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pomeriggio estivo

By 19 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Tra me e mia sorella, c’è sempre stata una forte intesa e una complicità su molte cose, anche ‘private’. Parlavamo spesso tra di noi anche delle nostre esperienze sentimentali non trascurando anche il lato sessuale della cosa.
Per non parlare nei confronti dei nostri genitori. Ci aiutavamo spesso a coprirci dalle nostre ‘marachelle’ per evitare ramanzine e punizioni.
Ma tutto sommato eravamo dei figli responsabili e i genitori si fidavano molto di noi, anche perché ho la sensazione che sapessero dei nostri sotterfugi.
Fu così che al compimento del ventesimo anniversario del loro matrimonio decisero di concedersi una crociera di una settimana lasciandoci per la prima volta in casa da soli, consci che ce la saremmo cavata benissimo in autonomia.
I primi giorni trascorsero in completa normalità e dato che era il periodo delle vacanze estive, eravamo a casa tutto il giorno e quindi potevamo organizzarci le uscite in piena libertà.
Ad eccezione dei pomeriggi: troppo caldo e troppa afa per rischiarci di uscire di casa.
E così passavamo le ore vagando per le stanze, il più delle volte in costume mangiucchiando qualcosa o guardando la tv.
Capitò uno di questi pomeriggi che, cercando un film da guardare nella nostra videoteca, trovai un DVD registrato anonimo nascosto dentro una copertina di un vecchio film datato che nessuno ormai guardava.
Incuriosito dalla cosa decisi di provare a guardarlo e sedutomi sul divano feci partire il lettore.
In quel momento arrivò anche mia sorella, in accappatoio, dal bagno che si era fatta una doccia rinfrescante per sfuggire ai morsi del caldo e si sedette accanto a me incuriosita anche lei dal mistero di questo DVD.
E con nostra somma sorpresa scoprimmo che era un filmino amatoriale dei nostri genitori intenti in un amplesso sessuale. Una sorta di sexy tape come quelli di alcuni vip che girano per la rete.
Vedere i nostri genitori nudi e impegnati in performance sessuali ci colpì a tal punto che non riuscivamo a staccarci dal divano e la curiosità morbosa ci portò a continuare a guardare il filmino con crescente eccitazione.
Ero talmente preso che non mi ero nemmeno accorto della mia erezione che svettava dalla stoffa dei bermuda che indossavo, come una sorta di tenda da campeggio.
La cosa non sfuggì a mia sorella che essendosi appoggiata con la testa al mio petto, ce l’aveva proprio davanti agli occhi.
‘Che maiale, che sei’ mi disse ridendo con malizia, ‘ ti ecciti perfino a guardare i nostri genitori”
‘E perché noi maschi abbiamo un modo vistoso di far vedere che siamo eccitati, ma scommetterei che sotto sotto anche tu lo sei!’
‘In effetti tutta questa visione mi sta facendo venire una voglia del tutto particolare che non so spiegarmi ‘ quasi quasi ‘.’
E non terminò la frase che con un fare tranquillo, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, mi alzò i bermuda, mettendo a nudo il mio cazzo gonfio di eccitazione e duro all’inverosimile.
Devo dire che la cosa non mi turbò affatto. Si era creato un clima di morbosa libidine che non eravamo consci di quanto stava succedendo in quel momento.
La vidi intenta a guardare il mio cazzo che svettava imponente come se lo stesse studiando e poi, d’improvviso, si abbassò ed iniziò, prima, a leccare il glande, e poi a farmi un vero e proprio pompino ingoiandolo del tutto con la bocca.
Il movimento della bocca, unito al lavoro della lingua e delle labbra, mi portarono ben presto in un stato di estasi nel quale non capivo più niente.
Mi portati a slacciarle l’accapatoio e ad aprirlo mettendo in mostra il suo corpo, i suoi seni, il suo monte di venere adornato da un piccolo triangolino di peli scuri, come i suoi capelli.
Vi portai la mano scoprendo, come se non l’avessi intuito prima, che era completamente bagnata di umori: era eccitata forse più di me.
Iniziai anch’io a masturbarla con la mano come per renderle il favore che mi stava facendo lei con la sua bocca e il fatto che avesse aumentato il ritmo del pompino, mi fece capire che la cosa era di suo gradimento.
A questo punto tanto valeva farlo bene e, infatti, dopo averci denudati completamente, ci sdraiammo sul divano per dar vita ad un incestuoso 69.
Ora ero libero di leccare la sua figa e masturbare il suo ano, mentre lei poteva continuare con il suo pompino, massaggiandomi anche i testicoli.
Ma la cosa non era destinata a fermarsi lì.
Non paghi di quanto stava accadendo, lei, che stava sopra di me, si alzò e dopo essersi girata verso di me, si sedette sopra di me, infilandosi il mio cazzo in figa.
Era qualcosa di celestiale: un anfratto caldo e grondante dei suoi umori; scivolai come se fosse stato burro sciolto.
Lei, con i capelli sugli occhi, gemeva ripetutamente per il piacere mentre si muoveva sopra di me alternando movimenti lenti e sensuali a cavalcate selvagge che le facevano danzare i suoi morbidi seni.
Ma ancora non bastava.
Mi alzai dal divano con lei ancora ancorata al mio membro e dopo averla deposta sul tappeto del salotto, la misi a pecorina e la presi da dietro infliggendole colpi forti e decisi che la facevano urlare di goduria.
Non so quante volte è giunta effettivamente all’orgasmo.
So di certo che la sua figa era una fontana di umori tanto che mi aveva completamente lavato e non solo del sudore per via del pomeriggio caldo.
Da quella posizione potevo ammirare il suo bel culetto, privo del segno del costume dato che amava molto il nudismo, ed una voglia animale mi venne su dalla punta del cazzo che stava infilato nel corpo di mia sorella: volevo possederla analmente. Volevo farle il culo!
Iniziai a massaggiarle il buchetto con le dita, sputandogli sopra la saliva e raccogliendo i suoi umori che perdeva durante il nostro amplesso.
Cominciai un poco per volta ad infilarle un dito alla volta nello sfintere e anche in questo caso la cosa era di suo gradimento. Arrivai ad infilarle ben tre dita nel suo ano tanto come se fosse una doppia penetrazione.
Ormai era pronta!
Tolsi il mio cazzo dalla sua figa e dopo averlo strusciato per dargli un’ultima lubrificata, lo poggiai all’imboccatura del suo culo e iniziai a spingerlo dentro.
Mi sa che mia sorella non era vergine da quella parte, perché vi si infilò con estrema facilità e con somma goduria sua.
Iniziai a pompare dapprima con calma accelerando i colpi in maniera graduale arrivando dopo qualche minuto ad un ritmo quasi primitivo con forti colpi della mia pancia sulle sue natiche dorate.
Ero ormai alla fine e, forse se ne rese conto anche lei, tanto che mi urlò di venirle in bocca che adorava bere lo sperma.
Mi tolsi dal suo culo e giratomi davanti a lei le misi il cazzo davanti alla sua bocca.
Lo prese tra le sue labbra, succhiandolo come se fosse un goloso lecca lecca e portandomi all’orgasmo meritato e riempiendole la bocca con il mio liquido seminale.
Continuò a succhiarlo e a leccarlo per diversi minuti finché non iniziò ad ammosciarsi.
Dopodiché mi fece vedere che aveva ancora il mio sperma in bocca e lo deglutì con un sorrisetto malizioso.
Ci sedemmo l’uno davanti all’altra a guardarci. Questa volta l’avevamo combinata bella.
Chissà come avrebbero reagito i nostri genitori se avessero scoperto questa cosa.
Il solo pensiero ci fece sorridere. Forse in quel momento non avevamo capito nemmeno noi la particolarità del fatto: l’avevamo fatto ‘ e basta!
Da quella volta non è più capitato, ma in noi è rimasto un segno di quel pomeriggio, tanto che il nostro legame si è rafforzato e anche la nostra complicità. Ma questa è un’ altra storia.

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