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Racconti Erotici EteroTrio

Quelle strane occasioni

By 23 Aprile 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

A chi, almeno una volta nella vita, non &egrave capitata una ‘strana’ occasione ? L’occasione di poter fare di nuovo sesso con un un/una ex; oppure la strana occasione di avere una relazione con un/una prof dell’Università; o ancora, l’occasione magari di essere attratto e di attrarre sessualmente il/la fidanzato/a dell’ amico/a’ Ponderiamo, cerchiamo di capire, la testa dice una cosa ma l’organo genitale magari ci consiglia altro. Quella voce di diavoletto che si instilla nelle nostre teste e si batte con il super io censore.Quello che vado a raccontare &egrave qualcosa che mi &egrave successo lo scorso anno e, come dice il titolo che ho scelto per narrare questo episodio, ha rappresentato per me ‘una strana occasione’.

Il tutto inizia a Maggio dello scorso anno, quando un mio collega/amico mi chiede una mano per un lavoro di shooting pubblicitario da farsi al mare. Non &egrave il mio campo, faccio altra tipologia di foto, e poco mi piace il mondo del marketing e della pubblicità, ma lui mi ha aiutato diverse volte con miei lavori, ergo non posso esimermi dall’aiutarlo. Il lavoro di per se non &egrave nulla di particolarmente impegnativo, se non fosse per il carattere da starlette che hanno le modelle in erba o pseudo tali. Oggi con internet e soprattutto con Instagram sono tutte : influencer, fashion blogger e soprattutto modelle. Già dal primo giorno le due vamp poco più che ventenni danno non pochi problemi, ma riusciamo a gestirle con qualche complimento e qualche aperitivo gentilmente offerto dalla location del set. Ovviamente le due ragazze non sono le uniche persone che compongono il set fotografico. Con loro, l’agenzia ha messo a disposizione di Manuel, una visagista ed una estetista e con loro il lavoro diventa da subito più easy. Simpatiche, alla mano, carine entrambe e soprattutto senza grilli da star per la testa. Nei momenti di pausa passiamo diverso tempo con loro e lo stare piu vicini comporta ovviamente una conoscenza maggiore. Valentina e Carlotta, 25 anni la prima, 30 la seconda. Fidanzata Valentina, sposata Carlotta. Lavorano nello stesso salone di bellezza, li sul litorale nord e si conoscono da 7 anni. Le nostre conversazioni spaziano dal lavoro che stiamo svolgendo, ai commenti ironici sulle due top da night club, alle nostre vite private. Il terzo giorno di lavoro l’agenzia contatta Manuel e gli chiede di fare degli scatti notturni con le ragazze, cosi mi chiede di sistemargli le luci e di lasciarlo, visto che il committente non vuole pagare una giornata in piu di lavoro ad una seconda persona. Anche Valentina e Carlotta vengono esentate dal rimanere fino a tardi, svolto il loro lavoro possono andarsene a casa. Prendiamo un aperitivo, prepariamo il campo per Manuel e ci prepariamo ad andarcene. Valentina mi si avvicina sorridente e mi chiede se posso accompagnarla fino al treno, perché la sua amica collega deve sbrigarsi a rientrare a casa e accompagnandola perderebbe del tempo. Accetto, ma le dico che non esiste che la accompagni fino al treno, ma la porto a casa. Dopo qualche convenevole accetta e ci mettiamo in viaggio. Durante l’oretta di tragitto chiacchieriamo un po, raccontandoci di noi, delle nostre vite, dei nostri lavori, insomma approfondiamo la nostra conoscenza e quello stare insieme, da soli, in 3 Mq di spazio me la fa vedere sotto un ottica diversa. Che fosse carina me ne ero accorto subito, cosi come molto carina &egrave Carlotta, ma non mi ero soffermato sui dettagli che fanno la differenza. Occhi neri grandissimi, capelli scuri fittissimi che le arrivano alle spalle, seno piccolino ma che da la giusta forma al golfino che indossa, e due gambe tornite e scolpite da anni di danza e palestra. Il tutto condito da quel particolare che non tutte le donne hanno : la spiccata femminilità. Femminilità che trapela dal tono della voce, dalla gestualità, dalle frasi anche banali che vengono proferite’Femminilità. Sono edonista, amo il bello oggettivo, ma davanti alla Sensualità e alla Femminilità, non resisto. Arriviamo a destinazione, la vedo inviare dei messaggi con il telefono, poi mi guarda e baciandomi sulle guance mi saluta.
-Il mio ragazzo, ,mi sta aspettando a casa dei miei-
-dovete uscire ? potevi dirmelo avrei fatto la strada piu lunga ‘ sorride, mi da dello scemo
-Hai FB ?- che palle questo FB! Si ce l’ho perché anche io appartengo a questo mondo privo di privacy, dove tutti facciamo parte del villaggio globale.
-Si, mi aggiungi ?- mi sento uno scemo a dire ciò
-Aggiungimi tu- altro bacino e scende dalla macchina. Ovviamente nei giorni precedenti, per lavoro avevamo scambiato anche i numeri di tel
Torno a casa ripensando in generale al lavoro, a quell’ora passata in macchina con Valentina e a FB. Eccomi, sono a casa, sento Manuel che mi rassicura sull’ultimazione dello shooting, faccio una doccia e mi precipito al pc, su FB. Ricerca, inserisco nome e cognome, mi si presentano davanti dozzine di foto di omonime’ -Cazzo!- inizio ad aprirle una ad una e finalmente trovo il suo profilo. Una foto abbracciata al suo fidanzato. Inizio a fare quello che a volte faccio per lavoro, cerco notizie. Guardo il suo profilo, le sue foto, e istintivamente le invio l”amicizia’. Mi prenderà per uno sfigato, arrapato, che vuole farsi una scopata e che magari ha travisato le sue buone intenzioni. Sticazzi! Ormai il dado &egrave tratto. Mi addormento pesantemente.
La mattina trovo un messaggio Whatsapp
-Buongiorno uomo delle luci!! Ho visto che non hai resistito al mio fascino  – sorrido! La ragazza &egrave diretta e anche vagamente egocentrica, ma ha ragione.
-Buongiorno a te Donna dei peli’e no, sono edonista e non ho potuto resistere ;)-
-Donna dei peli &egrave terribile  Cmq ho accettato la tua amicizia :P- lo scambio di messaggini va avanti per un altro paio di minuti, si interrompe quando Valentina entra a lavoro ed io occhi al soffitto rido come uno scemo’Donna dei peli, che testa di cazzo!!
Nel pomeriggio dopo aver lavorato un po, mi rimetto su FB e non posso non notare i Like che Valentina ha messo ad alcuni miei post. Ritorno sul suo profilo, metto qualche like anche io, poi la mia attenzione viene rubata da un commento che una persona ha lasciato ad una sua foto. Non &egrave il commento in se a rapirmi, ma l’account della persona che lo ha lasciato’Lara ed il cognome che non scrivo qui. Cazzo! Lara &egrave una mia amica di vecchia data con cui ho avuto una storia di sesso 15 anni prima, quando lei aveva 37 anni ed era sposata ed io ne avevo 25 ed ero un single in cerca di emozioni. Cavolo, dal commento che le ha lasciato sembra si conoscano molto bene, vivono anche nella stessa zona, la cosa mi inquieta un po. Del resto sia io che Valentina siamo impegnati e Lara, che non vedo da un paio di anni, &egrave cmq una presenza assidua sia sul mio FB che per telefono. Non &egrave successo piu nulla tra di noi, ma dopo un periodo nel quale ci siamo persi di vista, da qualche anno grazie a FB abbiamo ripreso a sentirci e in un paio di occasioni ci siamo anche visti e siamo stati a pranzo insieme. Mi domando se Valentina si &egrave accorta di questa amicizia in comune. Ci penso su per un po, poi un messaggio di Manuel mi riporta con la testa alla realtà. La sera torno su Fb, considerando che la mia media settimanale &egrave di 5 o 6 accessi, con questa giornata sono già al mio 60% di ingressi. Trovo altri like, do il mio feedback a dei suoi post, poi le scrivo in privato e come uno scemo attendo risposta. Arriva dopo un ora e la leggo dal cell perché non sono piu solo. Ci scambiamo qualche messaggio che ci porta al fatidico punto di non ritorno, o si chiude facendo la figura del 40enne cretino immerso nella routine oppure si avanza una richiesta velata per vedere la reazione.
-Cosi ti piace il buon cibo ?-
-Decisamente!! Nella vita cosa c’&egrave di meglio ?-
-Almeno altre due cose ?-
-Ah si ?-
-Si!!-
-Si &egrave vero, dormire piace anche a me  eheheh-
-Conosco un posto dove il cibo &egrave ottimo- ecco l’ho detto
-Mi stai invitando a cena ?- i ventenni di oggi sono piu svegli, non vi &egrave dubbio
-Si!!-
-Sono fidanzata !  –
-Non sono geloso -
-Lui si! ‘
-Geloso di un piatto di pasta ?-
-Hai parlato di buon cibo’il piatto di pasta me lo cucino da sola-
-Domani sera ?-
-Meglio dopo domani che stacco prima da lavoro-
-Alle 20.30 da te ?-
-Alle 21 al pontile, non da me pazzo !- ci salutiamo e vado a nanna come un coglione felice.

(segue)

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I due giorni che procedono la cena passano abbastanza velocemente e soprattutto li utilizzo per disintossicarmi da quella full-immersion da social network. La serata da gustare in compagnia di quella giovane ed intrigante fanciulla &egrave arrivata, mi preparo come fosse il primo appuntamento, con la differenza che devo inventarmi qualcosa per liberarmi fino a tardi. Si fino a tardi penso io, ma magari alle 23.00 sono gia a casa. Trovo la stronzata da raccontare alla mia donna, e prima che lei rientri dal lavoro sono già fuori. Mi dirigo verso casa di Valentina, guardando l’orologio noto che sono in anticipo di un ora, cosi decido di prendermi un aperitivo da solo che serva a rilassarmi un po. E Lara ? Non ci avevo pensato, preso dalla euforia di incontrarmi segretamente con una Donna più giovane di me di 15 anni. Chiedo a Valentina come fa a conoscerla ? Oppure le dico semplicemente che abbiamo una amicizia in comune su FB e vedo cosa mi risponde ? O ancora, meglio che non le dica nulla ?. Bevo il mio prosecco, mangio due patatine e mi dirigo al pontile, luogo dell’appuntamento. E’ ancora presto, scendo dalla mia auto e mi siedo sul muretto che affaccia sul mare, in attesa che la mia fedifraga amica arrivi a tenermi compagnia. Valentina, come non avrei dubitato, arriva con venti minuti di ritardo. La vedo arrivare a piedi, vestita con un soprabito scuro e con i capelli raccolti in una coda molto intrigante.
-Scusami- due baci sulle guance e via verso la mia macchina.
-Sei qui da molto ?-
-Da una mezzoretta- mento spudoratamente mentre la rincorro verso il parcheggio. Entriamo in macchina e parto
-Scusami, ma ho paura che qualcuno ci veda qui-
-Non stiamo facendo nulla- le rispondo
-Lo so, ma sai le malelingue-
-Non hai amici uomini ?- le domando
-Si, due, ma il mio fidanzato li conosce, e non posso dirgli che sei un collega- come darle torto visto il lavoro che fa ? Decidiamo per un ristorante sempre sul mare, ma lontano da casa sua, il tragitto per arrivarci &egrave lo stesso fatto qualche giorno prima, cosi ne approfittiamo per scioglierci un po in macchina parlando e chiacchierando di tutto. Le chiedo cosa ha detto al suo fidanzato e lei mi risponde che ha usato la scusa di una pizza con le amiche, la stessa cosa la chiede lei a me ed io le dico, invece, di aver utilizzato la scusa del lavoro.Ci guardiamo per un attimo con complicità, ridiamo di queste bugie raccontate, mentre ‘a mano a mano’ di Rino Gaetano ci fa da sottofondo. Al ristorante posso finalmente ammirare la sua mise, e dal vestiario si puo capire molto di come puo svoltare la serata. Vestitino color crema leggero, gambe piacevolmente nude e abbronzate, sandalo con tacco a spillo da 10 cm. Insomma, ha voluto essere carina per la serata. Il trucco non &egrave vistoso, ma i suoi lineamenti delicati non contemplano kg e kg di ‘stucco. Un po di lucidalabbra, poco eyes liner, ed un leggero tocco di ombretto sulle palpebre. Mangiamo e parliamo a lungo, piu volte penso di dirle di Lara, ma evito per qualche assurdo motivo che non so spiegarmi. Usciamo dal ristorante alle 23, dopo aver mangiato bene e dopo aver bevuto una bottiglia di vino ed un paio di ammazza caff&egrave.
-Che facciamo ?- me lo chiede mentre armeggia con il suo telefono
-Passeggiata sulla spiaggia ?-
-ok-
-Dimmi però quando devi rientrare-
-Non ho mamma che mi picchia se rientro dopo mezzanotte-
-Si ma’- mi prende la mano e mi porta verso il lungomare
-Sei tu che vivi con la tua donna, io ormai mi sono liberata per questa sera. Al massimo tra poco mi chiama al telefono, ma due minuti e lo mando a nanna- ride con malizia, come solo una donna sa ridere
-Sai che abbiamo una amicizia in comune su FB ?-
-Si lo so- sorride ancora, ma non aggiunge altro.
-Ci sentiamo un po di musica in macchina ? Inizia a fare fresco qui- Torniamo in macchina e accendo la radio, mentre provo a trovare qualcosa di ascoltabile le squilla il telefono.
-Abbassa- spengo la radio e la ascolto mentre racconta bugie al fidanzato
-Si stiamo mangiando qui al mare’chi vuoi che c’&egrave ? le mie colleghe e la titolare’uffa, si non faccio tardi’no tranquillo non bevo, ti risulta che io bevo alcolici quando usciamo ?…vabb&egrave dai buona notte ci vediamo domani’Ti amo!!- Ti amo, ma sto con un semi sconosciuto in macchina ad ascoltare musica e poi chissa’avrebbe dovuto aggiungere. Rimette il telefono in borsa
-che palle!!-
-E’ pesante ?-
-No, &egrave un bravissimo ragazzo, però ‘.-
-però ?-
-Tra qualche mese andiamo a convivere e temo di non avere piu i miei spazi- mi guarda, con le mani riavvia la radio ed io mi faccio piu vicino. Le accarezzo il viso e la bacio. Un bacio di quelli pieni, voluttuosi. Pieno di lingua, pieno di saliva, pieno di voglia. Ci baciamo per un lasso di tempo indefinito, anche lei accarezza il mio viso e la barba che ho lasciato crescere da qualche mese. Ci stacchiamo, ci fissiamo occhi negli occhi per un po e poi le nostre bocche si cercano e si trovano di nuovo. Le mani di entrambi iniziano a muoversi le une sul corpo dell’altro e viceversa. La leggerezza dell’abitino che indossa mi permette di sentire la sua sinuosità, la sua morbidezza sui fianchi e la durezza delle sue cosce e del suo culo. La bacio sul collo, Valentina trasale, la sento ansimare leggermente e con le mani cerca i miei addominali da sotto la camicia, afferrandola con le mani la guido sopra di me, ma il volante impedisce di stare comodi
-Andiamo dietro ?- le chiedo baciandola a fior di labbra. Apre lo sportello e afferrandomi per la mano quasi mi trascina nel retro della mia macchina. Sono seduto e lei sopra di me. Il vestitino si &egrave alzato fino ai fianchi, il suo monte di venere &egrave aderente al mio pube, al mio cazzo durissimo. Ci baciamo con le lingue fuori dalla bocca e Vale, lentamente si muove, strusciando la sua passerina sul mio pacco. Le afferro le natiche dure, percepisco che sono adornate da un perizoma che non dovrebbe lasciare molto all’immaginazione, e la sua mano si insinua tra il suo basso ventre ed il mio. Mi fissa negli occhi e mi massaggia il cazzo da sopra i pantaloni. Non capisco piu nulla, ma riesco a sentire il rumore della zip dei miei jeans che scende sotto il tocco della sua mano. Mi fissa e mi accarezza senza farlo uscire dalle mutande. Anche io la fisso mentre le stringo forte le chiappe nude tra le mani. La accarezzo cosi, da dietro, scendendo verso il suo frutto che tanto sto bramando di possedere. Due mie dita si intrufolano sotto il sottile lembo delle mutandine che percorre l’interno delle sue natiche, raggiungo il suo piacere, due gonfissime grandi labbra schiuse ed un fantastico lago di nettare. Ansima nel momento in cui le mie dita entrano nella sua spacchina pronta, ansima di piu quando raggiungo la clitoride gonfia come un piccolo cazzo, non capisce piu nulla quando le dita diventano 3 e le spingo completamente dentro di lei.
-Oh siiiii- muove il culetto all’indietro per facilitarmi il compito e afferra il mio uccello ormai duro all’inverosimile. Lo scappella con dovizia facendo scendere la pelle di colpo, con il pollice massaggia la cappella, spalmando tutta la superficie con le gocce di pre-sperma che la imperlano
-Sei durissimo- mi bacia con molta lingua ed inizia a segarmi. Una pippa fantastica con la mano chiusa a pugno che scorre dalla cappella alle palle, su e giu, su e giu, e sento le gambe cedere dal piacere. Trovo la lampo del suo vestitino, la abbasso e le scopro la parte del busto. Le lecco il collo, il seno intorno al push-up, riesco a farle uscire una tetta dalla coppa e voracemente surgo il capezzolo piccolo e durissimo. Valentina non molla la mia asta, nemmeno quando, afferrandola per le chiappe, la faccio roteare mettendola supina sotto di me. La guardo in quei bellissimi occhi neri dall’alto, la vedo passarsi la lingua sulle labbra, poi abbassare lo sguardo in cerca del mio cazzo che sembra galleggiare sopra il suo ventre. Non resisto, sporgo il mio bacino e glielo porto all’altezza della bocca, sento prima la lingua umettare il glande, poi arriva la bocca, umida, vorace, ad ingoiare quanto più ne puo trattenere. La mano la usa soltanto per tenerlo dritto verso le fauci vogliose, tenendo le gambe oscenamente aperte. Io puntello tutto il mio peso sulle braccia e di tanto in tanto spingo per riempirle la bocca un pochino di piu. Valentina si dimena vogliosa, succhia con passione e devozione ma il suo muoversi in quel modo tradisce la voglia che ha di essere presa.
-Ti voglio!- le dico togliendole il giochino dalla bocca e baciandola. Vale non risponde, semplicemente si sdraia, alza le gambe e con un sorriso malizioso mi invita. Come dire di no ad un invito cosi esplicito ? Mi abbasso, scosto il perizomino nero trasparente e mi trovo davanti una fighetta meravigliosa. Rasata completamente, con delle grandi labbra carnose ed un interno rosa e umido. La mangio, vorace, con la lingua le titillo la clitoride e non contento le pianto due dita dentro quella splendida fessura. Non so per quanto la lecco, alternando lunghe leccate di figa e fugaci e penetranti visitine al suo ano. Valentina gradisce, ansima, gode, ma voglio farle raggiungere l’orgasmo penetrandola. Afferro i lembi delle mutandine e gliele tolgo, lasciandola con il vestitino, ormai arrotolato alla vita e i sandaletti ai piedi. Penso al suo ragazzo che meno di un ora fa l’ha chiamata. Penso a quanto lei lo ami. Penso a lui nel suo letto che dorme convinto che la sua ragazza stia tranquillamente mangiando una margherita con le amiche. Penso’ma l’odore di ormoni che ormai si &egrave impadronito della mia macchina annebbia ogni razionale pensiero. Afferro il mio cazzo e guardandola glielo infilo nella figa. Sento il mio amico scappellarsi lentamente dentro di lei. Sento le sue parati vaginali aderire magnificamente alla mia circonferenza. La vedo per un attimo sofferente e vogliosa, poi parto e il mio bacino ritmicamente prende a darle dei colpi profondi e potenti. La scopo cosi, standole sopra e a pelle per una decina di minuti, poi Valentina, stringendo forte le mie natiche mi blocca dentro la sua figa e, in un barlume di lucidita mi chiede
-Hai i preservativi ?- esco senza rispondere, lei capisce , si libera del vestitino e mi guarda mentre frenetico faccio indossare lo scafandro al mio amico. Mi sorride e mi viene sopra a cavalcioni
-Meglio non fare cazzate!- e scende facendosi penetrare fino alle palle. Il ritmo che da &egrave pazzesco, sembra non scopi da secoli. Sento la sua fighetta imprigionare e massaggiare il mio cazzo, il su e giu che fa mi riporta alla mente la pippa che mi stava facendo poco prima, usa la figa in modo pazzesco, contraendo i muscoli vaginali e agevolando la penetrazione quando scende fino ai testicoli. Non ci vuole molto che la sento tramare seduta sulle mie gambe
-Vengooooo- il suo corpo sembra in preda a delle convulsioni, il liquido che le sgorga dalla figa ancora piena di me &egrave abbondante e nonostante il profilattico lo sento colare fino alle palle. Non resisto, sono arrapato a mille, esco da lei e le dico di voltarsi, il suo viso sembra essere un altro dopo l’orgasmo. La bocca leggermente aperta, gli occhi socchiusi, la pelle rilassata’ si volta, e poggiando una mano sulla natica mi invita. Le metto le mani sui fianchi e la scopo a pecorina. Colpi forti, decisi, riempiendola completamente. Ad ogni colpo, dalla bocca le sfugge un suono ansimante che mi fa capire che sta gradendo il trattamento, guardo fuori dalla macchina, &egrave tardi, siamo in un punto abbastanza buio e introno non c’&egrave traccia di persone o macchine. Apro lo sportello, esco dalla macchina e afferro Valentina per i fianchi portando anche lei fuori dal mezzo. Non dice nulla, &egrave in estasi, presa dal momento e dal contesto. Guidandola per la mano la porto verso un muretto che costeggia il lato della strada dove abbiamo parcheggiato. La bacio con voglia, le giro intorno ‘
-abbassati e poggia le mani la- si volta solo per guardarmi e sorridermi. Le sono di nuovo dentro a scoparla con forza e passione. Se ci fosse qualcuno nei paraggi sicuramente ci sentirebbe. Sentirebbe il suo ansimare, ma soprattutto sentirebbe il mio pube sbattere sul suo culo nudo e sono certo che percepirebbe anche lo sciacquettio profuso dal mio cazzo che entra nella sua sorca bagnata. Vale fa due passi avanti e mi fa sfilare, si volta e torna in macchina, la vedo sdraiarsi supina e aprire le gambe
-Dai vieni- mi invita ed io non posso che assecondarla. La scopo di nuovo standole sopra a cosce aperte, la sento mia, sento che ci stiamo desiderando dal primo giorno che ci siamo visti sul set.
-Sto per venire Vale- sento l’orgasmo ormai salire ed ho voglia di condividere con lei. Assesto ancora qualche colpo, ficcandoglielo dentro il piu possibile, poi eccolo, lo sento arrivare impetuoso, forte, che mi trasporta, che trasporta la mia essenza in lei e su di lei. Tolgo il profilattico ed inizio a sborrare sul suo pube e il suo ventre, tanti schizzi copiosi di sperma che la sporcano rendendola ancora piu bella e Femmina. Il dopo non lascia spazio ad imbarazzi. Si accoccola su di me, la testa appoggiata sul mio braccia, le gambe raccolte sul sedile ed il volto rilassato
-Grazie!- mi accarezza la bocca con un dito. Grazie di cosa ? vorrei chiederle, ma preferisco immaginare e non rovinare quell’atmosfera. La osservo, osservo la sua pancia ed il suo pube ancora sporchi del mio sperma che lentamente sembra sciogliersi, rendendo di cristallo la sua pelle lattea. Guardiamo l’ora e capiamo che &egrave il tempo di sistemarci e di rientrare. Alle 2 la riporto a casa, questa volta si convince a farsi lasciare vicino al portone, ci salutiamo e anche io, stanco riprendo la strada di casa.
Il giorno dopo &egrave un giorno strano. Non so perché, ma mi aspetto un messaggio da Valentina, invece per una settimana non si fa sentire. Provo io a mandarle un messaggio un paio di giorni dopo, ma la risposta sa di freddezza e per come sono io di carattere, lascio stare. Del resto sapevamo di essere impegnati e quello che volevamo ce lo siamo presi con gli interessi. Dopo quasi dieci giorni mi manda un messaggio Whatsapp
-Puoi parlare ?-
-Si- mi chiama e parliamo per una decina di minuti. Mi dice che devo scusarla, ma ha avuto bisogno di pensare a quello che &egrave successo. Le chiedo quali sono le conclusioni e mi risponde che le piaccio e questo non va bene. Le dico che capisco la sua situazione, capisco che &egrave fidanzata, che sta per andare a convivere, e che mai e poi mai vorrei metterla in difficoltà. Lei mi risponde dicendomi che anche io sono nella sua stessa situazione, ma che il suo fidanzato e tutto il resto che le ho citato non c’entrano nulla. Poi mi spiazza
-E’ un altro il problema ‘ la sua voce si fa piu bassa, poi sento un sorriso di circostanza e mi saluta con un bacio attraverso la cornetta. Rimango attonito, cerco di pensare a cosa posso avergli fatto, poi desisto e mi rituffo nella mia vita. Per un paio di settimane non ho notizie di Valentina, ma da Manuel vengo a sapere che anche lui ha svoltato con Carlotta. Ci sentiamo mi racconta cosa &egrave successo e che si stanno frequentando. Cazzo quella problematica delle due l’ho beccata io. Passa un’altra settimana e una sera mentre sono su Fb vedo Valentina on line sulla chat, tempo di salutarla che sparisce. Sticazzi, penso, e intento a scrivere un post sulla pagina di lavoro, vedo che ci sono altri amici e amiche on line. Contatto Lara, che dopo poco mi risponde
-Ciao Fotografo, come stai ? Da quanto tempo’-
-Io bene, tu ?-
-Solita vita’lavoro, figli’ –
-Hai bisogno di svago tesoro- noi abbiamo sempre parlato liberamente di tutto, un po stuzzicandoci, un po scherzando
-E lo so io di cosa avrei bisogno- ride
-Quando vuoi tesoro- rido anche io
-Se, so passati anni, non sono piu quella di 15 anni fa-
-Ti ricordo che ci siamo visti due anni fa, e non mi sembravi messa male- andiamo avanti cosi per un po
-Senti, ma come conosci Valentina ”..-
-E’ mia figlia perché ?- mi blocco
-Dai non scherzare’-
-Ste, &egrave mia figlia’- non so piu cosa dire’
-Ci sei ?-
-Si, scusami ero al tel-
-So che vi siete conosciuti sul set della pubblicità di ”.- allora lei sapeva chi ero !? Sapeva che ero amico di sua madre !? Perché quando le ho detto che avevamo una amicizia in comune non mi ha detto che era sua madre quella amicizia ? il cervello &egrave in pappa
-Si, un mesetto fa-
-Bella &egrave-
-molto carina, si- sorrido e immagino di tutto
-E’ che quando ci vedevamo 15 anni fa era una ragazzina e non avrei mai associata lei a te-
-Be 15 anni sono tanti’dobbiamo rinverdire la nostra conoscenza-
-Si ? E come-
-Che ne so, invitami a cena, al cinema’- faccina con la linguetta di fuori
-Guarda che poi finisce male ehehhe-
-Aoh e che rischierò mai ?- Il solo pensiero che Valentina ha scopato con me sapendo chi fossi, mi eccita
-Tesoro finisce come 15 anni fa-
-Cio&egrave ?- faccina con la linguetta
-Ti scopo!- faccina che sorride
-ahahah’allora quando ci vediamo ?-

continua

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