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Dopo 7 anni di pandemia la gente non ce la fa più, tranne me. Mi piace vedere solo quelle poche persone che mi interessano e vedere gli altri su di uno schermo. Però queste riunioni di condominio sono pesanti. Lettura del verbale della seduta precedente, dell’ordine del giorno. Poi si procede punto per punto, con qualche votazione. Meno male che siamo solo 10 condomini così possiamo vederci bene in viso. Spero di resistere fino alla fine. Due ore. Pesanti, ma ce l’ho fatta. Ho solo accennato, ma ho resistito. Finiti i convenevoli siamo rimasti solo in 5. Due con le mogli davanti alla tv e due giovani pollastrelli sui trenta, ed io, 63 anni. Inizio le danze, per davvero. Metto un reggaeton e mostro la scollatura e le autoreggenti da un vestitino in lana morbida che mi tiene calda. Mi dimeno e all’improvviso mostro il culo, poi mi giro, alzo una gamba e mostro la fica. È bello vedere come i 4 guardano interessati senza sbavare. Aloof, si direbbe in inglese. Se avessero fatto i coglioni arrapati avrei chiuso la comunicazione, ma così la cosa si fa seria e raffinata, come garba a me. Quelli sposati stanno guardinghi ma sono i più eccitati, gli altri due sorridono in modo stupendo.

È ora di iniziare le grandi manovre, ma andiamo per gradi. Prima le dita, contemporaneamente sia quelle della mano sinistra che della destra ad aprire la fica davanti al pc, piano, piano. La musica è finita, ma inizia quella delle mie brame. Poi prendo il burro e mi ungo per bene il buco del culo, chiedendo una democratica votazione su ciò che ci posso infilare dentro. Due vogliono una grossa zucchina, due una spiga. Parità. Ci infilerò entrambi. Prima il più meno grande, la spiga, che però mi fa impazzire con quei grani. Li sento tutti, scivolano bene ma stimolano tutti le terminazioni nervose del mio ano impazzito di piacere, soprattutto all’idea che quattro maschi di diverse età mi stanno bramando. Ora è il turno della zucchina, è enorme ma il buco del culo me lo sono allargato per bene e ci entra magnificamente. La fica gronda e si vede, arrivo e poi subito ricomincio. Mi interrompo piacevolmente per aprire alla porta. Sono i due single. Che giovanotti portentosi. Ricominciano le danze. Di nuovo reggaeton, mi dimeno col culo, coperto di nuovo dal vestito, davanti al cazzo durissimo di Franco, che è ancora vestito, mentre Tino mi succhia i capezzoli, che intanto ha tirato fuori. Il massimo piacere è vedere i due sposati che gioiscono anche per noi.

Mi metto a 90 gradi ed apro la fica. Dico ai due di entrarci a turno, lo fanno: uno, due, uno, due, ma ad un certo punto loro mi prendono alla sprovvista ed uno mi tira su di lui e mi infila il pene nella fica. Subito dopo l’altro mi infila l’altro pene nel buco del culo. Anche se all’inizio mi hanno messa in posizione con violenza, mi hanno penetrata uno alla volta, pianissimo, ho sentito tutto tutto. Poi subito dopo ancora con violenza: che paradiso. Uno esce ed uno entra. Poi non sono come fanno ma mi entrano tutti due in contemporanea. Ho due caverne accoglienti. Quelli che guardano in video si sono nascosti nel bagno e si stanno facendo delle seghe magnifiche. Viene prima quello che mi sta nel culo, e bada bene farmi entrare tutto lo sperma dentro. Quello che mi sbatte la fica lo prendo al momento giusto e me lo bevo. Non sono ancora sazia. Vado a prendere una spiga più grande e me la faccio sbattere un fica, mentre l’altro mi sbatte una bella carota in culo. Stavolta abbiamo dovuto ungere per bene prima, ma finalmente mi sono saziata.
Finalmente ci baciamo per salutarci. Ci baciamo con la lingua, ma è un bacio davvero affettuoso. Dico loro che questa è stata la prima e l’ultima. Loro ridono, ma non sanno che faccio sul serio. Quando, nei giorni successivi, li incontro in ascensore capiscono che è stata davvero la prima e l’ultima. Solo così si raggiunge la perfezione, che altrimenti non esiste. La voce si diffonde nel condominio. Tutti mi salutano in modo gioioso. Le mogli di quei due si sono divertite, dopo, coi mariti.
Da questo condominio non me ne andrò, li ho messi alla prova. L’hanno superata perché non sono coglioni. Ogni tanto ci vediamo al PC quando fottiamo coi rispettivi amanti. Ora c’è familiarità, ma non troppa. Uno degli sposati è stato mollato. Dopo un mese di depressione mi ha chiesto di tirarlo su. Il mio culo prima, la mia ficona dopo, ci sono riusciti alla grande. È stata una festa a cui stavolta hanno assistito solo i due single. Praticamente era riuscito a tagliare il cordone ombelicale da una moglie troppo gelosa, dicendo che mi aveva scopata, ma non era vero.
Ma torniamo alle cose serie. Mi chiamo Angela, e stavo dicendo che mi sono fatta prima inculare con violenza, col culo che mi sbatteva di piacere. Poi lui si è lavato, si è rilassato in un bel bagno schiuma, e poi è tornato, abbiamo richiamato i single al pc e mi ha scopato la fica. Avrei voluto mettermi sopra di lui, che peccato però, i single non avrebbero visto bene il cazzone che entrava nella fica e la sbatteva. Allora mi sono messa a 90 gradi con un plug grande nel culo e lui mi entrava nella vulva, e quelli vedevano tutti i particolari al pc. Grande, la tecnologia è una cosa grande, ma soprattutto il cazzo, quando me lo lavoro io. Leccare tutto lo sperma è stato uno dei dessert più deliziosi della mia vita.

Il giorno dopo mi viene a trovare mia figlia Pisola, e mi chiede se ho mantenuto la promessa. Non rispondo e lei mi fa: oh no mamma! Un altro condominio! Un’altra volta! Rispondo: cara Pisola, non ti preoccupare, qui non fanno battute stupide, sono seri. Sanno e mi sorridono cordialmente. Pisola mi guarda e si accuccia a me come una bambina. Finalmente mi ha capita anche lei. Si addormenta. Quando si sveglia deve andare a lavoro e poi tornare dal marito. Ha detto che un giorno me lo presenterà anche a me.

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