di riempirmi .. ma nulla . mi dice di aprire le labbra e mi sfiora con un bacio. La piuma mi tortura il clitoride e non so più da quanto tempo sono vicina ad esplodere: negli occhi bendati un arcobaleno di colori e profumi.

Mi gira .. ora che farà?

Sento i suoi passi che farà ? mi dice di aprire le gambe e di toccarmi e fargli vedere quanto sono porca.. eseguo le dita scivolano lungo la fessura e dentro e poi sul clitoride. spingono le perle nel buco .. ma vorrei altro.

L’olio svivola nel solco tra i glutei e sempre di più mi apre e guarda infila un dito e salto più per la sopresa che per il dolore’ aspetto che la sua mano arrivi alle mie labbra ‘ ma una cosa dura si insinua tra le mie chiappe e spinge entra viola allarga.
Il mio culo è pieno, forse un enorme cetriolo è entrato in me ne sento la buccia rugosa, ha spinto piano e mi ha riempita ed ora incurante, ha ripreso il massaggio sulle spalle.

Mi sento vulnerabile, completamente nelle sue mani che incuranti di quanto mi hanno spinto dentro continuano le carezza sulla mia pelle sensibile come mai .

Ansimo e mi tocco , ormai le mani non bastan o più imploro : scopami, fammi tua; lui tira fuori la bestia che ho nel culo e la infila di nuovo e muove ormai senza più ostacoli nel mio culo aperto e finalmente la sua lingua sulle mie grandi labbra, beve il mio succo non sento più il culo , voglio solo essere riempita scopata, che mi faccia male.

Mi giro gli apro il kimono e lo prendo inbocca, ma nel farlo il cetriolo si infila ancora più dentro di me.
Grido e lui mi infila un altro oggetto nella fessur bagnata e poi mi prende. Carponi, bagnata di olio profumato e dei miei umori, un cetriolo nel culo, un vibratore nella patata e il suo cazzo che spinge per entrare in me. Sono così bagnata che impazzisco quando mi trovo con tutto questo in me che mi apre e mi toglie il respiro.

Mi scopa così, è come se avessi 3 cazzi che mi apronoe lui spinge, allarga io continuo ad ansimare ormai sono così aperta dappertutto che potrei avere altri dieci uomini e prenderli tutti.
E’ un tempo infinito dove non so più chi sono e cosa faccio; mi toglie il cetriolo e mi infila il suo cazzo e pompa ed io grido che mi scopi e che non si fermi .

Mi gira e mi toglie la benda è bellissimo, il mio peterpan, lo guardo sfigurato dal piacere e desidero il suo seme su di me, lo desidero ovunque ‘ ma lui nulla continua e mi fa venire godere come mai ho goduto in vita mia.

Mi sento svuotata, impudicamente esposta al suo sguardo, il suo seme sul seno e la mia mano svivola piano sul suo petto lo avvicino a me, ho paura che fugga come il pensiero felice che avrei voluto essere per lui.

Quando tornerò da mio marito gli sorriderò e lo bacierò e come sempre ma addormenterò di fianco a lui .. sognando il mio Peterpan.

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