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Racconti Erotici Etero

Qualche minuto per riprendere fiato

By 7 Gennaio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Appena prima di raggiungere uno squassante orgasmo, Giorgio si sfilò dalla vagina aperta e bagnata di Fabiana, per ricoprirla di quello sperma denso e caldo che a lei piace assaporare e sentire sulla pelle ogni volta che gliene si presenta l’occasione.
Comprese le intenzioni del ragazzo, un sorriso impertinente si dipinse sul volto paonazzo della donna, mentre osservava il suo amante scorrerle lungo il corpo sdraiato supino, sino a portarle all’altezza del viso il pene eretto e impregnato dei suoi stessi umori. Subito, Giorgio prese a strofinarle il membro sul volto mentre lei, senza usare le mani, tentava di imboccarlo quando questo passava particolarmente vicino alle sue labbra fameliche e spalancate. Di tanto in tanto, Giorgio le faceva assaporare il glande per qualche istante, ora con qualche colpo di lingua, ora forzando la bocca della ragazza nuda sotto di lui per infilare quanto più possibile in profondità il suo membro teso. Giunto al limite, si decise ad affondare il suo palo di carne nell’abbondante seno di Fabiana, iniziando una profonda masturbazione con le grosse mammelle della ragazza. Ci vollero solo pochi istanti prima che il piacere di Giorgio esplodesse definitivamente in copiosi fiotti di seme bollente, che ricoprirono il corpo della donna sino ad arrivarle al volto ed alle labbra.
Fabiana bevve avidamente lo sperma che raggiunse la sua bocca, e si preparò ad assaporarne dell’altro quando Giorgio raccolse col suo membro quello disperso sul resto del corpo e glielo porse. Ad ogni passaggio, la ragazza leccava quell’asta ricoperta di nettare bianco e viscoso fino a renderla lucida della sua saliva e pronta ad una nuova scorpacciata. Stimolato dallo spettacolo e dalla sapiente bocca della donna, il membro di Giorgio mantenne una discreta erezione anche quando il seno, il collo e il volto di Fabiana furono quasi completamente ripuliti dal seme che vi si era depositato.
Solo allora, Giorgio si alzò dal letto completamente disfatto, quasi trascinando dietro di sé la ragazza.
‘Che vuoi fare ora?’, chiese Fabiana, con aria stremata ma al contempo divertita.
‘Be’, tu hai lavato me’ dovrei ricambiare il favore’, replicò il ragazzo, con un sorriso malizioso stampato in faccia.
La condusse fino al bagno, e le lasciò la mano solo quando furono davanti allo specchio posto sopra il lavabo. Avevano entrambi l’aria provata, ancora rossi e accaldati per la recente cavalcata nella quale si erano prodigati senza risparmiarsi. Quando Giorgio scostò la folta chioma della donna, l’immagine del viso e del busto di Fabiana venne riflessa dall’ampio specchio illuminato. Aveva ancora le guance infuocate e le labbra schiuse. Sul viso e sul seno si notavano residui di sperma che iniziavano a solidificarsi sulla sua pelle. Giorgio, posizionatosi dietro di lei, ne raccolse qualcuno con l’indice della mano destra, portandolo poi alla bocca di Fabiana. Lei non si fece pregare e prese a succhiare con passione quel piccolo dito saporito che le penetrava il cavo orale.
Successivamente, il ragazzo aprì il rubinetto contrassegnato dall’anello rosso. In attesa che il getto d’acqua si riscaldasse, prese a giocare col generoso décolleté della ragazza davanti a lui. Soppesò una delle mammelle, tanto grossa che a stento stava nella sua, seppur grande, mano. Poi, strinse tra le dita il capezzolo ancora duro come un chiodo, strappando un sospiro di piacere alla sua amante. Fabiana godeva di quel contatto con gli occhi socchiusi, aprendoli di tanto in tanto per osservare quanto accadeva.
Quando l’acqua fu ben calda, il ragazzo ne raccolse un po’ nella sua mano, facendola gocciolare lungo il mento e il corpo della donna. Ripeté l’operazione due o tre volte, prima di insaponarsi la mano e passarla sulla bianca e delicata pelle di Fabiana. Le accarezzò il volto. Poi passò al collo, prima percorrendolo con le dita e, in seguito, afferrandolo a mano aperta, quasi volesse strangolarla. Scese, lentamente, con le dita lungo l’incavo tra i seni. Una alla volta, afferrò e strinse le abbondanti mammelle, prima di strofinare su di esse il palmo della sua mano, ricoprendole quasi completamente di schiuma brillante e profumata.
Terminato di insaponare il volto e il busto di Fabiana, il ragazzo si dedicò a risciacquarla, lavandosi la mano e strofinandola vigorosamente e minuziosamente lungo tutte le zone insaponate del corpo della donna. Giocò con le sue labbra, con i lobi delle sue orecchie, anche mordendoli di tanto in tanto. Non si negò il piacere di soffermarsi a lungo sul seno, constatando come il livello di piacere di Fabiana non accennasse a scemare. Si spinse fino al suo addome, che si contraeva ed espandeva rapidamente, tradendo un respiro corto ed accelerato, chiaro segnale di un’eccitazione ancora presente e ben viva.
Dopo che la ragazza fu completamente pulita, Giorgio chiuse il rubinetto dell’acqua, ma si adagiò ancor più alle spalle di Fabiana, premendo il suo pene tra le natiche della donna e continuando, con la sua mano, ad esplorare quel corpo dalle linee morbide e seducenti.
Le dita del ragazzo presero a giocare con i peli pubici di Fabiana, insinuandosi ben presto tra le sue gambe, che lei non mancò di divaricare non appena si rese conto dell’audace contatto ricercato dall’uomo alle sue spalle. Giorgio, irresistibilmente attratto dall’intenso calore proveniente dalla zona intima di Fabiana, scorse con le dita le cosce tornite, e lo stesso fece con le labbra della vagina, ancora schiuse dopo il precedente amplesso. Giocò per un po’ lungo l’apertura, poi vi infilò la punta del dito indice, trovandola già bagnata. La ragazza ebbe un sussulto mentre la falange di Giorgio la penetrava leggermente. Alle sue spalle, non poté non rendersi conto del pene, ormai in completa erezione, adagiato sul suo sedere dalla pelle vellutata. Quasi per istinto prese a muovere il bacino, per assecondare i lievi movimenti del dito di Giorgio. Il ragazzo fece lo stesso, strofinando il suo membro eretto tra le natiche della donna.
Quando Giorgio trovò il clitoride di Fabiana, lei emise un gemito sommesso, mentre il suo respiro si faceva sempre più affannoso. Il ragazzo massaggiò per un po’ quel piccolo bottoncino, finché i sospiri di Fabiana non si fecero più intensi e rapidi. Poi, senza preavviso, la penetrò completamente con un dito. La ragazza urlò per la sorpresa, mentre Giorgio iniziava a stantuffarla a ritmo incalzante. Nell’abbandonarsi al piacere, Fabiana riversò la testa all’indietro, posandola sulle spalle del ragazzo. Giorgio, intanto, senza smettere di masturbarla, si insaponò nuovamente la mano libera, lubrificando la sua asta gonfia e dura e facendo lo stesso col forellino anale della sua amante. Quando con un dito forzò il secondo canale di Fabiana, lei aprì gli occhi guardando, per un momento, la loro immagine riflessa allo specchio. Poi li richiuse, lasciando tacitamente a Giorgio piena libertà d’agire.
Lui, ormai, penetrava la vagina di Fabiana con due dita, a velocità mozzafiato. Intanto, l’indice dell’altra mano si era fatto spazio per intero nel retto della ragazza, e anche il medio premeva per dilatare ulteriormente il suo morbido posteriore. Quasi fosse indemoniata, Fabiana agitava la testa, emettendo gemiti e grugniti, mentre Giorgio violava con decisione ogni lato della sua intimità.
Quando la sentì irrigidirsi, smise di masturbarla proprio all’apice del piacere, lasciando in sospeso il suo devastante orgasmo. In una frazione di secondo, puntò il suo pene contro l’ano appena dilatato della ragazza, inserendo il grosso glande e spingendo delicatamente per penetrarla con l’intera asta. Nel farlo, afferrò Fabiana dai fianchi facendola piegare appena in avanti. La ragazza, quasi in trance, mentre con una mano si reggeva al bordo del lavabo, con l’altra riprese a masturbarsi ferocemente. Intanto, Giorgio, centimetro dopo centimetro, si faceva largo dietro di lei, mozzandole il respiro.
Quando le fu completamente dentro, si fermò per far abituare la ragazza alle sue dimensioni, mentre lei continuava a tormentarsi la vagina con due dita, urlando, gemendo e bagnandosi copiosamente di succhi che presero a scorrerle lungo la mano e le cosce. Smise di masturbarsi appena raggiunto un devastante orgasmo, proprio mentre Giorgio iniziava a muoversi deciso dietro e dentro di lei, pronto per riportare entrambi al culmine del piacere durante il secondo amplesso di quel pomeriggio di fuoco.

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